11 aprile, 2013

Infezione

Absit iniuria verbis

Anno scolastico 2012-2013. Le scuole superiori ricevono un fascicolo intitolato “La moneta e gli strumenti alternativi di pagamento”. Il testo è stampato dalla Banca d’Italia che evidentemente è in affanno, se ha deciso con questo squallido espediente di inculcare nelle nuove generazioni l’empio culto dell’euro e del denaro elettronico.

Sfogliamo l’opuscolo: disinformazione all’ennesima potenza. E’ un’accozzaglia di menzogne per giunta scritte in italiano sciancato. E’ ovvio: non si trova neanche un accenno al signoraggio, all’usura, alla riserva frazionaria, all’anatocismo... Non che ce lo aspettassimo, ma che gli strozzini avessero la sfacciataggine di presentarsi come benefattori è il colmo. L’ipocrisia regna sovrana ed incontrastata: i criminali al potere non sono più paghi di arricchirsi con i loro loschi affari. Oggi ostentano virtù che non sanno neanche che cosa siano, nemmeno per sentito dire. Sono peggio di prostitute ottantenni che, con il favore delle tenebre e grazie ad un trucco pesante, provano ad adescare un cliente, sperando abbia la vista di Mr Magoo. Sono più patetici che altro, con il loro peana della moneta-debito, della pecunia virtuale e la demonizzazione del contante.

E’ davvero uno spettacolo grottesco che sempre più spesso va in scena nelle scuole, adattate a teatrini di guitti: zelanti vigili che disquisiscono di “legalità”, bolsi accademici che pontificano di approcci psico-socio-patologici... Olimpiadi di matematica, olimpiadi di Archimede, di Pippo, di Orazio, di Clarabella, festival della scemenza... una girandola di iniziative improbabili che sarebbero comiche, se non fossero il sintomo di un’infezione che avanza ogni giorno. E’ poi tutto un fiorire di petulanti questue per ONLUS di ladroni, profittatori che speculano sulle malattie da loro stessi provocate, patologie che sono fonte di profitti stratosferici. Se vogliono, come a fra Galdino, doneremo delle noci... Nel migliore dei casi, il coacervo di attività pseudo-didattiche e pseudo-culturali causa uno sbadiglio. Ridateci “La corazzata Potenkin”!

Che cos’è codesta ipocrisia dilagante, se non un contagio che niente e nessuno riesce ad arginare? Tutti questi mielosi programmi e bislacchi progetti hanno invaso la didattica, simili ad erbacce e rampicanti che soffocano l’edificio di una villa fatiscente. Passino le menzogne del sistema, ma queste stucchevoli commediole a base di buoni sentimenti e di (ig)nobili propositi sono veramente troppo. La scuola di “Cuore” è meno insincera, meno dolciastra, meno vomitevole. Il pensiero degli opportunisti è contaminato alle radici. Non hanno speranza: la loro mente è inquinata, incapace di concepire un’idea che non sia abietta, storta, squalificata, subdola. Questi esseri viscidi osano vendere il loro moralismo caramelloso e falso come l’oro di Bologna, per etica ed educazione.

Vadano a spigolare conferenzieri a cottimo, amministratori comunali capaci solo di leccare superfici bombate, scienziati rimbambiti, cacciastivali di regime... “Via costà con li altri cani!” Con tutto il rispetto per i cani. Gentaglia! Ciurme di mestieranti, di arrivisti, di maneggioni, di falliti…

Qualcuno ci liberi dall’insegnamento alla Piero Angela, suadente, didascalico, idealizzato, finto. E’ una didattica Angel-icata. La sapienza da “pane degli angeli” è scaduta nella pizza indigesta della “Premiata forneria Angela e figlio scodinzolante al seguito”.

Si diceva dell’aureo opuscolo che, dopo averci elargito perle di conoscenza in materia di Economia, tocca l’apogeo nella magnifica, ditirambica conclusione dove leggiamo: “La moneta ha perso i suoi connotati fisici per circolare veloce sulla rete (minuscolo, sic…), e la ricerca si sta spingendo ancora oltre: particolari dispositivi per la lettura delle impronte digitali, degli occhi, della forma del viso e della voce potranno offrirci nuovi sistemi di pagamento sempre più pratici, veloci e sicuri (sic). Il futuro della moneta ci riserverà ancora molte sorprese.

