28 luglio, 2015

Muchas gracias, Grecia



I recenti fatti greci, con il responso del referendum vanificato dalla politica reazionaria di Tsipras, ci insegnano che non bisogna mai confidare nei cosiddetti “politici”, in realtà burattini manovrati dai poteri forti.

Quello che più sconvolge della “crisi” greca non coincide soltanto con le conseguenze sulla popolazione, in particolare sui ceti meno abbienti, di misure recessive e draconiane, quanto l’incessante, vano aggirarsi nei meandri dell’economia finanziaria. L’economia finanziaria non è economia, cioè oculata amministrazione della ricchezza, ma speculazione, alea, spreco di risorse, frode, sfruttamento.

I “governanti” ed i profittatori internazionali sono simili a quei padri di famiglia che destinano quasi tutto il loro reddito al gioco d’azzardo, privando i familiari dell’essenziale. Costoro, dopo che hanno scialacquato tutti i soldi sui tavoli verdi, si indebitano. Ecco: gli amministratori della cosa pubblica assomigliano a questi genitori prodighi ed irresponsabili: essi sperperano il denaro della collettività per vivere nel lusso più immondo, per acquistare armi (inclusa la geoingegneria bellica) e per investimenti che li portano ad oberarsi di debiti scaricati in toto sui cittadini. Se biasimiamo un padre che dilapida enormi patrimoni nelle case da gioco, perché siamo così tolleranti nei rispetti delle indegne classi “dirigenti”?

Non si riesce ad abbandonare l’ottica perversa della finanza. Eppure la Grecia potrebbe cominciare a superare la stagnazione produttiva, stampando una banconota emancipata dal signoraggio e senza ricorrere al sistema dell’indebitamento per opera dello Stato. Valorizzando l’agricoltura ed il turismo, potrebbe poi risollevarsi. Gli esosi debiti con le banche? Non vanno contratti né saldati.

Qualcuno potrebbe obiettare che l’Ellade è povera di fonti energetiche. Storie! Qualche anno fa alcuni scienziati e tecnici italiani avevano elaborato proprio in Grecia dei progetti per la produzione di energia per mezzo della fusione fredda. Le risoluzioni anche ai problemi più annosi ed ostici esistono: sono gli apparati a boicottarle. Sempre. Purtroppo quei piani sono passati in cavalleria. A proposito di energia, chi si ricorda di quell’ingegnere iraniano che tre anni or sono promise di ovviare a tutte le difficoltà che affliggono il pianeta con i suoi mirabolanti ritrovati? Sparito!

Così, mentre la situazione complessiva subisce tracolli su tracolli, probabilmente è più realistico affidarsi ai salvatori della Federazione galattica (Sic!) che alla solita truffa delle elezioni, alla masnada di politicanti “incapaci, capaci di tutto”.

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4 commenti:

  1. Quella della 'fusione fredda' è stato uno degli 'scippi' più eclatanti della storia dell'umanità. Bene hai fatto a ricordarlo a tutti. Il Ministero italiano spedisce il tutto ai 'Pirelli Lab' e li se ne perdono le tracce. Ora forse sappiamo perché la Pirelli è stata venduta, no? Ciao

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    Risposte
    1. Solo le tecnologie militari e distruttive trovano rapida applicazione in questo mondo al contrario. In Italia il primo ad affossare la fusione fredda fu il fisico R.

      Ciao

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    2. Si, proprio lui. Qui una buona ricostruzione degli eventi, che riguardano anche il centro ricerche di Frascati:
      https://www.youtube.com/watch?v=HTLwjNexNXs
      Ciao

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    3. Grazie della preziosa segnalazione, Ghigo.

      Ciao

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