20 febbraio, 2006

La breccia

Ieri sera una rete nazionale ha mandato in onda un’inchiesta sull’attentato al Pentagono, per mettere in luce i misteri di quell’evento: i danni relativamente ridotti provocati dal presunto Boeing 757 (in realtà quasi certamente un missile), i pali della luce divelti alla base da un fantomatico aeroplano che avrebbe dovuto volare rasoterra, grazie ad un abilissimo pilota per aprire nell’edificio del Pentagono quella piccola breccia che tutti abbiamo visto, la portentosa ed inespilcabile scomparsa dei rottami del velivolo, soprattutto del gigantesco timone, la presenza di suppellettili quasi intatte nonostante il gigantesco incendio che, alimentato da una quantità enorme di carburante, avrebbe dovuto incenerire tutto etc.

Non è questa la sede per dimostrare che nessun aereo colpì la sede del ministero della “difesa”, che gli attentati del 9 11 furono orditi e perpetrati dalla sinarchia come dimostrato di là da ogni ragionevole dubbio da Blondet e da Icke, solo per citare due nomi.

Non è questa la sede per far riflettere sull’apparente coincidenza nelle date: il Pentagono fu inaugurato il giorno 11 settembre del 1941 e centrato dal missile, in un settore dell’anello esterno, l'11 settembre 2001. La Confraternita è ossessionata da questi simboli.

Vorrei, però, far riflettere sull’atteggiamento tenuto dagli ospiti incalzati dalle domande del conduttore, poste in modo innocentemente ed involontariamente insidioso. Gli “esperti”, quasi tutti militari, erano balbettanti e tremebondi come scolaretti che la maestra ha colto in flagrante mentre copiano. Essi hanno dimostrato, con le loro risposte capziose, risibili, puerili, contraddittorie, di conoscere il segreto su cui, per paura, tacciono. La loro pusillanimità è colpevole, perché costoro probabilmente sono gli stessi che organizzano i voli relativi alla nefanda attività di irrorazione, con perniciose sostanze chimiche, delle zone abitate.

Infine, noto che la trasmissione è stata deludente per chi conosce la verità, mentre ha forse insinuato qualche dubbio in chi è convinto che il 9 11 fu un’operazione islamica. Purtroppo di più non si è potuto ottenere, poiché l’indagine traeva spunto da premesse errate, ossia dal presupposto che, a schiantarsi contro il Pentagono, fu un aereo, laddove è assodato che non fu così. La situazione ricorda quelle ricerche “storiografiche” sul Cristianesimo primitivo che partono dalla convinzione che i Vangeli sono complessivamente attendibili. Le premesse errate generano conclusioni altrettanto sbagliate, alla Messori.

Certo, si è aperta una breccia nel muro della censura e del depistaggio, ma è poca cosa, anche perché, nel frattempo, l’azione del governo occulto diventa sempre più pervasiva e capillare, mentre la massa, già poco intelligente per definizione, sta per essere lobotomizzata in maniera definitiva.

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