26 ottobre, 2014

Gli incendi di Caronia: un’ipotesi sulla loro origine


La situazione a Caronia si appesantisce. I roghi continuano a divampare, mentre un giovane della frazione, Giuseppe Pezzino, figlio del pugnace Nino, riceve un improbabile avviso di garanzia per ipotesi di reato quali "incendio" e "danneggiamento" (sic). Questa grottesca iniziativa delle autorità inquirenti si commenta da sola.

In Diavoli in astronave avevamo riflettuto sulla possibile cabala esopolitica che potrebbe spiegare le combustioni di Canneto. Qui vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di riconoscere la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme?

Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento ufologico, per serendipità ci viene in soccorso.

Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR -584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.

Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:

Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.

Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.

L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.

Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.

Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.

Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.

Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?

Fonti:

P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

APOCALISSI ALIENE: il libro

7 commenti:

  1. Una cosa non mi è chiara però: perché insistere su Canneto? In fondo è una località insignificante, ed in ogni caso, perché sempre lì?
    Anche le altre due località, ossia in Tuchia e, se non sbaglio, in Sud Africa, sono prive di interesse particolare.
    Personalmente mi sarei aspettato un modus operandi diverso ed un interesse su aree densamente popolate, grandi città, oppure nel caso di piccoli centri, un variare degli obiettivi, per dare meno nell'occhio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Domande legittime. In primo luogo, ricorderei che nel mondo sono numerose le località in cui divampano inesplicabili incendi. Perché proprio certe località?

      Un protocollo d'indagine dovrebbe considerare i seguenti aspetti:

      1) Vicinanza di basi militari o impianti radar.

      2) Interessi strategici.

      3) Presenza di particolari situazioni geomagnetiche.

      4) Vicinanza di presunte basi allotrie.

      Certo, molte cose non quadrano, ma forse ci stiamo avvicinando alla verità.

      Ciao

      Elimina
  2. segnalo un vecchio articoolo su questione affini: armi ad energia diretta e modificazione meteorologica

    PS: immagino avria letto di questo scienziato che in punto di morte avrebbe vuotato il sacco sull'area 51, confermando la presenza di una sorta di "grigi" che collabgorano occultamente coi govenri terrestri.

    Ovviamente, per una persona che è sempre stata fedele all'élite, è possibile ribellarsi in punto di morte, ma è altresì possibile che sia fedele fino alla fine recitando un copione scritto da altri.

    Quanto Caronia, il sospetto che ci siano di m ezzo degli "altri" è più giusitifcato, ma non sappiamo se potremo mai raggiungere la verità

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ho letto l'articolo che segnali, Corrado. Ritengo che lo scienziato non abbia avuto motivo per mentire pure in articulo mortis. La sua testimonianza, tutto sommato, combacia con quella di Bob Lazar e di altri.

      La verità su Caronia è ancora lontana.

      Ciao

      Elimina
  3. Grazie per i preziosi aggiornamenti, è una faccenda che seguo anch'io con grande interesse!
    A proposito, potrei riprodurre il tuo articolo nel mio blog? L'ho già fatto qualche volta, ma sto scoprendo ora questa frase fatidica: "Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati", quindi, chiedo venia per le volte passate, e ora te lo chiedo ufficialmente ..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Catherine, riproducilo pure. L'avviso si riferisce ai negazionisti.disinformatori..

      Ciao

      Elimina
    2. Pfiuuu .. !
      Immagino che ne eri comunque al corrente e che mi avresti già avvisato. Grazie per la fiducia :)

      Elimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...