19 luglio, 2006

Alla ricerca del sigillo reale (prima parte)

Il nostro sguardo ha perso acutezza: non siamo più in grado di capire gli antichi. (Gregorio di Tours, Historia Francorum)

Il presente studio è uno stralcio di una ricerca molto più ampia ed articolata: eventuali editori interessati a leggerla integralmente, possono contattarmi all’indirizzo di posta elettronica indicato a margine della pagina. Intendo ringraziare il mio amico Geko, dalla cui intuizione sul segno di Noè, ha avuto origine l’indagine. Le fonti saranno indicate in calce all'ultima parte.

Esiste una correlazione tra il marchio di Caino ed altri stigmi biblici e post-biblici? Quegli antichi marchi hanno “solo” un significato simbolico oppure sono da considerare segni visibili?

In primo luogo, occorre soffermarsi sugli eventi narrati in Genesi, 4. Adamo ed Eva generano Caino ed Abele. Il primo fu agricoltore, il secondogenito pastore. Passato del tempo, Caino offrì a Dio i frutti della terra, mentre Abele immolò per il Signore alcuni primogeniti del suo gregge ed il loro grasso. Poiché Dio mostrò di gradire l’offerta di Abele, ma non quella di Caino, quest’ultimo si sdegnò ed uccise il fratello. Venuto a sapere del fratricidio, Dio maledisse Caino, condannandolo ad errare fuggiasco sulla terra. Il bandito, però, promise YHWH, non sarebbe stato ucciso, grazie ad un accorgimento, un segno che Dio mise su Caino, affinché nessuno, consapevole dell’iniquità compiuta, essendosi imbattuto nel figlio degenere dei progenitori, lo uccidesse.

Bisogna chiedersi in che cosa consisté il marchio di Caino: fu forse un tatuaggio? Fu, invece, un particolare anatomico, come un neo? Dovette essere comunque qualcosa di ben visibile sul volto o su un avambraccio affinché non fosse nascosto dagli abiti. Il fratricida forse ebbe una fisionomia che di per sé lo rendeva facilmente distinguibile? Nel Medioevo si riteneva avesse una barba biondo-rossiccia, che diventò simbolo di assassinio e di tradimento e fu usata nella raffigurazione di Giuda e degli Ebrei.

Il nome Caino significherebbe “possesso” oppure “fabbro”: qualora significasse “fabbro”, si potrebbe vedere un nesso con la barba rossiccia. Il rosso è il colore associato agli artigiani delle fucine, ovviamente perché esperti nel lavorare i metalli con il fuoco. Se ricordiamo che Caino figura anche nel Corano con il nome di Kabil, si è tentati di rapportarlo, per la somiglianza del nome, ai Cabiri, antichi dei non ellenici collegati alla fertilità e reputati protettori dei naviganti. Generalmente Efesto, il dio del fuoco e della metallurgia, appare come loro padre o come loro ascendente. Talvolta i Cabiri erano assimilati ai Telchini, esseri mitici abili nella metallurgia.

Lamec, figlio di Matusala, appartiene al lignaggio di Caino. Lamec “generò un figlio la cui carne era bianca come la neve e rossa come una rosa, i suoi capelli erano bianchi come la lana, i suoi occhi erano così belli che, quando li apriva, illuminava come un sole tutta la casa… Suo padre Lamec ebbe timore davanti a lui, fuggì ed andò da sua padre Matusala e gli disse: “Ho messo al mondo un bambino diverso dagli altri. Non è come gli altri uomini, ma rassomiglia ad un figlio degli angeli… Ed ora ti supplico, o padre, e ti prego di recarti dal nostro padre Enoch per conoscere la verità, giacché egli abita con gli angeli”. Quindi questo bambino descritto nel Libro di Enoch, testo non canonico, incute al padre un senso d’inquietudine: il turbamento è causato certamente dall’aspetto straordinario e dalla singolare bellezza. È evidente che anche questa creatura è “segnata” ed il bimbo dai capelli candidi è Noè, il patriarca il cui nome è associato al racconto del diluvio universale. In Genesi 8, 18-26, si narra di Noè che, dopo il diluvio, si dedicò alla viticoltura. Un giorno, essendosi ubriacato col vino, si assopì nudo all’interno della sua tenda. “Cam – dice la Bibbia -, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e corse fuori a dirlo ai suoi fratelli. Ma Sem e Iafet presero un mantello, se lo misero sulle spalle e, camminando all’indietro, coprirono la nudità del loro padre; e poiché avevano la faccia volta indietro, non videro la nudità del loro padre. Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, apprese ciò che gli aveva fatto il figlio minore e disse: “ Maledetto sia Canaan! Sia per i suoi fratelli l’ultimo degli schiavi!”

