07 gennaio, 2011

Cromlech


Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre, coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal silenzio. (A. Merini)

Ossa di giganti, antichi abitatori di una terra incognita, flagellata dai venti glauchi dell’oceano. Sono lì confitte nell’orizzonte, chiostra solenne nella notte su cui piove la grandine delle stelle: tracce di mondi perduti dove l’eco degli eoni corre tra i ciuffi di eriche e gli anfratti delle scogliere.

Come voci acuminate intagliano il profilo di brughiere solitarie. Sono coti donde si sprigionano le scintille della pioggia.

Forse allora il tempo era immobile, impietrito nello stupore di un mondo aurorale. Dall’alto il firmamento riversava cascate di luce che subito si cristallizzavano e la Via Lattea cingeva in un radioso abbraccio il silenzio.

Oggi, se ci aggiriamo tra questi monoliti, custodi di segreti per sempre suggellati, se penetriamo nel santuario del passato, tra ombre di druidi salmodianti, le nostre vane parole si stremano ad interrogare il buio, solcato appena da vene esangui.



APOCALISSI ALIENE: il libro



25 commenti:

  1. Ciao Zret,
    a volte, non sempre la razionalità segue i sentieri dei sentimenti, si cerca di interpretare l’altrui pensiero, e cerchi le sensazioni nei gesti e nelle parole, a volte la disperazione ti prende la mano, e tutta la vita cade nel buio della mente.

    Scrivo questo perché ho appena postato nel mio blog una vecchia poesia che ho scritto per la mia ragazza Lory, e mi sono stupito che quasi in contemporanea Tu abbia scritto questa bella poetica.

    Ho letto tutti i commenti del post Tuo precedente, ma la poca voglia di cimentarmi mi ha bloccato le mani sulla tastiera, ma ho letto con vero piacere tutti gli epistolari.

    Forse la poesia è un buon inizio per un anelato cambiamento...

    wlady

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  2. Carissimo Wlady, sì la Via per eccellenza è quella dell'Arte e della Poesia che restituiscono un senso, quando si precipita nel baratro della disperazione o ci si arena sulla spiaggia della stanchezza.

    Sì, anch'io ho poca voglia di tuffarmi nel mare dei commenti.

    L'amico Paolo ha ben focalizzato il tema e gli altri amici hanno sfaccettato la questione, secondo diverse prospettive. Che importa stabilire chi ha ragione e chi no. Quando ci si esprime con l'anima, con la sincera adesione al proprio centro, non importano più la "ragione" ed il "torto", ma importa vivere, importa condividere.

    Un altro sincronismo ci lega in un sentimento di nostalgia per chi pare per sempre perduto. Non disperiamo: forse ritroveremo il passato dietro l'angolo.


    Ciao e grazie.

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  3. Di fronte a certi capolavori dell'antichità si resta attoniti senza parole.
    L'architettura megalitica è qualcosa di grandioso ed inspiegabile, aprono interrogativi a cui è difficile dare delle risposte.
    Possiamo solo farci guidare dai sentimenti.

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  4. Hai ragione, Gigetto: l'architettura megalitica è di una solenne, austera bellezza.

    Tra le varie ipotesi sugli scopi di questi monumenti lapidei, credo che la più plausibile sia quella che vi vede degli osservatori astronomici di tipo precessionale, per calcolare il momento dell'avvicendarsi delle ere, perché, ad ogni snodo, corrisponde un radicale cambiamento. Siamo prossimi alla fine di un'età precessionale...

    Ciao e grazie.

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  5. Citazione:
    "Ossa di giganti, antichi abitatori di una terra incognita"

    Faccio il rompiscatole? Posso?
    Con buona pace di Sitchin e del suo ultimo libro, forse è stata trovata una spiegazione ai "Nefilim". Può darsi che il gene mutante fosse già attivo nell'antico Israele, quando gli angeli si innamoravano delle figlie degli uomini, le mettevano incinte e....nascevano giganti:

    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_gennaio_06/dna-gigantismo_a7e5155c-19a1-11e0-b4e1-00144f02aabc.shtml

