23 marzo, 2006

Un grido nelle tenebre (tratto da "Incontri con esseri umanoidi" di Albert Rosales)

30 gennaio 2006, Bragg creek, Alberta, Canada. Sono le due di notte. Due testimoni furono svegliati da un scricchiolio sui vetri della casa. Guardarono fuori e videro una ventina di minuscole luci nel cielo. I testimoni afferrarono la videocamera e cominciarono a filmare. Gli oggetti erano alti nel firmamento, si muovevano e si libravano liberamente in ogni direzione, una sopra l’altro a non molte miglia di distanza. Il fenomeno continuò per circa un’ora.

Quindi i testimoni si accorsero che gli oggetti diventavano più grossi, a mano a mano che scendevano verso terra. Dichiararono di aver manovrato la videocamera per inquadrare uno o due di quegli oggetti, ma le immagini realizzate sono di scarsa qualità. All’improvviso il crinale dei monti, distanti circa un miglio e mezzo in direzione nord, cominciò ad illuminarsi. Molti oggetti non furono più visibili. D’un tratto un forte vento cominciò a soffiare verso la casa, la luce iniziò a pulsare all’orizzonte e nuvole di fumo si levarono da quel chiarore. Uno dei testimoni tentò di usare il telefono, ma l’apparecchio non funzionava ed emetteva uno strano ronzio.

I testimoni si sporsero dalla finestra per vedere ed udire meglio. Udirono un ululato da far accapponare la pelle, diverso da quello di un coyote che essi conoscevano bene, ma quasi come una sirena. L’ululato fu seguito da un urlo da far agghiacciare il sangue, del tutto inumano. Il grido riempì l’intera valle. Ciò che accadde dopo fu inusuale nell’inverno del Canada, poiché cominciò a spirare una brezza calda da nord, il cui odore era simile a quello di plastica bruciata.

Quindi i due sentirono rumori sulle pareti dell’abitazione: clangori, stridii, schianti. Entrambi videro una figura alta e pallida, dagli occhi luminosi, che correva lungo il sentiero. Atterriti, si chiusero a chiave nell'abitazione. Guardarono fuori dove videro il fumo dileguarsi dal profilo delle colline e scorsero di nuovo le piccole luci azzurre che, librandosi, si alzarono nel cielo, rimanendo visibili ancora per un po’ di tempo.

Traduzione dall'inglese a cura di Zret.

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