19 gennaio, 2016

Black star: dall'età di Saturno all'era di Satana



La canzone-testamento “Black star” di David Bowie soprattutto per il video che l’accompagna è stata ed è al centro di tentativi di esegesi: alcuni autori intravedono nella criptica produzione adombramenti a Nibiru. Questa ipotesi non si può escludere, ma riteniamo che un’interpretazione del genere sia poco aderente ad un orizzonte esoterico, peculiare della poetica bowiana. Se, invece, la Black star fosse un’allusione al Sole nero, ossia a Saturno, la stella mancata al centro di una tetra ed antichissima tradizione? Non dimentichiamo che l’artista britannico nacque sotto il Capricorno, il segno zodiacale dominato dal pianeta con gli anelli: l’ego ipertrofico di Bowie pare essersi tradotto in una fosca celebrazione di Saturno.

Scrivevamo nel 2009:"Nell'astrologia il glifo di Saturno è una falce, immagine del Tempo che distrugge e recide. Chronos era per i Greci il dio che divorava i suoi figli. E' il tempo di Saturno ed il tempo pare scaduto. E'presumibile che, in un universo multidimensionale, il pianeta con gli anelli sia, come sostiene Angelo Ciccarella, una porta verso l'altrove, un cancello che ci separa da mondi archetipici, ancestrali, una crepa nella volta che copre l'Inferno. In tempi non sospetti Ciccarella riportava le sibilline dichiarazioni di un insider, H.C.: "La notizia è altamente classificata: sotto gli anelli di Saturno sosta il Gigante... così è denominato in ambito diplomatico".

Annota David Icke nel suo ultimo monumentale saggio, “L’imbroglio della realtà e l’inganno della percezione”: 'Saturno è occultamente venerato dalle principali religioni, dalle società segrete e dal Satanismo, sebbene la maggior parte degli iniziati di queste reti non ne sia al corrente'. Lo scrittore ritiene che il corpo celeste sia un’espressione del Demiurgo: gli anelli apparterebbero al sistema di trasmissione della Matrice, un apparato per condizionare e distorcere la percezione. Saturno sarebbe un passaggio interdimensionale tramite cui gli Arconti possono spostarsi dalla loro realtà a quella degli uomini.

Il qualificato scienziato statunitense, Norman Bergrun, è arrivato alla conclusione che gli anelli di Saturno non sono naturali, ma oggetti creati da giganteschi cilindri di natura elettromagnetica, identificabili in parecchie fotografie scattate dalle sonde spaziali. Non è un caso se alcuni di questi ordigni sono stati individuati nei punti in cui i cerchi sono incompleti. Osserva Bergrun: 'Il pianeta funge da base operativa. L’esistenza di tali veicoli elettromagnetici altamente sofisticati implica un’intelligenza straordinaria. Non solo queste unità controllano l’energia nucleare e massicci campi di forza, ma rivelano anche la capacità di modificare estese superfici dei corpi celesti. I veicoli elettromagnetici emettono numerosi getti da punti differenti'. Notiamo en passant che enormi cilindri, come quelli fotografati preso Saturno, sono stati avvistati in prossimità del Sole... E’ in corso un sabotaggio della nostra stella con effetti sul clima e sulla magnetosfera terrestre?

L’astronomia pionieristica di Bergrun tende a confermare le concezioni che vedono nei simboli, disseminati in molteplici retaggi ermetici, riferimenti a Saturno. L’occhio onniveggente, la falce, la stella a cinque punte, il sigillo di Salomone, il cubo (la Kaaba in primis) etc. sono tutti emblemi del pianeta: alcuni suoi caratteri visivi e cosmici sono stati, infatti, tradotti in immagini evocative che si incontrano ad ogni latitudine ed in epoche distanti tra loro, dall’antichità, con miti celebri e testi della Gnosi, sino ai nostri giorni, nella cultura pop: lo stesso “Signore degli anelli” di Tolkien codifica messaggi inerenti a Saturno ed ai suoi funesti influssi nella storia umana. Diremmo che gli anelli sono altrettanti cappi che soffocano l’umanità.

Ora si può comprendere perché David Bowie nel video citato brandisce un libro su cui è effigiata una stella a cinque punte di colore nero. Non è molto chiaro, invece, perché essa in alcune sequenze sia rappresentata scomposta: il presagio che sia prossima, nonostante le pericolanti condizioni attuali, una sconfitta delle forze oscure nascoste dietro questa funerea icona? Forse solo un estremo tributo, in bilico tra risentimento e devozione, nei confronti di chi ha promesso il Paradiso per spalancare infine il cancello degli Inferi.

