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Le infinite storie del vento sono il romanzo della storia dell'umanità: basta saperlo leggere nelle sue furie scatenate o nelle sue corse bizzarre, quando corre la campagna o si intrufola voracemente indiscreto a stanare i segreti della città, nel gioco dei refoli e dei mulinelli che incuriosiscono e divertono i bambini, nella corsa impazzita di un cappello sottratto o nel metallico rotolio di un barattolo vuoto. Infine, chi non anelerebbe un alito di vento che scendesse attraverso la gola a gonfiare ancora una volta i polmoni asfittici, come vela sottratta alla bonaccia ed alzata in segno di liberazione dalla mortificazione del dolore, dei lacci di un corpo diventato zavorra?
Amerò sempre il vento che, "come lo Spirito, il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va", perché, nella sua libertà, sono raccolte tutte le libertà che lo spirito cerca incessantemente per mezzo della libertà di sognare.
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bellissimo!.........
RispondiEliminaciao zret!sono ancora qui...nonostante tutto!...ma proprio tutto,anche il mio cancro!
angelotta
....ormai rimosso...miracolosamente!
RispondiEliminaancora una volta di là non mi hanno voluto!ora kemio "leggera"...la definiscono così!a me basterebbe la C....
ora bene!
ciao!
angela
Ho la mia casa nell'immemore vento,
RispondiEliminaHo il mio sapere nei libri del vento,
Ho come il mare la mia gloria nel vento,
Ho come il vento la mia fine nel vento." (Jacques St. Germain)
angela....
già...non per niente il mio blog s'intitola Via col vento!