16 aprile, 2006

Il silenzio del colpevole

Voi raccontate fole, senza neanche possedere il dono di renderle credibili… Avete alterato tre, quattro volte ed anche di più, i testi dei vostri Vangeli al fine di mettere a tacere qualsiasi tipo di obiezione.

(Celso, Il vero discorso)


Oggi, 16 aprile 2006, è domenica di Pasqua. B 16 ha tenuto il suo primo angelus pasquale da quando è stato scelto come papa. B 16, 16 aprile: è anche il compleanno del pontefice. 16 più 16 dà 32: mi ricorda il trentesimo e secondo grado della Massoneria, che ne annovera 33. Sarà una coincidenza? Può darsi.

Sicuramente non è una coincidenza se l’omelia del vescovo di Roma è stata la solita stucchevole lezioncina di catechismo adatta alle menti vuote di quasi tutti i fedeli. Non sarà giunto il momento di affrancarsi da tutti questi riti e miti pagani di dèi che muoiono, ma risorgono dopo tre giorni, di redenzioni mai avvenute, di sacrifici completamente inutili?

Sicuramente non è una coincidenza se B 16, nella sua generica, sciatta, dolciastra omelia, ha eluso i veri problemi, invocando la concordia tra le nazioni, la pace, la risoluzione del conflitto che dilania il Darfour, un negoziato giusto ed onorevole per dirimere la questione iraniana… Neanche un cenno, nell'ambito della concione, al sangue che sommerge l’Iraq, alle centinaia di soldati della coalizione, reduci e non, mutilati, invalidi, affetti da patologie spesso mortali causate dall’uranio impoverito ed abbandonati dalle istituzioni. Ovviamente il sommo orefice ha evocato l’ombra del terrorismo, ma si è ben guardato dall’additare i veri responsabili ed ideatori di efferati atti terroristici, ossia i suoi amici Boy George, Donald Rumsfeld, Tony Bliar e via discorrendo.

Qualcuno si chiederà per quale motivo insista a denunciare le infinite e gravissime responsabilità di codesto sacerdote di Lucifero, mascherato da “successore di Pietro”. La risposta è molto semplice: mentre io ho manzonianamente i miei quaranta lettori, colui parla ad un uditorio di milioni di persone. Il suo potere è immenso, ma purtroppo è il potere di un “vecchio mal vissuto, che spalancando due occhi affossati ed infocati, contraendo le grinze ad un sogghigno di compiacenza diabolica” rivela “una canizie vituperosa.”. È un potere mal acquisito e mal speso.

Egli, se veramente fosse animato dagli ideali in cui afferma di credere, non esiterebbe un istante a levare la sua voce contro il governo occulto mondiale, ma, poiché si contano sulle dita di una mano i cattolici che conoscono la sua vera natura, può continuare tranquillo la vergognosa e spudorata simulazione, trovando ascolto tra le masse indottrinate di beoti.


Egli, se veramente fosse animato dagli ideali in cui afferma di credere, non esiterebbe un istante per tentare di evitare la guerra che i vertici dell’esecutivo internazionale hanno progettato da tempo.

B 16, però, tace ed il suo è il silenzio del colpevole, mentre il cielo sopra la Città del Vaticano è terso, azzurro. Il cielo sopra la Città del Vaticano non è solcato dalle velenose scie chimiche.

Chissà perché?

4 commenti:

  1. DAI ZRET...OGGI ERA PASQUA!
    I PILOTI ERANO CON LA FAMIGIA AL MARE...
    PURE A OSTUNI OGGI NEMMENO UNA SCIA!....CIAOCIAO

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  2. Un solo appunto, con i numeri si puo fare e ricavare quello che si vuole. Un esempio, il post è stato scritto o meglio inserito alle 17:16.
    Dunque 17 + 16 = 33
    Eppure non sono un massone.
    Tanti saluti

    wyxyx

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  3. La matematica, non è un'opinione.

    **Straker**

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