19 febbraio, 2013

Roma senza papa

E’ quasi esilarante leggere tutte le analisi circa l’abdicazione di papa Benedetto XVI, soprattutto le apologie di un papa che è comunque il capo di un’istituzione fondata su un dolo bimillenario. Infatti la celebre promessa “Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam” è un’impudente interpolazione. Il Messia di David scelse come suo successore il fratello, Giacomo il Giusto.

Se mai è esistita una chiesa cristiana, questa fu la comunità dei Nazirei riuniti attorno al “fratello del Signore”. Se tutto ciò che è umano è caduco, lo è a maggior ragione quanto è edificato sull’inganno: dalle contraffazioni evangeliche alle “pie frodi” dei Padri, dalla donazione di Costantino al dogma che sancì l’infallibilità del papa… è tutta una sequela di bugie che si sono alimentate di altre bugie. Dunque coerenza vuole che chi ha criticato il Vaticano, in quanto impero di una falsa religione, ora non si laceri le vesti di fronte al suo imminente tramonto. L’obiettività esige che si riconosca alla Chiesa di Roma un controverso ruolo culturale e persino spirituale, ma di una spiritualità spaventosamente immiserita.

Tuttavia sarebbe ipocrita, in tale frangente, cancellare con un colpo di spugna le immense responsabilità e gli errori di un’autorità che dall’epoca di Costantino fino ad oggi, se si escludono pochi casi, ha agito in modo spregiudicato, mossa da fini materiali e biechi. Le persecuzioni contro pagani, Ariani, Donatisti, Manichei, Ebrei, Catari… contro tutti i cosiddetti “eretici” non furono episodi isolati ma una metodica e sanguinaria soppressione del dissenso. Il settarismo e le vessazioni non sono prerogativa della Chiesa cattolica, ma non si possono sottacere, poiché essa ora è vicina al disfacimento. Il Vaticano in età contemporanea ha smesso gli abiti degli inquisitori, ma è stato ed è uno tra i centri della nefasta potenza mondialista.

Dunque non esiste una Chiesa buona o un po’ più presentabile, il cui timido esponente sarebbe l’attuale pontefice, assediata da una Chiesa cattiva, quella dominata dalla Massoneria: un’unica struttura, senza dubbio articolata al suo interno e dilaniata da lotte spesso feroci, è ormai prossima al crollo. Non è più ora di accettare un “male minore” per tentare di stornare il male.

Per adempiere il suo compito estremo, è necessario che in San Pietro al semplice negromante subentri un mago capace di evocare lo Spirito della perdizione? Potrebbe essere. Se così fosse, si comprenderebbe per quale motivo Joseph Ratzinger ha rinunziato a sedere sul soglio pontificio, volente o nolente. Un destino pare debba compiersi e, tra i segni dei tempi finali, è stabilito il crollo di Roma che, in quanto potentato, è indifendibile, come indifendibili sono gli stati e le loro ramificazioni.

Ciò non significa escludere una pur tardiva contrizione di qualche prelato in cui guizza ancora un barlume di coscienza né scartare a priori la possibilità che la storia umana corregga la rotta, ma siamo su una nave alla mercé della burrasca e senza timoniere. Quindi è ingenuo pascersi di illusioni e pensare che i debiti non si saldino, prima o dopo. Riteniamo che pochi veramente abbiano un gravame leggero.

Forse non è lontano il giorno in cui questa distratta umanità si troverà di fronte a sé stessa: allora non saranno certo il denaro ed il prestigio a salvarla, sempre che si prospetti una salvezza.

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17 commenti:

  1. "Timido esponente"? "Chiesa buona"?
    Non ce l'ho con te Zret, capisco il senso delle frasi da te usate, ma con quanti in questo Papa vedono il bene, il buono, il poverello.
    Non sono sempre convinto che gli occhi siano lo specchio dell'anima ma cavolo, ce ne vuole a guardare in faccia questo pontefice ed a percepire l'immagine di una persona buona e non schifosamente corrotta fino al midollo!
    Se fossimo nell'ambito dei colori sarebbe un palese caso di conclamato daltonismo!
    Eppure pare che giri così ormai...

