23 febbraio, 2011

A capofitto nell'Egitto

Le rivolte in Egitto, in altri stati dell’Africa bianca e del Medio Oriente sono state interpretate da alcuni commentatori della Rete in modo scandaloso. Quella che pare ingenuità nell’analisi dei fenomeni politici e socio-economici è invero spesso un’astuta mistificazione. I recenti tumulti in Egitto hanno portato alla destituzione di Mubarak, sostituito dai militari che dovrebbero traghettare il paese verso la “democrazia”: questi eventi sono stati letti come un sussulto di dignità di un popolo oppresso da un dittatore. Che Mubarak fosse un tiranno è indubbio, ma è certo che il suo successore sarà un detestabile burattino manovrato dalle élites mondialiste. Tra l'altro, sino a pochi mesi fa, Mubarak si poteva fregiare del titolo di "presidente egiziano", laddove ora è esecrato come "dittatore": ipocrita fluidità del linguaggio.

Non è, però, intenzione di chi scrive analizzare dinamiche che altri potranno sviscerare, evidenziandone in particolare i retroscena. Vorrei, invece, sottolineare la retorica che trasuda dai fondi di personaggi che basano le loro “argomentazioni” su… luoghi comuni e su un uso strumentale del linguaggio. Nel momento in cui si usa un’espressione come “popolo egiziano”, si ingannano spudoratamente i lettori. Che cosa significa, infatti, “popolo egiziano”? Nulla: è solo una dicitura enfatica e generica. Il linguaggio di codesti imbonitori è pieno di generalizzazioni e di schemi.

Che cosa significa “popolo egiziano”? Chi adopera tale sintagma ignora (o finge di ignorare) che il “popolo” è un’astrazione. Ben l’aveva compreso Manzoni che, ripercorrendo la sedizione a Milano del giorno 11 novembre (!) 1628, allorché la plebe affamata assalì i forni della città, distingue all’interno della moltitudine in rivolta due anime: l’anima scellerata della folla (“quel corpaccio”) che agisce soprattutto “per una persuasione fanatica e per un maledetto gusto del soqquadro”, dall’anima moderata, composta da persone che, pur lottando per la giustizia, mostrano “spontaneo orrore del sangue e dei fatti atroci”. L’autore definisce “funesta docilità” il conformarsi a quanto pensa la maggioranza che individua nel vicario di provvisione l’unico responsabile della carestia. Inoltre tratteggia in modo ironico la figura di Antonio Ferrer, l’incarnazione del politico scaltro, del demagogo che, con parole ambigue e gesuitiche, seduce i cittadini sprovveduti.

Manzoni compie un’analisi sociologica che è, in primis, una ricognizione antropologica: egli, guarda con occhi disincantati, alla turba che sa essere composta da gruppi ed individui, ognuno con le sue convinzioni (più o meno aberranti), aspettative, idiosincrasie. Il Nostro sa che generalizzare significa mentire: il suo interesse per gi umili non scade mai nel populismo. Se altri studiosi hanno indugiato sulla psicologia della massa (si pensi almeno ad Elias Canetti), mettendone impietosamente a nudo le reazioni pavloviane ed il carattere plasmabile dal primo tribuno che capita, già Manzoni, almeno nei “Promessi sposi”, è in grado di denunciare l’ingenua idealizzazione del “popolo”.

Il “popolo” non esiste, poiché sono le classi a contare, anzi in una società in cui il potere è riuscito a disgregare in un’omologazione individualistica la stessa identità personale, il “popolo” è un concetto vuoto, un flatus vocis, uno strumento linguistico cui ricorrere per lasciar balenare davanti ai sudditi imbambolati il miraggio di un futuro migliore. E’ assodato: non sarà l’uomo a risolvere i problemi dell’umanità, dunque è del tutto illusorio pensare che il “popolo” possa liberarsi da despoti vecchi e nuovi, magari con la paternalistica assistenza dei militari.

Dietro le quinte, agiscono i soliti (ig)noti il cui obiettivo è, dopo aver destabilizzato l’aria medio-orientale ed il Maghreb, il definitivo disfacimento delle nazioni europee, già sconquassate dalla crisi economica e da un’inestirpabile corruzione, con un’invasione di profughi e di derelitti, spinti dalle strettezze, sulle rive opposte del Mediterraneo.

