15 aprile, 2007

La metempsicosi nei Vangeli canonici

Alcuni studiosi ricordano che la dottrina della metempsicosi non era estranea a certe tendenze all’interno del Cristianesimo dei primi secoli. Tale dottrina fu, infatti, esplicitamente condannata solo dal concilio convocato da Giustiniano nel 543 d.C. Errano, però, coloro i quali pensano che la credenza nella trasmigrazione dell’anima sia da considerare la traccia di un influsso più o meno tardivo di religioni misteriche. Questa dottrina, infatti, si può reperire già all’interno del vangelo attribuito erroneamente a Giovanni, in realtà composto con ogni probabilità, per quanto attiene al suo canovaccio, dal filosofo gnostico di Efeso, Cerinto.

Si legga Giovanni 3,3. E' possibile fornire un’esegesi di questi versetti, rilevando un adombramento della fede nella metempsicosi. “In verità, in verità, ti dico: nessuno può vedere il regno di Dio, se non nasce di nuovo”. Sempre all’interno del Vangelo spirituale, sacerdoti ebrei interpellano Giovanni Battista nel modo seguente: “Chi sei dunque? Sei Elia?”

Un probabile accenno alla trasmigrazione è pure in Marco 6, 14. Giovanni il Battista è risuscitato dai morti, per questa la potenza dei miracoli opera in lui. Altri dicevano. "E’ Elia. Altri, invece: E’ un profeta come uno degli antichi profeti.”

Origene accenna in diversi passi alla teoria della metensomatosi, intendendo con tale parola o espressioni equivalenti il passaggio di una stessa anima umana in successivi e diversi corpi, che possono essere animali, umani, astrali.

La suddetta credenza, oggetto anche di discussione all’interno di possibili quaestiones sull’anima, è espressamente diffusa presso alcuni filosofi, come Celso ed altri, che si ispiravano ad Empedocle, a Pitagora e soprattutto a Platone, presso alcuni gnostici ed anche presso certune chiese cristiane che citavano passi biblici, soprattutto in riferimento ad Elia-Giovanni Battista. Pure gruppi di Ebrei, che seguivano correnti esoteriche, credevano nella metempsicosi.

La concezione ellenica della trasmigrazione delle anime, presumibilmente di origine orientale, ma comune a tutte le tradizioni ed a tutti (o quasi) i culti esoterici, è relativa ad un antico insegnamento che assegna alle anime un destino post-mortem legato alla condotta terrena. Tale concezione sembra implicare l'esistenza di piú mondi o di piú possibili destini esistenziali dopo la morte.

I tautoteologi che, con presuntuosa ignoranza, deridono tale dottrina, mostrano di non conoscere (o di non saper riconoscere) alcuni valori esoterici dei vangeli e soprattutto sono schiavi di un dualismo anima-corpo, estraneo sia al Cristianesimo delle origini sia all’Ebraismo più antico. Non solo, costoro, tanto stolti quanto saccenti, pensano ancora cartesianamente che res cogitans e res extensa siano due sostanze distinte. Ne derivano sciocche “argomentazioni” pseudo-scolastiche e pseudo-tomiste per mettere alla berlina tutti coloro che non si accontentano, pur tra errori e dubbi, delle spiegazioni semplicistiche della misera e menzognera teologia cattolica. Questi chierici, incapaci di ragionare, se non secondo i termini di una puerile ed antiquata logica vagamente aristotelica, credono di essere “cristiani”, quando bandiscono semmai concetti platonici mal compresi o dogmi mutuati dalla religione zoroastriana.

È ovvio che l’idea dell’anima che passa di corpo in corpo, come un liquido travasato da un contenitore ad un altro è alquanto rozza, ma così è interpretata appunto da codesti beoti. Se, invece, si pensa alla complessa, misteriosa osmosi tra piani fisici, mentali, spirituali… all’interno di modelli cronologici non lineari e di interpretazioni scientifico-filosofiche innovative, il discorso cambia, ma i tauteologi ed i loro scimmiotattori (la cui lista è lunga) possono al massimo capire che una formella quadrata deve essere inserita nello spazio quadrato.

7 commenti:

  1. Sul tema del terrorismo:

    http://www.arcticbeacon.com/articles/15-Apr-2007.html

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  2. è indubbio che la natura umana (e delle forme di vita in generale) non si limita ad una serie deterministica di fattori (che peraltro non sono neppure in grado di spiegare tutti i fenomeni relativi ad essa). Cercare di spiegarla è ben difficile.

    P.S. Mi scuso per non essere riuscito a commentare i post precedenti, ma il tempo è sempre più tiranno

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  3. Ciao Capitano Nemo, non ti preoccupare se non hai tempo di commentare. L'importante è annodare questi fili, anche se invisibili. Il tempo dedicato alla queste del graal è sempre ben speso. Buona settimana!

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  4. prova di comunicazione
    ANGELA

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  5. BIBBIA:
    "fino alla settima generazione"...
    dovrebbe intendersi....la propria,non quella della progenie......
    ...ma la Chiesa ha preferito...
    ...LA VITA ETERNA!...PER MEGLIO FREGARCI...SECONDO LEI!
    ciao Zret!
    spero che il webmaster,mio figlio,abbia risolto il problema!

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  6. La Bibbia è uno dei testi maggiormente fraintesi. Basti pensare a YHWH(l'infame Enki o Ishkur), il demiurgo degli Gnostici, trasformato in Dio...
    Ciao Angela. Saluto anche il tuo webmaster. Buona settimana!

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  7. Zret, mi è piaciuto molto il tuo articolo ed anche il link che rimanda ad Alex Collier. In passato avevo letto qualcosa sul tentativo della sinarchia di modificare il nostro codice genetico: è un articolo in Educate yourself che si chiama "Chemtrails, suppression of human evolution". Se è vero che alieni buoni stanno adoperandosi per elevarci spiritualmente, sembra abbastanza plausibile credere che con le scie stiano tentando di fare in modo che questo non accada. Ritornando al tuo articolo, uno dei punti di contatto tra oriente e mondo ellenico sono i "Dialoghi del Re Milinda".

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