21 aprile, 2017

Al capolinea della Storia



Tutto è Storia, ma la Storia non è tutto.

Oltre la Storia

Quando hai eliminato il mistero dalla vita e dall’universo, hai eliminato tutto. Oggi molti pretendono di aver compresa l’essenza del cosmo, di aver rivelato lo scopo dell’esistenza grazie alla scienza o alla filosofia. Mai l’umanità fu tanto arrogante, superba. Dispiace constatare la deriva di certi ricercatori che, dopo un percorso di interessanti ricerche, sono approdati a conclusioni semplicistiche e rassicuranti. Tra una New age con sugo quantistico ed un Idealismo per i poveri, queste conclusioni si arrogano di essere esaurienti, definitive, escludendo orizzonti ulteriori.

Si è perso il valore della vera indagine che è sempre in divenire: gli stessi studi sul Cristianesimo, lungi dal riconoscere la complessità simbolica di remote esperienze culturali, le impoveriscono attraverso l’acribia di studi filologici e di esplorazioni archeologiche. E’ vero: la storiografia ci presenta scenari sovente prosaici, ma l’età antica e medievale custodiscono un tesoro di saggezza e di profondità che è difficile ascrivere solo a banali condizioni socio-economiche, la struttura di Karl Marx.

Bisogna riscoprire il mito, nel senso più alto della parola: il mito è il complesso degli archetipi che trascendono la “realtà” empirica. Certi avvenimenti evocano significati che superano il loro svolgimento letterale. La stessa vicenda del Redentore – di là dalla storicità degli eventi – alberga nel cuore di un’incoercibile esigenza a confidare in una liberazione dal male cui è crocifisso il mondo da quando avvenne la caduta.

In alcune pristine tradizioni, in primo luogo l’Orfismo, in parte confluite ed amalgamatesi nel Cristianesimo esoterico, scorrevano sorgenti che oggi sono quasi del tutto inaridite. Sono vene cui bisogna provare ad attingere, consapevoli che la materia, anche sotto la forma più rarefatta dell’energia, non esaurisce l’enigma della natura.

Vuoti vati

E’ necessario vedere nell’attuale nutrita schiera di “profeti quantistici” dei falsi profeti. Essi continuano a promettere fantastici cambiamenti, la rigenerazione della società, il Paradiso sulla Terra. Per loro è sufficiente che si consegua la massa critica, una massa che, per ragioni incomprensibili, non si raggiunge mai. Ripetono questa solfa da anni. Fandonie! Se veramente bastasse l’intenzione della coscienza per rinnovare e guarire il mondo, visto che la coscienza ignora lo spazio ed il tempo, quindi la quantità, una sola coscienza potrebbe compiere il miracolo: non ne servirebbero tante. Sarebbe come affermare che, per appiccare un incendio di grosse proporzioni, non basta un fiammifero, ma ce ne vogliono mille.

Dunque è evidente che ci mentono: è palese che non sarà l’uomo a risolvere i problemi degli uomini. Bisogna volgersi altrove: questo non significa aderire ad una religione positiva, tutt’altro, poiché le varie chiese (da quella cattolica sino alla Confraternita della Nuova era) sono contraffazioni della spiritualità. Dallo scientismo e dallo storicismo non si deve scivolare nell’idolatria. Bisogna, invece, aprirsi alla possibilità di una salvezza della storia e soprattutto dalla storia, una liberazione che non è di origine umana.

Per millenni abbiamo confidato nelle istituzioni, nei governi, nei “politici”. Con quali risultati? Non ci siamo ancora accorti che i poteri umani (tutti) sono squisitamente disumani. Eppure siamo avvelenati ogni giorno, in modo subdolo e proditorio, sia nel corpo sia nella mente, proprio da coloro che affermano di agire per il nostro bene. Dovremmo dar forse credito alle ultime leve della “politica”, spaventapasseri nuovi nuovi, atti a sostituire quelli a tal punto sdruciti che se ne vede la paglia all’interno?