Che questi avvenimenti siano concepiti come un glorioso cammino verso la libertà ed il riscatto dei “popoli” è grave. Che si blandisca l’opinione pubblica, prospettando “magnifiche sorti e progressive” è inammissibile. Dispiace che questa melassa sia stata ammannita pure da Jane Burgenmeister, cui va il plauso per aver denunciato la truffa dei vaccini: non sappiamo se la sua sia ingenuità o se, “persuasa” dai controllori, abbia deciso di ingrossare la schiera dei gatekeepers. E’ evidente comunque che questi articoli fanno presa su un pubblico beota ed impulsivo, incline a lasciarsi abbindolare da pseudo-giornalisti, da maneggioni e da guitti.

Così Roberto Benigni, personificazione dell’ignoranza più becera, un idiot savant per idioti, ha potuto stravolgere la storia risorgimentale con fini ideologici in un immondo coito tra canzoni e propaganda sciovinista a favore del sistema. Siamo ancora benigni se, in questa sede, sorvoliamo sullo stupro di Dante, perpetrato dal grullo, ma la lectio magistralis del toscanaccio può sedurre solo una persona priva anche solo di un’infarinatura culturale e di un briciolo di intelligenza. È inutile che si continuino a leggere certi autori, se non si comprendono i principi che ispirano le loro opere.

Bisogna concludere che dalla storia e dal passato si apprende pochissimo; dai classici della letteratura, pur tanto compulsati ed ammirati, ancor meno.


Articolo correlato: C. Penna, Sanremo 2011: indottrimamento mediatico e non solo, 2011



APOCALISSI ALIENE: il libro

29 commenti:

  1. Caro Zret, lucida la tua analisi. Fanno sorridere e indignare al tempo stesso, le dichiarazioni di certi cialtroni della politica nostrana - ma il più cialtrone è lo zio tom d'America - secondo i quali le manifestazioni del popolo barricadero, sono il sale della libertà. Nella storia umana, non c'è mai stata rivoluzione nata dal basso, dalla gente comune come te e come me. Le cosiddette èlites hanno commissionato, indotto, influenzato ogni moto di sollevazione popolare.
    Nella fattispecie, quanto accaduto in Egitto - ma il sangue scorrerà ancora - è la dimostrazione lampante degli interessi americani che vanno al di là della panzana di esportare la democrazia. Libia docet. La supremazia geopolitica nell'area mediterranea, vale ben più di qualche piramide sacrificale di morti ammazzati. Il ventesimo secolo non ha visto, come si legge sui libri scolastici, il bene opposto al male, la democrazia contro la tirannide. Il XX° secolo è stato il paradigma di una presa di potere definitivo ad opera di forze mondialiste. L'usurocrazia dopo le guerre ha fatto il resto.
    Di fronte a questo, non ci rimane che attendere che il potere strabordante della materia collassi, cercando di rimanere sufficientemente tenui per non incorrere nel processo di pietrificazione planetario.

    RispondiElimina
  2. critica lucida e molto ispirata questa ultima tua Zret.
    Angelo, ho un dubbio, non credo che la pietrificazione planetaria o anche, dura plastificazione ultima imminente, già in atto, potrà essere "evitata" rimanendo tenui, ma, piuttosto ardendo interiormente sempre di più... invocando il soccorso delle Muse e il dono dell'Ispirazione Divina capace d'infondere un senso maggiormente profondo delle cose...cosa intendi per rimanere tenui? in un certo senso a me sembra siamo tutti vittime chi più o chi meno dell'omologazione individualistica cui Zret si riferisce...un saluto a tutti