Fonti:

N. Bergrun, Ringmakers of Saturn, 1986
A. Ciccarella, Il varco tra i mondi, 2009
D. Icke, L’imbroglio della realtà e l’inganno della percezione, Cesena, 2015, pp. 163-226
Zret, Il Signore dell’anello, 2009


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31 commenti:

  1. Nel film Interstellar delle entità non precisate (ma che supervisionano la nostra evoluzione ...) lasciano aperto un wormhole proprio vicino a Saturno per far passare i protagonisti del filme diretti verso altri pianeti per traghettare il genere umano dalla Terra in via di estinzione per forti cambiamenti climatici. Alla fine il genere umano pare salvarsi non è chiaro come, ed il film termina con i 2 protagonisti padre e figlia su una stazione orbitante (una delle tante nel cosmo?) proprio attorno a ... Saturno!

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  2. Illuminante integrazione, Ron. Vidi la pellicola cui ti riferisci, ma non ricordavo il riferimento a Saturno. La produzione, sebbene un po' farraginosa, in effetti, con cenni ad una fisica quantistica tirata per i capelli, cripta sinistri ed occulti messaggi trasmessi dai soliti noti.

    Ciao

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  3. Brand rivela a Cooper dell'esistenza di un cunicolo spazio-temporale, apertosi in prossimità di Saturno, che conduce a un'altra galassia e a nuovi pianeti, che potrebbero rappresentare un rifugio per l'umanità. La missione "Lazarus" della NASA ha identificato tre pianeti sui quali sembrerebbe possibile sopravvivere, orbitanti intorno a un buco nero chiamato Gargantua.

    Si noti anche la coincidenza con la canzone Lazarus.

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  4. Ciao
    In base al post e ad i commenti mi sono ritrovata in un vero e proprio The Lazarus Project che a che fare con i buchi neri ma non sono riuscita a comprendere pienamente il contenuto

    http://arxiv.org/abs/gr-qc/0104063

    http://www.phys.utb.edu/numrel/research_dir/lazarus.html

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    1. Non sono al corrente di questi addentellati. Cercherò di documentarmi.

      Ciao

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  5. Due ipotesi interessanti, la prima è quella del progetto luciferino per trasformare Saturno in un sole nero:
    http://newwordhera.blogspot.it/2008/12/traduzione-dalo-sito-originale-in.html
    La seconda mette in relazione Saturno con l'LHC del CERN:
    http://www.stampalibera.com/?a=29564
    Un giorno ci spiegheranno a cosa diavolo serve l'LHC?
    La radice SAT è la stessa di SATurno e SATan, poi riflessa in SETH ... MediaSeth? Ciao

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  6. Oddio, astrologicamente parlando, il pianeta che presiede al segno dell'Aquario è Urano. Saturno, come fai notare, è 'maestro'del Capricorno e viene considerato 'in esaltazione' quando si trova in Aquario. Ma, ripeto, è Urano il pianeta che ispira gli aquariani.
    David Bowie era massone e la stella a cinque punte è il pentalfa appartenetne prima pitagorici e poi trasferito ai massoni, nonché emblema dei pentastellati italioti.
    Come il Sole sembra fungere da portale verso altre dimensioni così Saturno, forse la stella primordiale che brillava nei nostri cieli prima che la nostra Terra venisse captata dal Sole attuale, potrebbe anche lui fungere da portale verso un altro Universo. Ma non credo che esso si possa considerare come l'emblema del Male a quanto asseriscono l'ondivago A. Ciccarella ed il ben più consistente David Icke.

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    1. Ogni simbolo è duplice: non a caso l'età di Saturno per i Romani era l'età dell'oro.

