25 luglio, 2006

Vati vaticanisti

Qualche sera addietro ho seguito la trasmissione condotta da Corrado Augias, Enigma. La puntata, dedicata al Vangelo di Giuda, non ha brillato né per precisione né per chiarezza espositiva, ma almeno non è stata la solita furiosa crociata cattolica contro tutti quelli che ardiscono contestare il “magistero” della Chiesa di Roma.

Nella parte conclusiva del programma, Augias ha interpellato due ospiti, padre Cantalamessa e lo storico del Cristianesimo, Mauro Pesce. Il primo si è atteggiato a vate vaticanista ed ha “dissertato” sullo Gnosticismo, su Giuda, sui Vangeli canonici ed apocrifi, mostrando un’infinita e tracotante ignoranza, quando, per esempio, ha parlato di “ideologia” (sic) gnostica, invece che di dottrina. È un errore, una confusione, che non si perdonerebbe neppure ad uno studente della prima liceo classico. Il professor Pesce avrebbe potuto controbattere molte delle sciocche affermazioni dell’interlocutore, ma forse per compassione, forse per non apparire troppo eretico, ha tenuto molte frecce nella faretra, invece di scoccarle. Pesce ha tuttavia fatto due osservazioni fondamentali: ha ricordato che i Vangeli canonici ci offrono un’immagine del Messia che è solo una delle moltissime possibili; ha poi accennato al Vangelo di Giuda Tommaso, come testo molto antico ed autorevole. Questo breve libro non deve essere confuso con il Vangelo di Giuda su cui era incentrato il programma. Purtroppo temo che molti spettatori, come Augias, abbiano equivocato.

L’impressione generale che ho ricavato dalla puntata è assai deludente. È vero: si comincia ad aprire una breccia nel muro della censura storica, ma occorrono duemila anni per comprendere che la religione paolina è una rozza mitologia pagana, in cui Dio-Figlio (Dioniso, Attis, Osiride, Khrishna etc lo precedettero) si sacrifica per redimere l’umanità dal male? Basterebbe gettare anche solo un rapido sguardo al mondo circostante, che pullula di orrori di ogni tipo e per tutti i gusti, per capire che la storia della redenzione è una solenne, sfacciata bugia, una grossolana mistificazione.

Il tema è molto istruttivo: se ancora oggi due miliardi circa di persone, considerando solo i Cristiani, credono o pensano di credere in un coacervo di fantasticherie, come si può sperare che, in tempi brevi, aprano almeno un occhio per percepire (non dico intendere) l’inganno della politica interna ed internazionale, l’imbroglio dell’economia planetaria, ma soprattutto il vertice della piramide globale?

Nel migliore dei casi, forse, tra un paio d’anni si diffonderà la consapevolezza (1) che il 9 11 fu un autoattentato, ma quanto tempo ci vorrà per intuire tutte le altre assai più mefistofeliche trame della sinarchia? Si procede con la velocità di una chiocciola, ma nulla è tanto facile quanto calpestare le chiocciole per schiacciarle.


(1) Da questa consapevolezza scaturirà mai un’azione concreta o la gente resterà nell’inerzia?

8 commenti:

  1. Ciao, Zret.
    Come stai?
    Molto interessante il tuo Vati vaticanisti.
    Pewrché non pubblicarlo su Evulon?
    Ti aspetto, comunque, pubblicazione o no.
    Se guardi in basso a sinistra di evulon vedrai che ho ripristinato il link al tuo blog, dentro un blocco. Più elegante e sicuro.
    Mirrors

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  2. Ciao Mirrors, grazie per l'apprezzamento. Perché no? Lo posso pubblicare su Evulon. Ciao e grazie.

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  3. "...faremo di Himmler il nostro Ignazio da Loyola..."

    Frase pronunciata dal CATTOLICO Adolf Rotschield in merito al GESUITA Himmler e riportata sul libro "Hitler e io" del dissidente fondatore del NSDAP nonchè CATTOLICO Otto Strasser....

    Meno male che a cospirare ci sono solo i "giudei"...

    SeAlV.

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  4. "...Nel migliore dei casi, forse, tra un paio d’anni si diffonderà la consapevolezza (1) che il 9 11 fu un autoattentato, ..."

    E vuoi vedere che dietro sia l'attentato che del movimento per la verità ci sono i Gesuiti?

    Avles.

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  5. La Chiesa di Roma è lo stato più ricco e potente del mondo. Essa ha ideato anche il 9 11 e tutto il resto. Vedi il carattere wingdings dove il teschio con le tibia evoca la tiara con le chiavi. Saluti

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  6. Ogni giorno sempre di più mi sto accorgendo come da oltre mille anni San Pietro ha tenuto in uno stato di semischiavitù gli ebrei al fine di prepararli a dei compiti mooolto speciali, che loro, loro malgrado, sono stati costretti ad eseguire.

    Come mai, quando Lutero incitava i soldati ad accoppare i ribelli di Muntzer (quelli che venivano portati dal boia, col plauso del "rabbino" Blondet, che in un articolo assecondava con gioia al gravoso compito dell'esecutore di pene capitali) , nello stesso tempo diceva "guai a chi tocca un giudeo o i suoi beni"?

    Evidentemente per questa categoria di persone i seguaci di Lucifero con la croce vaticana avevano unaltro destino in mente...

    Tra un ghetto e l'altro, tra una concessione per l'attività finanziaria e l'altra (tra l'altro con la concorrenza degli usurai Templari), tra un pogrom e un altro , hanno forgiato un popolo esattamente nella forma desiderata al fine di utilizzarlo, sempre docile schiavo e mai libero, per il compito finale dell'instaurazione del NWO, che vedrà probabilmente il governo e il parlamento mondiali al palazzo di vetro e il Supremo Monarca Papale nel Nuovo Tempio di Salomone in Israele.

    AVLES.

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  7. Ciao Avles, non so se hai letto Kaput mundi. Lo scenario descritto collima con il tuo. Non solo: anche L'armata invisibile ribadisce il concetto. L'ho scritto prima di leggere il tuo commento. Tra l'altro, come capro espiatorio, gli Ebrei sembrano l'ideale. Per certi personaggi sarebbe un vero Jebel-giubileo.
    Ciao.

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  8. P.s. Mi indicheresti gli estremi dell'articolo da te citato? Grazie.

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