20 ottobre, 2007

Senza nome e cognome

Lo scrittore portoghese Pessoa è noto per aver scritto usando diversi pseudonimi: non è tanto uno stratagemma letterario, ma il rispecchiamento di una condizione esistenziale, di uno Zeitgeist. Pressappoco nello stesso periodo Pirandello (ri)scopriva, oltre la maschera delle persone, mille identità contraddittorie e quindi nessuna.

Così come la vera conoscenza di sé stessi coincide con la coscienza della propria insignificanza, l'unico vero lavoro su sé stessi è quello difficilissimo che conduce alla distruzione dell'ego. Chi intende rinunciare però al proprio io? Non siamo forse fatui, presuntuosi, superbi, egocentrici, egolatri, individualisti? Non rinunciamo alla nostra identità e ci immedesiamo con essa, ma che cos'è l'identità, se non un guscio durissimo ma vuoto? Pessoa rinunciò al suo nome e cognome per immergersi nelle infinite possibilità dell'essere, per smarrirsi nelle cose e negli altri, in sogni evanescenti, consapevole che siamo ombre che fluttuano nel vento.

Un efficace, ma arduo lavoro su sé stessi è in primo luogo contro sé stessi, contro le passioni più volgari e gli impulsi più egoistici, neppure per correggere i nostri errori, poiché la creatura umana è un errore in sé (non so il motivo di questa intrinseca corruzione dell'essere umano né qui mi interessa indagarlo) di cui bisogna imparare ad accettare l'imperfezione, cercando nell'imperfezione qualcosa di pregevole, come chi si aggira nell'oscurità, orientandosi con il tenue chiarore della falce lunare.

Perciò mi pare esemplare il percorso estetico ed umano di Pessoa, teso a ritrarsi dall'io, a negarlo, a smussarne pazientemente gli angoli taglienti, con silenziosa modestia, senza la pretesa di trovare verità assolute, sapendo che, pur così piccolo ed insignificante, nell'uomo, perduto in un universo immenso di cui ignora il senso ultimo, albergano sentimenti infiniti di nostalgia e di insoddisfazione.

Di Pessoa, riporto un’intensa lirica e due aforismi, testimonianze di una visione disincantata e struggente dell'esistenza.

Così presto passa tutto quanto passa!
Muore così giovane davanti agli dèi tutto quanto.
Muore! Tutto è così poco!
Niente si sa, tutto si immagina.
Circondati di rose, ama, bevi
e taci. Il resto è niente.

Non credere o cercare: tutto è occulto.

I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l'ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c'è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l'insoddisfazione per l'esistenza del mondo.

23 commenti:

  1. Un' artista, per quanto bravo sia.. Riporterà sempre il suo stato d' animo nelle sue opere.

    Se un genio è depresso, le sue esternazioni prendono vita tristi, portando alla tristezza e alla voglia di rinunciare chi le legge.

    Al contrario se un genio è in sintonia col proprio io le sue creature saranno diverse, danno speranza.

    Chi è giusto? Chi no?

    "L' ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili; il pessimista sa che è vero."

    Oscar Wilde

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  2. P.S.

    Sono Donnie. Un saluto ai miei amici :o)

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  3. Ciao Donnie, in parte posso concordare, ma ricorderei che pessimismo ed ottimismo sono pseudo-categorie adatte ad una mente duale.

    Viviamo nel peggiore dei mondi possibili: se fosse peggiore non esisterebbe (A. Schopenauer)

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  4. graziee!
    ci si sente vivi e vitali solo avendo una identità,altrimenti....non esistiamo...
    lavorare su stessi!...ma che vuol dire?rinunziare a una identità per trovarne un'altra?....a che serve? a fuggire da se stessi? e perchè?
    L'IO è l'unica certezza della nostra esistenza!
    La difficoltà è accettare tutte la sfaccettature dell'IO!
    per cui non so mai ch'io sia...
    identità multiple sono presenti già in noi,figurarsi andare a cercarne di nuove!...
    si rischia di cadere nella schizofrenia e
    si perde del tutto quel po' di consapevolezza che si è conquistata!
    io sono multipla da sempre,in me ci sono aspetti contraddittori,sono tutto e il contrario di tutto....non vado a senso unico...sono quella che 2+2...fa 4,ma anche 5-6-7!
    forse da un po' di tempo a 'sta parte mi ritrovo un po' più stabile....con minor conflitti interiori...un po' lineare e coerente......
    invio la poesia che tanto mi piace!