“Molte sorprese”. Ne siamo arcisicuri...

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

19 commenti:

  1. Le scuole, di qualsiasi grado, sono centri d'indottrinamento, è normale che non parlasse di signoraggio, usura è la banca d'italia e non mi aspettavo altro, la loro faccia e come il c...o, niente onore nè nobiltà, le prostitute sono molto più nobili di lor signori.
    Lo condivido e speriamo che molti recepiscano.
    Buona serata Zret

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  2. Sante parole, Zak. Sante parole. Nulla da aggiungere. Grazie per la condivisione.

    Ciao

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  3. Caro Zret, dal tuo scritto traspare una grande passione x quella che dovrebbe essere una missione, la trasmissione del sapere. Un passaggio che in certe culture e’ talmente sacro da essere contrassegnato da riti e cerimonie di iniziazione.
    Io sono stata fortunata, in vita mia ho incontrato insegnanti che veramente si ponevano come modelli di riferimento anche umani, pur nella insipienza anche allora nella scuola italiana. La mia insegnante di disegno che convoco’ il mio rigido padre x perorare la causa delle mie qualita’ artistiche e consigliare il liceo artistico ebbe il coraggio di andare ben oltre il suo ruolo. Ho poi “scelto” lo scientifico. Anche qui, a parte i penosi di matematica, ricordo docenti eccellenti: disegno, biologia, latino, storia....la prof di italiano del triennio la stavamo ad ascoltare a bocca aperta mentre ci ammanniva, incantatrice, Lucrezio e i trovatori con la stessa grazia. Ci sentivamo, a fine anni 80, dentro un circolo di eletti. La stessa donna, prima dell’esame, ci conduceva nel pomeriggio a fare lezioni extra orario nella campagna assolata fuori dal paese, e ci diceva”facciamo come Gesu’ e i discepoli nell’orto del Getsemani”. Considerando che era del PCI, un paragone forte.
    Ho trovato docenti molto bravi anche all’universita’, gente capace di motivarti a fondo. Ma tutto questo posso solo raccontarlo alle mie figlie, una in terza media, l’altra al liceo. In aula loro trovano insegnanti sciatti e pieni di risentimento, che sclerano per un nonnulla e non sanno parlare ai ragazzi. I giovani sono cambiati ma, come si dice, il pesce puzza dalla testa. A lezione si studia propaganda e indottrinamento. Settimane di sentimentalismo sciorinato in ogni mateira prima del giorno della shoa. Matematica e geometria talmente annacquate che nn si capisce piu’ che materia e’. Ho appurato che nemmeno gli insegnanti sanno piu’ dimostrare i teoremi, a riprova della perduta capacita’ di ragionare in autonomia. In storia trovo tra i fatti storici il sogno di Costantino che lo fa passare nel campo crisitano. Ma come, se gia’ dal 500 Lorenzo Valla aveva dimostrato la falsita’ della donazione di Costantino adesso la riportiamo in auge come fatto storico? Si capisce da quale fonte attingano i due Angela quando mettono su programmi che giustificano la conquista spagnola del Messico come segno di progresso perche’ Montezuma era un sanguinario e gli atzechi dediti ai sacrifici umani.
    Alla demenza ministeriale i prof non si sottraggono piu’, almeno nella mia esperienza. E infatti non trovano strano dedicare una delle 2 ore di ginnastica settimanali , ormai pomposamente detta scienze motorie, a farti leggere sul libro apposito come si gioca a hockey. Poi nel corso della verifica sull’argomento dovrai disegnare sul foglio un omino che illustri le posizioni dell’hockey. Quando lo racconto ai miei amici inglesi trasecolano.
    Tutti ci aspettiamo cambiamenti e innovazioni dalle nuove generazioni. Ma siamo sinceri, a queste ultime abbiamo assicurato la morte cerebrale in culla, e l’abbiamo fatto noi adulti. La scuola, poi, mette i chiodi sulla bara che rinchiude il giovine intelletto. La mia figlia liceale, che ha espresso in classe l’opinione che la tv rimbecillisca, e’ stata oggetto di prese in giro orchestrate dall’insegnante, che l’ha definita medioevale (!) Adesso lei ci pensa tre volte prima di esprimere un parere che nn sia quello di tutti, anche se nn condivide.