    RispondiElimina
  3. il tuo post mi sembra molto concreto nei fatti e sono d'accordo in molti suoi punti,poi i politici e i media sono cosi stupidi e servili che è impossibile sentire sputare il loro veleno senza andarsene non essendo fisicamnte li,altrimenti la mia reazione sarebbe al quanto violenta.purtroppo la situazione non è delle migliori e penso che siamo alla volta buona della 3 guerra mondiale,vedendo come si stanno sviluppando gli eventi.secondo me pero,la questione questa volta è meno chiara sull'intervento dell'elite,che naturalmente sta creando e usando le rivolte per rimpiazzare i prossimi fantocci,in vista dell'imminente attaco all'iran,che sembra l'obbietivo finale dove vogliono arrivare.avendo bisogno di usare i paesi vicini come basi di attacco.Ma la situazione non è facile,da definire negli sviluppi finali,ho notato che altre ribbelioni sono sorte spontaneamente e poi vengono cavalcate dai midia,come in libia,dove per dire una parola gli usa hanno atteso alcuni giorni,naturalmente stavano prendendo decisioni,essendo i fantocci del vero potere cioe l'elite ebraica,quindi la situazione potrebbe sfuggire di mano,e gli esiti sono meno che scontati anche per l'elite,ma una cosa è certa siamo alle soglie della 3 guerra mondiale,gia in preparazione per finalizzare il nwo.come i protocolli dei savi di sion dicono la folla è cieca,e si basano sulla sua stupidita per attuare le sommosse,ma essi non prevedono nessun capovolgimento della situazione,sono eccesivamente sicuri della loro forza,questo è uno dei punti da sottolineare come debole,e secondo me la loro disfatta finale.

    RispondiElimina
  4. Vedo che tutti la pensano come me, Angelo Ciccarella da una parte e white wolf dall'altra, e tu Zret con lo stimolo dell'articolo appena pubblicato.

    Ho scritto un mio pensiero su CDC non appena due giorni fa, che qui riporto:

    "le rivoluzioni non nascono così dal nulla, e comunque non nascono dal basso (come vogliono farci credere), non sono un intenditore di geopolitica, ma di sicuro so che tutte le rivoluzioni non nascono dal basso cioè dal popolo, il popolo ha sempre bisogno di un pilota un leader che li guidi, così come è successo per la rivoluzione Francese, il Risorgimento, la rivoluzione di ottobre in Russia, e le due guerre mondiali, sono tutte state programmate a tavolino da menti pensanti aristocratiche e con l'ausilio economico.

    Quello che sta succedendo in medio oriente è una sottile manovra per avere sotto controllo tutta l'area, questa idea arriva da una analisi che attaccare l'Iran (Nazione ricca di energia), non sarebbe più possibile; con le menzogne che hanno messo in ginocchio l'Iraq, oppure con l'attacco avvenuto in passato a Pearl Harbor, per avere una ragione di entrare in guerra. Oggi ci sono più metodi sofisticati per aggirare l'ostacolo, il miraggio della democrazia per quei paesi medio orientali, è lo strumento più idoneo per controllarli e continuare a depredarli: se li controlli ed elargisci democrazia puoi prevedere le loro mosse, così c'è campo libero, senza incorrere di essere disturbati da eserciti comandati da fanatici dittatori. Tutto questo Israele lo sa e lo sanno anche gli USA e gli Uk, sembra che solo gli Europei non lo sappiano. Il mondo sta per essere diviso in quattro grandi stati è questo il progetto programmato da chi detiene il potere per un nuovo ordine mondiale."

    Total, Chevron, Exxon, Shell e BP, sono i veri padroni dominatori dell'Africa, e noi poveri tapini e stolti Italiani non ci resterà solo che arretrare, affrontando solo grandi ondate di profughi.

    wlady

    RispondiElimina
  5. @giovanni ranella
    Caro Giovanni, in un commento non si può - o almeno io non ci riesco - indicare chissà quale ascesi o pratica o via di fuga, al sopravvenire della fine. Son costretto a sintetizzare. Sai bene che già mi sono espresso nel blog IGI. Con 'tenue', intendo uno status di cambiamento percettivo, senza forzare la natura, entrando dentro le cose. La Creazione ci mette a disposizione forze energie elementi che non vanno usati, ma contemplati. Ecco, solo così possiamo 'sfangarla'. Se si è tenui, si ha minore resistenza, le onde si prendono di taglio anziché di petto. Il corpo stesso si attenua, perde di peso, di gravità, si trasforma.

    RispondiElimina
  6. Davvero commenti molto pregnanti ed incisivi. Se anche l'uomo della strada ragionasse in questi termini "eretici", non si lascerebbe abbindolare dalla propaganda dei media. Purtroppo lo spirito critico è ben raro sicché si crede che la storia sia la pseudo-cronaca gridata dai telegiornali e dai quotidiani di regime, mentre la storia è annidata tra le pieghe di oscure cabale e di piani nefandi.

    Ciao a tutti e grazie dei pregevoli contributi.

    RispondiElimina
  7. Wlady, spero che la tua analisi abbia creato una breccia nei lettori di CDC che purtroppo sono spesso prigionieri di preconcetti.

