15 giugno, 2007

La deriva degli "indipendenti", ossia elogio di Attivissimo

Absit iniuria verbis

Si legga il seguente testo come un'esortazione e non come una critica.

Come paventai qualche tempo fa, alcuni siti di controinformazione stanno andando lentamente alla deriva. Nati (presumo) come portali indipendenti ed in netta antitesi ai media ufficiali, araldi di menzogne, di censure e di mistificazioni, in questi ultimi tempi, si stanno sempre più corrompendo: vi compaiono articoli pieni di luoghi comuni, di "verità" di regime magari sussurrate timidamente, ma proposte ad un pubblico di lettori che si fida di queste firme "libere".

Uno dei casi più clamorosi ed inquietanti è quello relativo a Carlo Bertani, logorroico e superficiale scrittore che, pur avendo colto in modo obiettivo qualche aspetto della realtà contemporanea, si è poi trasformato in un patetico grillo parlante. Nei suoi prolissi, farraginosi e sconclusionati testi, Bertani non esita di pontificare su fenomeni quali i cambiamenti climatici, con un'incompetenza pari solo alla sua spocchia. Costui senza conoscere né la risonanza di cavità Schumann né altri fenomeni fisici, ripete, a mo' di pappagallo, le solite sciagurate sciocchezze sull'"effetto serra", ignorando per giunta che dovrebbe essere definito "effetto atmosfera". Transeat: non è uno scienziato né un meteorologo e da meteorologi, come Mercalli, abbiamo sentito nefandezze peggiori. Quello, però, che offende l’intelligenza dei suoi lettori (sempre più ex lettori) è la presunzione con cui crede di liquidare il problema delle scie chimiche, bollandolo come "ipotesi debole". Sia ben chiaro: per me Bertani può vergare tutte le baggianate che vuole e pubblicare libri-immondizia. Ognuno deve essere libero di esprimere le sue opinioni anche distorte e deliranti. Tuttavia ospitare in un sito di controinformazione gli editoriali di Bertani è di una pericolosità mostruosa: i lettori che cosa penseranno di fronte ad un testo che, più o meno, avalla le bugie dei potenti sull'effetto serra ed un altro che, invece, a chiare lettere, attribuisce il riscaldamento globale alle chemtrails, al sistema HAARP etc.? Come minimo, i lettori diventeranno schizofrenici o saranno spinti gradatamente ad adottare l'aberrante bispensiero orwelliano. Altre persone considereranno il sito incoerente o, per lo meno, superficiale e si orienteranno verso i media mainstream che, se non altro, sono coerenti, anzi monolitici, nell'esposizione di stereotipi e di bugie. Se proprio si vuole proporre articoli del genere, bisognerebbe, a mio parere, premettere un'introduzione in cui si chiarisce che essi non rispondono alla linea editoriale e nella quale si spiegano i motivi della pubblicazione, mettendo in guardia i visitatori dalle storture contenute nel testo.

Ci si rende conto di come tutto ciò sia controproducente? Si è riusciti con mille ricerche e con una fatica titanica ad insinuare il salutare dubbio in una parte dell’opinione pubblica, secondo cui il 9 11 fu (e lo fu veramente!) un autoattentato, che arriva il primo deficiente di turno, il quale con toni sussiegosi e canzonatori, presenta tale fatto come una leggenda metropolitana.

