26 aprile, 2015

Il radiotelescopio di Parkes in Australia capta una radiosorgente che sembra artificiale



Da quanto i radiotelescopi puntano le loro gigantesche “orecchie” per catturare i segnali cosmici, sembra che un paio di volte questi apparati abbiano rilevato delle sorgenti artificiali. Il 15 agosto 1977 un radioastronomo dell’Ohio gridò “Wow!” dopo aver registrato un segnale di 37 secondi, concentrato sui 1420 megahertz, frequenza non usata per le trasmissioni sulla Terra. I segnali dallo spazio sono sempre su uno spettro più ampio e dai bordi frastagliati. Questa “pallottola radio” è la cosa più simile ad un messaggio di extraterrestri che abbiamo mai ricevuto.

Di recente Linda Moulton Howe ha riferito di una fonte radio che possiederebbe un pattern non riconducibile alle misure naturali finora note. L’astrofisico Michael Hippke ritiene che i segnali potrebbero non essere naturali.

Se si escludono gli attuali parametri dell’Astrofisica, allora "deve essere considerata solo l’ipotesi di una sorgente non siderale (di esseri senzienti o di unità artificiali), tanto più che la maggior parte delle esplosioni è stata osservata in una sola posizione dal radiotelescopio di Parkes.” Così si è espresso Michael Hippke, Phd, Istituto per l'analisi dei dati, Germania, a proposito di una singolare radiosorgente cosmica.

Questa radiosorgente è contraddistinta da dieci raffiche di veloci onde radio veloci (FRB, fast radio bursts) diffuse attraverso varie frequenze: esse sono state individuate nel corso degli ultimi quindici anni dall'Istituto per l'analisi dei dati in Germania e dal radiotelescopio di Parkes, Nuovo Galles del Sud (Australia), come provenienti dal medesimo punto. Resta il dubbio se i fast radio bursts giungano da una regione all’esterno della Via lattea o dall'interno della nostra galassia.

In entrambi i casi, la misura della dispersione di ogni raffica, che è il ritardo tra l'arrivo della prima onda e quello dell'ultima onda di ogni emissione energetica, è stato individuato come intervallo prossimo ad un multiplo di 187,5. Vi si riconosce un modello matematicamente ripetuto che è ignoto nell’Astrofisica.

Fonti: arxiv, earthfiles

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

5 commenti:

  1. Non sapremo mai se questi segnali sono reali oppure no. La ricerca 'scientifica' è in mano ai soliti noti e trapela solo ciò che desiderano lasciar trapelare. La saga oscura dell'incredibile 'Collider' del Cern di Ginevra (la più gande macchina del pianeta!) è li a dimostrarlo. Ciao

    RispondiElimina
  2. Segnalo anche questo articolo sulle due stirpi umane (analisi della Genesi e di altri racconti mitici)
    http://www.anticorpi.info/2015/04/chi-domina-il-mondo-1-le-due-stirpi.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'articolo non mi persuade molto, perché mescola storia, mito, archeologia, linguistica in un unico calderone. Tra l'altro non è vero che in Genesi è descritto Satana. Infine alcune conclusioni si basano su traduzioni errate della Bibbia. Il discorso è molto più articolato, anzi inestricabile.

      Ciao

      Elimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...