10 novembre, 2010

Ipocrisia e potere

E’ incredibile come la parvenza e l’ostentazione della libertà coesistano con la più feroce dittatura.

Quando si pensa al potere, lo si associa alla corruzione ed alla coercizione: questo è corretto. Tuttavia, il potere, nella sua ultima metamorfosi, è riuscito ad accreditare di sé un’immagine di sollecitudine e di paternalismo, attraverso alcuni espedienti. Lo stato ha figliato: ha procreato tutte quelle istituzioni, associazioni e movimenti che sembrano i figli che tentano di rimediare agli errori del padre. Lo stato attuale è mille volte più pericoloso di quello di un tempo, perché è subdolo, insinuante, viscido. Il suo linguaggio è cambiato: oggi è intriso di ipocrisia.

Si ricordino i regimi totalitari tra le due guerre: attraverso i loro gerarchi, essi non esitavano ad inneggiare alla guerra, alla conquista, alla creazione dell’Impero (Reich). La guerra, “sola igiene del mondo” era esaltata, le democrazie (additate alla pubblica condanna come plutocrazie) erano disprezzate, idee come l’uguaglianza sbeffeggiate. La propaganda era una grancassa che magnificava la nazione forte, persino aggressiva, muscolosa, in cui con senso di fervido patriottismo, tutti erano indotti ad identificarsi. Era, mutatis mutandis, lo stato etico di hegeliana memoria ingagliardito e gonfiato dalle ideologie scioviniste, revansciste e talora razziali.

Qual è la situazione odierna? Oggi lo stato quasi ama mostrarsi debosciato ed inefficiente. Perciò delega: delega poteri e competenze ad altre compagini, all’l’Unione europea, all’O.N.U., alla N.A.T.O… E’ solo apparenza: le “democrazie” sono tirannidi sub specie rei publicae. Sono altrettanti mostri partoriti dal mostro globale: quello che viene spesso evocato da papi, presidenti, ministri come Nuovo ordine mondiale è la meta di una distruzione programmata.

Qual è la situazione odierna? Oggi la quintessenza dello stato è l’ipocrisia: le carneficine sono definite missioni di pace. Il governo italiano acquista 131 bombardieri per dilaniare e mutilare civili, elargendo a popoli stritolati la “democrazia”. La schiavitù, a base di controlli, leggi, codici e codicilli, è chiamata “libertà”. Sub lege libertas, la loro, la libertà dei libertini. L’ignoranza, la pseudo-scienza e l’indottrinamento sono spacciati per “cultura”. Il C.I.C.A.P. è diventato un’istituzione culturale: la protervia e l’incompetenza ex cathedra. Le tradizioni e le lingue nazionali sono depauperate ed annichilite, ma “protette” da marchi. Persino le centrali nucleari e gli inceneritori sono gabellati, con infinita sfacciataggine, come risoluzioni per difendere l’ambiente e per ridurre il cosiddetto riscaldamento globale.

Ecco un’altra differenza: il vituperato Benito Mussolini promosse ed attuò la campagna per la bonifica delle Paludi Pontine. La civiltà (civis, civitas) era sentita come antitesi della natura che doveva essere in alcuni casi ancora soggiogata. Mussolini, pur con tutte le sue responsabilità, non si sarebbe mai sognato di avvelenare scientemente gli Italiani e di contaminare il paese con un’operazione come quella culminata nelle “scie chimiche”. Gli impulsi al dominio ed alla distruzione erano rivolti all’esterno contro il nemico, non contro i propri concittadini. Oggi lo stato, una specie di malattia autoimmune, che proclama il suo sconfinato amore per la natura, (è stato istituito pure un Ministero dell’ambiente) è lo stesso che la devasta con le irrorazioni clandestine, le discariche, le centrali atomiche, i poligoni militari….