Non è mala fede, nella maggioranza dei casi, ma avventatezza: è sufficiente che il testo scelto per la pubblicazione contenga la formula magica "effetto serra" per non accorgersi di asserzioni mostruose, leggibili semmai sul blog di Attivissimo. E' accaduto alla redazione di Nuovi mondi media Editoria ed informazione indipendente(?) che ha inserito un editoriale agghiacciante intitolato Riscaldamento globale, la bufala (sic) Di Channel 4 e di cui voglio riportare qualche orribile riga: "Seleziona con cura i tuoi risultati, scegli un’idea che è già stata screditata e qualsiasi cosa può diventare realtà. Le Torri gemelle sono state fatte crollare da esplosioni controllate; il vaccino MMR (morbillo-parotite-rosolia) causa autismo; l’omeopatia funziona..." Il fondo, firmato da George Monbiot, è tratto da uno scartafaccio del sistema e già questo dovrebbe suscitare qualche sospetto, ma che il gazzettiere, credendo di essere ironico, mentre è patetico, confermi le versioni ufficiali circa il 9 11, l'omeopatia e l'onnipresente dogma del greenhouse effect, grida vendetta al cospetto di Dio. No, non è il sito di Passivissimo e nemmeno quello dei barbogi aderenti al CICAP! E' il sito di Nuovi mondi media!(1) Non voglio, per ora, pensare che questo portale sia una creatura, anzi un aborto dei servizi segreti, ma dinanzi a queste vergognose e sfacciate falsità, viene il legittimo sospetto che l'informazione "indipendente" mieta il grano insieme con la gramigna, priva di qualsiasi spirito critico. I gestori di questi siti sono simili a quegli improvvidi alunni che copiano la versione di latino da un testo ottocentesco, senza essere sfiorati dal dubbio che il docente non si accorgerà del plagio. O forse qualsiasi bestialità fa alla bisogna, pur di pubblicare articoli, libri e gonfiare il portafogli? Franza o Spagna, purché se magna! Di questo passo, per sapere quello che davvero succede nel mondo e per un’interpretazione oggettiva degli eventi, ci toccherà leggere i quotidiani di partito.

Per favore, ridateci Zucconi, Ferrara, Eco, persino Riotta e tutta la genia dei pennivendoli: almeno sappiamo che sono dei disinformatori pagati dalle élites e da cui ci possiamo attendere solo strafalcioni, ammiccamenti al potente di turno, cliché, argomenti capziosi.

Per favore, ridateci le affermazioni mendaci dei "giornalisti", ma liberateci dalle mezze "verità", dagli sproloqui e dalle parole ruffiane degli intellettuali "liberi".

Preferiamo la tetragona stupidità di Attivissimo all'ambiguità gesuitica di costoro. La dignità, la libertà, la verità non tollerano compromessi, riserve mentali, tentennamenti, vigliaccherie: non si può tenere il piede in due staffe per servire contemporaneamente Dio e Mammona. Non si può oscillare, da codardi ed opportunisti, tra "verità" e disinformazione, “per la contradizion che no'l consente”.

(1) Devo confessare che il logo di Nuovi mondi media non mi è mai piaciuto: è un sole sormontato da una falce di luna, ma ha qualcosa di diabolico. Sarà un caso?

14 commenti:

  1. Sono un'ex lettrice di Carlo Bertani. Quando comincio' ad esprimere dubbi sull'11 settembre, gli scrissi un post (c'è traccia nel web) e gli chiedevo spiegazioni, dicendo anche che c'ero rimasta un po' male.
    Mi ha parecchio deluso, perchè non lo trovavo affatto farragginoso. Ora un po' sì.
    Cloro

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  2. ciao Cloroalclero, a noi ha risposto prima in modo arrogante e superbo, poi non ha più risposto.
    Veritas odium parit. In ogni caso, credo che leggere per un intero un suo articolo sia come affrontare una maratona. Non mi chiamo Fidippide. Ciao e grazie.

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  3. ciao, zret. bertani è un tuttologo confusionario. troppi argomenti correlati ed intrecciati. raccoglie informazioni a volte credibili, a volte meno. talora i suoi commenti sono interessanti e condivisibili, altre volte si perde in luoghi comuni di un qualunquismo imbarazzante. lui scava, scava, ma non esce mai dal solco tracciato da altri, rifiutandosi di prendere posizioni trasversali.