    Multiplo - Pessoa

    Mi sento multiplo.
    Sono come una stanza
    dagli innumerevoli
    specchi fantastici
    che distorcono in riflessi falsi
    un’unica interiore "realtà
    che non è in nessuno ed è in tutti".
    F. Pessoa

    può sembrare un paradosso,ma non lo è! riflettendoci su ci si accorge che è esattamente così!

    Buona Domenica Zret!

    angelotta

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  5. Angelotta, le tue parole rispecchiano la nostra vera identità, sempre duttile, sempre mobile, come acqua che leviga i massi. Tutto scorre: un minuto fa eravamo altri. Resta forse un quid, un ente, come un nucleo attorno al quale danzano pazzi elettroni. Siamo e non siamo ed il paradosso è la chiave, poiché 1 più 1 dà 2, ma anche zero.

    Buona domenica a tutti!

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  6. "Il paradosso è la chiave" esatto zret. Nel paradosso (Koan) la mente finalmente si arrende e accetta l'eterno assurdo rincorrersi della sua dualità.
    Nell'accettazione totale che è puro vuoto-silenzio finalmente la mente svanisce e il Sè che la trascende iniziare a risplendere.
    Il Sè è Supremamente Indifferente alle dualità (espressione di categorie mentali) eppure le riconosce come espressioni di se stesso. In lui coesistono e vengono continuamente trascesi tutti i concetti che esplodono l'un contro l'altro (perchè ogni concetto richiama il suo contrario). Ma nel suo Amore continuamente produce Eterna Vita come un Sole che continuamente offre dal suo centro senza desiderio o aspettativa alcuna.
    Spero un giorno ( che certamente sarà perchè siete Voi) possiate vederlo e meglio ancora incarnarlo su questa terra (ma anche questo è certo).

    Posso solo consigliare: Io sono di Sri Nigarsadatta Maharaj.

    Ps: tutto quello che ho detto è finzione ;-)

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  7. Ciao Timor, grazie del tuo contributo in linea con lo spirito non-duale, olistico di tutti noi, sebbene non sia facile trascendere gli opposti per ritrovare l'unità.

    Ciao e grazie!

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  8. Ragazzi scusate l' off topic: A nessuno viene in mente che in caso di una crisi oltre al procurarsi cibo acqua e generi di primna necessita, cè bisogno di saper difendere la propria famiglia, i propri averi dagli sciacalli o comunque da altre persone disperate?

    Aspettiamo 'Il giorno del Giudizio' impassibili e se non 'saremo i primi a morire' ci avveleniamo da soli con la cicuta?

    Nessuno ha voglia di coombattere per se stessi? Voglio dire.. voi vi avvelenereste davanti i vostri cari? Magari consigliandoli di fare altrettanto?

    Per morire cè tempo.. Questo 'giro in giostra' chiamato vita un giorno finirà è normale (oddio mica tanto cmq..) perchè non provare a reagire o a goderselo addirittura... Si è tutto una mer** ma ci sono cose che secondo me valgono la pena di essere vissute.

    Non ci sto a quello che avete detto. (mi riferisco all' articolo precedente)

    Un saluto, Donnie.

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  9. Simone, anche quello è un problema, ma i poveri hanno poco da temere. "Beati i poveri..." quindi.

    Carpe diem quam MINIMUM credula postero.

    Ciao!

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  10. Angelotta non hai tutti i torti.Anzi direi che hai pienamente ragione,alla fine,si capisce cìò che hai detto...essere se stessi,(ri)-trovarsi
    Ciao a tutti gli amici e non amici

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  11. zret, la tua è una non-risposta...

    Donnie.

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  12. Accettarsi o rinnegarsi, yoga o tantra, strade diverse con la stessa meta..basta non fermarsi ma la mente ti dirà "Và avanti!". La mente ti spingerà in tutte le direzioni, va ovunque ma non fermarti. Prova a non non obbedire alla mente..anche se è difficile perchè li hai sempre obbedito.Non hai mai dato ordini alla mente, ne sei sempre stato succube. E non lo puoi fare tu pensi di essere la mente, non ti sei mai disidentificato da lei. Così facendo la mente prendera il controllo totale di Te, e non c'è nessuno che la domini!
    Questa supremazia e totalmente falsa , è uno schiavo che si camuffa da padrone, ma da così tanto tempo che persino il padrone crede di essere schiavo!!
    L'uomo non è perso in un universo immenso a perso se stesso!!

