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Nel 1956 uno studente universitario dichiarò di aver incontrato Majorana in una cava abbandonata nei pressi di Caserta, ivi giunto a bordo di un disco volante insieme con due scienziati sovietici, anch’essi scomparsi inspiegabilmente dall’U.R.S.S. Lo studente ricevette dal fisico catanese un messaggio in cui si ammoniva l’umanità circa i gravissimi, irreversibili pericoli di un olocausto nucleare.
Quello che segue è uno stralcio della comunicazione.
“L’uomo del pianeta Terra ha raggiunto il punto in cui la scienza ha superato ed avvilito il suo spirito e mortificato la sua saggezza. Ora l’uomo è veramente capace di sterminare sé stesso e tutta la vita sulla superficie del pianeta… Egli è ugualmente capace di intervenire in modo nefasto nell’universo. Può nuocere, cioè, alla galassia alla quale appartiene. Questo non deve accadere, perché perturberebbe la vita anche su altri pianeti e la Legge universale proibisce tutto ciò”.
In questi ultimi anni, qualche uomo di scienza ha rilevato come la Terra sia tutt’uno non solo con il sistema solare, ma anche con la galassia: le presunte parole di Majorana non erano invenzioni.
Fonti:
C. Paglialunga, Alla scoperta della Terra cava, 2001
L. Sciascia, La scomparsa di Ettore Majorana, 1975
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