05 febbraio, 2008

Metabolismo

Olio su tela di Lucio FontanaE' più facile, a volte, metabolizzare un lutto, un evento tragico, funesto che certi particolari: sguardi che feriscono, parole indelicate, silenzi pieni di livore o di imbarazzo. Sono epifanie di un mondo inquietante, quello che si nasconde dietro le luccicanti apparenze della cortesia e dell'affabilità.

E' sufficiente il frammento di un attimo per rivelare l'orrore. E' singolare come questi invisibili, istantanei accadimenti restino impressi nella nostra memoria, marchi indelebili, incisi a lettere di fuoco. Continuiamo a vivere come se nulla fosse, ma qualcosa si è incrinato. Camminiamo per la strada, ma di quando in quando, affiora quel ricordo (agguati della memoria): il volto di un passante, un rumore, l'istantanea di un luogo e quella reminiscenza dolorosa, lancinante si riaffaccia alla mente. Come neutralizzarla? Come metabolizzarla? E' tutto inutile: invano ci perdiamo nelle frenetiche attività quotidiane. Questi ricordi sgradevoli sono indistruttibili, sono ombre che nessuna luce può cancellare e nessuna notte può inghiottire. Davvero l'arte dell'oblio è la più difficile.

Anni spesi a studiare argomenti che dimentichiamo in pochi minuti, mille tentativi per ricordare frasi ed aforismi che verrebbero a taglio in certe circostanze, ma non resta nulla, mentre questi ospiti sgraditi e petulanti continuano ad aggirarsi attorno a noi. E' solo una fuggevole occhiata: si può obliare e forse siamo stati noi ad attribuirle quel significato così profondo e tremendo. Non è così: la chiaroveggenza è un dono fatale. Come una goccia di acido che scava il marmo, così quella sillaba pronunciata a fior di labbra, quasi inavvertita, lascia un solco nell'anima. Per sempre.

8 commenti:

  1. Si può istruire la propria psiche per cose del genere, il che è: per prima cosa molto efficace (provato in prima persona) e di per se fa anche riflettere su argomenti più profondi della mera psicologia. Se l' ultima frontiera non è lo spazio ma la mente, le materie adatte a comprendere NOI STESSI sono la programmazione neuro-linguistica e la fisica dei quanti.

    Un saluto caro zret, ti sono vicino, ho scorto nel tuo articolo amarezza, qualcosa che anch' io ho provato e provo ancora a volte. Spero che il cammino che stiate intraprendendo (qualunque esso sia) possa portarvi alla serenità dell' Anima. Il dolore è atroce a volte, ma se si comprende la maestosità di quanto fin' ora ci è stato negato di vedere, ogni supplizio viene affrontato con rinnovata gioia di esistere, è paradossale ma così.

    Vivere, essere puri di cuore e morire, per rendere immortale il nostro spirito.

    G. Rol

    Un fraterno abbraccio, compagnio di viaggio, affronteremo insieme ogni cosa e il risultato non potrà che essere UNO.

    Donnie.

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  2. Ciao Donnie, il calice contiene un farmaco amaro, ma bisogna berlo. Un giorno dimenticheremo ed allora le ferite si rimargineranno. Il taglio sulla tela sarà una porta verso un'altra realtà... La fisica dei quanti (e non solo) docet.

    Ciao e grazie.

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  3. i tagli di Fontana sono un'elevata rappresentazione dell'universo umano.
    per poter salire a una dimensione superiore nella nostra crescita bisogna doverosamente affrontare dei tagli con il passato e con le cose stabilite. se così non fosse, se il dolore non ci attraversasse la nostra vita diverrebbe inevitabilmente stasi, mummificazione spirituale. nel taglio sta giustamente a noi scorgere una semplice ferita o una porta, un'apertura verso una dimensione nuova e prima a noi sconosciuta. Non siamo noi che effettuiamo i tagli ma l'artista che con la sua creatività cerca di aprirci gli occhi, ci aiuta a vedere un nuovo mondo superiore, non ci spinge mai, ma ci attende dall'altra parte dove Egli è già entrato. Quando accade questo,in quel momento è per noi quella porta. Fuori, le stanze eterne, dèdali ove osservare il dolore di chi ha rinunciato a seguirci nella strada dell'amore.

    ciao Zret,l'amore è come l'amicizia quando sono veri provengono dallo stesso universo, quello in cui si è diretto chi ha scelto la verità come suo vessillo e soprattutto nel proprio cuore. se dunque l'amicizia è fatta d'oro verrà affinato ma se sono legno o paglia bruceranno nel momento della prova.


    un'abbraccio nella luce, Dio è ancora sul trono
    Giona

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  4. Queste lacerazioni ci aiutano a crescere. I quadri di Fontana sono all'apparenza iconoclasti, ma i tagli creano una circolazione nello spazio, un contatto tra dimensioni. Oltre, verso un'altra realt�.

    Anche il seme deve spaccarsi per germogliare.

    Ciao e grazie.

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  5. Che tutte le reltà possano essere una. Un'unica grande speranza, un'unico respiro per far germogliare il seme dell'albero della vita.

    ciao

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  6. Ciao Fenice, l'albero della Vita è per ora un alberello, ma credo che crescerà.

    Ciao!

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  7. Mi "ricorda" un caro argomento che ho studiato tempo fa, che far luce su certi meccanismi fra persone:

    http://www.digamma.com/cav/

    LeggeteVi tutto e fatene tesoro!

    Con affetto,
    ALEXY

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