    Ciao

    RispondiElimina
  8. Chiedo il permesso di integrare l'opinione manzoniana da Zret riportata con questo estratto da un elzeviro di Zolla:
    “Oggigiorno, chi è l'oppresso e l'umiliato? E chi il futuro detentore dello scettro, per incredibile che possa sembrare? Guai a chi si lasci distrarre dalle risposte più banali sfruttate dai potenti: gli oppressi non sono gli indigenti, la cui sorte sarà risolta nel prossimo decennio, e nemmeno gli ultimi superstiti delle schiere di vittime del secolo scorso. I veri conculcati, per lo più ignari di sé, sono oggi coloro che soffrono lo strazio della volgarità, dell'assenza di forme e non si lasciano ingannare dalla fiera dei falsi problemi (dalle questioni riducibili a contrasti fra una destra e una sinistra, fra reazione e progresso). Il loro fievole lamento, come ogni voce di umiliato, serpeggia dapprima timidamente, suscitando un'indifferenza tracotante, un'irrisione che cela l'inquietudine o un invito a reagire che è un dileggio implicito dell'impotenza. Ma queste ferite, e assieme a esse ogni nuovo falso bisogno, ogni reiterazione delle ideologie borghesi o proletarie, ogni rinnovata violazione delle norme di natura, ogni spregio dell'esigenza di stile, aggiungono un valore in più al patrimonio invisibile di crediti, di martìri, di potenza.”
    (Il segreto del potere, -Corriere della Sera -, 11 gennaio 1964)

    Lo scritto si apre con queste parole: La verità e la forza dimorano presso gli umiliati e oppressi, e chi dà loro la parola diventa signore.

    RispondiElimina
  9. E' una sensazione odiosa saper di poter dire: “Ve l'avevo detto”.
    Vedere il Medio Oriente e il Nord Africa utilizzati come strumento per destabilizzare l'Europa così da avere un pretesto per dare origine a conflitti su vasta scala che ridisegnino la geografia planetaria secondo i progetti delle solite élite non può non far venire in mente i protocolli dei savi di Sion. Falso storico, immondizia paranoica le facili accuse rivolte a chi li prendeva sul serio anche solo per l'attitudine mentale di non scartare niente.
    Probabilmente i limiti del male saranno superati al punto che lor signori rimarranno con i pugni pieni di cenere.
    Chi sta sotto batte botte e sebbene, secondo Geremia, maledetto sia l'uomo che pone fiducia nell'uomo sono contento di aver trovato qui dei compagni di viaggio grazie ai quali ho potuto ampliare i miei orizzonti sentendomi meno solo in questa deriva dal cielo venefico.

    RispondiElimina
  10. Denis, il passo dell'elzeviro scritto da E. Zolla, è una perla ed anche ben incastonata. Il tuo riferimento ai Protocolli è doveroso ed appropriato. Siamo pochi, ma non soli.

    Grazie dell'ottima integrazione.

    Ciao

    RispondiElimina
  11. Grazie Angelo per il chiarimento...spesso sfuggono alcuni particolari nel quadro generale compositivo...sostieni che la natura ci mette a disposizione forze, risorse che non possono essere usate ma solo contemplate...mi chiedo per le contingenze sfavorevoli di quest'età oscura? credo di si...intimamente menomati lo siamo...come siamo certi della tragica mistificazione in atto operata in Medioriente...dell'ulteriore precipitare degli eventi...la stragrande maggioranza della società italiana non si rende conto...l'irraggiamento coi più ha funzionato, ed è stato irraggiamento dozzinale, catodico...consapevolezze più acute verranno opacizzate da insospettabili raggi di non senso...eppure quel prezzolato di Begnini una cosa l'ha detta giusta...isolati siamo sconfitti e noi...a me davvero sembra siamo isolati...lo strimgiamci a coorte dell'inno mameliano evoca bene benché alla fine lui sia stato in un certo senso un martire della demagogia...sappiamo del saccheggio perpetrato dai Savoia nelle casse del Sud perché indebitati con le banche inglesi...proprio adesso che scrivo mi sembra che dallo schermo s'irradi appunto un raggio di non senso e che mi dissolve parte dell'antica fede...insomma...