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  2. E' come scrivi, Embraze. Gli occhi grifagni di codesto veglio dalla "canizie vituperosa" tradiscono una natura profondamente prava. Eppure ci tocca leggere testi in cui B 16 è incensato come papa incorrotto, sebbene pavido. Come dipingere poi la Chiesa come baluardo contro i poteri mondialisti, quando essa è il tempio della Menzogna ab antiquo?

    Questi tempi finali sono soprattutto tempi di spaventoso obnubilamento dell'intelletto e della coscienza.

    Ciao

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  3. E' noto che già la confraternita dei Fedeli d'Amore nella seconda metà del 1200 denunciava l'immensa corruzione del papato, e da allora il Vaticano tutt'altro che rettificare il proprio operato l'ha corrotto ad una misura quasi inimmaginabile.
    Il Vaticano è il centro, la misura, della più raffinata delle perversioni ispirate dal senso oscuro della presente età, devo dire, è anche affascinante studiare la storia della chiesa e le molteplici tensioni umane, variamente ispirate a sentimenti bui come luminosi, che in essa si sono raccolte annodandosi tra loro piegando il flusso stesso del tempo ad una concezione solo lineare, benché ritualmente-magicamente scandita. Il Vaticano è stato, è, sarebbe ancora, uno dei centri metafisici del pianeta. Amo ricordarmi che è uno dei templi maggiormente remoti del Lazio, di fondazione pelasgica se non ancora più antica e dai pelasgi ri-fondato, eredidato poi dagli etruschi per divenire coi romani taurobolio e poi circo del deviato Caligola (circo era ad ogni modo inteso come un luogo rituale). Il Vaticano è un luogo nevralgico le cui fondamenta poggiano su una remota rivelazione cosmica posta in sintonia con l'interiorità di ognuno di noi. La bontà o malvagità del papa, arrivo a dire è un elemento secondario rispetto alla funzione magica che la sua allegoria rappresenta. Il papa nasce come pastore malevolo, da sempre portatore di menzogna, talvolta (assai raramente) riverberato di una genuina volontà redentrice della propria natura umana, la valenza simbolica che riveste è stata finora espressione di un senso profondamente enigmatico dell'essere umano, della sua condizione posta nel giro più involuto dell'attuale Ciclo.
    Queste dimissioni, oltre ad avere una chiara marcatura massonica governata dal numero 11, elevato ad espressione di potenza, annunciano l'avvento del più formidabile dei Dogmi. Nessuna contrapposizione tra buoni o cattivi. All'interno della chiesa, gerarchie nere assolvono al loro triste mandato di garanti delle forze disgregatrici della vera Rivelazione, è un puro delirio iper-tecnologico dissolvitore d'ogni ispirazione.
    Questi Calamari merlettati sono diavoli, sono dannati senza speranza alla guida di un carro (la Chiesa) che avendo saldamente aggiogato la storia con vincoli indissolubili traina i tempi verso un baratro spaventoso.
    Bisognerebbe approfondire meglio, ma ci vorrebbe l'ingegno di nuovo Gregorovius.
    Un saluto

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Beh, non perché qui che sono nato, a Roma, mi sento di dire che si, Roma ha tradito il proprio mandato metafisico, ma nell'asserire che dalla sua fondazione fu abitata solo da un coacervo di briganti, allora questo significa destituire di fondamento al senso più profondo delle ataviche, dico felici, discipline tirreniche, non a caso è con i romani che nasce la parola-idea "umanità", poi, i torti atroci dell'esecrabile "ordine romano" li sappiamo, ma applicando il riduzionismo storico ai sacri misteri della storia non avvaloriamo altro che l'oscura tesi tecnocratica, confermiamo la ragione di chi considera la volta celeste come indiferenziato contenitore in cui spargere le sostanze di sempre più sofisticati quanto disumani esperimenti. Se le origini sono solo bestiali, come recita la dottrina del buio evoluzionismo, noi chi siamo? briganti organizzati appunto, e la ragione per questo imposta l'esistenza a gabbia elettromagnetica. Se bruti fin dall'origine allora cosa siamo destinati a diventare nell'età razionalista se non disprezzabili cavie? e difatti...

