12 luglio, 2005

Una lunga scia di sangue

Talete diceva: "Il tempo è il più saggio perché svela ogni cosa". Cominciamo a vedere se , da allora (VI sec. a.C.), il tempo ha svelato qualcosa. Innanzitutto sembra che abbia lasciato una lunga scia di sangue. Per esempio, che cosa accomuna Cesare (un esempio tra tanti che propongo poiché è un personaggio storico famoso) e un uomo politico di oggi assai potente, Mr X? Cesare, durante la sua campagna in Gallia, causò la morte di circa un milione e duecentomila celti: una bella cifra! Mr X, considerato uno degli uomini più potenti del pianeta, sebbene non tra i più intelligenti, anche se in modo indiretto, in quanto burattino di loschi figuri, quante persone ha ucciso? Migliaia, centinaia di migliaia? Di più? La violenza unisce questi due personaggi (ripeto: sono solo citati come campione); qualcos'altro li divide. Cesare, nonostante i suoi molti limiti, era un eccellente scrittore, un brillante oratore, uno statista persino interessato al benessere della collettività. Infatti perì in una congiura ordita da nostalgici del regime repubblicano, attaccati ai loro privilegi. Mr X legge discorsi scritti da qualcun altro, discorsi trasudanti retorica patriottarda, è un pessimo statista, si cura solo dei suoi interessi e di quelli dei suoi accoliti. Che cosa ha svelato allora il tempo? Che nulla cambia, se non in peggio, nella storia umana. Qualcuno pensa che possiamo, se vogliamo, cambiare il mondo, questo mondo iniquo e sanguinario. Forse è così; forse, se ciascuno di noi acquisisce consapevolezza, qualcosa potrà mutare. Intanto cominciamo a rileggere il passato in modo critico, per comprendere il presente. Iniziamo a scoprire degli altarini: facciamo in modo che Talete abbia ragione, se non è troppo tardi.

Zret

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