    RispondiElimina
  12. Come spiegate che Gheddafi abbia accusato Al Qaeda di fomentare le sommosse, se Al Qaeda è il nemico pubblico numero uno degli USA? Può essere che Gheddafi chieda, in tal modo, un aiuto dell'Occidente, schierandosi dalla stessa parte degli occidentali nella lotta al....terrorismo? E' solo un suo patetico tentativo per avere al suo fianco alleati militarmente potenti?
    Infine, mi sapreste spiegare come fa la CIA, e gli altri servizi segreti, a far scendere in piazza migliaia di persone? Materialmente, come si può ottenere ciò?

    RispondiElimina
  13. Freanimals, in primo luogo bisogna vedere se è vero che Gheddafi ha pronunciato la frase incriminata (i media sono mendaci). Io ne dubito fortemente. Al Qaeda, anzi AlCIAda, è un'altra invenzione dei media e del sistema. La faccenda ha tutta l'aria di essere una fandonia giornalistica.

    Ci riescono, ci riescono. "Sono menti raffinatissime", come affermò il compianto Borsellino.

    Ciao

    RispondiElimina
  14. Approfondimento

    http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/02/egitto-libia-tunisia-mesesima-regia.html

    RispondiElimina
  15. purtroppo la questione è che la gente viene spinta a credere quello che vuole l'elite,grazie ai media piegati ai loro voleri,la tv e la stampa ufficiale sono un pericolo per tutta l'umanita,e la gente ne è plagiata completamente.Questo pericolo fu esposto agli inizi da gente come Pasolini e altri,ma oggi sono un vero e proprio strumento di ipnosi molto piu pericoloso di chi lo aveva gia intuito.penso con tutta sincerita che un inizio di risposta e attacco a questa elite satanica,deve cominciare per prima cosa annientando i media,e sceditandoli per quello che sono,ma un'altro dei punti e fare capire alla gente che non gli serve un governo che gli dica cosa fare,un leader per la rivoluzione,un dittatore,o qualsiasi dir si voglia direzzione centrale che gli dia indicazioni su cosa fare e cosa non fare,devono incominciare a capire che ognuno deve essere libero e di autogovernarsi,ad esempio non servono leggi perchè non si ammazino,e comunque ci sono e la gente si uccide lo stesso,e questo dimostra ulteriormente che non servono ne leggi ne governi tanto meno corrotti,o aturitari come vorrebero i savi di sion,ma solo la consapevolezza che porta alla vera libertà.Io comunque resto fiducioso,secondo me le svolte prenderanno una piega non troppo gradita all'elite,sto intravedendo degli scorci poco positivi per loro,quando cominceranno la 3 guerra mondiale penso proprio in questo anno,comincera la loro fine,penso fortemente che tutto questo sia un progetto di dio,ed essi sono parte di questo gioco anche se credono di vincere,siamo quasi vicini alla fine di questa civilta inferiore e della loro dominazione,lo si vede da tutti i segni,da tante premonizioni,sta succedendo qualcosa di molto forte a livello vibrazionale io lo sto percependo come mai prima,staremo a vedere le svolte

    RispondiElimina
  16. @ Freeanimals
    La gente che si vede in piazza è una parte minima rispetto alla popolazione di un paese. In Egitto la maggioranza delle persone ha continuato a badare ai campi e alle bestie tenendosi saggiamente distante dai luoghi della presunta rivolta. Parlando con amici arabi che vivono qui in Italia noto come siano indottrinati: "Basta dittatori, uno deve stare in carica per 4 massimo 8 anni" mi dicono. Sostanzialmente sono spinti a desiderare una democrazia di stampo occidentale senza porsi il problema che questa è una condanna peggiore di una società dove la povertà ancora riesce a mitigare i devastanti effetti del consumismo di massa e la manipolazione mentale è relegata alle città ma lambisce fievole i luoghi dove ancora si vive come 5000 anni fa o con poche differenze.
    In realtà stanno meglio loro che sono poveri che noi che siamo grassi e malati (in senso letterale, il nostro sperma è molto meno fertile rispetto al loro, fatto dimostrato dalle analisi di laboratorio).
    Un buon sobillatore piazzato nei punti giusti riesce a generare incendi di notevoli dimensioni se sa su quali punti far pressione.
    Inoltre le attuali proteste sono gonfiate ad arte, sono esagerate nei numeri e nella reale forza d'urto.
    E' una pantomima che serve da pretesto per la reazione di Israele che non starà ferma mentre intorno a lei tutto prende la forma di una minaccia per la sua esistenza.

