29 agosto, 2009

Liguria: lo stupro di una terra sacra

Le affermazioni di scrittori classici circa gli antichi Liguri, a proposito della stretta relazione tra Liguri e Siculi, sembrano essere state confermate da recenti indagini genetiche. Ellanico di Mitilene (VI sec. a.C) scrive che i Liguri erano approdati nella Sicilia occidentale due generazioni prima della Guerra di Troia (intorno al XIII sec. a. C. secondo la cronologia corrente, non accettata, però, da alcuni studiosi). Servio, commentatore di Virgilio, ricorda che, dopo essere stati costretti ad abbandonare il Lazio, a causa degli Umbri, essi emigrarono nell'isola, sotto la guida del mitico re Siculo. La toponomastica evidenzia il nesso tra i due popoli: Segesta, Entella, Lerici-Erice sono toponimi liguri e siculi. Segesta Tigulliorum è l'attuale Sestri Levante, mentre l'antica Segesta dell'isola mediterranea fu alleata di Atene contro Siracusa, durante la seconda fase della Guerra del Peloponneso (431-404 a.C.). Altri toponimi rivelatori sono Tella in Liguria, Tellaro in Sicilia; Levanto e Levanzo.

Questo popolo, esperto nella navigazione, attraversò il Mar Ligure ed il Tirreno per insediarsi in Corsica e nella Sicilia occidentale. Tuttavia l'area in cui i Liguri instaurarono un particolare legame con le energie ctonie fu la regione che disegna un triangolo ideale comprendente il Golfo di Genova, con un vertice a nord che coincide con la zona in cui svetta il Monte Beigua, il vertice orientale incluso nella Lunigiana, con i monti Sacro e Caprione, e quello occidentale in cui si aderge la vetta del Bego, nelle Alpi Marittime. In Lunigiana i Liguri eressero le statue-stele, altrove scelsero dei luoghi che diventarono santuari sub divo, spesso segnati da coppelle scavate nella roccia, da megaliti, da incisioni rupestri. L'etnia, nota nell'antichità anche come Ambroni, in alcuni siti creò degli allineamenti di pietre che delineano la costellazione di Cassiopea, costellazione boreale dalla caratteristica forma di W, ben riconoscibile grazie ai quattro astri di magnitudine inferiore a 3.

Lo storico Enrico Calzolari che sostiene la parentela tra Liguri e Siculi, a differenza di altri etnologi, reputa pure che sia rintracciabile un substrato sanscrito nella cultura ligure e più in generale un collegamento con l'Oriente, come sarebbe testimoniato dalla venerazione del dio Belenos, divinità della luce, forse di origine celtica, accostata a Baal. E' accostamento rigettato dalla maggior parte degli studiosi, ma, prescindendo da questioni erudite ed ostiche, sembra che l'energia di antichi "punti" sia correlata a fenomeni enigmatici, come anomalie gravitazionali o avvistamenti di U.F.O. frequenti soprattutto in Lunigiana e nella Liguria occidentale. Il biologo Giorgio Pattera suppone che i numerosi avvistamenti si possano spiegare con la presenza di faglie. Egli rammenta che molte zone in cui sono avvenuti avvistamenti di U.F.O. sono classificati a rischio sismico medio-alto. Lo scienziato congettura che gli U.F.O. siano interessati a tali distretti contraddistinti da situazione di instabilità del sottosuolo, originata da due fronti energetici che si contrappongono. Quando uno dei due fronti cede, l'energia viene liberata e quindi dà origine al movimento tellurico. "Se vogliamo ipotizzare l'interesse degli U.F.O. per le fonti naturali di energia, in qualsiasi forma si presentino (elettricità, acqua, gravità, radioattività...), questo potrebbe spiegare l'insistenza degli oggetti volanti non identificati lungo queste 'autostrade', a scopo di ricognizione e di acquisizione".

Nelle Alpi Liguri, nel Medioevo, si snodava pure il primo tratto di una via del sale che, attraversando le Alpi, giungeva a Ginevra. Secondo Oberto Araudi, questa zona è percorsa da una ley-line.

Le basi militari ed interventi di vario tipo, ma sempre nefasti, hanno trasmutato le energie benefiche in vortici stagnanti, mentre la Liguria, da "terra leggiadra" è ormai regione deturpata dalla speculazione edilizia, sventrata dalle discariche, una landa inaridita dalla siccità e dagli incendi... Inceneritori e centrali nucleari saranno il colpo di grazia... e questo è solo il visibile.


