24 febbraio, 2006

Evitiamo le pere

Recentemente il presidente del senato, marcello pera, ha presentato un manifesto dei valori della civiltà occidentale. La sua ridicola iniziativa s’inserisce in questa stucchevole polemica suscitata dalla nota vicenda delle vignette su Mohamed, con tutti gli strascichi (la maglietta di calderoli, l’assalto all’ambasciata italiana in Libia, l’uccisione di cristiani in Nigeria…). La situazione sarebbe grottesca, se non fosse tragica, poiché tutti questi eventi sembrano i prodromi, orchestrati dalla sinarchia, di un futuro conflitto. Insomma, all’orizzonte si addensano fosche nubi, che potrebbero essere anche radioattive.

I soliti gazzettieri, come “porci in brago”, sguazzano in queste diatribe disgustose sul cosiddetto “scontro di civiltà”, sui principi del mondo occidentale da difendere e da valorizzare. Ora vorrei sapere quali sono questi ideali, quando è notizia recente quella della condanna senza condizionale a tre anni di reclusione inflitta a David Irving, l’autore di opere – così affermano i giornalisti di regime – in cui ha negato l’olocausto. Ora, senza addentrarmi nella questione dello sterminio degli Ebrei prima e durante la seconda guerra mondiale, mi sembra che tale sentenza sia la dimostrazione di come la “civiltà” occidentale sia del tutto dimentica dei valori su cui dovrebbe fondarsi, ad esempio quelli dell’Illuminismo.


Penso al misconosciuto illuminista partenopeo Gaetano Filangieri, il quale saggiamente affermava che è bene si pubblichino tutte le idee, senza censurare neppure quelle aberranti, assurde, poiché è il tribunale dell’opinione pubblica a sceverare tra il vero ed il falso. “Filangieri afferma la legge inderogabile della libertà di stampa, il fatto cioè che essa non può comportare limitazione alcuna. Bisogna avere il coraggio di pubblicare anche l’errore, fiduciosi che la verità troverà la forza di prevalere. Il convincimento di fondo è la fiducia nella dignità della ragione umana, che è poi il perno della democrazia”.(M Pazzaglia)Invece, nella nostra società sempre più coercitiva e tirannica, si punisce, per dirla con Orwell, lo psicoreato di Irving, colpevole di dissentire dalla maggioranza degli storici.

Quali sono i valori che pera intende salvaguardare e promuovere? Perché tutti codesti politicanti, pseudo-intellettuali, pennivendoli, filosofastri, invece di riferirsi, nei loro vaniloqui elettorali, nei loro marcescenti deliri mediatici ad Oriana Fallaci, non citano spiriti magni come Filangieri?

Infine, non sa pera che un recente decreto del governo ha inasprito le pene per chi fa uso di…?

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