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  13. "Da questo campo Preesistente e "Assoluto" dell'intelligenza e della consapevolezza emerge tutto il resto. Di nuovo, paradossalmente, il campo unificato di consapevolezza e intelligenza, pur essendo indivisibile, è presente a tutti i livelli, a prescindere dalla loro dimensione. L'Assoluto rimane l'Assoluto - eppure è presente in tutti i quark - ma non legato, limitato o diviso dal quark. Da questo splendido " Nulla" (che è la pienezza dell'assoluta consapevolezza) alla nascita del cosmo manifesto, con tutte le sue stelle, galassie, atomi e persone esiste un processo creativo che è allo stesso tempo semplice ed elegantemente complesso. Cioè, dal piano dell'Assoluto - quello stato permeante, sempre presente ed indivisibile - si manifesta la creazione, che è mantenuta dal cosiddetto "Aspetto Creativo" di Dio. Gli elementi critici di questo processo sono la volontà, l'elemento sonoro del pensiero, poi il suo elemento visivo, l'aspetto strutturale del mondo astrale e quindi la matrice del mondo materiale, che si espande e avviluppa l'interezza dell'Universo. L'Aspetto Creativo dell'Assoluto, attraverso l'operazione della Sua volontà, crea il cosmo da molto sottile a molto materiale:

    a) L'elemento sonoro delle pure forme/pensiero dà luogo all'aspetto (o, se volete, dimensione) dell'universale che è la qualità sonora dell'idea/pensiero per tutte le cose create - sia una formica che una galassia. L'evoluzione e il cambiamento si verificano intorno e attraverso il piano di questa iniziale forma-idea della creazione. L'interezza del cosmo esiste come e attraverso questo elemento sonoro del pensiero. L'essenza della mente/intelligenza, non localizzata nel tempo, onnipresente, è presente a questo stadio e a tutti gli stadi futuri. In alcune tradizioni, l'elemento idea/suono della forma dell'intero Universo ed ogni cosa al suo interno è definito il mondo causale o causativo. Nelle tradizioni bibliche e in altre tradizioni credo corrisponda al Mondo di Dio, "All'inizio era il Mondo..."

    b) L'elemento suono/idea del pensiero dà allora luogo ad un aspetto meno astratto, eppure molto fine e sottile, che alcuni hanno definito "astrale", ma che preferisco considerare come la visuale-conscio-intelligente (CIV: Conscious-Intelligent-Visual). Questo aspetto, che ha il piano causale o idea/pensiero/suono del mondo causale, è più definito ed è "visto" o visibile come forme/pensiero collegate. È vasto, stupendo e molti sogni lucidi riguardano varie interazioni con quel regno o aspetto. Il militare che sperimentò il volo astrale ha quindi avuto un'interazione fisica astrale o CIV con un'astronave ET, che cambiò di fase soprattutto in una forma d'energia o aspetto (che sarà approfondito in seguito).

    c) Mente Assoluta, indifferenziata, insieme alla forma idea/suono/pensiero e il CIV o forma astrale creano una matrice che sostiene o dà luogo al cosiddetto universo materiale. Ma l'universo materiale possiede la mente unitaria, indivisibile Assoluta, come anche gli aspetti causali e del CIV. In realtà tutti gli aspetti dell'universo materiale manifesto, che la scienza può studiare e calcolare con i dispositivi attuali, hanno unito tutti questi aspetti più sottili o spettri d'energia. Quindi, non è corretto considerarle come "altre dimensioni", bensì semplicemente distanti, dal momento che la curvatura e il tessuto del cosmo materiale sono coscienti, basati sulla forma/pensiero e su una matrice astrale o CIV al suo interno (o collegata)".

    Steven Greer esprime idee simili a quelle che ho esposto in Lògos.

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  14. Splendidi questi interventi, tutti quanti, rimango incantata nel leggere quello che ognuno riesce a tirare fuori di sè... è bellissimo tutto ciò, perchè indica che molto probabilmente si è sulla giusta strada... :)
    "Non si è mai soli quando si è in compagnia di nobili pensieri" A. Schopenhauer.

