23 ottobre, 2008

Le porte del sogno in Omero

Omero in Odissea XIX vv. 560-567, per bocca di Penelope, descrive le due porte dei sogni.

Rivolgendosi ad Odisseo, che la donna crede un mendico, così si esprime: "Ospite, i sogni sono inesplicabili, parlano in modo ambiguo e non tutto per gli uomini si avvera. Due, sai bene, sono le porte dei sogni evanescenti: una è di corno, l'altra d'avorio. I sogni che passano attraverso l'avorio ingannano, portano parole vane; quelli che vengono fuori attraverso il liscio corno si avverano, quando qualcuno dei mortali li vede". (traduzione di Giuseppe Tonna).

Non credo che la concezione delle due porte da cui escono le immagini oniriche sia solo un'invenzione omerica ripresa in seguito da Virgilio nell'Eneide, ma un simbolo molto antico il cui profondo valore ci sfugge. I versi riprodotti sono densi di significati emblematici ed archetipici: si pensi all'immagine della porta che allude al passaggio tra due dimensioni. Il simbolo della porta è uno dei più ricchi e misteriosi della cultura umana: "Spesso è il simbolo non solo dell'ingresso, ma anche dello spazio segreto, del potere misterioso su cui essa si apre. In molte culture varcare una soglia evoca un rito di passaggio... L'apertura di una porta sacra segna l'inizio di un periodo di festa" (H. Biedermann). Presso gli Ebrei, i Romani e tanti altri popoli oltre i battenti del tempio, abita la divinità. Nelle lingue indoeuropee la matrice Dhworo da cui il greco thyra, il latino forum, il tedesco Tur, l'inglese door, vale "recinto", ossia confine che delimita uno spazio sacro.

Con la porta, siamo in un ambito liminale, (limen, soglia), in una terra di nessuno, dove le ombre della notte avvolgono gli ultimi barbagli di luce. A questa dimensione arcana, Omero abbina la distinzione tra sogni fallaci e sogni veridici. Da battente di polito e splendente avorio sciamano immagini ingannevoli: esiste una qualche correlazione tra la porta eburnea e la fallacia? Di converso, qual è il rapporto tra il battente di corno ed i sogni veritieri? Qualcuno ha pensato ad un nesso con la sostanza grigia (corno) che è la parte esterna degli emisferi, e la sostanza bianca (avorio) avvolta dalla corteccia.

Penso che tale nesso sia una coincidenza, ma è evidente che, se i sogni non hanno origine nell'encefalo, essi sono mediati dai processi cerebrali. Qual è, però, la loro, per così dire, terra d'origine? Forse non avevano torto gli antichi a ritenere che alcuni sogni, essendo inviati dagli dei, possedessero un quid soprannaturale in grado di accennare al futuro o di indicare il percorso da seguire. [1] Gli antichi erano capaci di ascoltare voci e suoni numinosi che noi, uomini del XXI secolo, non percepiamo più. Lo stormire delle fronde, il volo di uno stormo, il favellio di una sorgente non erano fenomeni naturali, ma segni.

Sarebbe interessante riuscire a raccogliere qualche indizio che ci consentisse di stabilire se alcuni contenuti onirici provengono da esseri astrali o da messaggeri celesti, laddove la maggior parte dei sogni paiono essere la rielaborazione di esperienze diurne, spesso dozzinali. Tutti i nostri sogni dunque sono nostri o certi messaggi giungono da dimensioni inaccessibili, ordinariamente, durante la vita diurna? La vita diurna è un day dream? Sono domande cui è arduo rispondere, sebbene si debba riconoscere che la differenza tra esterno ed interno sia labile e, in buona misura, convenzionale.

Resta il dubbio che Omero avesse ragione a distinguere tra visioni ingannevoli e messaggi veraci. Le prime potrebbero essere create da chi, non pago di controllare gli uomini durante il giorno, instilla in loro pensieri falsi e deleteri. Forse ogni tanto, un nume, oltrepassate dimensioni tetre ed insidiose, è latore di un nunzio salvifico, ma, come l'alone del respiro sul vetro, presto svanisce senza lasciare traccia.

[1] Antonietta Gostoli ricorda che in Omero i dormienti sono visitati da un dio o da uno spettro, dall'immagine fittizia di una persona mandata dai numi e non creata dalla mente di chi dorme.



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16 commenti:

  1. ciao interessante pezzo: posso inserirlo nel mio sito citandoti?

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  2. Ciao Barzo, inseriscilo pure. Preciso, però, che è solo un abbozzo: non ambisce ad essere un testo esaustivo.

    Ciao e grazie!

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  3. Riporto qui il commento di Joshua perché non riesco a pubblicarlo su Sogni e segni.

