06 ottobre, 2010

Daniel X Missione: vendetta

James Patterson e Michael Ledwidge sono gli autori di un romanzo intitolato “Daniel X, Missione: vendetta”. La storia ha per protagonista Daniel, bimbo di tre anni, i cui genitori sono i Custodi della lista, l'elenco dei criminali alieni più pericolosi che si nascondono sulla Terra. La Mantide, un essere spietato, per appropriarsi dell'elenco, uccide i genitori di Daniel che assiste all'assassinio, salvandosi per miracolo. Trascorsi dodici anni da quel traumatico giorno, Daniel decide di usare i suoi formidabili poteri - la capacità di creare oggetti con la forza del pensiero e di spostarsi alla velocità della luce - per vendicarsi, neutralizzando i fuorilegge della lista. La sua caccia punta all'eliminazione del Numero Uno, la Mantide: Daniel è l'unico che può scovarla per allontanare dal mondo la catastrofe...

Questo è l'intreccio di un'opera che, sin dal reboante titolo, tradisce l'infinita miseria in cui è precipitata la narrativa. Qui non interessano le pressoché inesistenti qualità letterarie di un testo che, però, merita attenzione per alcuni adombramenti di possibili verità. La Mantide evoca, infatti, la struttura gerarchica che nell'Ufologia di questi ultimi anni, al confine tra folklore e strabiche intuizioni, avrebbe identificato i "gruppi di potere alieno", con al vertice gli Insettoidi, i quali controllerebbero altre specie. E' ovvio che è impossibile pronunciarsi su tale ricostruzione ipnotica, ma antichi miti, pitture rupestri ed altre testimonianze risalenti al Paleolitico ci hanno lasciato pur labili indizi di un'inquietante dominazione.

Ad esempio, i San (appartenenti all'etnia dei Boscimani) venerano un dio creatore dal nome Kaggen che significa Mantide. E’ comunque nell’Ufologia più sinistra che si rinvengono rimandi ad un'egemonia insettoide. Philip Imbrogno, intervistato da Lavinia Pallotta, così si esprime a proposito dell’inquietante Progetto Philadelphia: “Hynek venne contattato da una persona che affermò di aver partecipato al progetto. Hynek si recò in Messico per incontrare il testimone Carlos (nome in codice) perché questi sentiva che la sua vita era in pericolo. Sembra che fosse il terzo Carlos e la storia era stata tramandata ai successori. In questa versione del famigerato ‘Project invisibilità’, la nave scomparve per andare in un’altra dimensione dove l’equipaggio incontrò esseri intelligenti simili ad insetti che condussero esperimenti su di loro. Quando la nave fece ritorno, metà dell’equipaggio era scomparso. Secondo questa versione, si era aperta una finestra dimensionale: gli esseri dell’altra parte la stanno tenendo aperta per venire nel nostro mondo e noi non siamo in grado di chiudere il portale”.

Lo scienziato statunitense, Terence McKenna, autore di “True hallucinations” e di “The invisibile landscape”, descrive “un incontro con intelligenze insettoidi che avevano cose curiose da dire sulla natura del tempo”.

Ci si chiede se certi autori (siano pure autori di un bric à brac che si stenta ad inscrivere nel sottogenere narrativo della fantascienza) captino, come nel caso di Williamson, dei segnali di mondi tangenti o se, impossessatisi di acuminate schegge di verità, decidano di incastonarle - assai male - nei loro libracci per attirare il pubblico di sprovveduti ed annoiati lettori e per tastarne le reazioni. Questo vale per “Daniel X”, dal cui tedioso intreccio, per nulla riscattato da pericolanti ellissi o da una suspense da telefilm, si può comunque estrarre qualche utile cenno. La risposta se la storia delle élites esogene ha un suo fondamento o se è un'abile mossa della disinformazione ormai scuola con il maestro ed i discepoli, è affidata ad ulteriori indagini.

In questi tempi di ferro, tempi in cui la "scienza" è abortita nella saccente propaganda e l'istruzione è piattume, paradossalmente qualche spiraglio sul retrobottega si apre grazie alla consunta letteratura di consumo.



APOCALISSI ALIENE: il libro

14 commenti:

  1. Non ritengo che questa letteratura, che è finalizzata solamente a procurare soldi agli editori, sia degna anche solo di essere citata in un discorso, se non per esprimere il disprezzo che chiunque può provare per essa.
    Questi autori hanno infangato il genere della fantascienza scrivendo solo ciò che il pubblico vuole leggere e limitandosi a seguire le tendenze del momento.
    La fantascienza dovrebbe essere usata, attraverso l'uso di metafore e dell'effetto di spaesamento,per parlare di argomenti più alti senza dover obbligatoriamente annoiare il lettore. Chi si serve di questo mezzo per il vile scopo di lucro non dovrebbe certo essere considerato, e non bisognerebbe certo pensare che le sue parole possano avere una validità o un fondo di verità, poiché sono frutto di una mente corrotta.

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  2. Plinio il Vecchio affermava che, anche da un pessimo libro, si può trarre almeno un insegnamento o un'informazione fruttuosa. Naturalmente l'enciclopedista latino aveva ragione; altri torto.

    Ti assicuro che il tanto incensato Isaac Asimov, pur ritenuto uno dei corifei della fantascienza, non ha che pochissimi pregi e moltissimi difetti.

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  3. Ho sempre pensato che un figlio che non riesce bene a scuola, non è necessariamente pigro o stupido, è diverso per lui cercare uno sbocco parallelo che gli permetta di sbocciare sviluppando i suoi doni.