      Ciao

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  7. Nel videoclip compare in forma grottesca e parodistica la crocefissione di Gesù. La testa dell'astronauta invece è la reliquia di riferimento che impone la fibrillazione dei corpi ed è collegata al Sole Nero. Secondo me l'allusione all'esoterismo giovannita è evidente. Comunque sia ne sentiremo parlare ancora a lungo di questo inquietante rebus per immagini, parole e musica. Ciao

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  8. Non ho notizie di Bowie massone, ma di lui ossessionato dai libri di Waite (Golden Dawn) e Dion Fortune, intento a cercare di aprire portali anche sotto l’effetto di droghe ce ne parla in ripetute occasioni (e in canzoni) il cantante stesso. Un accenno alla sua ammirazione per Crowley apre la canzone “Quicksand.”
    La prima moglie di Bowie, Angie, nella sua biografia del 1993, racconta che negli anni 70 suo marito era piuttosto addentro alle pratiche di black Magick, anche per una sorta di competizione con Jimmy Page dei Led Zeppelin che era notoriamente un seguace di Alistair Crowley. Secondo le sue parole, confermate anche dallo stesso Bowie in varie interviste, durante un periodo trascorso a Los Angeles nel 1976, marito e moglie si erano trovati a fronteggiare una entita’ di aspetto demoniaco, somigliante a quelle che in inglese si chiamano “gargoyle” (mi scuso, non ricordo il termine in italiano), che era emersa dalla loro piscina e che li aveva portati ad abbandonare precipitosamente l’abitazione che avevano affittato. L’entita’ aveva poi lasciato come una impronta permanente sul fondo della piscina. Riporta Angela nel libro di memorie “Backstage passes: life on the wild side with David Bowie” a pag 336 – traduzione mia: “Ancora non so cosa pensare di quella notte. Va direttamente contro il mio pragmatismo e contro la mia quotidiana convinzione che il mondo normale sia un posto integro , e mi confonde enormemente. Cio’ che mi crea piu’ problemi e’ che se tu volessi chiamare quella impronta il marchio di Satana, non vedo proprio come potrei smentirlo.”

    Saturno/Kronos, divinita’ che presiede lo scorrere del tempo, divoratore dei suoi figli, riveste una grande importanza in alcuni rituali iniziatici , e veniva invocato durante i Saturnalia, celebrazioni nelle quali per una settimana il ruolo di servo e padrone veniva invertito e le regole della morale comune venivano sospese. I tempi non sono poi tanto cambiati, ancora oggi si continua a ballare il sabato, giorno di Saturno (Satur-day, vedi anche Saturday night fever). Il sole nero (o Black Star) e’ presente nella tradizione esoterica nordica, occultato dietro il sole visibile rappresenta il cammino verso l’illuminazione.
    In qualità di “Sole nero” questo astro assume le redini dell’universo durante l’occultamento notturno della Stella del Giorno, il Sole .
    Alle origini della conoscenza astrale il Sole occupava una posizione secondaria rispetto alla Luna. Furono gli Egizi a fondare il culto solare della stella del giorno, attribuendogli una funzione primaria nella fecondazione della piana del Nilo durante il solstizio estivo. Esistono anche riferimenti a Venere come Stella Nera, in un ruolo negative. Anche Venere viene raffigurata con una stella a cinque punte.

    Nella descrizione di Manly P. Hall, Saturno e’ considerate il “guardiano della porta” o “colui che risiede sull’uscio” ( the dweller of the threshold) tra pianeti esterni e pianeti interni, in altre parole tra il collettivo e l’inconscio. Questo e’ il luogo in cui risiede la stella nera, nel transito tra questo mondo e il prossimo. Fino a non troppo tempo fa si riteneva che Saturno fosse l’ultimo pianeta del Sistema solare.
    Negli ultimi due video “Blackstar” e “Lazarus” Bowie appare bendato, simbolo di chi puo’ privilegiare la visione interiore perche’ ha raggiunto l’illuminazione.

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    1. Grazie del ricco approfondimento, Avalon Carr.

      Ciao

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    2. Saturnia è il nome antico di Roma, secondo Virgilio.

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    3. Non sapevo che Bowie si baloccasse con i rituali della Golden Dawn. Ma in quegli anni un sacco di gente provava a giocare con gli incantamenti, le evocazioni ed i rituali. Non pochi però ci hanno rimesso le penne oppure la salute mentale. Con l'occultismo non si scherza. E' assurdo pretendere di manipolare quel che non si conosce.
      Si verificano non di rado gli 'shocks en retour': morti violente e malattie inguaribili che colpiscono gli incauti sperimentatori.