Non si può escludere che il succinto testo biblico sia il risultato di una censura: forse Cam, insieme con la nudità del genitore, scorse un segno particolare che non avrebbe dovuto vedere, donde la maledizione della sua stirpe senza dubbio sproporzionata rispetto ad un atto disdicevole, ma non empio, un atto commesso per di più involontariamente.

3 commenti:

  1. Salve, Zret.

    Guarda caso oggi ho acquistato il primo volume del libro di Enoch curato da Pincherle!

    Telepatia? comunicazione "animica" (Teoria del Superspin, vedi Malanga e collaboratori)?

    Molto interessante la faccenda dei asegni della stirpe di cui parli, Zret. Vuoi vedere che questi segni speciali sono un bel paio di orecchie mostruose,eh? Come il nostro Silvio?
    Ironia a parte (molto più probabilmente le sue orecchie sono finte, protesi, di solito i sauroidi non hanno orecchie...), le tue riflessioni portano ovviamente al classico filone "rettiliano" ma penso che questo a sua volta non sia la pietra tombale che chiuda il discorso.
    ---------------------

    A proposito di mondi arcaici e significati perduti, segnalo, a chi interessa l'argomento, la pubblicazione in un post del forum Sentistoria (-Interferenze aliene-Intervista con Anima ) di una intervista condotta in ipnosi profonda con Anima di un soggetto.
    Non riesco a darvi l'indirizzo esatto perchè al momento il server non è raggiungibile.
    (Si tratterà di sicuro di una inezia, ma il sito Sentistoria è già stato attaccato in passato in quanto dà molto fastidio, sfido voi, con tutto quello che le ipnosi di Malanga hanno portato alla luce del Sole c'è più di qualcuno che vorrebbe ridurli al silenzio - Visitate il sito, sostenetelo!).
    Il soggetto è regredito sino alla prima incarnazione di Anima sulla terra, un uomo primitivo, che abbacinato dalla volta stellata riflette sulla sua vita - parla Anima - e amaramente considera i demoni, quelli come i "serpenti" - che lo vengono ogni tanto a prendere per portarlo su tavoli di freddo metallo, e contro i quali, "anche lo sciamano non può fare nulla, anche se non lo ammette".
    Incredibilmdente umana ed estremamente commovente l'espressione di impotenza rispetto a forze immensamente più grandi!!!!!

    Ma oggi queste dannate forze le conosciamo meglio, e forse non possono più tanto facilmente scorazzare. Di sicuro sono queste le forze che controllano gli Illuminati e curano la Terra da eoni, il loro Pollaio personale.

    Mi ha coinvolto con il cuore, ve lo consiglio vivamente.

    Saluti - Avles.

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  2. Ciao Avles, ovviamente questi segni si collegano anche all'ufologia (vedi le cicatrici individuate da Hopkins, da Malanga ed altri). Non sapevo che il sito sentistoria fosse stato attaccato, ma d'altronde quando qualcuno dà fastidio o lo si deride o lo si assale o tutt'e due. Di questo sito ho letto molti articoli, ma non quell'intervento. Me lo andrò a cercare. Grazie infinite della segnalazione. Ciao

    RispondiElimina
  3. Ecco l'indirizzo con la prima uscita di Anima:

    http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=22838&idd=3145

    (" Il testo integrale della mia seconda ipnosi: la prima "uscita" di anima")

    Vivamente consigliato, soprattutto per chi ha Anima!!!

    AvleS.

    RispondiElimina

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