Fonti:

Intervista ad Enrico Calzolari, 2009 rilasciata a M. Agosti, 2009
L'antico popolo dei Liguri, intervista ad Enrico Calzolari rilasciata a O. Carigi e S. Tavanti, 2009
Dizionario di Astronomia e Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Cassiopeia
G. Pattera, U.F.O.: vent’anni di indagini e di ricerche, Parma, 2005-2007, pp. 155-159



APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

4 commenti:

  1. Era il 1999, l'eclissi totale di Sole dell'11 agosto, come tanti altri mi ha visto protagonista di quel grande evento, mi trovavo sulla spiaggia di Arma di Taggia, era l'ultima eclissi totale di Sole del millennio: quella di Mercoledì 11 agosto 1999, erano passate quattro decadi dall'ultima eclissi.

    Quell'agosto del 1999 mi ero ben organizzato, occhialini da saldatore, primo posto sulla piccola spiaggetta, uno spettacolo emozionante vedere i gabbiani depositarsi sul mare, altri animali come i cani, accucciarsi come stesse scendendo la notte, le persone che affollavano i litorali e le spiagge, all'improvviso si sono ammutoliti, regnava un silenzio mistico direi quasi religioso, e quando la luna oscurò il sole un coro di sorpresa unanime si alzò fino al cielo, un Hoooo prolungato, l'aria da calda si rinfresco immediatamente una brezza leggera avvolgeva tutte le membra dei presenti, fino a creare un brivido mistico di stupore.

    Sempre quell'anno, mi ero preparato per una ricerca, con un cannocchiale e delle cartine del firmamento, ho risalito il fiume Argentina (dell'omonima valle), con la mia famiglia e i cugini (tutti interessati alla ricerca) ci siamo portati sul fiume dove le luci della città non inquinavano la notte, un buio che solo fuori città si può apprezzare.

    Un oggetto non identificato (si percepiva solo la sua presenza) senza luci, è passato a volo radente sopra il fiume senza nemmeno un sibilo, la sua velocità era notevole, stavamo passeggiando sul ponte vecchio Romano di Taggia, quando un forte vento (dopo il passaggio di quell'oggetto) ci ha investiti, eravamo molto galvanizzati e con le auto ci siamo messi a risalire la strada che porta a Badalucco e Molini di Triora per poi risalire la valle Argentina per andare ai prati piani, e da lì fino al passo della Melosa che si trova a 1500 metri sul livello del mare, il buio assoluto e la notte stellata ci ha fatto posizionare il cannocchiale per scrutare il cielo, si vedevano molto bene Marte (che in quel periodo era molto vicino alla terra) e anche Saturno con i suoi anelli sembrava un cappello da prestigiatore, quando all'improvviso ... una serie di luci bianche, (almeno 8) in formazione facevano delle evoluzioni scambiandosi di posto per poi ricomporsi e poi ad una velocità pazzesca sparire nello spazio profondo in direzione di Marte.

    Ho voluto descrivere questa mia esperienza per concordare sul fatto della presenza di faglie di acqua, energie sia sismiche che energetiche, tutta la Liguria è soggetta a ripetuti terremoti e anche devastanti, un esempio si può vedere a Bussana Vecchia paese a due Km. da Sanremo, paese che è stato ricostruito e/o riadattato da artisti di ogni paese.

    Oggi quei posti della mia giovinezza, sono solo un mero ricordo, tutto è andato in rovina, la magia, i profumi, ed i sapori di quella terra si stanno perdendo per sempre come una rinite cronica ed incurabile.

    wlady

    RispondiElimina
  2. Wlady, il tuo racconto è pieno di immagini vive e fresche. Grazie alla tua penna, alcuni di noi hanno rivissuto le sensazioni e le emozioni che si potetvano provare fino a dieci anni fa, percorrendo le tortuose strade dell'entroterra (la costa era già stata deturpata). Terra di misteri, di leggende e di streghe, la Liguria interna, di una bellezza solenne e discreta, un tempo... Oggi solo antenne e boschi bruciati, mentre il cielo è bruttato da oscene Arpie.

    Soprattutto il sacro è stato ucciso dal turismo e dallo sguardo ebete e profano dei villeggianti gonfi di villania.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  3. QUALCHE SETTIMANA FA IO E DEI MIEI AMICI ABBIAMO DORMITO A PASSO TEGLIA DOVE INIZIA LA STRADA PER IL PASSO DELLA MEZZA LUNA... È STATA UN ESPERIENZA ENTUSIASMANTE...
    SI VEDEVANO LE STELLE... E AL MATTINO C'ERA UNA GIOIA COSTANTE...

    LA STRADA VERSO PASSO DELLA MEZZA LUNA HA ANCHE UN VECCHIO SITO SACRO CON UNA PIETRA TIPO DOLMEN (O COME SI SCRIVE) DI FATTI ERA UNA VIA DEL SALE...

    RispondiElimina
  4. Fulvio, esiste ancora qualche angolo incantato. Un tempo, però, quando si sentiva un rombo, era il segno di un bel rinfrescante temporale, oggi, invece, è il fragore di un aereo chimico anti-pioggia.

    Ciao

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...