24 giugno, 2006

Darwin ha ragione!

La teoria darwiniana dell’evoluzione è sempre più contestata, non solo da teologi tradizionalisti di varie confessioni, fautori del creazionismo ed inclini ad interpretare la Bibbia in modo letterale, ma anche da alcuni studiosi della stessa comunità scientifica, che ne hanno messo in luce i numerosi punti deboli: la mancata scoperta dell’anello mancante, il fatto che, quasi sempre, le mutazioni genetiche danno origine a specie più deboli, le contraddittorie acquisizioni della ricerca paleontologica…

Infatti, oggi giorno, la classica visione darwiniana è stata integrata, per non dire de facto smentita, dalla teoria degli equilibri punteggiati, formulata dai biologi statunitensi N. Eldredge e S. J. Gould, per i quali i fossili evidenziano che non esistono prove atte a dimostrare un cambiamento graduale delle popolazioni nel tempo. Si registrano, piuttosto, lunghi periodi durante i quali le forme di vita non si modificano (stasi), separati da brevi lassi temporali in cui avviene la speciazione (punteggiature). Spesso i dati paleontologici rivelano un’evoluzione “per salti”, mentre alcuni organismi risultano essere immutati da milioni di anni: secondo i due scienziati sopra menzionati, l’albero filogenetico dovrebbe essere completamente ridisegnato.

Nonostante le falle del darwinismo, credo che sia stata reperita una prova inoppugnabile della sua validità: non alludo alla comparsa di nuove specie animali e vegetali, fenomeno che nessuno ha finora potuto constatare, a causa probabilmente dell’enorme lasso di tempo che è necessario affinché tale evento accada. Intendo, invece, riferirmi alla sorprendente, portentosa comparsa di nuove “specie” di nuvole, dalle forme spettacolari, insolite. A mio parere, esse discendono tutte dalla specie cirrus cirrus, poiché, malgrado la notevole varietà delle configurazioni, tali nubi denotano una parentela morfogenetica con i cirri. Sono in ogni caso formazioni sfilacciate, serpentiformi, mistilinee, a forma di cuore, di cerchio, zigzaganti… a volte addirittura sembrano lettere dell’alfabeto. Quale fervida creatività dimostra Madre natura che ci dona tutte queste nuove specie di nuvole, ma anche arcobaleni rutilanti e giganteschi!

Che cosa? Sarà uno degli effetti delle scie chimiche? Non sarete anche voi dei visionari, anzi dei “gomblottisti” come dice l’intelligentissimo, a dispetto del cognome, Zucconi? Non crederete anche voi a codeste leggende metropolitane? Non sapete che i politici sono dei filantropi e che mai, per nessuna ragione al mondo, oserebbero concepire le nefandezze immaginate dai cospirazionisti? Avvelenare l’aria, l’acqua, il suolo, diffondendo nell’atmosfera quarzo, bario, alluminio, silicio…. Perché mai? Volete capire che quei reticoli nel cielo solo banali scie di condensazione? Si vede che il traffico aereo è un po’ aumentato in questi ultimi tempi.

State tranquilli: sono tutti fenomeni normali, normalissimi.

Dimenticavo: per il presente articolo mi sono avvalso della preziosa, insostituibile consulenza dell’esperto per antonomasia, la bocca della verità, paolo attivissimo che, per le sue sagaci confutazioni delle ipotesi non ufficiali sul 9 11 e per mille altri contributi di eccelso valore scientifico, è candidato al Nobel per la Tuttologia
. Le mie più sentite congratulazioni.

3 commenti:

  1. Non posso che concordare con te, caro Zret.
    Qualsiasi discorso sull'evoluzionismo è soggetto (come tutti i discorsi) ad ogni possibile confutazione. Poco importa se, ad essere "confutate", a loro modo, erano le specie precedenti poi estinte o anche solo proseguite per la loro strada.
    La teoria dei salti evolutivi è interessante ed in effetti non confuta i darwinismo ma, piuttosto, lo deliena meglio, introducendo una visione più adattabile ai riscontri più recenti.
    Del resto, io credo che, il principio di indeterminazione di Heisemberg sia valido anche all'interno di una discussione od analisi paleontologica: più ci si avvicina a misurare la definizione di una specie, meno è facile conoscere il momento esatto in cui si è separata dal ramo principale.
    Trovo molto curioso il fatto ch el'uomo e lo scimpanzé condividano quasi il 98% dei cromosomi e uno di questi, presenti solo nell'uomo, sia la fusione di due cromosomi presenti nello scimpanzé (che in realtà ne ha qualcuno in più di noi e, a quanto pare, non è disposto a venderlo!).

    Chiudo qui per non stancare gli altri, con argomentazioni frammentarie (quasi quanto quelle che derivano dalla nostra conoscenza delle specie presenti sulla Terra, dall'origine della vita ad oggi) e, fors'anche insufficienti per portare qualche nuovo elemento a quanto hai già scritto.

    H.Rouge

    RispondiElimina
  2. Ciao H. Rouge, grazie del tuo dotto contributo. Mi sembra opportuno applicare il principio di indeterminazione alla biologia. Per fortuna siamo imparentati con gli scimpanzè: quel poco di positivo che possiede l'umanità si deve a loro. Ciao

    RispondiElimina
  3. Di niente, è un piacere leggere queste cose: hai realizzato un Bolg molto interessante, un Bolog che avrei voluto realizzare anch'io se solo avessi avuto il tempo di farlo. Ma per fortuna c'è sempre qualcuno più in gamba che riesce comunque ad organizzare cose egregie senza trascurare quel pizzico di Humour che non guasta mai.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...