Probabilmente epocali, apocalittici eventi si stanno preparando e non saranno né una setta né un partito ad affrontare le immani sfide che ci attendono.

Siamo di fronte ad un bivio: o ci lasciamo abbindolare dai vuoti vati del XXI secolo per avviarci sulla strada larga che porta al baratro o, pur con tutte le incognite del caso, ci incamminiamo verso la stretta via della perseveranza nell’attesa.

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APOCALISSI ALIENE: il libro

9 commenti:

  1. Due domande:
    1)Perchè l'uomo con altri uomini è disumano;
    2)Nell'attesa di cosa?

    Grazie della risposta.

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    1. Alla prima domanda non saprei rispondere; è l'attesa di un quid che guarisca le ferite.

      Ciao

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  2. ... a proposito
    dei vuoti vati (del risveglio) del XXI secolo
    Ci segnalo :

    [PDF]dossier "I Club Mondialisti e il risveglio delle coscienze" - Coscienze in Rete

    coscienzeinrete.net › I_Club_Mondialisti...

    ...perché è in atto
    da parte dell'ambiente dei club mondialisti un tentativo di inquadrare ed incanalare l'onda di risveglio delle coscienze.
    Le prove dell'assalto dei poteri di controllo all'ecologismo, all' olismo ed alla spiritualità.
    Come strumenti di politica planetaria. ...

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    1. Usano strumenti sopraffini per addormentare le coscienze o almeno ci provano, ma la Coscienza, quella vera, come lo Spirito, non si lascia irretire.

      Ciao

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  3. Ognuno è il quid di sè stesso, altrimenti si attende Godot.

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  4. Bondì a tutti, finalmente qualcuno che ha il coraggio di segnalare l'arroganza di molti esseri, che pur avendo fatto strade di ricerca profonde, finiscono con l'arenarsi. Davanti alle certezze di molti, rimango sempre perplessa, a mio modesto avviso, per quel che vale, una ricerca seria presuppone una costante rimessa in discussione, si possono formulare milioni di ipotesi, ma in mancanza di prove può essere tutto ed il contraio di tutto. Nel movimento new age è convogliato di tutto ed anche di più, con rispetto per coloro che ne fanno parte e son in buona fede. Esso forse nacque, la mia è una ipotesi, infatti sottolineo forse, perchè non ci sono risposte da sempre esaudienti, nè da parte della scienza, nè da altre fonti che invece di trovare un dialogo tra loro, si fanno da sempre la guerra. Che questo mondo sia conflittuale è innegabile, ma nessuno sa dare qualche suggerimento serio su come oltrepassare la conflittualità. Per dirla alla Krisnamurti, filosofo, non fissarsi con nessuna autorità potrebbe essere un modo, e mai come in questo caso il condizionale è d'obbligo.
    Ripeto spesso, ed i miei son appunti di viaggio e null'altro, che tentare di oltrepassare ogni tipo di dogma forse è la strada verso libertà. Questo mondo, lo percepisco ogni giorno di più come anomalo, fuori dalla realtà vibrazionale dell'essere nella sua essenza profonda. Lo sento da sempre, alla veneranda età di 57 anni ho trovato parole che esprimono il mio sentire. Rimettendo tutto in discussione, magari sbaglio... buon prosieguo a tutti e ribadisco che i miei son appunti di viaggio tra viaggiatori e null'altro.

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    1. Concordo con Te. Tuttavia ribadisco che sarebbe bello avere almeno una certezza, un punto fermo.

      Ciao

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  5. Grazie per aver risposto, a mio modesto avviso, per quel che vale, l'Amore è l'unica verità, Esso tutti ci connette, creando quella che io definisco una fitta rete neurale. L'amore per la conoscenza e la conoscenza dell'Amore. Assoluto Amore infinito ed incondizionato. Oltre ogni dogma umano.
    Su questo basa la mia ricerca...Alla prossima, se non disturbo...

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