17 luglio, 2006

La lezione di Ad Reinhardt

Esistono segni invisibili.

Ad Reinhardt è il pittore statunitense (Buffalo 1913 - New York 1967) che, dopo aver dipinto quadri astratti negli anni 30 del XX secolo, opere che risentivano dell’arte decorativa indiana ed araba, si orientò, negli anni 50, verso composizioni di impianto geometrico tendenzialmente monocrome, giocate su quasi impercettibili variazioni tonali di verdi, di bruni, di violetti. Il precedente di queste tele deve essere cercato nel celebre Quadrato bianco su fondo bianco (1919) del pittore russo Kasimir Malevic, un olio in cui la forma razionale, regolare e quasi disumana del quadrato sfuma in modo indistinto sulla texture in un contesto compositivo che, come spesso avviene tra gli artisti più logici e costruttivisti, ha qualcosa di mistico.

Reinhardt, nelle sue tele più esemplari, porta alle estreme conseguenze la lezione di Malevic, affidando a differenze cromatiche minime il compito di sollecitare le abilità sensoriali dell’osservatore affinché la percezione diventi sempre più acuta, essendosi abituati a discernere forme evanescenti e passaggi graduali.

Nel mondo contemporaneo, in cui la percezione del “reale” è confusa, basata su schemi behavioristici (stimolo-risposta), su icone e messaggi subliminali, su un bombardamento di segnali non decodificabili o di segni il cui significato risulta distorto a priori, la “lettura” e l’osservazione dei quadri di Reinhardt diventano un allenamento percettivo che è un utile presupposto per la comprensione dei fenomeni.

Certo, le persone sono inclini a fruire messaggi molto più semplici ed accattivanti: il film spettacolare, il quadro banalmente veristico, le immagini dinamiche ed iperreealistiche di un videogioco, sicché l’arte impropriamente definita astratta, è considerata astrusa, gratuita, cerebrale. Esiste in verità anche una pittura astratta deteriore, quella che è solo esornativa, ma, accanto a creazioni grossolane, spiccano quelle di figure come Reinhardt, attenti alle sfumature (Nietzsche docet), ai valori tonali sulla soglia dell’invisibile, al linguaggio pittorico in sé.

Chi impara a percepire, potrà poi comprendere, ossia abbracciare con la mente, per intelligere, che è vedere, cogliere dentro.

5 commenti:

  1. Grazie al tuo commento, ho potuto apprezzare proprio le sfumature dell'opera che hai messo come illustrazione, e devo dire che contiene qualcosa che si fa veramente sentire!

    Non è strano che una persona come te, che vive dall'altra sponda dell'Adriatico in cui io vivo, è predisposta ad affrontare la realtà proprio a partire dalle sfumature che forse sono ciò che riesce di più a far trapelare la natura nascosta delle cose....

    Zret, stai introducendo delle grandi cose!
    E' chiaro che uno che vive nella città dove si spense un genio la cui incredibile arte, in seguito arraffata dagli Illuminati (che forse seppero "provocargliela" per poi aspettare e vederla germogliare in un frutto maturo da cogliere...), e cioè Richard Wagner, non può, se "sintonizzato" rimanere indifferente a certe espressioni dell'animo/a umano/a!

    Penso che su questo pianeta sia difficile trovare un blog o un sito dove si parla della aggressione degli Illuminati al Libano e subito dopo delle sfumature di un artista dell'astratto!!!

    -------------------------------

    E proprio di sfumature volevo parlare. Tu hai quasi lanciato una domanda/sfida su certi silenzi di Blondet, io ti rispondo lanciando una domanda/sfida su certi silenzi non solo di Blondet, ma di altri siti di controinformazione, anzi, di tutto un mondo di controinformazione.

    Ho già formulato in via embrionale la domanda, quando mi ponevo il problema per cui come mai, il presidente dell'Iran, così antisionista, anti-imperialismo americano, anti neocon e anti Bush, come mai tace sulla verità dell'11 settembre?
    Come mai tace Putin (a parte una timida intervista due anni fa a una radio minore, aveva più il sapore di un avvertimento mafioso tra gang)?
    E la Cina? Posso capirla con la sua politica di non aperta sfida agli USA, ma perchè l'amico Kim Jong Il non chiama i giornalisti e rivela a loro l'inganno dell'11 settembre? (forse perchè sta per ricevere (o ha ricevuto) le centrli nucleari della Asea Brown Boveri di Rumsfeld?)
    Perchè Chavez, CAstro, Morales o altri, non fanno una bella dichiarazione congiunta?
    Vogliono fare un favore a Blondet? A Nexus? a Luogo Comune?

    E la "domanda da cento pistole" (stile "in Plane Site", appunto).

    Perchè su Luogo Comune, da Blondet, su Nexus (per quello che ho visto e sento) e su tutti i siti e organi di controinformazione, non ci si fa queste domande?

    Emagari spesso si plaude alla genuinità dei vari Chavez, Morales, Ahmanijehad (mi pare si scriva così)proponendoli certe volte come alfieri del fronte anti-neocon, antiBush, anti-imperialismo USA, antisionista ecc.?

    Mi fermo, forse sto superando il limite di ciò che viene concesso ad un blog o un sito per poter sopravvivere.
    Gli Illuminati di solito non mettono cartelli con il "limite di velocità", ma non significa che non esista il limite, devi "impararlo da solo".

    Saluti - avleS.

    RispondiElimina
  2. Impararlo per poi superarlo e stracciare le multe, come Icke! ovviamente.

    avlES.

    RispondiElimina
  3. Avles, non lo dico per lusingarti, ma è difficile trovare persone acute e colte come te. Alle domandi, in parte retoriche, che poni, risponderei in questo modo: i siti di controinformazioni sono voluti ed autorizzati dal sistema (la classica carota); Ahmanidejad fa parte del gioco (secondo alcuni è un agente della C i A infiltrato e anche secondo me). Sono tutti più o meno d'accordo. Chavez pure? Può darsi oppure teme ritorsioni? Bisogna affinare sempre più la percezione e la comprensione: con certi occhiali potremmo vedere la sostanza (Vedi Essi vivono). Mi chiedo, però, se veramente voglio vedere tutto: forse voglio illudermi ancora per un po' che almeno Chavez non sia un loro burattino. Grazie delle tue parole e del tuo contributo. Ciao Zret

    RispondiElimina
  4. Chiedo scusa per gli errori di battitura. Zret

    RispondiElimina
  5. Con la percezione ci lavoro tutti i giorni... ma di arte non ci capisco molto:-/ Sono sotto zero, ancora meno della storia!
    Posso solo soffermarmi sulle sensazioni e le emozioni che mi suscita la vista di un quadro, ma non chiedetemi notizie su stile, autore e periodo, farei la figura dell'idiota.
    Grazie per la goccia di informazione che anche oggi ci hai dato...
    Ciao Zret... :-)

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...