    RispondiElimina
  17. Trovo inquietante la mancata reazione dei popoli europei.
    Mi spiego: quelle che provengono dal mondo arabo sono sirene da guerra mondiale, un tempo ci si rifugiava in cantina nella speranza di salvarsi, oggi rimaniamo davanti alla tv preoccupati dall'eventuale aumento della benzina. Ha ragione Zret: una lezione cruda e crudele come quella dei precedenti conflitti planetari non è servita a nulla se non a far rimuovere dalle nostre coscienze e dai nostri orizzonti il pericolo di una catastrofe d'origine militare.
    I popoli europei dovrebbero ora e non quando sarà tardi dire NO alla guerra, fermarsi e pretendere spiegazioni plausibili su quanto stia accadendo.
    Sento tanti "O povera gente, siamo complici di assassini" e via dicendo ma nessuno che prenda in considerazione l'idea che i vertici stiano manovrando per un riassetto violento e repentino delle nostre esistenze. Il '29 sfociò nella guerra mondiale, per quale motivo il 2008 dovrebbe trovare sviluppi diversi?

    RispondiElimina
  18. White wolf (citazione):
    "penso fortemente che tutto questo sia un progetto di dio"

    Dio vuole la terza guerra mondiale?

    Denis (citazione):
    "Un buon sobillatore piazzato nei punti giusti riesce a generare incendi di notevoli dimensioni "

    Come anche in altri campi, è la nostra ignoranza che ci fa vedere il diavolo in ogni angolo. Sa molto di medioevo. Parlo per me, ovviamente, poiché io ignoro i metodi spionistici. Tuttavia, che i servizi segreti sappiano scatenare rivolte, è plausibile. Continuo però a chiedermi come facciano tecnicamente: li pagano per andare a farsi bombardare? Li condizionano mentalmente? Riesce un agente segreto americano, cioè un infedele cristiano, ad influenzare uno o più musulmani? Quali artifici usano per convincerli a ribellarsi al loro leader storico?

    RispondiElimina
  19. Ottima analisi geo-politica, Denis. Nulla da soggiungere.

    Non credo che tutto ciò sia un disegno di Dio, altrimenti dovremmo pensare ad un Dio che nel disegno è poco versato. Forse Dio - se esiste o se è - si è limitato a dare il primo colpo alla palla di biliardo, ma la palla ha colpito le altre, secondo leggi indipendenti.

    RispondiElimina
  20. @ Freeanimals
    A mio avviso si tratta di una sinergia di forze.
    Il sobillatore cavalca rendendolo più acuto un malcontento già esistente.
    Le spie non hanno nazionalità occidentale, molti arabi lavorano per i servizi segreti angloamericani. Il mondialismo trionfante degli ultimi decenni, però, insegna a diffidare delle vetuste divisioni nazionaliste. Quindi è più probabile che i servizi segreti siano ormai un agglomerato transnazionale. Come si spiega altrimenti che la Apple Computer produca in Cina (teoricamente un paese comunista) i suoi formidabili computer? Perché mai dare il know how di tecnologie all'avanguardia ad un paese economicamente ed ideologicamente agli antipodi rispetto all'America da cui la Apple proviene?
    In Egitto la fame in effetti un po' si sente, ma in Libia per esempio il tenore di vita non è così basso da scatenare una rivolta per il pane e poi così improvvisa. La velocità degli accadimenti li rende sospetti per essere spontanei.
    Come fanno. Un arabo col preciso compito di seminare disordine comincia ad arringare persone nei luoghi dove i suoi discorsi possono attecchire, solitamente nelle città, la voce si sparge sul web, la gente scende in strada. Accade anche qui col popolo viola, le masse sono estremamente manipolabili.
    Prendersi le bombe. Anzitutto le notizie dei bombardamenti libici sono tutte da verificare. In secondo luogo l'uomo quando si riunisce in grandi branchi cambia psicologia, si sente più forte e meno esposto al pericolo.
    Il problema è che non possiamo dare per certo quel che ci raccontano. Gli italiani rimpatriati, per esempio, dicono di non aver visto né sentito nulla di particolare per le strade di Bengasi e Tripoli.
    La storia passa attraverso mostruose mistificazioni mentre sta ancora compiendosi.
    La domanda vera, secondo me, è: dove vogliono andare a parare?
    In Egitto ora come ora c'è la legge marziale. Bella conquista popolare.
    Due navi da guerra iraniane sono nel canale di Suez con il consenso del nuovo (e provvisorio?) governo egiziano.
    Il risiko sta disponendosi per l'attacco, ma come possono i popoli con la loro spontaneità dirigere manovre che necessitano di informazioni e conoscenze non comuni?
    Quindi il popolo, come al solito del resto, si sta lasciando usare.

