16 dicembre, 2007

Consolamentum

Fu Innocenzo III (al secolo Giovanni Lotario dei Conti di Segni, Anagni 1160, Perugia 1216), il pontefice autore del De contemptu mundi, Il disprezzo del mondo, opuscolo in tre libri, a bandire la crociata contro i buoni cristiani, noti come Catari o Albigesi. Nel 1209 le soldataglie, guidate da Simone di Montfort, cominciarono i loro massacri contro gli "eretici", colpendo in modo indiscriminato le popolazioni, spesso cattoliche, della Linguadoca che simpatizzavano con i Catari. Il papa che più disprezzò la sordida e sorda materia, come gli Albigesi la cui "eresia" volle estirpare, fu l'acerrimo ed implacabile carnefice di uomini convinti dell'intrinseca, irredimibile miseria del mondo. E' come se Lotario de' Segni non avesse tollerato di vedere rispecchiate nella dottrina dei buoni cristiani, i suoi convincimenti. Quanti riescono a sostenere il riflesso della propria immagine nello specchio? Fu un'aggressione contro sé stesso la crociata da lui indetta?

Tabe, corruzione, vecchiaia, malattia, ripugnanza per il corpo laido, per il luridume, dalle scodelle sporche ai liquami… Non avevano forse torto i Catari, quando consideravano il demiurgo e non Dio il creatore di questo mondo immondo, seppure illusorio. Demiurgo... demonio: è solo una coincidenza la somiglianza fonica tra queste due parole, di differente origine ed etimologia, ma induce a riflettere.

Con straordinario coraggio, con ammirevole perseveranza, i Catari cercavano di risalire alla Fonte, negando in toto il mondo e le sue turpi seduzioni: i perfetti, fautori della povertà apostolica, al culmine di una vita morale irreprensibile, ricevevano il consolamentum, il suggello, il battesimo dello Spirito che liberava l'uomo dal potere suggestivo del Male, per sempre. I perfetti erano simili a viandanti che non si sgomentano di fronte all'abisso spalancato dinanzi a loro, tra nebbie e vette sublimi. Attaccamento alla vita? Non più. Che cosa è più desiderabile? L'eterno inganno, la ruota che, dopo averti portato in alto a sfiorare il cielo, ti schiaccia, stritolandoti sotto il suo peso, o la liberazione?

La vita è follia: gli "eretici" l'avevano compreso. Il reale è irrazionale: se fosse razionale, non esisterebbe o, almeno, non esisterebbe con questi obbrobriosi connotati. Chi potrebbe dolersene?

Se fossero stati seguiti gli ammaestramenti dei Catari, quante indicibili ed inutili sofferenze si sarebbero evitate!

Ora molte regioni sarebbero coperte di foreste simili ad oceani verdeggianti, solcate da fiumi che attraverserebbero, azzurre vene, la pelle della Terra. Il sole, come un topazio scintillante, brillerebbe solenne nel cielo tessuto dai cinguettii delle allodole.

2 commenti:

  1. Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius. Chi si oppone va in contro alla fine!! Ora è meglio plagiare, infiltrarsi tra le menti, così si possa controllare senza uscire allo scoperto. Molte crociate ancora si combattono, in nome della dualità..(bella invenzione per far scannare la gente!!) se non ci fossero differenze che motivo ci sarebbe di occupare, combattere, discutere, dividere...

    Ciao

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  2. Ciao Fenice, i Catari furono invisi alle gerarchie cattoliche ed al potere perché volevano ricostituire l'unità perduta, simboleggiata dall'Androgino.

    Ciao

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