    Joshua Dunamis ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sogni e segni":

    Vorrei dissentire avendo studiato la materia e come mia abitudine amo far convergere le varie informazioni che raccolgo dalle mie ricerche ed esperienze personali. il Post è eccellente ed anche le considerazioni generali dei commenti. Ciò da cui dissento è la posizione netta di Paolo sulla possibilità di discernere e risolvere coflitti inconsci tramite l'interpretazione dei sogni. Va evidenziato che Freud per primo si ostinò tutta la vita a spiegare che l'interpretazione psicoanalitica è complettamente diversa da quella simbolica o analogica. Sebbene, esistessero a suo modo di vedere dei simboli, il sogno andava analizzato tramite il processo di libera associazione di idee, il procedimento vero e proprio che venne chiamato psicoanalisi.
    Ora riflettiamoci bene, tutto ciò è in antitesi con la considerazione, per me assolutamente condivisibile che rende il sogno un livello reale di realtà seppur inficiato dalla codifica della coscienza? Assolutamente no! Sebbene ci vorrebbe troppo tempo per spiegare il mio pensiero pongo una semplice domanda: che cos'è l'inconscio? E' interno o esterno? A che cosa ci riferiamo con interno ed esterno? Esiste davvero un mondo esterno a noi durante il day dream? Che cos'è la percezione sensoriale?
    A tutte queste domande ho trovato una risposta o meglio un approccio.
    Vi consiglio la lettura di "L'Amore Infinito è l'Unica Verità, tutto il resto è illusione" dove vengono spiegati in modo eccellente i processi di percezione, decodifica, ecc. Ma basta anche leggere le ricerche del dott. Malanga oppure "Trilogia dell'IO SONO". Oppure documentarsi direttamente sulla Teoria degli universi come ologrammi seppure il linguaggio è più tecnico.
    Vorrei concludere con un episodio clinico narrato da Sigmund Freud, anche se adesso non ricordo in quale suo libro, ne tutti i dettagli:
    un ragazzo veniva tormentato nei suoi sogni da un essere dal volto verde SERPENTIFORME! In più soffriva di un sintomo psicosomatico, allora definito sintomo di conversione isterica: vomitava frequentemente senza alcuna ragione e senza disfunzioni organiche. Sottoposto ad analisi dallo stesso Freud, dopo aver analizzato una serie di sogni ricorrenti con lo stesso scenario, venne fuori la sua rigida educazione religiosa e l'autoimposizione a reprimere ogni pulsione di masturbarsi sebbene fosse già in fase adolescenziale. Scoperta questa causa correllata a vari simili repressioni dall'infanzia, scomparve il vomito e anche l'essere verde durante le sue attraversate oniriche. Tutto ciò ci porta a riflettere e cominciare a comprendere che la nostra visione è molto ridotta. Esistono correllazioni tra rappresentazioni, immagini, vissuti psichici e vissuti "sensoriali". Le culture antiche vivevano e/o tramandavano le conoscenze di un epoca in cui la nostra (o almeno quella da cui ebbe origine) percezione era molto più fluttuande da quella "statica" attuale che diffatti ha costituito quella che chiamo Matrix: una prgione vibratoria (con relativa decodifica olografica) senza sbarre, ne mura, ne odore, una prgione per la nostra mente, come dice Morpheus (Sonno) a Neo!

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  4. Ribadisco come ho già fatto in una occasione passata di non annettere, almeno dal mio umile punto di vista, alcun valore ai sogni.
    Nessun significato particolare, nessun insegnamento, lezione, monito, messaggio che mi siano pervenuti da quello strano ed evanescente mondo.

    Per conto mio i sogni potrebbero anche non esistere. E - devo aggiungere - nessuna paura, nessun terrore notturno per colpa di quelle immagini. Riesco magicamente a dominarle, con me 'non attacca'.
    Gli spiriti incubi, i fantasmi, le larve ecc. dovranno andarsi a scegliere altre vittime.

    Spiacente per loro, ma con me non funziona. Almeno fino a quando non mi venga l'Alzheimer per il troppo alluminio respirato dalle scie chimiche.

    Mi permetto di consigliare un bel libro a chi si interessa dei suddetti argomenti che è 'L'Oltretomba dei Pagani' di Carlo Pascal, un noto professore di letteratura classica dedgli inizi del Novecento.

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  5. Eccellente segnalazione, Paolo. Di Carlo Pascal, consiglierei anche "Dei e demoni nel paganesimo morente".

    Ciao e grazie!

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  6. Eccellente segnalazione, Paolo. Di Carlo Pascal, consiglierei anche "Dei e demoni nel paganesimo morente".

    Ciao e grazie!

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  7. i sogni aprono spesso porte verso altre dimensioni, noi tutti a votle le abbiamo varcate presentendo il futuro nei nostri sogni

    segnalo questo articoo coi libri correlati, questa volta il messaggio sembra valido soprattutto perchè i libri sono gratuiti e non a pagamento come quelli di tanti "angeli", messaggeri, canalizzatori new age

    vedi questo link

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  8. Corrado, sarà di giovamento questo libro? Che ne pensi?

    ciao!

