Michel Padrines è autore di testi come L'insolito ed Il fenomeno U.F.O. Nel mese di ottobre 2008, è stato pubblicato il suo ultimo saggio, O.V.N.I. Investigation.
L’opera è un raro esempio di ricerca clipeologica: la clipeologia, la disciplina che investiga le possibili testimonianze di U.F.O. e di extraterrestri nel passato, dalla preistoria all’età moderna, conobbe negli anni ’70 del XX secolo la sua stagione d’oro con i libri di Robert Charroux, Erich Von Daniken, Peter Kolosimo, Raymond Drake ed altri. La paleoastronautica è poi declinata, eclissata dalla ripresa di altri filoni ufologici o dalla nascita di nuove branche, come l’esopolitica.
Eppure non di rado, lo studio di tracce lontane del tempo, ha fornito interessanti indizi per una possibile interpretazione di fenomeni attuali.
Padrines, nel suo libro che non trascura avvistamenti recenti, esamina alcune scoperte compiute nel sito archeologico di Taennchel in Alsazia. Il Taennchel è una cima dei Vosgi, nel Dipartimento dell’Alto Reno, a metà strada tra Strasburgo a nord e Mulhouse a sud.
L’area attorno al crinale che si allunga per circa 6 kilometri è enigmatica. La zona è disseminata di megaliti, di rocce con coppelle, di iscrizioni, molte delle quali tuttora indecifrate e misteriose. Un’altra curiosità è il “muro pagano” innalzato lungo un declivio della montagna. La sua origine e funzione sono ignote. La costruzione a secco darebbe il nome al sito, giacché Taennchel dovrebbe derivare da un termine celtico con il significato di “muro”.
Taennchel è una massiccio fantastico popolato di fate, di leggende e di misteri.
Sulla copertina di O.V.N.I. investigation campeggia una fotografia che ritrae un manufatto reperito in loco e raffigurante una stele su cui è scolpito un volto barbuto. Al di sotto del viso è effigiato un disco: secondo Padrines è possibile che sia stato rappresentato un oggetto volante con appendici inferiori che potrebbero essere i sostegni della navicella o raggi. Poiché sulla stele è riprodotto anche il sole circondato da una corona di fasci luminosi, si potrebbe pensare che la calotta sia un’immagine della luna, ma i tre cerchi interni (oblò?) inducono a scartare questa ipotesi, anche considerando che, come effigie del satellite, è piuttosto incongrua.
Non si conosce neppure il periodo cui risale questa scultura: il viso corrucciato pare, per il trattamento delle fattezze, più antico che preistorico. Potrebbe, però, la parte superiore della stele essere stata scolpita in un periodo successivo, mentre il sole ed il disco sembrano presentare tratti più arcaici: ricordano, infatti, analoghe incisioni rupestri della Valtellina e della Valle delle Meraviglie.
Fonte: Centro ricerche U.F.O. Liguria
L’opera è un raro esempio di ricerca clipeologica: la clipeologia, la disciplina che investiga le possibili testimonianze di U.F.O. e di extraterrestri nel passato, dalla preistoria all’età moderna, conobbe negli anni ’70 del XX secolo la sua stagione d’oro con i libri di Robert Charroux, Erich Von Daniken, Peter Kolosimo, Raymond Drake ed altri. La paleoastronautica è poi declinata, eclissata dalla ripresa di altri filoni ufologici o dalla nascita di nuove branche, come l’esopolitica.
Eppure non di rado, lo studio di tracce lontane del tempo, ha fornito interessanti indizi per una possibile interpretazione di fenomeni attuali.
Padrines, nel suo libro che non trascura avvistamenti recenti, esamina alcune scoperte compiute nel sito archeologico di Taennchel in Alsazia. Il Taennchel è una cima dei Vosgi, nel Dipartimento dell’Alto Reno, a metà strada tra Strasburgo a nord e Mulhouse a sud.
L’area attorno al crinale che si allunga per circa 6 kilometri è enigmatica. La zona è disseminata di megaliti, di rocce con coppelle, di iscrizioni, molte delle quali tuttora indecifrate e misteriose. Un’altra curiosità è il “muro pagano” innalzato lungo un declivio della montagna. La sua origine e funzione sono ignote. La costruzione a secco darebbe il nome al sito, giacché Taennchel dovrebbe derivare da un termine celtico con il significato di “muro”.