    RispondiElimina
  21. Neanch'io, Zret, penso sia un disegno di YHVH. Quello che sembra essere è un parossismo del male. Solo in questa ottica la storia attuale può essere ricondotta ad un ritorno all'Uno. La separazione tra sophia e materia è giunta alla sua espansione massima, la materia sta per essere dissolta (a questo condurrebbe una nuova guerra mondiale perché si avverte a pelle che chi controlla ha perso il controllo). Nello strappo ultimo, nello staccarsi il ricongiungersi.
    La coincidenza degli opposti non è per noi afferrabile, con grande sofferenza può essere a mala pena intuibile.
    Non penso l'universo sia privo di leggi e di significato. Non conosco né le une né l'altro. Viviamo un momento di definitiva rottura che non può essere paragonato a nessuna caduta d'imperi che ci è data di conoscere. Non è il declino di una civiltà, ma il bivio finale di una specie.
    Credo che una sia la fonte di vita e in essa la morte stessa sia vita come il male sia bene.
    L'allontanarci da essa ci ha svuotati di comprensione ed ha attirato su di noi l'appetito di famelici vampiri che si sono nutriti di quanto di divino risieda ancora in noi.
    Tentare il ricongiungimento con la nostra origine è la strada da percorrere per non divenire altro da noi.

    RispondiElimina
  22. Grazie Denis! Non mi era venuto in mente che gli agenti segreti sono anche arabi e non solo di razza bianca. In quel film sull'attentato alle olimpiadi di Monaco (o era quello sulla banda Baader-Mehinof?), a un certo punto un gruppo terrorista si ritrova in una stanza e, subito dopo arrivano altri terroristi di un'altra formazione, e poi ancora un altro gruppo. Dopo un momento d'imbarazzo, poiché ufficialmente erano nemici e lavoravano su fronti opposti, se ne vanno senza spargere sangue, cioè senza quella carneficina che gli spettatori del film si sarebbero aspettati, segno che esiste, come tu dici, un fronte transnazionale di terroristi accomunati dagli stessi principi e dallo stesso scopo, che è quello di creare scompiglio e confusione, per arricchire i loro mandanti.
    Se, come dici giustamente, in Libia il tenore di vita era più alto che in Egitto, viene da pensare che è proprio perché i libici stavano meglio degli egiziani, che hanno dato vita alla rivolta più feroce. Stavano bene, ma non abbastanza per i loro gusti: vogliono raggiungere gli standard dell'Occidente. In Egitto pensano a coltivare la terra e non hanno altri grilli per la testa. Sto generalizzando, sia chiaro.

    RispondiElimina
  23. Quale differenza intercorre tra la criminalità e lo stato? Tra il terrorismo e lo stato? tra il terrorismo ed i servizi segreti?

    RispondiElimina
  24. "Stavano bene, ma non abbastanza per i loro gusti: vogliono raggiungere gli standard dell'Occidente. In Egitto pensano a coltivare la terra e non hanno altri grilli per la testa."

    Non è così, Freeanimals. Sono sedizioni orchestrate e fomentate per far divampare un terzo conflitto mondiale. La massa non può volere: essa è diretta, eterodiretta. SEMPRE.

