13 maggio, 2008

Verità

La ricerca della verità è passata di moda, è obsoleta, considerata un'anticaglia. Quanti filosofi e scienziati hanno indagato, col loro ingegno e con disinteressato amore per la conoscenza, il mondo alla ricerca della verità, di qualcosa degno di essere creduto! Quanti profeti l'hanno proclamata, sapendo che gli uomini sarebbero accorsi ad ascoltare quel grido! Oggi quanti perseguono la verità? Gli scienziati sono impegnati con alacrità nella diffusione di volgari menzogne; i filosofi si pavoneggiano con virtuosismi verbali. La gente comune anela alle bugie.

Ancora oggi non siamo riusciti a comprendere quale legame colleghi la cosiddetta causa al cosiddetto effetto e quindi, in ambito empirico, siamo fermi al concetto del post hoc elaborato da David Hume. L'indagine delle verità ontologiche, quelle essenziali, da cui dipende il principio e la fine, è del tutto ignorata.

E', però, nel campo delle verità storiche che l'uomo medio-basso manifesta un totale rifiuto per qualsiasi indicazione che potrebbe mettere in discussione una consolidata sebbene falsa visione dei "fatti". Siamo sinceri: alla massa non interessa alcunché delle verità vere. Essa si pasce delle bugie dei media ufficiali. Che tali bugie siano contraddittorie, inverosimili, assurde poco o nulla importa, purché le menzogne siano rassicuranti e gradevoli. D'altronde è comprensibile che molte persone preferiscano crogiolarsi tra illusioni consolatorie piuttosto che intraprendere un percorso difficile verso verità sconvolgenti. Sì, la verità ci farà liberi, ma a quale prezzo? La verità ha il volto conturbante dell'ignoto: chi oserà fissarlo? Saremo finalmente liberi da pregiudizi, vieti schemi interpretativi, banali convincimenti, ma dopo aver guardato in quale oscuro abisso!

E' per questo che molti distolgono lo sguardo persino dall'ombra delle verità. Non vogliono vedere, non vogliono guardare: sono dominati da una paura incontrollabile, la paura di perdere dei punti di riferimento per quanto fittizi. Ecco perché, ad esempio, le scie chimiche non esistono: non perché costoro non siano in grado di comprendere che qualcosa non quadra nei nostri cieli sfregiati, ma poiché ammettere anche solo per un istante che i governi sono i nemici giurati dei cittadini significa rinunciare ad una vita nel proprio guscio protettivo.

Il motto di Capitano Nemo è noto: La strada per la libertà passa attraverso la conoscenza. Ecco il nodo di Gordio: l'uomo medio-basso non conosce i retroscena di politica, economia, finanza, religione... né vuole conoscerli. Per lui l'ignoranza è forza, la forza di un’abitudine all’autoinganno. In lui non alberga quell’inclinazione innata di chi vorrebbe conoscere il perché del perché. Egli, simile ad un esploratore ardimentoso, affronta mille pericoli, rischia la vita, si perde in tortuose avventure: alla fine trova l’arca che tanto ha cercato. La apre, ma non è escluso si accorga che contiene solo i pochi lacerti illeggibili di un rotolo polveroso.

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7 commenti:

  1. Sarà perchè la Verità fa male,come cantava la Caselli!
    la si sfugge!
    Pur dubitando di tutto e di tutti,non ci si dà la pena di cercarla!
    si vive superstiziosamente,fatalisticamete,menefreghisticamente!
    alla giornata!tra lavoro e tv!forse un po' di famiglia...forse!
    C'è una verità sotto gli occhi di tutti,ovvero lo sfacelo Italia eppure nessuno se ne cura!è come se non ci fosse!figurarsi se ci si mette alla ricerca di una VERITA' CHE VA OLTRE!in definitiva a che serve?
    cercare la Verità è un fatto che riguarda l'Anima,troppooo! per gente immersa nel materialismo!e nella dissacrazione di tutto!
    ..eppure ce ne sarebbe tanta da scoprire!con grandi vantaggi per lo spirito e di conseguenza nella vita pratica!
    questo almeno il mio modesto parere...senza fare letteratura! che non è il mio forte!
    ciao zret
    angela

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  2. Per il vostro emisfero destro ;-)
    it.youtube.com/watch?v=S3qVMC0PizY

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  3. Ciao a tutti, la ricerca della verità presuppone molta buona volontà e una grande capacità di mettersi in discussione. Solo sperimentando si può tentare di giungere vicini alla meta, spesso dobbiamo modificare il nostro punto di vista alla luce di nuove convinzioni. L'uomo medio purtroppo ha perso la volontà di cercare quello che anima la propria esistenza, quello che regola il mondo e altera gli equilibri fra gli esseri. Molto più facile cambiare canale o girarsi dall'altra parte, ma per quanto ancora questa logica potrà essere adottata?

    Mi permetto di segnalare una cosa che ho scritto l'anno scorso, credo si possa considerare attinente al tema...

    Ciao, un carissimo saluto

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  4. la verità è ciò in cui ogni singolo uomo crede,quindi non una, ma bensi miliardi di verità,o miliardi di mondi.(come preferite)
    forse c'è nè una che uguale per tutti,ed l'unico modo,a mio parere per avvicinarla è;un sano atto di volontà si,ma essa deve servire come miccia,seguita da ciò che per me è l'unica arma che l'uomo ha,l'immaginazione.


    un caro saluto.anto-az

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  5. Zret, sei troppo buono con me!

    Ti abbraccio...

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  6. Di ogni verità è vero anche il contrario, diceva Hesse. E' forse un'affermazione che avalla il relativismo, ma essa ci affranca dal dogmatismo.

    Freenfo, è stata un'occasione per rileggere il tuo articolo che evidentemente era una vena che è affiorata.

    Ciao a tutti!

    P.s. Qui oggi scie a iosa.

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  7. zret ... hai fatto riferimento al capitano nemo nel post ... ma è dal 7 aprile che non posta più sul suo blog ... ma ritornerà ? ... manca un po a tutti

    VibraVito

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