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  4. La piccola, che e’ appassionata di mitologia e conosce i miti indu, maya e aborigeni, si guarda bene dal condividere le sue passioni in classe perche’ a 14 anni ha gia’ imparato che “non devi farti notare o gli insegnanti ti prendono di mira”. Se la porto a Londra a vedere il Partenone ricostruito al British Mseum, lei dice che e’ andata da Harrods, pena la perdita di ruolo nel gruppo. E’ mia figlia ed e’ davvero una ragazzina intelligente, ma pure lei scrive in un modo talmente povero di lessico e di concetti ! Io facevo di meglio alle elementari, dove pero’ mi misuravo con temi quali “Cosa pensi dello schiavismo come e’ stato introdotto nelle Americhe”, mentre lei deve scrivere su “come hai trascorso il fine settimana”.
    Mi sono molto dilungata perche’ la questione mi tocca molto, Zret, e mi scuso per l’occupazione intensiva del tuo spazio. Vorrei dire una ultima parola sui genitori di questi ragazzi che vituperiamo tanto spesso. Ne conosco di capaci di riempire i figli di insulti e minacce delle peggiori, se non portano a casa un otto in tutte le materie. I loro figli devono eccellere sempre, essere VINCENTI – parola chiave. Poi vedi loro, gli adulti, dei poveretti incartati in lavori mediocri, di poca cultura, ma vestiti all’ultimo grido, in una parata di colori abbinatissimi, col piglio di chi e’ appena rientrato dalle ferie a St Mauritz, mica dal traffico in tangenziale, che col capello laccato, l’abbronzatura dicembrina e lo zigomo sollevato dal chirurgo esibiscono denti sbiancatissimi e capacita’ lessicali da treenni, ma in tono debitamente alto, oltre lo sguiato, forse per via del cellulare incollato all’orecchio col quale conversano in ogni istante. Da cotanti genitori che aspettarsi?
    Rimane il fatto che rimbecillire i giovani e’ un punto chiave nell’agenda dei soliti oscurati. Un mio amico inglese che e’ preside in una scuola a Londra mi consigliava un libro di John Taylor Gatto che si chiama “Weapons of mass instruction”, dove viene svelato il sistema di rincretinimento che gestisce la scuola moderna. E’ una lettura sagace e istruttiva che consiglio anche per la passione dell’ex insegnante che l’ha scritto.

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  5. Avalon Carr, sappiamo che David Icke è un personaggio ambiguo, un "guardiano del cancello", ma in un suo libro si può leggere un icastico capitolo ititolato "Insegnanti guardiani". L'autore offre uno spaccato impietoso e veridico della realtà scolastica: molti insegnanti sono carnefici, poiché vittime essi stessi di un indottrinamento che arriva da lontano e dall'alto.

    Che cosa concludere? Ho degli allievi che sono intelligentissimi ed "eretici", ma purtroppo sono pochi e, come maestose e regali aquile, rischiano di essere impallinati da biechi cacciatori che sparano a tutto ciò che si muove.

    Non so. Non sono ottimista. Gli svegli sono una minoranza: essa dovrà adattarsi alla massa, se non vorrà essere schernita, emarginata e neutralizzata. Quanti resisteranno? In quanti la fiamma dell'anima resterà accesa? Generazioni perdute ancora prima di perdersi. Eppure forse basterà un solo "eletto" per salvare l'umanità. Spero.

    Grazie infinite della tua fondamentale testimonianza, da leggere, meditare e compenetrare. Interventi come il tuo sono pietre miliari.

    Ciao

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    1. Caro Zret, io mi ritengo appartenente ad una categoria di mezzo da te non citata: non voglio adattarmi alla massa per il semplice motivo che guardiamo in direzioni diametralmente opposte e perché il mio buonsenso mi porta ad essere in disaccordo con gli altri. Nello stesso momento non voglio essere schernito, emarginato e neutralizzato. Cosa faccio? Mantengo un profilo basso, coltivo i miei interessi in maniera solitaria perché vedo che gli altri non possono e non vogliono capirmi. La mia fiamma è accesa ma brilla solitaria o quasi.
      E' frustrante perché mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno ma purtroppo sono circondato solo da gusci vuoti.
      Mi rendo conto che così facendo potrei non riconoscere un'anima affine che mi passa a fianco ma da un lato sono fiducioso sul fatto che intelletti affini si attraggano incosapevolmente, in un modo o nell'altro. E delle riprove in tal senso le ho avute. Dall'altro mi rendo conto che il pericolo è forte e soprattutto mi porterebbe davvero a dovermi adattare. Cosa che, per come sono fatto e per ciò in cui credo, equivarrebbe a morire.

