06 gennaio, 2009

Eclissi

A Gaza si è festeggiato l'avvento dell'anno nuovo con fragorosi razzi che hanno sventrato edifici ed abitanti. Altrove si è celebrato con mortaretti, bengala e fuochi artificiali. Un capodanno pirotecnico, preludio di un 2009 che non pare promettere nulla di buono. Oltre alla violenza che dilania il pianeta, colpisce, ma neppure più di tanto, la debolissima reazione delle persone di fronte alle laceranti grida delle vittime.

Il cielo chimico da cui il sole stilla appena una goccia di pallido sudore è lo sfondo più adatto per la noncuranza, l'abulia dell'umanità, per questa eclissi della coscienza. L'astro si è spento dietro una coltre fuligginosa. La dignità, la bellezza e la verità sono defunte. L'indifferenza della gente, l'ignoranza degli "intellettuali" sono tutt'uno con l'immonda, vergognosa ipocrisia delle classi dirigenti. E' utopico pensare che qualcosa possa cambiare confidando nell'umanità: appellarsi alla giustizia, alla rettitudine, alla verità pare sforzo inane.

Il ciclo deve compiersi: i segni di un’infernale degradazione si vedono tutti. Quanto più le persone si perdono dietro il fascino rutilante di cellulari e televisori al plasma, tanto più la putrefazione della società diventa manifesta, con la zaffata ammorbante che invade anche gli angoli più sperduti del pianeta.

Ormai viviamo in un mondo di esseri dall'encefalogramma piatto: l'obiettivo di ridurre i cittadini in zombies è stato conseguito con successo. Si può passare alla fase successiva. Il ciclo è quasi compiuto: era forse tutto scritto.

Esistono le eccezioni, ma restano tali: rimangono uomini che saranno i muti testimoni della catabasi.

Negli ultimi giorni sarà più facile resuscitare i morti che trasmettere un palpito di vita alle larve "umane".

La salvezza è possibile, ma bisognerà pagarne il prezzo.


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11 commenti:

  1. Si!... Cosi' e' !
    Ma come sara' possibile ....oggi?
    E quale e' il prezzo ... di domani?
    Si ! Cosi' e'.... oggi... ma se esistera'un domani come lo immagini ?
    E,...ne varra la pena?
    Grande.

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  2. Condivisibile amarezza
    Resta la speranza racchiusa nel titolo del post: l'ECLISSE cresce, si fa totale, l'ombra copre il mondo... ma poi il sole si riaffaccia e i raggi tornano a scaldare.
    una mutazione?
    un'illuminazione globale?
    una rivoluzione?
    un aiuto extraterrestre?
    un aiuto divino?
    qualcosa sarà, deve essere!

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  3. Godelpass, la fine dei tempi sarà la fine del tempo e la palingenesi, ma restano molti "ma".

    Ciao e grazie.

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  4. "i segni di un'infernale degradazione si vedono tutti" parole esatte per descrivere i cupi tempi di un umanità probabilmente senza futuro....

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  5. Maxsognatore, pensiamo a dopo l'eclissi, come ci consiglia Godelpass.

    Ciao

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  6. Non me ne intendo e non conosco il problema delle scie chimiche,direi che sono o potrebbero essere un'altra minaccia di questo momento epocale,l'accellerazione tecnologica è stata positiva e scellerata,correggere il trend dello sviluppo umano pare assai difficile,non vi è scritto da alcuna parte che saremo fino alla fine dei tempi gli abitanti cosiddetti superiori di questo pianeta,se ci sarà l'estinzione dell'homo sapiens,altre forme di vita continueranno e si spera saranno senza dubbio più rispettosi dell'ecosistema.

    Le ricerche sull'energia trasmessa,è solo all'inizio di sperimentazione,se risulterà nociva,ma non pare,non potrà sicuramente avere uno sviluppo,anche perchè la trasmissione d'energia sarebbe sviluppabile in modo intenso,vedi la possibilità di sfruttare l'energia solare nei deserti,rimarrà problematico il trasporto del bene prezioso.

    Un saluto,blog Freedom

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  7. Così scrivevo in Divario.

    Pochi si accorgono dell'enorme divario che separa il settore tecnologico delle energie e della motorizzazione da altri ambiti: il primo, infatti, si basa su invenzioni e principi vecchi di secoli (la prima macchina a vapore, l'eolipila, fu inventata da Erone di Alessandria nel I secolo a. C.!), mentre in altri campi sono stati creati dispositivi e strumenti che, a stento, alcuni profetici e visionari autori di romanzi fantascientifici poterono immaginare.