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  4. Stendec, nel tuo commento fotografi il personaggio. A Bertani manca il coraggio dell'eresia. E' facile percorrere la strada tracciata da altri. E' più facile che una gomena entri in una cruna d'ago che un Bertani nel Regno dei cieli. Ciao

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  5. Ciao a tutti, quoto in pieno l'artico di zret ed il commento di stendec.
    Per quanto riguarda 'nuovi mondi media', neppure a me il logo ispira positività (rosso su sfondo nero), ed ora che ci penso il nome ha un'assonanza un po' troppo marcata, per i miei gusti, con 'nuovo ordine mondiale'.
    Un tempo leggevo gli atricoli di tale sito, poi però l'ho abbandonato in quanto sono stato attratto da altre fonti dai contenuti decisamente più genuini e brillanti ... questo stupendo blog in primis.
    salutoni
    adanos

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  6. Anche a me non piace la dicitura Nuovi mondi, per il motivo che hai spiegato Adanos. Certi giornalisti dovrebbero riflettere sull'apologo Zen del turista cui il monaco offre il tè. Ciao a tutti.

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  7. "Oggi purtroppo l’originario significato della parola retorica si è perduto e insieme con esso si è perduto lo scrupolo dell’esposizione chiara e concisa, del concatenamento dei concetti, della dialettica efficace. Gli articoli di celebrati giornalisti come Eugenio Scalfari o Barbara Spinelli, con la loro lunghezza abnorme, con la loro narcisistica astruseria, con l’atteggiamento di superiorità, sono un perfetto esempio di come mettersi nelle condizioni di non convincere il prossimo. Insomma, la differenza che passa tra l’antica retorica e la moderna retorica è la stessa che corre fra Shakespeare e Barbara Spinelli".

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  8. Le osservazioni di G. Pardo valgono anche per Bertani. Da Bertani non ci facciamo sbertucciare.

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  9. devo a mio malgrado concordare con l' articolo ultimamente gli articoli del bertani sono pesanti e ripete le solite cose sull' effetto serra senza nessuna connessione logica

    peccato ma temo che su argomenti così complessi non si possa scrivere senza un grandissimo bagaglio culturale

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  10. bertani è purtroppo presente su quasi tutti i portali di disinformazione,dicevi bene zret, dovrebbero almeno prendere le distanze.

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  11. Ciao Marco Cat, ciao Muska, nel momento in cui una persona è bombardata dai luoghi comuni dei mrdia, posso anche capire che ripeta il tòpos dell'effetto serra, ma definire le scie chimiche un'ipotesi (sic) debole, denota debolissima intellihenza, incapacità di osservazione o mala fede. Dunque Bertani sta bene insieme con Riotta e non comprendo perché i siti di controinformazione gli diano tanto spazio. (Forse lo so) Ciao e grazie!

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  12. Ciao, Zret.
    E' la prima volta che accedo sul tuo blog, strano ma vero. Seguo il forum di "sciechimiche.org" e il sito "sciechimiche-zret.blogspot" ma su questo tuo blog mai.
    Non so perchè questo ritardo, ma...

    Leggendo questo tuo articolo mi hai trovato perfettamente in sintonia. Proprio ieri e l'altro ieri, sul forum di sciechimiche,org, alla pagina "strategie di disinformazione", e per la precisione alla discussione "Pazzia e disinformazione su Nuovi mondi media" ( http://www.sciechimiche.org/forum/viewtopic.php?t=1414&postdays=0&postorder=asc&start=0 ), ho scritto un paio di post riguardo alla rivista "AltrEconomia" ( il mio nick è Luka ).
    Non sto qui a ripeterle, ma ho notato anch'io, da un pò, che ciò che sembrava serio e "alternativo" al sistema imperante, sta andando alla deriva. Questa rivista è una dimostrazione.
    Tutto qua.
    Complimenti per il blog. Ci verrò ogni sera.
    A presto.

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  13. Grazie Luka delle tue lusinghiere parole. Condivido in toto i tuoi interventi circa Altraeconomia cui non ho risposto, per mancanza di tempo. Purtroppo l'informazione alternativa sta subendo una muotazione genetica che, presto, la porterà all'estinzione. Temo.
    Ciao e grazie!!!

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  14. riguardo al logo di nuovi mondi media non avevo mai pensato fosse un sole con la mezzaluna. io l'ho sempre preso per un diavoletto.

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