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  9. dammi il tempo di leggerne almeno un poco!
    ... quando trovo il tempo :)

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  10. la segnalazione di Paolo è fondamentale come pure il rimando al testo che tu Zret gli hai fornito...Carlo Pascal fu dottissimo nel ricercare i frammenti dell'antica scienza dell'anima...Zret, seguo sempre il tuo blog e per un periodo ho notato in te una vena di pessimismo che quasi è stato un invito ad un abbandono indistinto...permettimi di dire che così non deve essere...tu hai una responsabilità...noi tutti l'abbiamo...siamo parte del fluire di una corrente sotteranea e tale la definisco perché spirituale...riguardo alla porta, come scrive Semerano: uno dei momenti di maggiore rilievo non solo architettonico ma anche emotivo, è la porta dipinta nelle tombe etrusche, ermeticamente serrata nella parete di fondo.
    E’ chiusa, senza tempo, alle spalle del grande defunto perché raccoglie le sue spoglie.
    Le vette millenarie dell’umanità dolente si parlano tra loro silenziosamente: questi battenti che non si riapriranno evocano la porta dell’inferno dantesco che reca parole (apparentemente) senza conforto: “perdete ogni speranza voi ch’entrate”.
    Io aggiungo, perda ogni speranza chi in questa dimensione ha il cuore freddo, chi non coltiva l’incanto, poiché il messaggio più vero che ci deriva dall’antico riguarda proprio l’affermazione di una realtà poggiata sul Vero Poetico, sull’ispirazione ...ISPIRAZIONE...
    che sola, può ricondurre l’uomo al suo destino positivo.
    Ognuno oggi, può fare affidamento solo su se stesso.

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  11. Corrado attento perchè il libro che segnali è una mescolanza e raffredda il Cuore.
    Mentre leggi osserva le sensazioni e le immagini che nascono.
    Osserva come ti senti, vieni contratto o ti espandi? Senti fiducia o sfiducia? Forza o debolezza?
    Ogni lettura è una prova, un test per vedere dopo siamo nella corretta conoscenza di noi stessi

    E ricorda sempre che IL REGNO DEI CIELI E' DENTRO DI TE

    E' l'unica cosa da sapere

    La verità è tutta attorno a te, più nell'Antico che nelle Nuove Vesti
    Nei sogni come nella veglia

    Ciao

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  12. Giovenale, resta sempre nella vita e nell'universo quel quid che ci spinge a porre domande ulteriori, ultime, senza comprendere come tutte queste contraddizioni possano trovare una loro composizione.

    La Veritas che non è né in interiore homine (Agostino) né la fuori (X files), ma dappertutto ed in nessun luogo, è anche capire donde provenga il virus e che cosa sia.

    Gli antichi raccoldero frammenti di un retaggio remoto: non sempre li capirono, ma almeno si chinavano a cogliere quelle tessere spezzate e minuscole che noi ignoriamo.

    Veramente l'aridità è l'inferno.

    Timor, mi pare che il libro segnalato da Corrado sia il solito testo che punta sulla consapevolezza, la massa critica etc. Tuttavia mentre si scrivono libri anche interessanti, Sagunto viene espugnata.

    Ciao a tutti.

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  13. infatti zret il libro l'ho segnalato ma non so se e quando lo guarderò, mi sto preoccupando di più di "difendere Sagunto"

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  14. "Tutto è doppio; ogni cosa possiede dei poli; tutto ha due estremi; simile e dissimile hanno lo stesso significato; i poli opposti hanno una natura identica, ma gradi differenti; gli estremi si toccano; tutte le verità sono soltanto mezze verità; tutti i paradossi possono essere conciliati".

    Aggiungo Tutto nasce dalla Coscienza e pertanto non ci sono limiti che non possano essere oltrepassati ma che è pericoloso accostarsi alla Verità senza l'Amore.

    Zret è sempre il solito mito di
    Psiche e Eros
    Lasciamo pure che la nostra mente curiosa venga espugnata, corra sul crinale dell'oblio bramando la morte e la disgregazione finchè non possa riabbracciarsi al suo Amato che solo le dona l'Immortalità e la Perfezione

    Ciao

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  15. Bellissimo commento, Timor, con l'evocazione dell fiaba-favola-mito di Eros e Psiche.

    Ciao e grazie.

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  16. Caro Zret, invece del solito Marx stavolta ti consiglio qualcosa di diverso e che forse già conoscerai: "Le porte regali" di Pavel Florenskij, sottotitolo: "saggio sull'icona". Tratta molto, oltre della rappresentazione iconica,anche del sogno e della dimensione onirica e sono sicuro che vi troverai spunti e riflessioni molto interessanti.

    Ciao

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