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  9. Bowie era chiaramente versato in temi esoterici e aveva una differente visione del mondo anche in virtu’ dell’infortunio occorso al suo occhio nel 1962 che gli aveva lascito in eredita’ una forte distorsione visiva. Tra i numerosi premi ricevuti nell’ambito della sua lunga carriera, Bowie ebbe anche un Saturn Award (1976).
    “Saturn” e’ anche il titolo di una mini serie di racconti il cui protagonista e’ David Bowie. Interessante la copertina.
    http://nanofiction.org/weekly-feature/reviews/2014/06/saturn-by-simon-jacobs

    Nell’album “The next Day” del 2013, penultimo lavoro dell’artista, comincia a prendere forma una sorta di anticipazione del commiato imminente. Parole e immagini particolarmente sferzanti sono riservate alla religione e ai suoi officianti, soprattutto nella canzone che da titolo all’album:
    “First they give you everything that you want
    Then they take back everything that you have
    They live upon their feet and they die upon their knees
    They can work with satan while they dress like the saints
    They know god exists for the devil told them so
    They scream my name aloud down into the well below

    Here I am
    Not quite dying
    My body left to rot in a hollow tree
    Its branches throwing shadows
    On the gallows for me
    And the next day
    And the next
    And another day”

    Secondo le Upanishad indiane, concetto poi ripreso in teosofia, l’anima umana al momento del trapasso abbandona il mondo passando per un corridoio che si trova nel tropico del Capricorno. Saturno e’ il pianeta che sovrintende al Capricorno

    Lo scorso 8 gennaio, data del compleanno di Bowie, gli appassionati astronomi hanno potuto osservare Saturno e Venere apparentemente insieme e della stessa dimensione, sebbene Saturno sia almeno dieci volte piu’ grande di Venere, in virtu’ di una illusione ottica.
    http://time.com/4172745/venus-saturn-conjunction

    L’ultimo album di Bowie e’ stato pubblicato mentre Saturno transitava in Venere.

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  10. "Nella antica Sumeria Saturno veniva chiamato kayamanu, che significa: il lento. In accadico, invece, lo si chiamava Ninurta. Sembra tuttavia che Ninurta fosse piu spesso assimilato ai principi e alle qualità di Nabu (Mercurio), che i Mesopotamici soprannominavano shihtu, cioe “colui che si alza”. Fonte
    Nella civiltà ellenica era raffigurato sotto forma di SATiro (creatura per metà umana e metà caprina); da cui il successivo accostamento del signore dell'oscurità, SATana, al culto ed all'immagine del dio Pan.
    "(Pan) è un simbolo di Saturno perché questo pianeta è il governatore del segno del Capricorno, il quale emblema è un capro."


    Questo articolo pubblicato nel 2013 "Il Culto di Saturno (Seth, Cronos, Satana)" è molto interessante per gli addentellati su "Saturno"

    Ciao

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    1. Grazie anche a Te, Wlady, per l'utile postilla. Come si evince dai vari commenti, l'analisi del tema Saturno è molto complessa ed intricata. Con Socrate si deve concludere: Scio me nescire.

      Ciao

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    2. E' vero. Si noti pure che per i Sumeri il Capricorno era la Capra-pesce, un segno dunque doppio come i Gemelli, il Sagittario ed i Pesci.

      Ciao

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  11. Ne "Il mistero di Sirio", Robert Temple ipotizza che una luna di Saturno (Mimas, se non sbaglio) sia la casa artificiale di alieni anfibi (identificandone uno nella figura di Ioannes, "uomo-pesce" della mitologia babilonese).

    Questo è il tempo dell'eterno presente, dove tutto è possibile fuorché il cambiamento. Dove tutto è necessario... fuorché una Coscienza.

