18 luglio, 2015

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Molti si chiedono per quale ragione non si riesca ad imprimere una svolta decisiva agli eventi che precipitano sempre più. Accantoniamo l’ipotesi, proposta all’interno di alcune dottrine filosofiche e taluni orientamenti scientifici secondo cui è tutto predeterminato, consideriamo che almeno il 99 per cento degli esseri umani è oggi incapace di intendere e di volere.

Se ascoltiamo i discorsi della gente comune e li confrontiamo con le “argomentazioni” degli esperti, non si nota alcuna differenza: l’ignoranza, e la malafede sono un tutt’uno indistinguibile. Sono pochissimi quelli che riescono ad intravedere le vere cause degli avvenimenti, ad interpretarli in modo corretto.

Prendiamo un solo esempio: il lavoro. Quanti oggi, sia tra quelli divorati dalla disoccupazione sia tra coloro che hanno, bene o male, un impiego, lo considerano per quel che è, ossia un feroce sfruttamento? Alienazione, retribuzioni misere, umiliazione, fatica sono le regole che strozzano i lavoratori: rispetto alle condizioni del XIX secolo, in molti ambiti ed in parecchi paesi, le condizioni non sono cambiate. Schiavi ieri, schiavi oggi. Semmai la situazione è peggiorata, perché manca quasi sempre negli iloti odierni la coscienza di essere oppressi e svenati. La propaganda ha conseguito i suoi obiettivi. Parecchi servi della gleba non solo accettano una vita di sacrifici, ma per giunta fanno proprie le pseudo-cause e le pseudo-risoluzioni dell’attuale crisi economica: la stagnazione sarebbe dovuta all’età pensionabile che non sopraggiunge agli anni di Matusalemme, mentre l’uscita dalle difficoltà sarebbe promossa da una serie di magiche “riforme”.

Così le misure recessive e devastatrici decise dai poteri sovranazionali sono definite con infinita improntitudine “austerità” anche da chi le contesta. La prima spia della destrutturazione intellettuale è lo stravolgimento del linguaggio, in cui appunto le norme che affossano la produzione ed affamano i ceti meno abbienti sono denominate “riforme” o iniziative per la “crescita”. Come possa favorire lo “sviluppo” l’aumento delle imposte indirette è una contraddizione che quasi nessuno nota in un mondo dove vige la legge del contrario.

Quei pochi che giustamente condannano il sistema imperialista (scorza orribile di un frutto velenoso su cui qui non indugiamo) sono tacciati di essere dei vetero-comunisti. Bisogna, invece, denunciare la politica spregiudicata e vergognosa di spregevoli multinazionali come Monsanto ed Amazon (solo per citare due tra le innumerevoli società del profitto) che spolpano sia gli uomini sia il pianeta. Anche se boicottare queste corporations serve a poco, anche se screditare la loro reputazione non è azione decisiva, non smetteremo mai di dichiarare apertis verbis la loro piena collusione con un sistema laido impantanato nell’ipocrisia e nel totalitarismo. Ci impegneremo anima e corpo in questa pubblicità distruttiva. Viviamo nella società dell'immagine ed i cartelli del crimine economico-finanziario saranno colpiti proprio nella loro immagine già screditata, fino a che non sprofonderanno nell’abisso più nero del disonore e dell’ignominia.

Ci domandavamo per quale ragione non sia possibile incidere sugli accadimenti. Succede perché la stragrande maggioranza della popolazione vivacchia in una condizione sottomessa, senza esserne conscia, perché chi pure scopre i crimini dei governi si autoinganna e finge di non sapere, voltando lo sguardo altrove. Occorrono coraggio ed onestà per affrontare il reale. Sono virtù sempre più rare. Chi oggi, come nel mito platonico della caverna prova a convincere i prigionieri che scambiano le ombre delle cose per le cose stesse, non è aggredito, ma bellamente ignorato.

Gli schiavi per lo più sono paghi del loro umiliante stato, fino a quando arriva il Giorno del ringraziamento. Allora, simili a tacchini obesi, cercano di sfuggire al carnefice, ma è troppo tardi: goffi e caracollanti stramazzano in una pozza di sangue. Privati della dignità anche nel momento supremo della morte.

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17 commenti:

  1. Un quadro desolante ma reale. Il 'tacchino grasso' che inneggia al suo boia è l'immagine che più di tutte descrive questi tempi capovolti, figli del nostro recente passato. Pochi hanno (mi si perdoni questa nota triviale) gli 'attributi' per dire e fare ciò che va detto e fatto. Eppure le radici del male vanno probabilmente scorte dietro i vertici decisionali delle multinazionali (pubbliche e private) delle forze armate e di tutte quelle istituzioni che vogliono possedere una parte del mondo per delirio di onnipotenza, promessa loro da qualcuno che li conosce molto bene, che incita i vizi immondi di cui si inebriano i loro sogni senza speranza. Una pena infinita li accompagna.

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  2. Carissimo Amico Zret, già vedo i tuoi antagonisti e vessatori prendere questo articolo e farne una prosa e parodia del turpiloquio, senza rendersi conto che quei "tacchini caracollanti" immersi nel loro sangue privi di dignità, sono proprio loro.

    Ciao

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    1. Carissimi amici, sottoscrivo ed incornicio i Vostri lucidissimi commenti non per piaggeria, ma per consonanza spirituale.