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  6. Ciao a tutti.
    Ogni tanto ricompaio, qui da me c'è poco campo così devo inerpicarmi tra i colli o aspettare di trovarmi in centri urbani più sviluppati del mio piccolo paesello per potermi connettere.
    Salvo le pagine commenti compresi per leggerli con calma davanti alla stufa.
    Le tracce di giganti mi fanno pensare ad un film d'animazione, “La principessa Mononoke”, dove animali dalle smisurate dimensioni vivono nella foresta del Dio Cervo. Ultimi esemplari di un'epoca in cui tutti gli animali erano giganti prima di degradare lentamente diventando via via sempre più piccoli e stupidi.
    Di recente ho aperto lo scatolone delle vecchie vhs. Ho trovato tra gli altri titoli “Il mio nome è Remo Williams”. Avevo dimenticato che il protagonista combattesse contro i finanziatori e i realizzatori del progetto H.a.a.r.p. Riguardandolo ho pensato a quel misterioso collegio di cui parli tu, Zret, che tenta di ostacolare i piani delle deformi élite che governano questa nostra prigione. Nel film tale collegio è composto da tre soli individui tra cui il maestro di Remo che trovo figura irresistibile nel suo essere attempato bambino cosmico.
    A Novembre ho piantato una trentina di alberi da frutto, ora in pieno inverno a parte pulire dalle sterpaglie la zona dove realizzerò un recinto per caprette e polli (alcuni dei quali li mangio ma solo dopo aver garantito loro una più che dignitosa esistenza fatta di libertà e cibo il più possibile sano... non riesco ad ucciderli, ci pensa mio fratello, ma li ringrazio sempre per il sacrificio che affrontano) non resta molto da fare. Ho un altro lavoro perché ancora non riesco a vivere di sola agricoltura, faccio le pulizie in una casa di riposo (un luogo dove la totale assenza di rispetto per l'esperienza accumulata durante l'esistenza è aberrante: i nostri vecchi sono oggetti inutili, noie da sbolognare a qualcuno che se ne occupi, cuori da tenere battenti solo per garantire il pagamento della retta).
    Ho male a diverse parti del corpo con tutto il movimento che faccio, ma la sera isolati quassù passa lentamente così mi do alla lettura.
    Mi piacerebbe ricevere consigli su libri da leggere, lascio a tutti voi la mia e-mail: briskola@libero.it.
    Ho finito da poco “La persuasione e la rettorica”. Pagine dense attraverso le quali il dolore di esistere è affrontato di petto, quasi con tracotanza, uno schiaffo potente che ridesta ed esorta a non smettere di combattere.
    Adesso tocca al “Dialogo della salute” poi mi piacerebbe ottenere indicazioni per trovare letture di eguale potenza.
    Ringrazio tutti anticipatamente e mi scuso per la lunghezza dei miei interventi... mi giustifico dicendo che parlo raramente così ho argomenti in accumulo.
    Da quando ci hanno tolto anche il cielo trovare il nutrimento per l'Arte è così difficile... occorre una gran forza.
    Alla prossima!

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  7. Non cadere nel letteralismo, Freeanimalis. Comunque le recenti scoperte potrebbero essere una conferma di ipotesi esposte da Sitchin et al., giacché è proprio in quella regione che vissero gli Anakim biblici descritti nella Torah come Giganti. Sul tema ho in serbo una sorpresa.

    Ciao e grazie.

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  8. Denis, le tue parole sono vere e bellissime, frutto di una vita vissuta. Sono lieto che tu abbia apprezzato La persuasione e la rettorica (un disinformatore scrisse che avevo sbagliato l'ortografia di "retorica", ma Carlo usa la forma con due t e per ragioni che colui non capirebbe )e vorrei consigliarti di leggere le sue aspre, acerbe, ma commoventi poesie.

    Oltre a suggerirti i saggi di Elemire Zolla, potrei indirizzarti verso La tentazione di Sant'Antonio di Flaubert. Un testo di assoluta profondità.

    Quello che scrivi sugli anziani è tragicamente reale: vilipesi e trattati come buoni fruttiferi, languono in ospedali ed ospizi. Vorrei raccontare un episodo in proposito, ma non ci riesco: l'orrore è troppo forte. Forse un giorno...

    Natura ed Arte stanno morendo e noi con loro. Siamo larve e chissà quando troveremo pace.

    Ciao e grazie.

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  9. Zret, correggimi se sbagli ma riguardo a quello che scrivi aggiungo anche che oltre all'architettura sacra molti miti e leggende del passato sono stati scritti proprio con l'intenzione di trasmettere ai posteri questa scienza precessionale degli antichi.
    A questo proposito segnalo un saggio fondamentale che si intitola "Il Mulino di Amleto" di Giorgio De Santillana e Hertha Von Dechend.
    In massima sintesi la tesi di De Santilana (epistemologo, professore di storia della scienza presso il MIT ) è semplicemente questa: il mito come linguaggio con cui gli antichi tradussero le loro conoscenze del cielo e le tramandarono ai posteri in modo che le stesse arrivassero solo a chi era “destinato” a riceverle, ma allo stesso tempo patrimonio inconsapevole di tutti.
    A questo punto inizio veramente a convincermi che stiamo vivendo un periodo cruciale della Storia dell'umanità.
    Anche Renè Guenon da te citato aveva postulato una teoria dei cicli cosmici.
    Ci troviamo dunque alla fine dell'età del ferro e alla nascita di una nuova età dell'oro?