    Oggi esistono computers quantistici dalle prestazioni e dalla memoria prodigiose; sono stati creati strumenti per proiettare immagini olografiche pressoché indistinguibili dalla realtà; sono già impiegate micidiali armi elettromagnetiche, al plasma, soniche, ordigni che uccidono i civili, ma lasciano intatti edifici ed infrastrutture. Tecnici e scienziati hanno già costruito carri armati ed aeroplani letteralmente invisibili. Lo spazio sta per essere colonizzato (o lo è già?). Le nanotecnologie consentono di rilasciare farmaci nell'organismo, secondo la posologia necessaria, ma soprattutto di trasformare le persone in esseri bionici. Nel campo delle telecomunicazioni assistiamo ad un'esplosione di ritrovati mirabolanti: in pochi anni, si è passati dal cellulare (un'arma di distruzione di massa) utile per ricevere telefonate e per chiamare, ad un congegno che invia messaggi, fotografie, filmati e con cui ci si può collegare alla Rete. I sistemi wireless si diffondono sempre più: in pochi anni le persone potranno ricevere e trasmettere dati semplicemente poggiando un dito su un'interfaccia. Un sistema satellitare gestirà le comunicazioni ed ogni persona sarà un terminale di un gigantesco server. Già oggi esistono apparati per il riconoscimento personale che si basano sull'iride, macchine per leggere il pensiero, insetti bionici che spiano. E' inoltre adoperato un sistema molto sofisticato per gestire la vergognosa operazione scie chimiche, con l'impiego di giganteschi droni.

    Potrei continuare a lungo con questa rassegna di "meraviglie", ma mi fermo qui. Infatti vorrei chiedermi per quale motivo le persone non notano il gap tra queste mirabolanti tecnologie e l'arretratezza preistorica che connota la produzione di energie: ricorriamo a combustibili inquinanti, alla diabolica fissione nucleare, viaggiamo su automobili che hanno ancora i pistoni, incineriamo i rifiuti con conseguenze rovinose per la salute e per l'ambiente, laddove i militari usano da tempo l'energia del punto zero e motori antigravitazionali. Non è possibile che in un ambito la tecnologia si sia incagliata e che, in tutti gli altri, invece, abbia bruciato le tappe.

    La verità è un'altra: mentre le élites, avvalendosi forse anche del contributo della retroingegneria, sono anni luce distanti dall'era del petrolio e dell'uranio, alle popolazioni sono concesse tecnologie antiquate o anche di nuova generazione (reti wireless), ma dannose. Tutte le scoperte scientifiche e mediche, che potrebbero migliorare la vita, liberarci dalla schiavitù degli idrocarburi e dalle varie forme di inquinamento, sono appannaggio di pochi privilegiati, mentre tra la popolazione sono diffusi marchingegni inutili o che, dietro apparenze rutilanti, si rivelano perniciosi sul piano fisico e psicologico.

    La truffa dell'energia nucleare, la truffa degli inceneritori, la truffa della videosorveglianza e del controllo, la truffa della genetica: solo questo per i cittadini. In tal modo, la tecnologia dei potenti, figlia degenere di una scienza blasfema, rischia di distruggere l'ultimo residuo di vera umanità.

    Tra l'altro, proprio oggi leggevo che la produzione di energia solare continua a diminuire a causa dell'oscuramento (20 per cento in meno di luce solare negli ultimi decenni), causato, come dice la nasuta NASA dalle scie di "condensazione", leggi tossiche.

    Tutto quello che viene dalla "scienza" è maledetto, perché la "scienza" è maledetta.

    Ciao e grazie.

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  8. Una volta che si sia presa coscienza dell'ineluttabilità di quanto accade, lo sgomento e la sofferenza interiore di fronte a tanto scempio e a tanta rovinosa decadenza ne risultano considerevolmente alleviati.

    Ed i rishi dell'India vedica avevano descritto nei loro testi le caratteristiche fondamentali del Kali Yuga, di cui stiamo vivendo le estreme convulsioni, già diversi millenni or sono. Quindi di che cosa dovremo stupirci?

    Un adagio popolare afferma che 'non c'è mai un limite al peggio'. Sbagliato. Al peggio un limite è stato assegnato e quel limite non può venire travalicato pena la dissoluzione nel nulla della manifestazione nella sua interezza.

    Una volta giunto a fine corsa, il processo di auto-degradazione subirebbe un brusco arresto e, stando a quanto affermano gli insegnamenti tradizionali, si dovrebbe operare una brusca inversione di stato, non una risalita lenta e graduale come alcuni erroneamente credono e vanno divulgando.

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  9. Credo che quel limite sia vicino, Paolo.

    Ciao e grazie.

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  10. tuo post DIVARIO nel mio blog.
    grazie
    angela

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