    Ciao

    RispondiElimina
  25. quando parlo di un progetto divino per l'uomo,non mi riferisco certo a YHVH,che io ritengo un altro nome di baal,lucifero,satana,dio maligno degli ebrei,e usurpatore del grande spirito,che si è sostituito al vero creatore creando una bolla dimensionale,dove egli rappresenta il bene e il male,in tutti i concetti,snaturando la dualita prevista per le altre evoluzioni e entita.Usando questa dualita manipola l'uomo per i suoi fini di dominio.I suoi servi usano sempre questa dualita,dove il bene come controbilancio non esiste nei fatti.Il discorso è molto lungo da affrontare qui,certo e che il grande spirito non puo essere definito nei termini,in quanto neanche gli esseri piu vicini alla luce sanno veramente cosa sia in realta,è qualcosa che sfugge a qualsiasi nostra immaginazione,ma la mia tesi resta che anche la ribbelione di satana
    sia stata programmata ed è gestita per fini superiori,in un quadro piu grande che non siamo in grado di intravedere al momento.Se esiste il male,e lo vediamo ogni giorno,dobbiamo di conseguenza dire che esiste il bene,e da questo semplice concetto concepire qualcosa che attende l'uomo di piu grande di quanto immaginiamo.Se Dio vuole la 3 guerra mondiale,rispondo certamente no,ma all'uomo è stato dato il dono del libero arbitrio,cosa che non è stata concepita per gli angeli e arcangeli,che devono solo fare il volere di Dio,è da questo concetto penso che il progetto passi da queste fasi,dove l'uomo diventi un angelo,capace di lbero arbitrio,non vi puo essere evoluzione senza involuzione,vista non con il nostro tempo lineare,ma in un contesto dove il tempo non esiste,un istante mille anni,mille anni un istante,dove presente passato e futuro sono lo stesso istante della dimensione che ci apprestiamo a varcare.Il fine che io intravedo è appunto un angelo capace di libero arbirio,e forse arrivare li vicino a Dio stesso in qualcosa che non si riesce a definire al momento.Visto in questi termini,è essenziale avere l'attuale iniziazione,per concepire un aevoluzione fuori dai canoni sperimentati dale altre entita,che anche essi si trovarono in situazioni similari prima della loro evoluzione che li porto ad essere piu vicini a Dio.L'universo,le galassie,e dio si espande all'infinito,e in questi termini dobbiamo concepire quelo che io definisco l'attuale iniziazione dell'uomo a qualcosa di molto grande.Detto questo bisogna seguire il proprio divino in se stessi,e contrastare e annientare queste forze demoniache,senza pieta.Resto fiducioso per quello che accadra a poco,e il ritorno del vero regno di Dio sulla terra,dove molti pero non sono destinati.

    RispondiElimina
  26. White Wolf, forse Dio è un narratore onnisciente che, a causa della focalizzazione zero, non può immedesimarsi nei personaggi che Egli stesso ha creato. E' incredibile come una disciplina noiosa ed arida come la narratologia dia fecondi spunti per tentare di comprendere il romanzo del cosmo e della vita.

    Ciao

    RispondiElimina
  27. io personalmente credo in una forza o energia creatrice,che non puo essere ne descritta ne immaginata,che segue un difficile processo di evoluzione o evoluzioni,progetto che presto vedremo il completamento,un progetto che non puo includere i molti ma forse i prescelti.La mia domanda è siamo noi capaci di vedere oltre questa coltre di inganni e deviazioni,oltre questa babbilonia creata ad arte per non fare vedere il grande puzzle?sara per la mia positivita,ma io vedo il trionfare della luce su questo squallore,vidi molte cose che qui non diro,che mi fanno pensare questo.Non sono d'accordo che tutto questo sia lasciato al caso alla dominazione di entita demoniache,senza che nessuno possa farci niente.Niente accade per caso,tutto ha uno scopo,come l'oscurita serve per fare vedere la luce.E ne sono convinto questa sia solo una fase,una fase essenziale per una crescita spirituale

    RispondiElimina
  28. Ciao Zret, ottimo scritto analisi condivisibile.
    E' tanto che non posto ma un giretto sul tuo Blog me lo faccio sempre...
    Purtroppo i globocrati stanno accelerando a dismisura gli eventi, sapendo che hanno poco tempo ormai.E giocano pesante anzi pesantissimo, non hanno nulla da perdere, i vertici occulti che sono la vera punta della piramide nera.
    Usano la mano Usraeliana ma la mente è diabolica, non di questo mondo o almeno non di questa dimensione, umana voglio dire.
    Loro non esiteranno a tentare di distruggere e l'uomo e il mondo,pur di dominarli, sappiatelo, quindi regoliamoci e prepariamoci all'autodifesa
    per quanto possibile..

    RispondiElimina
  29. Giusto, Clausneghe! Essi usano la protesi del VatUsa, ma sono demoni, anzi scorie dell'universo e preferiscono distruggere tutto piuttosto che rinunciare al loro perverso, lurido dominio. Qualcuno si salverà, ma la cruna è stretta.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...