Taennchel è una massiccio fantastico popolato di fate, di leggende e di misteri.
Sulla copertina di O.V.N.I. investigation campeggia una fotografia che ritrae un manufatto reperito in loco e raffigurante una stele su cui è scolpito un volto barbuto. Al di sotto del viso è effigiato un disco: secondo Padrines è possibile che sia stato rappresentato un oggetto volante con appendici inferiori che potrebbero essere i sostegni della navicella o raggi. Poiché sulla stele è riprodotto anche il sole circondato da una corona di fasci luminosi, si potrebbe pensare che la calotta sia un’immagine della luna, ma i tre cerchi interni (oblò?) inducono a scartare questa ipotesi, anche considerando che, come effigie del satellite, è piuttosto incongrua.
Non si conosce neppure il periodo cui risale questa scultura: il viso corrucciato pare, per il trattamento delle fattezze, più antico che preistorico. Potrebbe, però, la parte superiore della stele essere stata scolpita in un periodo successivo, mentre il sole ed il disco sembrano presentare tratti più arcaici: ricordano, infatti, analoghe incisioni rupestri della Valtellina e della Valle delle Meraviglie.
Fonte: Centro ricerche U.F.O. Liguria
APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale
Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum
Sono misteri...misteri che faranno anche fantasticare, ma a me, come a te, Zret e a tante persone sparse per il mondo, fanno anche smuovere il cervello.
RispondiEliminaPeccato che per fini di interesse vario, non lo fanno smuovere a chi, anche con una minima dichiarazione, potrebbero far riscrivere la storia. O comunque portare alla luce tali informazioni ad un pubblico più vasto.
Ma ripeto: interessi di vario tipo, ma anche - e soprattutto - la conservazione dello status-quo, tutto ciò ancora lo impedisce.
A presto, Zret.
Luka78
Ciao Luka, hai ragione: gran parte della storia andrebbe riscritta, ma la censura è micidiale. Lo stesso Charroux fu eliminato. Credo che esistano molte prove di una presenza di visitatori in un lontano passato (o dovrei definirli "creatori"?). Molto interessante l'articolo che sta elaborando Corrado sul tema. Entro breve tempo, comparirà sul suo blog.
RispondiEliminaNon sono argomenti avulsi dall'attualità, tutt'altro: hanno anche attinenza con le scie chimiche.
Appena possibile, pubblicherò un breve testo sui Dakota e gli esseri con la testa a stella.
Ciao e grazie.
Se un potente, uno che può, che ha l'autorità, si mettesse a pubblicare certe notizie al grande pubblico automatcamnete verrebbe eliminato ancora prima di riuscire a fare qualcosa.
RispondiEliminaE comunque la gente non ci crederebbe, ormai la massa ha il cervello pieno di sporcizia e ha una mente così chiusa da non farci passare neanche uno spillo.
Prendetemi pure per un pessimista, ma a parer mio le speranze sono davvero minime. Solo Dio potrebbe salvarci, anzi no, neanche lui, ormai l'abbiamo superato.
Ragnarok
RispondiEliminaEsagerato, mica sono un cavalliere dell'apocalisse, mi limito semplicemente ad osservare i fatti in maniera oggettiva.
RispondiEliminaPoi se le cose andranno diversamente tanto meglio, mi sarò sbagliato e ne sarò felice.
Kali-yuga
RispondiEliminaMa è un fungo non un disco volante, molto probabilmente un'amanita muscaria.. Dite di no?!
RispondiEliminaDirei proprio di no.
RispondiEliminaCome mai così perentorio Zret?
RispondiEliminaUn'analisi superficiale risulta sempre insufficente.
RispondiEliminaCITAZIONE, Zret:"Direi prorio di no."
Mi par di notare che lo spillo fa una fatica enorme a passare...
Sono perentorio, perché semmai potrebbe essere un falso come l'ossario di Giacomo.
RispondiEliminaMi pare di capire che l'Azzeccagarbugli ha trovato un emulo.
