03 luglio, 2009

Apocatastasi

Nel Nuovo Testamento (Atti 3, 20) l'apocatastasi è la reintegrazione o nuova creazione di tutte le cose. Nel III sec. d.C. Origene, assumendo il concetto nel proprio sistema teologico, lo intese come riconciliazione con Dio dell'intera creazione, compresi Satana e la morte. Tale dottrina fu accolta da alcuni padri orientali (ad esempio, da Gregorio Nisseno) e, nonostante la condanna pronunciata dal secondo concilio di Costantinopoli (553), fu accettata anche da teologi come Scoto Eriugena e Franz Schleiermacher.

E' arduo comprendere la genesi del Male e la sua intima ragione: più che un argomento spinoso è un nodo di Gordio. Qui, tralasciando di tentare la messa a fuoco di un soggetto tanto ostico (se il Male sia uno degli errata Dei, per riprendere una dicitura di Borges, o una caduta ontologica o il risultato di una libera decisione etc.), vorrei chiedermi quale possa essere il destino dei demoni e dei loro accoliti terrestri.

Origene riteneva che anche costoro potessero essere redenti per essere reintegrati nella perfezione divina. E' prospettiva che - dobbiamo riconoscerlo - denota un'attitudine del tutto aliena da risentimento, ma che può ripugnare. La sorte dei reprobi sarebbe dunque eguale a quella degli eletti? Non intercorrerebbe alcuna differenza tra chi è fautore consapevole ed ostinato della distruzione e chi, invece, pur tra molteplici contraddizioni ed errori, ha intrapreso il percorso opposto? Può Ahriman essere accolto nella corte radiosa di Ahura Mazda?

Dall'osservatorio limitato dell'uomo è difficile comprendere quali siano i disegni reconditi degli eventi, quale arra di vittoria possa costituire il martirio, quale elevazione sia custodita nello scrigno della sofferenza. Tuttavia restano delle perplessità: è equo che il futuro di Arconti e malvagi incalliti sia l'annientamento? Non sarebbe auspicabile che essi fossero costretti ad espiare in qualche modo, non per l'eternità, ma per un congruo periodo? I conti, prima o dopo, vanno pareggiati. Non è vendetta, ma giustizia. Se esiste almeno una parte di responsabilità (è questo un postulato dell'etica), è inevitabile che si scontino le conseguenze delle proprie azioni.

Nondimeno nessuno condannerà gli altri: qualunque sia la destinazione degli uomini la cui anima è stata risucchiata dalle Tenebre, essi stessi pronunceranno il verdetto. La loro condanna è già nella loro esistenza mortuaria, chiusa disperatamente alla luce, alla verità ed alla vita. E questo, però, solo un antipasto.



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16 commenti:

  1. Vangelo secondo Marco, 5-L'indemoniato di Gerasa

    C'era un uomo indemoniato che incontrò Gesù:
    "...Visto Gesù da lontano...gli si gettò ai piedi, e urlando a gran voce disse:-Che hai in comune con me, Gesù Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro in nome di Dio, non tormentarmi!- Gli diceva infatti:-Esci, spirito immondo, da quest'uomo!- E gli domandò:-Come ti chiami?-. -Mi chiamo Legione, gli rispose, perchè siamo in molti-. E prese a scongiurarlo con insistenza perchè non lo cacciasse fuori da quella regione.
    Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. E gli spiriti lo scongiurarono:-Mandaci da quei porci, perchè entriamo in essi-. Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco precipitò dal burrone nel mare......."

    Da notare che l'uomo indemoniato vedendo Gesù si inginocchia ai suoi piedi,riconosce Dio come altissimo, scongiura Gesù nel nome di Dio. Da notare inoltre che Gesù ascolta ed esaudisce la richiesta dei demoni -Glielo permise-.

    Da molto da pensare tutto questo. Bei cervelloni, cosa ne pensate voi ?

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  2. Il male deve inchinarsi alla Luce ed al Bene, Cleonice, prima o poi. Di questo sono convinto.

    Ciao e grazie.