      Ciao

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  3. Un possibile punto di vista è che l'odierna quantità di informazioni e la loro velocità portino la nostra mente a pensare che 'si stava meglio quando si stava peggio', senza purtroppo soffermarsi troppo a valutare gli effettivi punti positivi del cosiddetto progresso tecnologico, ovvero intellettuale, della razza umana. Altra difficoltà è partire da se stessi... Siamo sempre pronti a criticare il mondo, gli altri, i cattivi, meglio ancora se vengono da un altro pianeta...più il Male ci sembra estraneo, lontano, inevitabile, più ci sentiamo sollevati, giusti, innocenti. Forse bisognerebbe iniziare a guardare con occhi nuovi se stessi e il mondo. Ne scopriremmo delle belle.

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    1. Il progresso tecnologico, per quanto indirizzato quasi sempre al controllo, è indubbio; su quello intellettuale nutro molte perplessità per usare un eufemismo. Esterno ed interno sono la stessa cosa, due facce della stessa medaglia.

      Ciao

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  4. Ciazione:

    "Gli schiavi per lo più sono paghi del loro umiliante stato" ....

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  5. Vi è anche un'altra categoria di individui,,,ne conosco molti! Magari sanno,,, perche informati....ma non informano altri, vivono facendo finta che sia un mondo normale...vedono il cielo, gli fa schifo, ma non fiatano! Insomma accettano tutto!...Ingoiano e basta,,,e di questa tipologia ne conosco a frotte!

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    1. Sono innumerevoli le categorie degli schiavi: è un campionario antropologico molto ampio, sempre deprimente in sommo grado.

      Ciao

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  6. In un'epoca di forte decadenza ci pare impossibile vivere in una società antieroica

    http://www.lintellettualedissidente.it/societa/la-societa-anti-eroica/

    New agers, psicologi, intellettuali ci invitano a sopportare la situazione attuale, possiamo al più indignarci senza reagire.
    Le emozioni sono il limite dell'uomo si sa, egli è scintilla divina ...
    Al più può attrarre successo e fortuna per sé con qualche libretto di magia bianca o pulire la matrice del suo Io superiore con qualche tecnica transpersonale o terapia costellativa familiare sistemica. E come per incanto il karma precedente, le bestialità degli avi che prendevano la mazza chiodata per difendere i propri confini e i propri valori... spariscono.

    Chissà Achille, invece di fare l'eroe avrebbe potuto godere le meraviglie della sua condizione semidivina. E invece ... preferì la gloria alla felicità. E la ottenne nonostante finì nell'Ade.

    Il copione di questa tragedia è scritto e diretto da mercanti e prestasoldi... su ordine del vero potere dinastico e regale.

    http://veritanwo.altervista.org/e-ufficiale-il-governo-vuole-la-guerra-tra-poveri-oppure-spiegatemi-voi-tutto-questo/

    Una società antieroica ma libera è lo zuccherino concesso da un potere carnefice.

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    1. Libera nell'accezione new age, naturalmente.

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    2. «La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re; non si rende conto che in realtà è il re che è Re perché essi sono sudditi». Karl Marx

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    3. Riflessioni di sconvolgente attualità, Ron. Oggi il sistema alterna al bastone non più la carota, ma il sedativo della New age e cose simili.

      Ciao

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    4. In una società antieroica i greci sono l'unica nazione a voler vivere (in un modo inaspettato) la tragedia con dignità e coraggio guardare in faccia il dolore e la miseria.

      Forse è proprio dalla Grecia che dobbiamo aspettarci la rinascita dopo aver saggiato il fuoco ... come l'araba fenice ahimè.

      Consola che il fuoco purificherà questa società di sedati.

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  7. Ciao Zret, bell'articolo. Spietatissima la conclusione, degna del maestro di Castaneda :).

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    1. La conclusione è importante, Emanuele. Ti assicuro che spesso impiego più tempo per la frase conclusiva che per tutto l'articolo.

      Ciao

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    2. Certo, è anche un ottimo sistema per smascherare i troll: sanno bene che 'l'imprinting finale' è quello che lascia il segno, e capita di trovare articoli interessanti conclusi con una serie di non-sensi e baggianate. Alla fine il lettore di passaggio, confuso dall'articolo, tende ad allontanarsi dall'argomento...
      In questo caso invece ho sinceramente espresso apprezzamento per quelle spietate parole, che rendono l'idea di come non ci sia più tempo da perdere negli inganni del sistema e occorra considerare - con una certa urgenza - la nostra condizione per quello che è..
      Ciao Zret

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  8. questa condizione umana e' sempre esistita , dagli inizi della storia conosciuta i popoli hanno sempre avuto bisogno di leader e sono stati sempre condizionati dai leader ( leader in senso lato come persone fisiche o persone giuridiche o multinazionali per intendersi ), le guerre sono state un esempio di condizionamento delle menti , altrimenti a chi verrebbe in mente di uccidere o rischiare di essere uccisi in guerre che hanno fatto le fortune dei soli sovrani , e questo accade dalla notte dei tempi , come si fa a non farsi condizionare ? la soluzione sarebbe informarsi e tenersi sempre con la mente aperta e non fidarsi di nessuno , ma anche informandosi su piu' piattaforme anche in rete si corre comunque il rischio di farsi condizionare ... forse dobbiamo aspettare che le nostre menti facciano un passo avanti nel ciclo universale dell'evoluzione ma ci vorranno anni decenni o forse secoli ... intanto questo articolo e' gia' un ottimo inizio per aprire le menti di chi lo legge ;-)

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