    Un libro anche se pessimo è sempre meglio che un lavaggio del cervello davanti ad un video gioco o programma televisivo spazzatura, se non altro ... si impara la grammatica, la sintassi, la prosa, anche da un cattivo libro, ed è quello che dovrebbero fare tanti beoti come il cicap, e tanti programmi come cazzenger, angela & CO.

    wlady

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  4. Concordo con te Wlady, in toto.

    Ho l'onore di conoscere Llsk di persona e so che è persona intelligente: purtroppo a volte una nativa intelligenza può essere soffocata da un roveto di luoghi comuni. Spero non accada a Llsk.

    Sì, meglio un libro scadente di un rutilante video-gioco. Magari si impara solo un nuovo vocabolo, ma ad ogni vocabolo corrisponde una nuova sinapsi. Non è poco!

    Spegniamo il televisore ed apriamo un buon libro, magari l'Eneide o - perché no? - 1984 di Orwell.

    Ciao e grazie.

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  5. Lo so, sembrerò fissata, ma con questo post mi fai pensare agli studi di Malanga.Extraterrestricon insettoidi, brecce del tempo, archetipi (la mantide simbolo femminile negativo, castratrice)...

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  6. Giuditta, anch'io ho pensato agli studi di Malanga. Mezze verità? disinformazione? Altro?

    Ciao

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  7. Non ricordo più dove lessi, qualche anno fa, che il padre della psicanalisi freudiana italiana, Cesare Musatti, aveva conosciuto durante un suo soggiorno negli Stati Uniti, uno dei superstiti che avevano partecipato all'esperimento Philadelphia. Il personaggio soffriva di forti turbe psichiche. La testimonianza di uno studioso della serietà di Musatti, depone a favore della storicità del sinistro evento.

    Vi sono solidissimi motivi per ritenere dunque che tale criminale esperimento venne effettivamente portato a termine dalla U.S.Navy. Troppe gli indizi al riguardo. Non si tratta di 'science fiction' ma del capostipite dei 'black projects' intrapresi dai militari americani in vista di contatti con altre dimensioni - invero di stati dell'essere coincidenti con l'astrale basso se non in taluni casi con quelli infernali -.

    Ma d'altronde dai militari che cosa dovremmo aspettarci? Forse un balzo nel Paradiso Terrestre?

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  8. Una persona fededegna, di cui non posso citare il nome, mi ha recentemente riferito che l'Esperimento Philadelphia è continuato e prosegue nell'ambito di programmi finanziati con fondi neri. Questi programmi sono collegati alle scie chimiche e ad altre sinistre attività. Non è per nulla improbabile che siano stati aperti dei varchi interdimensionali da cui sono penetrate creature nefande. Forse le Mantidi, descritte da alcuni testimoni, provengono non da lontani pianeti, ma da piani infimi.

    I militari sono campioni nella nequizia.

    Ciao e grazie della preziosa testimonianza.

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  9. la lettura dell'ultimo libro di M Cremo sulle Vere Origini (secondo lui) della razza umana è preziosa nel senso che mette assieme le cosmogonie di quasi tutti i popoli della terra e le confronta. Ebbene la gran parte delle cosmogonie parla di un piano fisico dove viviamo noi, di due, tre o più piani superiori (astrale, mentale, dello spirito) e di vari piani inferiori dove vivono creature infere.

    Ogni piano secondo queste visioni puo' correlarsi e intersecarsi a volte con gli altri.

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  10. Corrado, penso che Cremo centri il bersaglio. Forse oggi assistiamo ad intersezioni di piani, intersezioni più numerose di quelle di un tempo ed indotte dai militari con effetti devastanti.

    Ciao

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  11. Caro Zret, le Forze Armate americane, in barba al veltroniano - neologismo per dire 'farlocco' nella migliore delle ipotesi - di Obama, potranno combinare guai inenarrabili con i confini s/t; potranno sfruttare maldestramente alcuni brevetti di Tesla (le guerre in Iraq e Afganistan, diventano poligoni sperimentali); manipolare l'ecosistema, con conseguenze disastrose. Insomma, ma come dici tu giustamente, non potranno certo accedere ai piani alti. Quello che andrebbe pure detto, è questo: chi li fermerà? Non solo. Sarebbe ora di considerare una volta per tutte, come disinformazione e depistamento, le cosiddette rivelazioni sotto ipnosi regressiva di presunti rapiti. Voglio dirlo meglio. Il lavoro onesto e fededegno di Corrado Malanga, finalizzato a scoprire la verità dietro i presunti 'rapiti', potrebbe risultare una incauta apertura a sottopiani psichici, infestazioni, per intenderci, sulla scia di quanto già avvenuto con le miriadi di comunicazioni spiritiche da 150anni ad oggi. Cambia il lessico, la sostanza è la stessa. Le muraglie sono abbattute da tempo, ora non rimane che svegliarsi e non farsi incantare dalle sirene di Ulisse, anche perché il Cavallo di Troia è già penetrato nella nostra fiaccata fortezza.

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  12. Bella domanda, Angelo. Chi li fermerà?

    Ben individui la somiglianza tra lo spiritismo propugnato da Kardec e dai suoi epigoni e le infestazioni "ufologiche" di questi ultimi anni.

    Il fatto è che nella fortezza si sono già intrusi i nemici e quasi nessuno se n'è avveduto, poiché nel deserto dei Tartari gli assedianti sanno come mimetizzarsi.

    Ciao e grazie.

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