Oggi lo stato, che mostra la sua infinita sollecitudine per i cittadini, è il medesimo che li intossica con i vaccini e con il cibo adulterato e transgenico. Non solo! Le categorie contro cui infierisce sono proprio quelle più deboli che finge di voler in primis tutelare: bambini, malati ed anziani cui sono prioritariamente destinati i “prodotti immunizzanti”. Sentiti come un peso, come “inutili bocche da sfamare” (Henry Kissinger), bimbi, infermi ed anziani sono bersagli privilegiati delle più crudeli azioni. I bambini e gli adolescenti sono nutriti con la tossica televisione. I pazienti sono umiliati negli ospedali dove vegetano, imbottiti di farmaci più nocivi che altro. I pensionati sono espulsi dalla società, vilipesi ed affamati con assegni irrisori. Il tutto, però, avviene all’insegna delle blandizie, dell’adulazione più sdolcinata: i farisei organizzano giornate della memoria, del nonno, dell’ambiente… Apprendiamo la “scienza”! Porteremo le classi al Festival della scemenza. Rispettiamo gli ecosistemi: demonizzeremo il biossido di carbonio; limiteremo la circolazione dei veicoli ed introdurremo nuovi balzelli. Favoriamo la salute: proibiremo il fumo in ogni dove.

Questa è la differenza: una giornata dedicata alla gioventù in un regime totalitario tra i due conflitti, nonostante la retorica, gli scopi ed i metodi discutibili, era veramente dedicata alla gioventù, concepita come il futuro della nazione. Ai giovani era consegnato il futuro, il destino della patria. Oggi ogni iniziativa "a favore di" è nei fatti un’iniziativa "contro", mascherata da discorsi reboanti, quanto insinceri. Lo stato attuale è molto più astuto ed infido. Con una mano ti offre un boccone succulento ma avvelenato, nell’altra, nascosta dietro la schiena, stringe una mazza chiodata, pronto a sferrarla sulla testa dell’ignaro cittadino, non appena ci si distrae per un attimo.

I servizi statali sono disservizi e sono un pretesto, oltre che per drenare risorse verso potentati economici e politici, per inasprire il controllo sul cittadino che, col fine di ottenere qualche scalcinata prestazione, è costretto ad attese estenuanti ed a pesanti esborsi. Si pensi al cosiddetto sistema sanitario nazionale, una gigantesca voragine che risucchia risorse. E’ un sistema egemonizzato dalle industrie farmaceutiche che, dalla diffusione delle malattie, ricavano lauti profitti.

Né a questa immonda impostura si sottraggono le organizzazioni cosiddette non governative, ideate ed istituite per spillare denari a contribuenti già spolpati. Il trucco è semplice: si focalizza l’attenzione su un problema, una malattia rara, un luogo o un’opera d’arte da salvare, un animale in via di estinzione (se il problema non esiste, lo si crea), quindi, con una campagna ad hoc, si convincono le persone a donare soldi con un sms dal cellulare, a destinare il cinque per mille. Ovviamente la questione non sarà mai risolta, poiché la risoluzione del problema è il problema per queste organizzazioni. Che poi esistano volontari in buona fede, non cambia la sostanza delle cose. Si consideri il caso della Chiesa cattolica e delle altre chiese: ti imbatterai forse in qualche fedele sincero ed animato da buoni propositi, ma il vertice dello stato cattolico è l’apoteosi dell’ipocrisia. La difesa (strenua, fanatica) della vita si arresta all’embrione: tutto il resto non vale assolutamente nulla.

Come giudicare poi gli "ecologisti" e molti "animalisti"? Gli ambientalisti sono una genia, una sentina di ogni bruttura, di ogni putredine. Questa stirpe degenere annovera i più bugiardi tra giornalisti, scrittori, politici, attivisti… Gli stessi "pacifisti" favoriscono la pace come l'industria bellica.

Il discorso potrebbe continuare a lungo, ma il rischio è quello di stuccare i lettori. La denuncia dei “sepolcri imbiancati”, però, è doverosamente evangelica, pertanto non ci si può esimere dal pronunciarla, ogni qual volta la verità è tanto oscenamente sfigurata.



APOCALISSI ALIENE: il libro

17 commenti:

  1. Salve Zret!
    Ho scoperto solo oggi che hai un sito tuo personale. L'ho visto, mi ha entusiasmato, così....a naso, dai titoli, e l'ho messo fra i preferiti.
    Poi leggo la seguente tua frase, e rimango alquanto perplesso:

    "Come giudicare poi gli "ecologisti" e molti "animalisti"? Gli ambientalisti sono una genia, una sentina di ogni bruttura, di ogni putredine"