    Le considerazioni dottrinali sull'argomento sono effettuate da René Guénon in accordo con la «teoria dei cicli cosmici», in particolare nei termini in cui essa viene presentata nella tradizione indù: qualunque realtà (macrocosmica o microcosmica) sviluppa determinate possibilità fino al loro esaurimento, che è a un tempo la fine del ciclo precedente e l'inizio di quello successivo. Tale processo (simile al susseguirsi delle stagioni nel ciclo annuale, tanto per esemplificare il concetto) riguarda anche le civiltà umane, che si sviluppano a partire da una Età dell'Oro, in cui i princìpi spirituali informano pienamente l'esistenza di tutti gli esseri, a una Età del Ferro, in cui è sovrano l'aspetto quantitativo delle cose, considerato secondo una prospettiva materialistica. Quando tale tendenza «cristallizzante» è portata alle sue estreme conseguenze, a essa subentra una tendenza «dissolutiva», tesa a far emergere in superficie le regioni inferiori dell'ambito psichico!

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  10. Opimo e sagace approfondimento, Gigetto. Resta da capire se gli Antichi vollero avvertire l'umanità intera o solo una ristretta cerchia di eletti. (Eletti?)

    La dottrina dei cicli è, a mio avviso, veritiera.

    Ciao e grazie.

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  11. Denis, mi sei simpatico! Per via del tuo umile e dimesso intervento. Ma anche perché ho vissuto sei anni in una baita di montagna e so cosa vuol dire essere circondati da boschi, animali selvatici e aria pura. Peccato che macelli gli animali, come mandante, trovando furbesche giustificazioni da pellerossa.
    Non ti suggerisco niente da leggere, perché la ricerca di libri tosti secondo me è intima e non può essere pilotata da nessuno, in quanto estremamente soggettiva. Ciò che è tosto per me, può non esserlo per te.
    Ero tentato di scriverti all'indirizzo mail, spinto dal desiderio imperituro di amicizia, ma poi ho pensato che potrebbe trattarsi di parassitismo, da parte mia, conoscendo anche la mia mancanza di costanza. Però, la prossima volta che andrò a Gorizia, ripasserò davanti all'abitazione di Michelstetter, farò una foto con la macchinetta digitale e te la manderò. Così la potrai stampare e allegare al libro che ti è tanto piaciuto.

    Zret, eppure ricordo di aver letto che ad innamorarsi delle figlie degli uomini erano entità angeliche. Scusa, che differenza c'è tra Nefilim e Anakim?

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  12. Ciao Freeanimals,
    grazie per l'attestato di simpatia. Sì, sono complice di assassini. Le galline e i polli che non sono preda delle volpi li tengo soprattutto per le uova, il gallo non lo uccido, morirà di vecchiaia, ma qualche esemplare invece finisco per mangiarlo. Mangio poco in generale per questo non riesco a sentirmi in colpa, il mio peso su questo pianeta non fosse per l'automobile di cui ancora non sono riuscito a liberarmi sarebbe davvero irrilevante. Sono le malattie dell'animo che riescono a turbarmi e a trascinarmi verso il basso, quelle del corpo sboccheranno nella morte e con essa penso cesseranno.
    Dici il vero parlando delle letture da affrontare, nella mia vita i libri più importanti che ho letto mi sono come venuti addosso senza che li cercassi. A volte però un buon consiglio arricchisce ancor di più il bagaglio che quotidianamente tento di accumulare in me. La scuola è la peggior esperienza che abbia mai vissuto, niente ha tentato di degradarmi e annullarmi come questo insieme di tortura psicologica e alienazione dalla realtà. Eppure proprio a scuola ho incontrato un professore che intuendo le mie curiosità mi consigliò “Omaggio alla Catalogna” di Orwell. A 17 anni fu una lettura che chiarì in me la possibilità di discorrere di politica e situazione sociale senza usare un linguaggio criptato come quello dei politici di professione. Così ieri sera ho ordinato “Gli arcani del potere” e “La tentazione di Sant'Antonio” con la certezza che sapranno darmi qualcosa.
    Non so tu ma io faccio una gran fatica a trovare intorno a me uomini con i quali condividere un'impressione, un'idea, uno stato d'animo. Sono tutti così spenti, attratti morbosamente da materia putrescente e lontani da ogni stimolo che possa far brillare in loro una luce diversa da quella dell'annientamento di sé.
    Non so cosa possa esserci di parassitario nello scrivermi, non cerco una corrispondenza in stile “I dolori del giovane Werther” (un articolo di Lamendola mi ha fatto rivalutare Goethe che trovavo melenso, la sua scienza opposta a quella di Newton, ma non sono così romantico, do molta importanza all'azione che in me riesce ad arginare le derive da tempeste emotive tipiche del romanticismo) ma uno scambio di vedute. Te l'ho detto: vivo piuttosto isolato e mi spacco la schiena, se aprendo la posta trovo una buona indicazione di lettura è un po' di fatica in meno che faccio nel dovermela cercare.
    Grazie per la foto che pensi di inviarmi, ci sentiamo!
    p.s Oggi sono dalla mamma, qui la connessione non dà problemi.