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  3. Nondimeno nessuno condannerà gli altri: qualunque sia la destinazione degli uomini la cui anima è stata risucchiata dalle Tenebre, essi stessi pronunceranno il verdetto. La loro condanna è già nella loro esistenza mortuaria, chiusa disperatamente alla luce, alla verità ed alla vita. E questo, però, solo un antipasto.

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  4. *****sventolio di bandiera bianca*****

    Zret, Straker, avete visto anche voi che sono spariti diversi blog dei debs.
    Mi permetto di darvi un piccolo suggerimento:) :in caso di vostra estraneità all'evento, visto che diversi utenti hanno espresso i loro sospetti su di voi, mi sembrerebbe gesto positivo la pubblicazione di un paio di righe dove comunicate semplicemente che non c'entrate nulla con l'accaduto.
    Ciao :)

    Elle

    *****sventolio di bandiera bianca*****

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  5. Certe basse insinuazioni possono solo venire da siffatta genìa.

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  6. se li saranno oscurati da soli per poi gridare all'attacco informatico ... proprio loro che questi (e peggiori) attacchi sono usi a farli

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  7. Non sappiamo se il concetto dell'autore di Atti 3,21 relativo alla restaurazione o 'apokatastasis panton' sia lo stesso invocato da Origene. Probabimente il primo si riferisce a qualcosa di molto più limitato e cioè alla restaurazione di Israele sotto la guida del suo Messia ( vedi gli esordi del testo degli Atti ).

    C'è chi sostiene - Joseph Wheless ed altri sulla scia - che il dotto Origene fosse un asceta pitagorico con buona conoscenza del testo dei LXX le cui opere avrebbero subito nel quarto secolo un processo di cristianizzazione da parte del noto falsario il vescovo Eusebio di Cesarea con la sua scuola.

    Non tutti infatti si trovano d'accordo che nel terzo secolo esistesse di già bell'è fatta la religione cristiana, la quale invece avrebbe fatto capolino negli anni di Costantino per venire da questi adottata quale religione di Stato.

    Posta simile breve premessa devo dire che mi sembra ozioso - absit iniuria verbis - chiedersi per qual motivo esiste una cosa o esiste l'altra, nel nostro caso il Male e come si sia formato. E' lì e basta; sta a noi lo smascherarlo,il non aderirvi, il combatterlo nei limiti delle nostre possibiltà senza voler strafare.

    Quanto poi alla possibiltà di una loro redenzione è doveroso notare che anche i diavoli sono creature del Padre e non mi meraviglierei che pure ad essi venga concesso uno spiraglio che porterà alla loro graduale catarsi.

    Il progresso delle anime verso la luce avviene con lentezza estrema, con grandissimo sforzo e tribolazioni inenarrabili lungo periodi eonici. Chi ci dice che anche noi non fossimo in un dato periodo della nostra storia cosmica e spirituale delle entià avvolte dalle tenebre che poi, poco a poco, hanno avvertito il richiamo verso la catarsi, verso l'affrancamento spirituale?

    Ma forse non conviene allargarsi a simili valutazioni. Lasciamo queste ai Maestri spirituali del calibro di Origene, pagano o cristiano che fosse. Molto più limitatamente a noi interessa il qui ed ora cercando di comprendere se questo stato di esistenza ci offra qualche 'chances', ci consenta cioè di fare qualche passo in avanti oppure no.

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  8. E' possibile che Origene fosse un pensatore la cui dottrina fu poi cristianizzata: d'altronde Eusebio di Cesarea è stato definito, non a torto, "il gran bugiardo".

    Credo che l'ufficializzazione del Cristianesimo vada posticipata un po', all'epoca di Teodosio, sebbene Costantino (Real politik) avesse già gettato le basi di una cooperazione con le chiese cristiane compiacenti, ma di questo ho scritto in "Collaborazione con lo stato".

    Non so se esista un progresso delle anime verso la purificazione (se dovessero solo liberarsi, invece di evolvere?); forse alcune precipitano sempre più fino ad immergersi nelle motose tenebre. Non si può escludere che sia concessa loro una possibilità di riscatto.