    L'unica spiegazione che riesco a darmi per un'affermazione così superficiale è che Tu non conosca bene gli animalisti. E forse neanche gli ambientalisti.
    Basta che si facciano campagne per impiantare il microchip ai cani per rendere i promotori sospetti di appartenere al NWO?
    No, non basta, giacché il microchip ai cani non serve per controllarli, ma per trovare il padrone in caso di fuga o, peggio, di abbandono.
    Una volta, infatti, si parlava di tatuaggio all'interno dell'orecchio o della coscia e la preoccupazione era che, chi voleva abbandonare il proprio cane, prima gli tagliasse l'orecchio tatuato.
    Non so se una tale evenienza si sia mai verificata o se le paure erano eccessive, ma a un certo punto (e di questo si parla da tempi non sospetti, di quando ancora le teorie del complotto non esistevano ancora), si è optato per il microchip. Anche perché la tecnologia, nel frattempo, si è evoluta.
    Molti comuni del nord Italia fanno le cose a metà, cioè tengono un'anagrafe canina incompleta e inefficace, mentre nel Meridione c'è il deserto assoluto, a ulteriore dimostrazione che ci sono due Italie. Dunque, come illo tempore avevamo paura che padroni malvagi tagliassero l'orecchio ai cani, così oggi si ha paura del microchip canino, associandolo al nuovo ordine mondiale.
    Ne riparleremo ancora, dato che su molte cose siamo sulla stessa lunghezza d'onda, ma, almeno in questo caso, bisogna evitare di vedere il Diavolo dove non c'è.
    Un saluto.

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  2. Freeanimals, sono un ambientalista ed un animalista della prima ora, se vogliamo usare questi termini un po' frusti ed imperfetti.

    Avrai letto forse i testi che ho dedicato ai nostri amici animali, tra cui "Il destino degli animali", testimonianza del mio convincimento che gli animali sono creature senzienti che meritano amore.

    Circa il microchip sono in totale, perfetta sintonia con Corrado e quindi dissento educatamente da te. Si veda l'articolo collegato s.v. "animalisti". Molti amici e conoscenti mi riferiscono che cani e gatti con il microprocessore sono spesso vittime di vari disturbi e perfino di tumori. Il microchip è pur sempre un corpo estraneo. Dove si vede fumo di solito si trova anche il fuoco, il fuoco del Cornuto.

    Il gatto che allietò alcuni miei anni non aveva il microchip: fuggì un paio di volte, ma tornò a casa. Avrei preferito perderlo che inserirgli un dispositivo di "localizzazione".

    NO AL MICROCHIP PER GLI ANIMALI! NO AL MICROCHIP PER GLI UOMINI!

    Ciao e grazie.

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  3. Terrò presente questa tua posizione e cercherò di parlare dell'argomento con animalisti di comprovata fede, anche se ultimamente mi sento un po' tagliato fuori e non ho più i contatti che avevo una volta.
    Resto però convinto che se i cani da caccia avessero il microchip non assisteremmo più a quelle squallide situazioni in cui, una volta diventato vecchio, il cane veniva portato in campagna e ucciso con un colpo di fucile, da quello stesso padrone (è il caso di dirlo, con l'accezione più negativa del termine) che aveva servito per l'intera vita.
    Se i Comuni facessero le cose per intero, andrebbero a controllare che fine ha fatto il cane e il veterinario comunale si accorgerebbe che la morte è avvenuta per arma da fuoco e non per cause naturali.
    Ciò sarebbe un deterrente per far sì che i cani dei cacciatori non vengano uccisi dai loro padroni. Ma questo non avviene per l'ignavia delle amministrazioni comunali.
    Che facciano insorgere i tumori non so, ma la prossima volta che incontrerò un veterinario, non mancherò di domandarglielo.
    Ciao e grazie per la risposta.

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  4. Freeanimals, non vorrei che il microchip fosse un rimedio peggiore del male. I comuni sono istituzioni umane, ergo...

    Certo è che l'uccisione dei veltri ormai attempati è pratica detestabile, ma dubito che i capi intendano stornare queste efferatezze con l'idea del microchip. Se interverrà Corrado, potrà portare dati ed informazioni ulteriori.

    Grazie a te.

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  5. @ Zret ti segnalo questo video ben fatto

    http://www.youtube.com/watch?v=aU_bNehmMLw

    un abbraccio

    Un saluto anche a freeanimals se scrive anche su luogocomune.

    Ciao

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  6. vorrei fare un po' di ironia (caricatura di qualche ambientalista estremista)

    http://www.youtube.com/watch?v=7vciRRVHvPo

    =)

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  7. Esca, su CDC, commento nel modo seguente:

    "Terrificante quanto vero: non sbagli quando dici che è tutto astutamente premeditato.