    P.S. ho cancellato l'altro commento perché era troppo prolisso, il senso, benché sia approssimativo, lo racchiude meglio questo qui

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  6. Pare abbiano fretta nel far comparire sulla scena l'ultimo papa. Anzi, si direbbe che le gerarchie catto-massoniche non stanno più nei panni dalla voglia di spedire sul trono pontificio il loro rappresentante.

    E' un momento particolare della Storia. La Chiesa Cattolica è pur sempre deposito di un patrimonio spirituale. Ma ora il suo destino è segnato e lo scisma in seno ad essa inevitabile. La Giustizia impersonale e trascendente farà presto la sua parte.

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  7. Reinserisco il mio commento che, per un errore materiale, è stato introdotto incompleto donde il qui pro quo.

    "Sottoscrivo in toto le tue parole, Giovanni.

    Non sono in grado di affondare negli abissi della Storia e della Metastoria, abissi in cui ti sei internato tu.

    Nei miti delle origini giace una forza simbolica che poi la storia umana, a causa di un'energia centrifuga, tende a deviare. Così la Lupa, emblema forse collegato alla generazione della Dea Madre, è interpretato e ridotto da Livio a prostituta. La Roma quadrata, simbolo di terrestrità e di definizione (inquadramento) di uno spazio terreno che rispecchia l'Ouranos, decadde nella corruzione dell'età repubblicana. La storia ha un movimento centrifugo, mentre la Natura ed il Mito tendono verso il fulcro primigenio. Si è che la nostra età tetra non custodisce che una memoria larvale del Sacro.

    Ciao

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  8. Sì, Paolo, pare che i chiericuti siano presi dalla frenesia di eleggere il nuovo pontefice che, a mio parere, sarà ierofante dell'Ombra. Immense e devastanti forze stanno per scatenarsi.

    Ciao

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  9. Peccato che molti Cattolici siano talmente ingenui e sciocchi da non capire l'attuale posta in gioco. Nemmeno di fronte ad una situazione drammatica come questa non s'accorgono dello scatenamento in atto delle forze ctonie, non intuiscono la vera natura del papa uscente e si ostinano a confidare che lo 'Spirito Santo' faccia la sua parte.

    Si, lo Spirito la farà senz'altro ma viene prestissimo la 'hora et potestas tenebrarum'. Se i bravi bigotti conoscono le Scritture non ci vuol tanto a fare due più due.

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  10. Purtroppo i baciapile, Paolo, non leggono la Bibbia. Essi non ne conoscono neppure le parti salienti. Semmai leggono quello scartafaccio noto come "Famiglia cristiana".

    Ciao

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  11. http://zret.blogspot.it/2007/09/la-grande-tribolazione-articolo-di-bojs.html

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  12. Ho letto il post da te appena riportato, Zret.
    Non so, non riesco a prendere senza diffidenza le canalizzazioni o i discorsi filo-religiosi. Senza voler entrare nel merito del concetto esposto, che è comunque veritiero, penso che spesso si tratti di persone con un certo ego e che vogliano far passare la propria come l'unica verità e questo non mi piace. Altre volte penso che le entità dietro certi messaggi siano tutt'altro che amichevoli o che comunque perseguano i loro fini non sempre così evidenti.
    Spero di non aver travisato il senso di quanto scritto.

    P.S.: sono passati cinque anni, sembri quasi una persona diversa.

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  13. Embraze, mi è stato proposto di riproporre l'articolo e l'ho riproposto. E' certo che stiamo vivendo un periodo di terribile tribolazione, sebbene collocare gli eventi in una visione complessiva sia compito non solo arduo ma anche rigorosamente individuale, sulla base della propria cultura e soprattutto di una chiave di lettura interiore.

    Ciao

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  14. http://italianimbecilli.blogspot.com/2013/02/come-usare-bene-la-scheda-elettorale.html

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  15. Nel 2009 fui profetico:

    http://zret.blogspot.it/2009/11/gli-ultimi-giorni-di-roma.html

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    1. Senza dubbio "profetico" Zret con 26 corposi interventi, come dimenticare quella bella chiacchierata epistolare ;-)

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  16. Con più di tre anni di anticipo, intuimmo che cosa si sarebbe abbattuto sulla Chiesa di Roma.

    Una conversazione indimenticabile!

    Ciao

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