17 giugno, 2007

Il mistero delle tavolette della Tunguska

Nei pressi del fiume Podkamennaja Tunguska, la regione della taiga siberiana nella quale nel lontano 1908 cadde un tuttora misterioso corpo celeste, un gruppo di ricercatori della città di Krasnojarsk ha scoperto alcune tavolozze dil quarzo sulla superficie delle quali sono incisi misteriosi segni che, si suppone, siano stati creati con l'impiego di plasma.(1)

Il 30 giugno 1908 gli abitanti di Kaulinsk, villaggio nel cuore della Siberia, videro una striscia bluastra solcare, a folle velocità, il cielo di nord ovest. L’oggetto causò un’immane devastazione. Lo scienziato sovietico Kulik congetturò che a piombare sulla foresta fosse stato un meteorite di cui, però, non si riuscì mai a trovare il cratere principale. Alcuni studiosi reputano che a schiantarsi fu un’astronave aliena, propulsa da energia atomica e sfuggita al controllo dei piloti al suo ingresso nell’atmosfera. Gli ufologi si basano, per avvalorare la loro tesi, sulla testimonianza di persone che videro l’oggetto cambiare repentinamente rotta, come se fosse stato pilotato. Gli studiosi Jackson e Ryan opinano che il motivo della deflagrazione fu un buco nero. Altri ricercatori chiamano in causa l’antimateria.

Il ricercatore britannico Whipple sostiene la teoria della cometa: in effetti il 30 giugno del 1908 l’orbita terrestre incrociò la scia della cometa Beta Taurids. L’ipotesi di Whipple, considerata in genere la più soddisfacente, non rende, però, conto delle anomalie rilevate nella zona, dove gli alberi, che non erano stati abbattuti, si erano poi sviluppati in modo anomalo e rapido. Inoltre studi entomologici registrarono nuove specie di insetti. Di recente due scienziati tedeschi, Grazyna Frosar e Franz Bludorf hanno creduto di porre la parola fine a tutte le speculazioni sul mistero di Tunguska, attribuendo l’esplosione ai cosiddetti domini di “vuoto”, un fenomeno naturale assai raro. I due matematici hanno in realtà ripreso la spiegazione di Alexej Dmitrijev e Vjatschelav Diatlov che ricordano come in una zona circoscritta di gravitazione disturbata possono formarsi dei campi elettrici. In tal modo si generano delle sfere addensate e luminescenti di gas ionizzato che contengono considerevoli energie e potrebbero essere in grado di determinare un’esplosione come quella di Tunguska.

La foresta di TunguskaIl rinvenimento delle tavolozze, sempre che tale scoperta venga confermata, potrà suffragare l’ipotesi extraterrestre: comincerà quindi la fase concernente i tentativi di interpretare l’epigrafe. Certo, tale fase coinciderà soltanto con varie elucubrazioni anche brillanti ma non indiscutibili e definitive, poiché manca all’Ufologia qualcosa di paragonabile alla stele di Rosetta che consentì a Champollion di decifrare l’antico egizio. E', in tale ambito, forse possibile una comparazione con antiche scritture e pristine lingue terrestri di presunta origine esterna. Si ripeterà forse quella ridda di letture, alcune delle quali suggestive, ma non probanti, letture che si sono susseguite dopo che sono state diffuse le fotografie di alcuni rottami dell’U.F.O. precipitato a Roswell nel 1947. Infatti, su alcune barre appartenenti al velivolo schiantatosi nel New Mexico, sono incisi dei grafemi sul cui possibile significato si sono arrovellati molti studiosi.

Grazie a questi manufatti, all'interno dell'Ufologia si potrebbe comunque cominciare a definire lo statuto di una nuova branca, l'esoepigrafia. Gli ufologi dovranno cimentarsi anche nel tentativo di decifrare le scritte che sono visibili sulle pale di uno strano oggetto volante, battezzato subito la "libellula del Texas". Fotografato più volte ed in più riprese da un certo Chad, questo ordigno emetteva un suono sfrigolante e si muoveva come una libellula. Chad ha dichiarato di aver sofferto di emicrania nei giorni successivi all'avvistamento. Anche la moglie ha accusato dei disturbi. Sembra che il velivolo possa essere terrestre, risultato di tecnologie segrete: resta l'enigma dei glifi sulle pale.

(1) Anche di questa notizia, come di quella concernente l'identificazione di un presunto corpo misterioso nel sistema solare, non si trova quasi più traccia nella Rete. Perché...?


Fonti:

Anonimo, Gli scienziati russi trovano una lettera inviata dai Marziani, 2007
Area 51, n. 21, giugno 2007
F. Bludorf, G. Frosar, L'intelligenza in Rete nascosta nel DNA, Diegaro di Cesena, 2006
C. e D. Wilson, Il libro dei misteri irrisolti

11 commenti:

  1. Se anche questa "stele di rosetta" esistesse, è probabile che sia di proprietà esclusiva degli Illuminati che la usano per creare strumenti derivati da tecnologia aliena, ma non è questo il punto. Il problema di fondo dell'ufologia è che mancano dati certi e coerenti poichè troppo piccoli gruppi si interessano dei più vari problemi.

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  2. Ciao Capitano, i dati, le prove, i documenti non mancano, anche se vige una censura micidiale. E'vero che i vari gruppi sono divisi e rivali, ma il problema è che alcuni centri ufologico sono controllati dagli Oscurati. Tuttavia, basta prendere antichi testi e si scopre la verità nascosta (penultima?) su certe presenze. Basta collegare il passato ed il futuro e qualcosa si scopre, anche se l'esoepigrafia è ancora ai primi passi.
    Ciao!