    Su alcuni degli immondi quotidiani talvolta si son viste campeggiare a tutta pagina losche pubblicità in promozione del gioco d’azzardo, raffiguranti il classico tappeto verde sullo sfondo di una simbolica partita di poker, per far apparire agli occhi del lettore quest’orribile vizio rovinafamiglie come un meraviglioso passatempo o un’improbabile fonte di facile guadagno. Era già pieno di persone, certo deboli o disperate, che gettavano la propria vita e quella dei familiari poiché si indebitavano ai tavoli da gioco ma allo stato "buono" evidentemente non bastavano: così lo ha incentivato, facendo leva su questo tallone d’Achille, esaltando ciò che prima era considerato ufficialmente tabù. Il medesimo stato è poi così sollecito da promuovere altrettanti spot pubblicitari che esortano ad avvicinarsi al gioco perchè è bello, ma...responsabilmente.
    “La pubblicità è l’anima del commercio” e questo lo stato lo sa bene.

    Uno stato buono che ha a cuore le sorti dei propri cittadini provvederebbe in primis ad una forma di educazione vera; si adopererebbe per diffondere una cultura che previene le debolezze e ne risparmia le conseguenti sciagure, anziché sguazzarci.
    Questa è la missione di chi è a capo di una vera società civile e democratica - compatibilmente con gli eventuali impedimenti.

    Sugli “ambientalisti”, “animalisti” o “in difesa dei diritti umani”. E’ vero che ogni buona persona è stimolata per natura da una sincera volontà di difendere l’ambiente, gli animali o i più deboli, ma purtroppo le più virtuose azioni di volontariato o beneficenza che muove molti ad intervenire in collaborazione o tramite determinate associazioni di facciata, definite non governative, vengono in larga misura vanificate poichè dirottate in calderoni assai poco virtuosi o umanitari. Migliori e più efficaci sono gli aiuti diretti a chi sta vicino, occasioni simili non mancano a nessuno.
    Il problema grosso è far comprendere questa realtà a chi è convinto che non ci siano tutti questi lupi mannari travestiti da agnelli pronti a fagocitare i beni donati generosamente da ignari (quanto ingenui) benefattori. Occorre chiudere anche questi rubinetti se non si vuol essere complici nell'alimentare proprio quelle cause che invece si intende stroncare.

    Non parliamo poi dei danni arrecati agli animali, sempre per la famosa buona causa promossa dalla propaganda statale per mano diretta di quelle pseudo-associazioni animaliste: la legge pretende che si impianti il microchip, poi i padroni non sanno più, in certi casi, come gestire le loro bestiole, salvo poi somministrargli qualche pastiglietta calmante prescritta da qualche zelante psicologo per animali. Robe da matti, da far drizzare i capelli.

    Il diavolo da sempre lascia le sue trappole sparse un po’ da per tutto, solo che oggi ha mezzi più raffinati per camuffare la sua ignobile opera.

    Ciao"

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  8. Grazie, Timor, della segnalazione. Di Felceemirtillo consiglio il video sui tre poteri.

    Ciao

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  9. Luca, il WWF fu fondato da un criminale. Detto questo, detto tutto.

    Ciao

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  10. Un articolo da leggere e conservare a futura memoria. E' come sospettavo e temevo, le attuali "democrazie" (sarebbe più corretto definirle democrature) sono molto peggiori delle dittature nazionaliste di 60 anni fà.
    Tutto avviene più subdolamente, nell'indifferenza totale, e intanto il paese è sempre più allo sfascio. Sembra tutto una contraddizione, ho trovato molto azzeccata la definizione di "malattia autoimmune" per definire i paradossi di questa società. Non sò come andrà a finire tutto questo ma temo non bene.

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  11. Ciao Gigettosix, in primo luogo ti chiedo scusa se non ho replicato al tuo commento su Fulcanelli (Flammarion o chi altri?) in calce ad un precedente articolo, ma ho avuto delle giornate campali. Circa il male, cui ti riferivi nel tuo intervento, potrei solo ripetere quanto scritto in altri testi, ossia credo che esso sia il risultato di un errore, di un malfunzionamento dell'universo. E' qualcosa cui si puà rimediare e si rimedierà, un po' come si ripara un'automobile in un'officina. So di essere quasi solo in questa interpretazione, ma tant'è. Comunque Fiorella Rustici, per quel che può valere la sua opinione, la pensa un po' come me.