La gomena passerà nella cruna, ma non vi passeranno i ricchi ed i sofisti.
Ilsk, "insufficiente" si scrive con la i.
Ciao
Chiedo venia, chiedo venia. Sfortunatamente sono obbligato ad usare una tastiera wireless che mi scrive un carattere su tre, forse ve ne siete accorti anche da alcuni miei messaggi precedenti, non so.
RispondiEliminaComunque non mi pare il caso di adirarsi tanto e di lanciare appelativi a destra e a manca.
Non facciamoci del male anche tra di noi, come se non bastasse quello che proviene dall'"alto". Invito inoltre ad accattare e discutere le critiche, solo con la discussione, con il confronto raggiungeremo la conoscenza.
Mi rammarica il fatto che sia io a dover dire queste cose, prorio io che sono quasi sicuramente il più giovane e il meno colto di tutti.
Ripeto, continuanodo così non saremo mai diversi dagli altri, resteremo sempre inglobati nella massa acefala.
Scusate ma ho potuto leggere solo oggi le ultime risposte. Zret, spesso le tue frasi oscure sono molto stimolanti, ma a volte mi risultano solo inconprensibili e un tantino aride. Che significa "l'Azzeccagarbugli ha trovato il suo emulo"? Ma ti riferisci a me per la storia del fungo?! Ho scritto quello che mi era venuto in mente vedendo l'immagine - la statuetta - in questione perché non è raro che reperti di antiche civiltà presentino riferimenti ai funghi psicoattivi. Non so come giudichi tu Terence McKenna e le sue teorie in proposito, ma la cosa mi sembra abbondantemente comprovata. E poi di certo saprai, per esempio, che secondo recenti e poco accademiche ricerche anche la bevanda che veniva somministrata agli iniziati durante la parte centrale della cerimonia dei Misteri Eleusini conteneva probabilmente una sostanza psicoattiva, identificata con l'ergot, fungo parassita della segale (vedi Demetra) con proprietà chimiche del tutto simili a quelle dell'LSD.
RispondiEliminaMi spiace vedere come ogni pur vaga obiezione venga mossa sia respinta in maniera quasi dogmatica, e metta il sottoscritto sotto una cattiva luce... Sempre poi se l'Azzeccagarbugli era riferito a me. Non me la prendo in ogni caso.
Altra cosa. Ma con l'ossario di S. Giacomo ti riferisci al santuario di Comspel(l)a? Tu cosa sai in proposito? Lo chiedo perché mi interessa per una ricerca che non ha nulla a che vedere con gli argomenti trattati in questo blog. Mi sapresti suggerire un paio di testi di tipo esoterico (sempre che ce ne siano) su Compostella? Te ne sarei davvero grato Zret...
No Tristano, non mi riferivo a te. Quanto scrivi sui funghi e sulle sostanze psicoattive è assodato.
RispondiEliminaL'ossario di Giacomo è un falso creato da un israeliano, mentre pare che a Santiago de Compostela sia sepolto l'"eretico" Priscilliano e non Giacomo, il fratello del Signore, perito in Palestina. Santiago si lega, con il suo percorso che attraversava l'Europa meridionale, a sinopie astronomiche, ai Templari, ai Baschi e ad Atlantide. Esiste un libro sul tema di Fulcanelli o dello pseudo-Fulcanelli.
Grazie per le preziose indicazioni, cercherò..
RispondiElimina..e perdona il mio fraintendere..
Zret, di Fulcanelli sono riuscito a trovare solo due libri: "Il mistero delle cattedrali" e "Le dimore filosofali e il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'arte sacra e l'esoterismo della Grande Opera". Nel primo, a cui ho per ora dato solo una rapida occhiata, mi pare non si parli del cammino e che si accenni solo una volta a S. Giacomo (anche se ovviamente il tema delle cattedrali medievali ha profondamente a che fare con l'istituzione del pellegrinaggio tra il X e il XII secolo). Nel secondo non so perché non l'ho ancora visto. C'è poi un terzo libro, forse apocrifo, di cui ora mi sfugge il titolo.
RispondiEliminaA quale di questi ti riferisci tu? Sai se esistono altri libri di Fulcanelli?
Un grazie anticipato...