    E' comunque importante, a mio avviso, porsi delle domande ed anche il quesito per eccellenza: Si Deus, unde malum?, sebbene pragmaticamente si debba tentare di trovare la strada verso la Liberazione definitiva, comunque la si intenda.

    Ciao e grazie del dovizioso contributo.

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  9. Lo sai Zret il pericolo di alcune correnti teologiche, antiche e moderne? È il buonismo a tutti i costi, segue il "chi ha avuto ha avuto...". per i teologi buoni più di Cristo, le vittime e i carnefici si troverebbe alla fine, dopo una sanatoria cosmica ontologica, a stare sulla stessa nuvoletta paradisiaca. Tanto Dio è buono e misericordioso. Ma per favore. Io non sono un forcaiolo ne un moralista, ci mancherebbe. Ma ti assicuro, sia per esperienza personale che per ricerca metafisica, gli emissari del male vogliono con tutta la loro anima la distruzione dell'uomo e dell'universo, senza se e senza ma. Origene è stato un grande pensatore, ma certe sue elaborazioni teoretiche derivavano più dalla sua equazione personale che da percorsi dottrinari. La Chiesa nel corso dei secoli poi ha mantenuto il suo andamento ondivago, dando patenti di eresia a tizio e caio a seconda di convenienze politiche più che teologiche, per cui non è nemmeno un pulpito attendibile in assoluto. Più in generale, oltre le forme religiose, il male spiritualmente inteso è sempre presente nell'esperienza umana, inquina ogni rapporto e ogni scelta, rimanendo costante nella sua strategia, senza tentennamenti o ripensamenti. L'oscuro signore comunque lo si voglia considerare, è tenace e fedele nei suoi fini, al contrario dell'uomo, eterno ballerino.
    Angelo Ciccarella

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  10. "Gli emissari del male vogliono con tutta la loro anima la distruzione dell'uomo e dell'universo". E'indubbio: ne abbiamo quotidiane evidenze. Pare che questi Quisling cosmici siano intenti a distruggere il più possibile.

    L'uomo oscilla e vacilla, trascinato di qua e di là, piegato dal vento come il giunco di Pascal, sua fragilità e sua grandezza.

    Ciao e grazie.

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  11. Non metto in discussione le ottime riflessioni di Angelo. Tuttavia il Male, anche quello più radicato e viscerale, è pur sempre relativo e viene sempre considerato come una mancanza, un'assenza.

    Non esiste corazza che, per quanto spessa, non possa prima o poi venire perforata da un raggio d'Amore. L'episodio marciano dei demòni che chiedono al Cristo di entrare in un branco di porci onde conoscere il sollievo per quanto parziale di un bagno purificatore è significativo, emblematico di codesto ordine di idee.

    Episodio io credo leggendario ma geniale nel suo significato. Origène aveva ragione.

    (Buono il collegamento fatto da Cleonice).

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  12. Caro Paolo sei puntuale e arguto, ma dimentichi che l'esperienza deve pur contare nella valutazione di quanto ci accade. Credo poco al concetto teologico agostianiano, secondo il quale il male è assenza di bene. Letteratura, per quanto profonda ma letteratura. Agostino dimentica la sua appartenenza al movimento manicheo, sebbene in molti suoi scritti sembra trasparirne. L'esperienza ci insegna - buona maestra quando compresa - che il male spirituale, quanto e più quello ordinario di cui è mandante, è assoluto nell'emanazione e feroce all'applicazione. Ho veduto casi di possessione, per esempio, ove il dissolvimento dell'anima del malcapitato è il progetto che vuole realizzare, senza sconti ne attenuazioni. Dissolvere, smembrare, sono i programmi dell'oscuro signore, sia esso entità o potenza, demiurgo o energia distruggitrice.
    Cristo non ha emesso, mi pare, indulti retroattivi nei confronti del maligno (non apparteneva infatti ad alcuna corrente democristiana).
    Angelo Ciccarella

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