    Tempo fa, definii le "democrazie" demoncrazie, cioè governi dei demoni: alcuni lettori su CDC pensarono ad un errore di battitura. No. Non lo era.

    Da un punto di vista storico, credo che andrà a finire male. Sul piano metastorico, siamo nelle mani di Dio, se esiste, anzi se è.

    Ciao e grazie.

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  12. Perfetto Zret, anzi perfettissimo se si può dire! Con centinaia di esempi concreti potrei costellare il topic in ogni rigo. Diventerebbe un'enciclopedia!

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  13. Sì, Faraday, gli esempi sono innumerevoli. Altro che la Treccani!

    Ciao e grazie.

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  14. Ciao Timor! Gira e rigira, siamo sempre gli stessi!

    Zret, vedo che tiri spesso in ballo il diavolo. Okay, mi sta bene: lo faceva anche Guido Ceronetti. Ma negli anni Ottanta e Novanta, quando militavo come animalista e non c'era ancora internet, nessuno di noi vedeva il diavolo (o i giudei) dietro la caccia, le pellicce, il carnivorismo.
    E siccome molti si occupavano del miglior amico dell'uomo, per una specie di affinità emotiva, l'idea di mettere microchip ai cani, per rintracciare il padrone umano e non per tenere sotto controllo gli spostamenti dei cani, veniva vista come positiva.
    Anche ora che mi sto interessando attivamente alle teorie della Cospirazione, cercando di sfrondarle dalle panzane palesemente riconoscibili, non sono del tutto convinto che i microchip sui cani siano prodromi di quelli sugli umani, se mai verranno impiantati.
    Non intendo "litigare" con te, esasperando questa discussione, anche perché sto apprezzando la tua vena poetica, per la quale mi congratulo.
    Ciao. Alla prossima.

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  15. http://www.disinformazione.it/microchip_sui_neonati.htm

    Questo articolo è del maggio 2006, quattro anni fa, e si sa come la tecnologia luciferina corre in quattro anni.

    Senza andare molto lontano, la prima forma di microchipazione l'abbiamo con i nostri telefonini tanto amati, e le nostre carte di credito e debito, senza parlare dei GPS montati sulle nostre autovetture sia come antifurto che come navigator.

    "Esiste la tecnologia per creare un Nuovo Ordine Mondiale totalitario e vi sono piani sinistri per farne uso su soggetti pubblici ignari con la copertura degli uomini politici USA"

    "Per quanto sembri impossibile, ci sono piani bene avviati per controllare ogni mossa e ogni pensiero della popolazione americana non appena il Nuovo Ordine Mondiale ponga fine al periodo di prolungata violenza, una fase di assunzione del controllo che il paese sta ora sperimentando."

    Questo è solo un piccolo stralcio dell'articolo, (anche se vecchio di 4 anni) merita una riflessione, pertanto non essere molto convinti è di scarsa rilevanza, se non nascondere la testa sotto la sabbia.

    Negli USA, per entrare in discoteche di tendenza si fanno impiantare un microchip nella mano per poter accedere, e pagare il conto, tutto questo fa molto fico, ma è solo il primo passo per controllare l'utenza.

    Negli anni sessanta (1969) ci hanno provato con le droghe sintetiche come LSD, i servizi segreti Americani hanno fatto un grosso esperimento sulla popolazione giovanile, e più precisamente al grande e mitico concerto di Woodstock che si svolse a Bethel nello stato di New York.

    Oggi usano la tecnologia, anche se non hanno perso il gusto della chimica, visto che stanno somministrando droghe legali come i barbiturici anche nei bambini irrequieti, purtroppo al peggio non c'è mai fine, ed essere ottimisti e quasi un eufemismo, in special misura per gente (anche se in buona fede) continua a negare l'evidenza.

    wlady

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  16. Wlady, dai poteri potrà mai venire qualcosa di buono, di onesto, di disinteressato? In fondo, già Virgilio ci insegna "Timeo Danaos et dona ferentes".

    Certo, bisognerebbe cercare di comprendere per quale motivo il male abbia piantato il suo nero stendardo sul mondo, ma su questo tema sono stati scritti migliaia di libri, senza che alcuno sia venuto a capo della questione. Meglio aderire al pensiero di Horkheimer.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  17. Grazie, Freeanimals delle lusinghiere parole.

    Ciao

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