06 giugno, 2015

Sinister barrier



Sinister barrier è un romanzo fantascientifico di Eric Frank Russell. L’opera apparve originariamente sulla rivista “Unknown” nel 1939.

La trama. Maggio 2015. Il professore svedese Peter Bjornsen, appena prima di morire a causa di un attacco cardiaco, verga su un biglietto una frase sibillina che allude alla mungitura. Il protagonista della storia, Bill Graham, indagando sul decesso di numerosi ricercatori, conclude che sono tutti morti o per infarto o suicidio. Dopo varie peripezie, Graham riesce ad appurare che il professor Bjornsen aveva scoperto un mezzo per estendere la visione umana nel lontano infrarosso dove aveva localizzato delle sfere azzurre. I globi, che lo scienziato aveva battezzato Vitons, sono esseri senzienti e telepatici. I Vitons si alimentano dell’'energia elettrochimica prodotta dalle emozioni umane. Quando un Viton sugge con voracità le energie dal sistema nervoso può procurare un attacco di cuore fatale: le sfere stanno eliminando tutti gli scienziati che hanno creato o stanno creando dei sistemi per renderle visibili. I Vitons tentano in ogni modo di mantenere il controllo sul loro bestiame umano che non deve diventare consapevole di essere sfruttato. In seguito Graham scopre che le sfere possono essere neutralizzate da un dispositivo che emette onde radio. Sono allestite armi ad hoc e divampa un sanguinoso conflitto tra gli esseri umani ed i “vampiri energetici”.

Il testo di Russell è l’archetipo di molte opere successive che culminano nella celeberrima saga di “Matrix”: sono novelle e pellicole incentrate su una minaccia invisibile da cui dipende lo sfruttamento dell’umanità per opera di creature predatrici. Tuttavia non bisogna incorrere in quello che riteniamo un errore, ossia pensare che la fantascienza abbia ispirato e séguiti ad ispirare le testimonianze relative al controllo ed alla spoliazione occulta del genere umano. Allo stesso modo non sono in genere racconti fantascientifici, il cui Leitmotiv coincide con i rapimenti alieni, a suggerire le esperienze di abduction, ma è probabilmente vero il contrario. Non è un caso se il libro di Russell trova il suo retroterra ideativo nelle investigazioni convulse e febbrili ma rivelatrici di Charles Fort, il Peter Pan della scienza.

Anche Carlos Castaneda con i suoi voladores ha qualcosa da insegnare…

Davvero sconcertante e profetico nella narrazione di Russell il riferimento a sfere senzienti: è una circostanza che preannuncia ipotesi e ricerche attuali in relazione a globi (di plasma?) di solito pericolosi nonché collegati a fenomeni e sorgenti di natura elettromagnetica.

Fonte: Grande enciclopedia della Fantascienza, a cura di Francesco Paolo Conte, 1980, s.v. inerente

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

5 commenti:

  1. Mi ricordano molto i voladores di cui parlava don Juan al suo allievo Carlos Castaneda l'esistenza di esseri inorganici che si installano sulla sommità del nostro capo e che si cibano delle nostre emozioni...

    bell'articolo
    grz

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero: si noti, però, che il romanzo di Russell è antecedente ai saggi di Castaneda.

      Grazie a Te.

      Ciao

      Elimina
  2. E per i globi che si muovono con andamento intelligente che ne pensiamo? Cosa sono?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbero essere creature senzienti, come ipotizza no Federico Bellini et al.

      Ciao

      Elimina
  3. Incredibile, come Giulio Verne, un vero precursore. Questo pezzo mi mancava proprio, grazie. Ciao

    P.S. Castaneda, però, ha parlato di voladores ed esploratori azzurri come entità inorganiche diverse.. I predatori che ci riguardano da vicino sarebbero i primi, mentre i secondi sarebbero anch'essi potenziali prede (non dei voladores ma di altre entità ancora). Ma sono dettagli.. l'idea di Russell era veramente avanti.
    D'altra parte il maestro di Castaneda, don Juan, diceva che per ogni forma di vita organica ce ne sono sette di natura inorganica. L'universo pullula di vita, e la sua natura non è benevola nè malevola, ma predatoria. Don Juan ha insegnato a Castaneda l'arte di rendersi inaccessibile a queste forme simbiontiche, parassitarie. In vita mia non ho mai letto nulla di altrettanto toccante dei dodici libri di Castaneda. Don Juan diceva: "oggi più che mai l'uomo avrebbe bisogno d'apprendere i segreti del punto d'unione", cioè i segreti della percezione. "Qualunque cosa si possa fare per mezzo di una macchina, o di uno strumento, lo può fare anche il corpo umano". Parliamo di gente che ha dedicato l'intera esistenza a manipolare la propria percezione, sondandone le profondità inesplorate. Per arrivare lì vivevano una vita nell'impeccabilità, anni e anni senza 'dare da mangiare alla bestia'...

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...