    Ciao

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  12. Ciao Zret, come fai notare, Saturno è implicato in quella dinamica degli opposti che si riverbera pressoché in qualunque simbolo, attraverso l'avanzamento delle ere cosmiche e il conseguente allontanamento dal Centro. La sua valenza non può essere considerata quindi solo nei suoi aspetti negativi; la radice Sat- è anche quella dell'Essere, del Vero, da cui prende il nome la prima Età cosmica, il Satya Yuga o Età dell'Oro, di cui non a caso Saturno è il mitico Re. Il progressivo oscurarsi dell'Essere nella Manifestazione del mondo trova quale contraltare simbolico il parallelo deteriorarsi delle valenze saturniane che dall'Oro originario vanno ad associarsi al Piombo attuale, in una vera e propria alchimia invertita, cosí come, in àmbito cristiano, lo splendente Lucifero, decaduto, diviene l'oscuro Satana; infatti per l'Astrologia classica il piombo è il metallo associato a Saturno, di cui attributi sono diventati la "grevità", quindi il Peso e la Misura, il Tempo, la vecchiaia, la morte e le ossa, in quanto simboleggianti lo scheletro e dunque la morte stessa; e morte, peso e misura, e quindi anche il Tempo che gli è stato dato per portare con sé quelli che riuscirà a traviare "anche fra gli eletti", sono anche attributi di Satana. Forse, nel pervertimento del simbolo di Saturno rientrano anche le rivelazioni fatte da Ciccarella e confermate da Bergrun - ma laddove il secondo azzarda re-interpretazioni sui simboli esoterici è da rigettare in quanto non fa che porsi nel solco di tutti i fin troppo "volenterosi" esegeti moderni, come Sitchin e Biglino, che riscrivono l'esoterismo secondo categorie profane e pertanto parziali e distorte; l'occhio onniveggente, il pantacolo, il sigillo di Salomone, la Kaaba, ecc. hanno tutti un significato "alto" che non può essere pervertito dalla presunzione modernista del tecno-esoterismo di massa oggi cosí in voga - nonché adombrate dalla "fabbrica degl'incubi" hollywoodiana nel film "Interstellar", sulla funzione effettiva di "portale" per entità "lucifughe", come le definisce lo stesso Ciccarella. Può darsi che al Re decaduto dell'Età dell'Oro tocchi anche questa "parte". In ogni caso, proprio per la duplicità dei simboli, è impreciso dire che "alle origini della conoscenza astrale il Sole occupava una posizione secondaria rispetto alla Luna", come si legge in uno dei commenti; ciò va anche contro l'evidenza delle cose, essendo il Sole il dispensatore di luce e calore sulla Terra, e simboleggiando quindi naturalmente Dio o un Principio Supremo di ordine metafisico, e la Luna potendo risplendere solo per la luce riflessa di esso, e dunque essendo passiva e inerte. Vero è che nel corso delle Ere si sono succedute diverse civiltà con diversi livelli di adesione alla Verità di ordine superiore, e che alcune di queste ne erano cosí lontane dall'aver operato una totale inversione dei simboli.

    Un saluto

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    1. Commento molto denso, Lupo nella Notte. Hai ben illustrato la duplicità dei simboli, anzi la loro polisemia cui alludeva il titolo che ho scelto per la breve riflessione. La radice "sat" ha anche il significato di seminare, spargere da intendere in senso metaforico. Saturno-Chronos è anche l'emblema del tempo, come caduta rispetto ad una perfezione primigenia.

      Ciao

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    2. Opportuna la tua precisazione sull'etimologia, Zret. In effetti il termine latino "sata", "campi coltivati", è stato spesso
      interpretato per associare Saturno all'autunno quando la Natura sembra andare in letargo e si provvede alla semina. In
      realtà, come hai scritto, è piú opportuno darne un'interpretazione metaforica, sebbene anche in questo caso la polivalenza
      dei simboli possa ricoprire anche l'accezione piú concreta. Sí, la caduta nel piombo del Tempo rispetto all'Oro dell'atemporalità.

      A presto

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  13. Riporta Lupo nella notte "è impreciso dire che "alle origini della conoscenza astrale il Sole occupava una posizione secondaria rispetto alla Luna", come si legge in uno dei commenti "-
    Il commento l'ho scritto io, le parole riportate vengono da uno dei massimi esperti di esoterismo di tutti i tempi, Manly P. Hall, nel suo volume "The secret teachings of all ages", ribadite successivamente in "The occult anatomy of man". In rete si trovano anche molti file audio delle sue conferenze dove questi concetti, e molti altri, vengono sviscerati in dettaglio.

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    1. Da un punto di visto simbolico Sole e Luna sono in un certo senso intercambiabili: il Sole è di solito associato al principio maschile; la Luna a quello femminile, ma per gli Amorrei il dio della Luna è appunto un dio e non una dea. In tedesco Sole è femminile etc. Nelle culture matriarcali, di cui alcuni autori contestano l'esistenza, la Luna è centrale. In ogni caso, quando si tratta di emblemi è difficile districarsi, perché il simbolo è tutto e niente per la coincidentia oppositorum.

      Ciao

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  14. Rispondo a parte perché dalla postazione in uso è impossibile farlo nel riquadro aperto dal link "Rispondi".