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  3. L'8 giugno del 2004 si è verificata la congiunzione inferiore Sole-Venere con occultamento dell'astro da parte del pianeta citereo.
    Esiste in rete molto materiale fotografico archiviato e, a dire il vero, la foto da te tratta dal sito dell'agenzia Ansa, non può ritrarre nè Venere transitante sul disco solare nè tanto meno Mercurio in quanto il corpo fotografato appare troppo grande, oserei dire gigantesco rispetto alla taglia di Venere stessa e ancor più di quella di Mercurio. Quindi la foto, se autentica e non corrispondenete ad una bufala, ci si presenta con le credenziali del mistero.
    Che cos'era? Pianeta? Oggetto artificiale? Altro? Gli annali dell'Astronomia sono pieni, scoppiano addirittura di stranezze, di avvistamenti inspiegabili quasi sempre fatti da professionisti di fama e mai accettati ufficialmente.
    Alla notizia non è stato dato il minimo risalto. Purtroppo hai omesso di specificare il link al quale si trova la foto.
    Riguardo alla catastrofe della Tunguska, anche lì buio pesto.
    Ricorderai però che Nikola Tesla si attribuì la paternità dell'evento grazie ad un suo esperimento iperfuturistico.
    Aveva ragione? O aveva torto ed in tal caso si comportò come semplice millantatore?

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  4. Ciao Paolo, il collegamento alla foto è stato inserito. E' un dagherrotipo dell'ANSA, peccato che non funzioni più e non se ne sa la cagione. Molto strano. La foto potrebbe essere spuria: nulla di più facile che falsificare un'immagine.

    L'ipotesi Tesla si aggiunge alla ridda di congetture sul disastro della Tunguska, evento su cui aleggia ancora una densa nebbia.
    Ciao e grazie.

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  5. Ciao a tutti, anch'io avevo letto in passato della catastrofe della Tunguska e Nicola Tesla, ma non sapevo ciò che afferma il caro Zret sulle tavolette aliene. Tutto questo è un mistero senza fine anche se sono convinto che " qualcuno " sappia la verità sia su quest'evento che su altri. Credo che per certe cose non riusciremo mai a trovare il bandolo della matassa. Ciao

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  6. La scoperta delle tavolette aliene è avvenuta per caso, Red Cloud, se esiste il caso. Aveva proprio ragione Shakespeare, anzi Francis Bacon: "Ci sono più cose in cielo...". Borges diceva che una vita non è sufficiente per apprendere tutto ciò che si deve imparare, per questo si può postulare ed immaginare una sua prosecuzione.
    Ciao e grazie!

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  7. Ciao Zret, proprio a me vieni a dire queste cose? Con tutto quello che si vede nel cielo? Una vita non basta per imparare, sono d'accordo. Il discorso si fa più interessante se insieme all'apprendimento ci mettiamo anche realizzazione o coscienza del proprio ruolo e valore come essere umano. Sembra che in questo modo tutto abbia un senso diverso, di respiro molto più ampio, se non eterno. Abbiamo già discusso di questo in mp e continueremo a discuterne in futuro, magari di persona. Ciò sarebbe molto bello. Ora, scendendo dal cielo alla terra o dalle stelle alle stalle, ritieni probabile che la regina Elisabetta I fosse davvero un uomo? Di tanto in tanto se ne parla e non oso nemmeno immaginare quale grande delusione sarebbe per il popolo inglese se la verità fosse questa. Un caro saluto a tutti.

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  8. Ciao Red Cloud, concordo su tutta la linea. Sembra che la regina Elisabetta I fosse l'amante di Francis Bacon. Tuttavia, appartenendo ella ad una stirpe bastarda (come i Carolingi) ed ibrida, discendente da lignaggi di degenerati, non escluderei che fosse posseduta da entità oscure o in contatto con loro, sicché la sua sessualità potè forse subire qualche deviazione genetica. E' ovvio che sono solo speculazioni, mentre è noto che E. II è un'adoratrice di S. , come molti potenti della Terra. Avrai letto a proposito i testi di Capitano Nemo sul suo blog ed i commenti del dotto Paolo. Ciao e grazie!!!

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  9. Non si trova traccia??Semplice devono nascondore qualcosa ciao e domani sino live sul mio blog alle 21:30 ciaaa

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  10. Ciao Agostino, ci nascondono molte cose.

    Volevo salutare ed abbracciare Bojs che sicuramente sta leggendo le nostre parole.

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  11. Ciao a tutti, relativamente all' evento della Tunguska volevo segnalare questo articolo http://www.nexusmagazine.com/
    articles/installation.html
    che avevo letto tempo fa e dal quale sembrerebbe, stando a quanto afferma Valery Uvarov (capo del Department of UFO Research, Science and Technical, National Security Academy, based in St Petersburg, Russia) che un'antichissima installazione sotterranea di origine sconosciuta, fosse entrata in azione automaticamente disintegrando, con potentissimi raggi energetici, un corpo celeste che altimenti avrebbe impattato la terra causando una catastrofe immane.
    Devo dire che questa è la teoria che più di tutte mi ha affascinato.
    Voi che ne pensate?
    un abbraccio a tutti
    adanos

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