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  16. @Zret Ci troviamo dunque nel bel mezzo di un periodo di transizione (immagino non privo di conseguenze)?
    Anche i Nativi Americani sapevano?

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  17. Intanto Freeanimals, ti segnalo questo sui Nefilim, ma vale solo come antipasto.

    http://zret.blogspot.com/2010/05/malum.html

    Ciao

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  18. Denis, spero che tu troverai nella Tentazione gli stimoli culturali che ho trovato io. Vero è che il Libro vero non ha pagine.

    Ciao

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  19. Gigetto, nell'area commenti e in alcuni articoli, abbiamo accennato ai valori della Tradizione. Ebbene, premesso che la civiltà che ne incarnava i valori appartiene ad un'età non storicamente determinata e determinabile, reputo che i Nativi americani conservassero e conservino una reminiscenza dell'età dell'oro. Essi sanno. Così la penso.

    Ciao e grazie.

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  20. Mi spiace di contraddire chi afferma che ' Il Mulino di Amleto' è un libro di grande respiro o addirittura un capolavoro. Francamente non me ne sono accorto, l'ho letto con fatica annoiandomi ad ogni pagina per via della sua prolissità e, ad un centinaio di pagine dalla fine, l'ho abbandonato.

    Con il mettere insieme un mucchio di dati mitici di provenienza eterogenea e spesso assai confusi, non sono riuscito a capire che cosa abbiano tentato di dimostrare gli autori. D'accordo: le leggende riportate indicano o indicherebbero la conoscenza da parte degli Antichi, del fenomeno precessionale. E alllora? C'era bisogno di tirare in ballo tutte qulle leggende astruse, oscure e assolutamente di nicchia per arrivare a tanto?

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  21. @paolo Non mi pare di avere scritto che sia un capolavoro, anzi se devo dirla tutta l'ho trovato anche io particolarmente indigesto.
    Credo che il volume di De Santillana Von Dechend vada piuttosto inteso come una sorta di tesi di laurea sulla mitologia comparata il merito sta nell'aver trovato la corretta interpretazione di quei miti che tu stesso definisci astrusi.

    @Zret Potrsti consigliarmi qualche articolo in proposito?

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  22. Paolo, tempo fa richiamò l'importanza del contesto. Il mulino di Amleto va letto nel suo contesto: è il primo saggio, per quanto mi consta, in cui il mito riceve un'interpretazione precessionale. Pesante e, a tratti, cervellotico, si accosta, però, a molte saghe, valorizzandone significati e cifre, di solito relegati nella fantasticheria di popoli "primitivi".

    L'esegesi dei due autori, a mio parere, va integrata e corretta, poiché il mito non è solo un codice, ma molto molto di più. Tuttavia Il mulino ha spianato la strada ad altri studi sui fenomeni cosmici correlati a tradizioni e leggende.

    Ciao

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  23. Che libro consigliarti?

    Per ora, ti suggerirei di guardare il cielo notturno (un ologramma?), scie chimiche e nebbie artificiali permettendo: ne scoprirai delle belle.

    Ciao e grazie.

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  24. Denis, ogni commento, su questo come su altri siti, ha un suo profumo. Il profumo dei tuoi due interventi è….buono. Dice molto sul carattere di chi lo scrive. Dall’ultimo tuo ho tratto conferma delle precedenti sensazioni. Sarà stata l’atmosfera che hai evocato, il pollame, i boschi, la legna da spaccare e la mancanza di campo elettromagnetico! Son cose che mi ricordano tempi felici.
    Peccato, come la rosa con le spine, che tu ancora commetta l’uccisione di creature innocenti. Chiunque sarebbe disposto a perdonarti, ma la mia parte razio-emotiva, no. Per un animalista, sentire che una gallina viene macellata, benché per interposta persona, è come avere un bruscolo in un occhio. C’è bisogno di un potente collirio!
    Detto questo, per ora, volendo fumare con te il calumet della pace, ti mando due link dove puoi trovare alcuni miei commenti. E’ un dono. Alla prossima.

    http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=133556&sez=MONDO#IDX

    http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=133568&sez=LEALTRE#IDX

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