    @Zret: Opportuna la tua precisazione sull'etimologia, Zret. In effetti il termine latino "sata", "campi coltivati", è stato spesso interpretato per associare Saturno all'autunno quando la Natura sembra andare in letargo e si provvede alla semina. In realtà, come hai scritto, è piú opportuno darne un'interpretazione metaforica, sebbene anche in questo caso la polivalenza dei simboli possa ricoprire anche l'accezione piú concreta. Sí, la caduta nel piombo del Tempo rispetto all'Oro dell'atemporalità.

    A presto

    @Avalon Carr: L'imprecisione sta nel fatto che si tratta di una questione di "successione" principiale e non meramente cronologica, essendovi stati molteplici avvicendamenti che originano da coordinate meta-storiche. Citare solo la sostanza del commento omettendo il commentatore voleva appunto evitare che una questione di principio "scadesse" a questione personale. La fonte indicata mi sembra sopravvalutata nonché ambigua per l'organicità a logge massoniche di dubbia natura, nonché contigua al preteso neo-rosicrucianismo d'Oltreoceano, facente parte a pieno titolo di quel "minestrone" neo-spiritualistico dell'epoca
    moderna. Meglio affinare comunque un proprio vaglio interiore fondato su elementi positivi, sí, ma non "positivistici", piuttosto che rifarsi acriticamente a un astratto quanto nella fattispecie discutibile "principio di autorità".

    Saluti

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  17. @Lupo nella notte – un ragionamento molto pomposo da novello Savonarola che si prende molto sul serio, il tuo, che mi ha fatto sorridere, e te ne ringrazio. Fa sempre bene un po’ di buonumore.
    Riguardo a Manly P Hall, la tua e’ una opinione personale, per quello che vale, condivibisile o meno. Sarebbe opportuno e interessante verificare a quale “principio di autorita’” attingi tu, forse qualche scuola iniziatica kemetica?
    Divertiti e cordiali saluti
    ACxx

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  18. Prendo atto che adesso il nervosismo e l'irritazione si chiamano "buonumore". Forse si prende piú sul serio chi cita con magniloquenza il proprio "santino" aspettandosi che l'interlocutore ammutolisca per cotanto venerabile esempio. Comunque, per quanto riguarda il personalismo, come volevasi dimostrare... :)

    La saluto

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    1. Wolfie, chill out. L’irritazione e’ tutta tua, a giudicare dal tono di quello a cui si stanno irrigidendo le arterie. Una risata ogni tanto allunga la vita.
      Di santini ne hai bisogno tu e gli altri dogmatici come te.
      E con questo concludo questa disputa inconcludente che l’amico Zret non merita nel suo blog. Preferisco dedicarmi a attivita’ stimolanti come l’inamidamento dei centrini ;))

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  19. È vero, mi scusi, ad innervosirsi con tutta evidenza dev'esser stata solo la sua tastiera, visto che per riuscire a "domarla" le ci sono voluti ben tre tentativi e un quarto d'ora abbondante... :) Nel leggere, il "tono" ce lo mette chi legge. Tra i miei interventi non c'è alcuna differenza nel "tono", basta confrontarli. Ognuno è responsabile dei "toni" che vuol vedere nello scritto di un altro, almeno in mancanza di una punteggiatura inequivocabilmente chiarificatrice. I dogmatici sono coloro i quali, dopo aver citato il loro bravo santino con tanto di squilli di tromba, si identificano talmente con il pensiero di quello da reagire scompostamente, magari con un'ironia facile quanto lepida, alla prima espressione di un pensiero da esso discordante, senza argomentare alcunché, inoltre, ma limitandosi a recitare scolasticamente una lezioncina mandata a memoria, e che infine negano l'evidenza ostentando il suo opposto quando qualcuno osa ledere la "maestà" del suddetto santino. Meglio rileggersi, prima di perseverare. Come vanamente già specificato non c'è alcun bisogno di polemiche personali, né - com'è palese - nell'intervento che l'ha tanto irritata vi era alcunché di personale nei suoi confronti. Nel personale è voluta - dovuta - scendere lei. Se lei fosse stata serena avrebbe contestato le affermazioni nel merito anziché lasciarsi afferrare dall'emotività e muovere immotivati attacchi personali facendosi scudo del suo santino. Ma, appunto, "come volevasi dimostrare". Ma questa è una sottolineatura dell'ovvio, chiunque legga può vedere come stanno le cose. Sul fatto che Zret non meriti nel suo blog simili tristi spettacoli, ha perfettamente ragione. E adesso se vuol prendersi l'ultima parola - o attribuire al commento un qualsivoglia "tono", quello che piú le conviene - si accomodi pure.

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