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  15. Pur non conoscendo gran che di Fernando Pessoa, ricordo che tale scrittore nutriva interessi ed aveva ambizioni occulte ed esoteriche tanto che, per un periodo della sua vita, fu in contatto ed ebbe incontri con il famoso Aleister Crowley.
    Pessoa si illudeva che il mago inglese potesse dargli una mano, una spinta nella sua ricerca dell'Assoluto. Peccato, si era sbagliato al cento per cento essendo incappato in vero e proprio satanasso.
    Ritengo che Pessoa, come tanti altri prima e dopo di lui, avesse concepito il desiderio di passare dall'io empirico, meschino, instabile, proteiforme che tutti quanti sperimentiamo nella vita quotidiana, all'Io trascendentale, fisso, luminoso, inalterabile proprio del Saggio.
    La mia impressione è che fallì miseramente come quasi tutti coloro che si impegnarono in tale impresa titanica. Peggio ancora non riuscì mai nemmeno ad entrare nella Via, nemmeno a compiere i primi passi.
    Non basta infatti avere il desiderio di una simile impresa (in molti ce l'hanno), ma occorre un quid che consenta di andare oltre la coscienza empirica e di addentrarsi nella conoscenza del proprio Sè. Purtroppo le belle e colte disquisizioni non servono a nulla, essendo soltanto esrcizi della mente fallace e cadùca.

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  16. Paolo hai ragione: si deve essere seri nella ricerca altrimenti si deve attendere.
    Ma cambiamo un attimo prospettiva: Chi è il testimone del mondo? Tu
    Chi sa sul mondo? Tu
    Esiste un mondo al di fuori della tua coscienza? No, dove mai sarebbe se non ci fossi tu a testimoniarlo?
    Svanisci tu e svanisce il mondo.
    Ma puoi dire di poter svanire dal momento che sei?
    Può l'essere che sei non essere?
    Quando dormi svanisci o non ricordi?
    Tutto è riferito a te, tu sei il centro; le vite degli altri sono solo idee nella tua mente.
    Ma il testimone che sei e che è oltre alla mente non può che aver successo nella realizzazione del Sè . Non idenficarti con le idee della mente e con l'idea del corpo e la tua vera natura splenderà quanto prima

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  17. Zret un'unica precisazione alla tua disamina: ciò che è sottile è permanente e indistruttibile, ciò che è denso è evanescente e fragile.
    La solidità eterna del Sè è indescrivibile.

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  18. Che il desiderio non basti per arrivare alla conoscenza del proprio Sè è fuori dubbio... che il viaggio sia, per molti aspetti, più importante della meta lo è altrettanto. Questa è un'opinione di chi non vuole smettere di meravigliarsi durante la ricerca (il che non vuol dire non avere i piedi perterra). Credo poi che il "denso" vada inglobato, compreso, amato, quanto il "sottile", perchè appartengono alla stessa cosa, la stessa fonte. L'Unità sta nel far "incastrare" entrambi gli aspetti, questa la teoria... che sia ardua la sua realizzazione a livello "pratico", perchè non comprendiamo e padroneggiamo completamente le "metodologie", o comunque le si vogliono chiamare, lo stiamo sperimentando in questa vita. Eppure siamo qui per questo, per trovarlo quel "quid" e superare questa difficoltà.

    Una buonanotte a tutti! :)

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  19. raccolta firme contro x salvare i blogs contro la legge levi-prodi
    http://firmiamo.it/salviamointernet
    ----------
    ps. se dovesse passare la legge vi do la soluzione:
    1) create un blog su piattaforma straniera, meglio in mexico dove non vi è manco la legge sulla privacy, figurarsi su altre cazzate tipo i blogs...
    2) create un forum su piattaforma straniera dove i post e i commenti vengono visualizzati solo dai iscritti, cosi gli illuminati non leggono ciò che scrivete e si friggono!

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  20. che poi mi chiedo, blogger.com è straniero mica italiano...

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  21. zret per favore nel post Croce e nequizia vorrei cancellare tre messaggi...

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  22. "A metà strada tra la fede e la critica c'è l'ostello della ragione. La ragione è la fede in ciò che si può comprendere senza fede; ma è anch'essa una fede, perchè comprendere implica presupporre che esista qualcosa di comprensibile." (Bernardo Soares)
    un saluto a tutti e complimenti a zret

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