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  6. P.S. Nella risposta mi sono contraddetto. Sono pessimista, ma spero. In verità, non saprei evitare certe contraddizioni che, alla fine, sono ontologiche.

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    1. Caro Zret, il tuo blog e' uno dei pochi spazi che offrano cibo x la mente. Non ringraziero' mai te e tuo fratello abbastanza x avermi permesso, poco + di un anno fa, di sollevare la testa e....vedere il cielo, o quello che continuiamo a chiamare tale. Da voi ho attinto il grosso delle informazioni su una gran mole di questioni. la composizione della mia libreria e' cambiata, e ho ancora tanto da leggere e meditare. Per tutti i tuoi contributi e il tempo e l'impegno che impieghi, grazie. Sei in grande insegnante.

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  7. Carissima, impariamo gli uni dagli altri. Ars longa, vita brevis.

    Ogni tanto si conversa su quale sia il libro fondamentale da leggere: consiglierei di leggere... gli alberi. Abbiamo molto da imparare da loro. Peccato che oggi li stiano aggredendo ed uccidendo in ogni modo.

    Grazie ancora per i tuoi vivi contributi.

    Ciao

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  8. Caro Zret, come ti dicevo qualche giorno fa, l'umanità è ormai costituita da consumatori consumati. Ciao

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  9. Definizione quanto mai opportuna ed efficace nel bisticcio di parole, Maurizio.

    Ciao

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  10. Se prendiamo un essere umano afflitto da un tumore/cancro, ci rendiamo conto che queste cellule anomale che invadono in corpo, si sviluppano in maniera abnorme, intaccando tutto il corpo con metastasi fino a quando il corpo muore e di conseguenza anche le cellule anomale finiscono di vivere insieme al corpo, se le cellule avessero un cervello pensante non distruggerebbero la loro fonte di vita.

    La terra è il corpo della vita delle cellule homo sapiens sapiens che come metastasi consumano tutto il corpo ("terra, Gaia") portandola così alla inevitabile morte, non solo dell'homo sapiens sapiens ma, di tutti gli altri esseri viventi che vivono istintivamente secondo la loro natura.

    Forse non siamo di questo pianeta ma, indebitamente impiantati qui da altri "alieni" distruttori di pianeti; credo che su Marte 8ora apparentemente senza vita) sia successa la stessa cosa.

    Ciao.

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  11. Wlady, l'uomo è nato, per così dire, con un difetto di fabbrica. I Creatori saranno compiaciuti...

    Ciao

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  12. Zret, il difetto di fabbrica è stato voluto, come è stato voluta una breve vita che non va oltre i 120 anni, siamo dei terminator come nel film Blade Runner, con una evidente manipolazione del DNA difettoso.

    Immagine e somiglianza si! Ma, non nella sostanza; con così poco tempo il salto evolutivo sarà impossibile e, sappiamo che prima o poi saremo azzerati da catastrofi, naturali e non veicolate.

    L'Epopea di Ghilgamesh, l'epico poema sumerico, è emblematico nella sua narrativa.

    Ciao

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  13. Cristoforo Barbato si rifà vivo:


    http://corvide.blogspot.ca/2013/04/ufo-nwo-e-gesuiti-intervista-cristoforo.html#more

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    1. Articolo interessante Paolo, è del 2005 di Misteritalia.it, ora http://misteritalia.myblog.it/

      Grazie per la chicca che non conoscevo.

      wlady

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  14. Sì, Embraze, mantenere un profilo basso è un modus vivendi idoneo. L'importante è difendere il santuario della propria coscienza.

    Le anime affini si attraggono senza bisogno di parole: esse sono complementari, anzi già unite, senza saperlo, come ci insegna Platone. Occorre il kairòs, l'occasione giusta.

    Adattarsi è morire, senza dubbio. E' un suicidio.

    Ciao

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  15. Grazie della segnalazione, Paolo. Se l'amico Cristoforo Barbato è tornato alla ribalta, significa che qualcosa bolle nel pentolone.

    Ciao

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  16. Sì, Wlady, i miti e le cronache dell'antichità insegnano molto per chi desidera apprendere.

    Ciao

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