29 giugno, 2007

Doni e danni

Sono sempre stato contrario alla donazione degli organi: quello che, in effetti, può sembrare un nobile gesto è, invece, un’azione irresponsabile promossa da associazioni e da medici avidi di denaro e di popolarità. L’espianto degli organi è un’abominevole predazione, un atto, anzi un omicidio compiuto ai danni di una persona viva il cui elettroencefalogramma è piatto, ma il cui cuore pulsa ancora. La morte cerebrale è la fine di tutto? La donazione degli organi è la conseguenza di una mentalità biecamente organicistica, a causa della quale l’esistenza è confinata in una dimensione biologica, senza aperture verso un quid spirituale. È anche il risultato di un attaccamento alla mera sopravvivenza, donde l’accanimento terapeutico, la disperazione inconsolabile dei parenti di fronte alla morte del congiunto. Lo strazio del dolore, però, di chi resta era ed è ignoto presso quelle culture che, pur sapendo assaporare l’esistenza terrena, la concepivano come un passaggio verso una realtà migliore, il tratto di un percorso evolutivo più lungo. I Celti erano lieti quando un uomo moriva e costernati per le nascite. I Catari anelavano a liberarsi dell’onusto gravame del corpo per consentire all’anima di librarsi in un regno di luce, di là dal carcere spazio-temporale.

Quel saggio, quando gli fu annunciato che il figlio era morto in battaglia, con composta dignità, disse: “Sapevo di aver generato un mortale”. Ecco la cifra dell’uomo: il suo essere mortale. Siamo convinti forse di essere eterni e desideriamo una misera immortalità, da conseguire attraverso l’ibernazione od il trasferimento del D.N.A.?

Tutte le terapie che allungano una vita ridotta a sopravvivenza sono artifici, sono gesti strazianti e spietati. Inoltre denotano il pensiero dualista che aduggia gran parte della cultura occidentale.

La scienza di frontiera, la fisica quantistica, in sintonia con la Tradizione, ci insegnano a ricomporre l’unità, a cogliere le diverse sfaccettature di un fenomeno, a considerare la dicotomia materia-spirito una costruzione astratta ed approssimativa. Le discipline pionieristiche ci suggeriscono che non tutto si risolve nell’hic et nunc, a non enfatizzare il valore della vita biologica, per (ri)scoprire le risonanze e le vibrazioni di altri livelli di realtà. Solo una società abietta, arida e materiale considera come unico benessere quello dell’organismo, come in Brave new world di Aldous Huxley, occupandosi solo della chimica delle sensazioni. Non esistono solo gli stimoli sensoriali, ma anche le emozioni, i sentimenti, gli ideali, i princìpi e l’anelito verso la conoscenza. Manca, nel mondo odierno qualsiasi considerazione per la sfera metafisica, ma anche un vero rispetto per il corpo, mercificato, clonato, modificato geneticamente, privato degli organi, usato per sperimentare nuovi agenti patogeni, cablato, collegato ad un computer centrale affinché sia controllato

Si ripete che” il corpo è il tempio dell’anima”. Il corpo è stato profanato ed il tempio è desolatamente vuoto.

28 giugno, 2007

L'occhio di Sauron

Il presente breve articolo sfiora solo una delle misteriose anticipazioni e dei messaggi obliqui contenuti nel famoso ciclo narrativo di Tolkien, Il Signore degli anelli. Non accenno, infatti, neppure al possibile significato dell'Anello né al conturbante e sibillino titolo del secondo episodio della trilogia, Le due torri. Se sarà possibile, scriverò qualcosa a tal proposito.

Esiste una luce che rischiara le tenebre ed esiste una luce che acceca.

Le prossime Olimpiadi si svolgeranno (se mai si svolgeranno) a Pechino. Per l'occasione sono stati costruiti i soliti ciclopici edifici in cui sono incastonati i simboli prediletti dagli Oscurati. In una delle tante costruzioni, spicca un inquietante occhio di un rettile, dalla pupilla oblunga verticale... un emblema molto particolare... L'occhio, che evoca quello onniveggente spesso usato dalle varie logge cattomassoniche, ricorda anche quello di Sauron, uno dei protagonisti della saga composta da Tolkien (1892-1973), Il Signore degli anelli. Reputo l'opera di Tolkien noiosa e kitch, ma, come avviene di frequente, nell'ambito della narrativa e della cinematografia fantastica e fantascientifica, è disseminata di allegorie e di valori cifrati che adombrano situazioni reali. (...)

È il caso di soffermarsi sul personaggio di Sauron e sulle principali vicende che lo riguardano.

Egli è l'Oscuro Signore di Mordor, un potente spirito del male.

Sauron è un nome Quenya, che può essere tradotto con l'Aborrito. (...) I suoi più famosi titoli, l'Oscuro Sire di Mordor e il Signore degli Anelli, appaiono solo qualche volta nei libri. All'inizio dei tempi Sauron serve Aulë il Fabbro, dal quale impara l’arte della forgiatura. In seguito diviene braccio destro di Melkor (o Morgoth), Signore del Male. Di nascosto fabbrica un Anello, l'Unico Anello, nel quale infonde gran parte del suo potere malvagio. Tale oggetto è il più potente tra gli Anelli del Potere e conferisce a chi lo tiene al dito la capacità di scorgere i pensieri di chi porta gli altri anelli (sono complessivamente 19, di cui 3 appartengono agli Elfi, 7 ai Nani e 9 agli Uomini) e di controllarne la volontà ovunque essi si trovino.

Attraverso l'anello, Sauron intende assoggettare i popoli liberi della Terra di Mezzo e ci riuscirebbe se Isildur, figlio del Re di Gondor, non gli tagliasse il dito al quale è infilato l'Unico Anello. Vinto, Sauron perde la propria corporeità, assumendo in seguito le sembianze di un occhio infuocato. (...)

Frodo, hobbit volitivo ed inquieto, dopo una lunga serie di disavventure e grazie al decisivo aiuto di Sam, Aragorn, Gandalf e degli altri membri della Compagnia dell'Anello, riesce a distruggere l'Unico, gettandolo nel Monte Fato. Sauron è sconfitto”.

Sebbene il nome Sauron valga, come si notava, nella lingua inventata da Tolkien, l’Aborrito, in realtà, pare richiamare il termine greco “sauros” che significa “lucertola”.

Mi pare anche significativo che, Sauron, dopo aver perso la propria corporeità, acquisisca la forma di un occhio infuocato: ciò porta alla mente l’occhio luciferino della sinarchia, occultato e, al tempo stesso esibito, un po’ dappertutto, da Roma a New York, da Londra a Pechino.

Le vicissitudini legate al sinistro e malvagio personaggio ed ai suoi nemici corrispondono al tòpos della lotta tra il Bene ed il Male. Sono anche, però, una trasfigurazione di eventi storici nascosti, anche attuali, relativi alla dominazione di una razza malevola, forse di sembianze rettiliane?




Fonti:

AA.VV., Gli eroi del Signore degli anelli, 2004
http://stargods.org/ReptilianPage.htm

27 giugno, 2007

Estate

Un profumo, un sapore sono molto più evocativi di suoni ed immagini. Un sentore ridesta ricordi sepolti, memorie che credevamo per sempre perdute. Il sapore della madeleine proustiana inzuppata nel tè veramente può riportare in vita il passato, anche quello lontanissimo.

Qualche giorno fa, grazie ad una prodigiosa e rarissima combinazione, mentre camminavo sotto un portico, per la frazione di un momento, sono stato sfiorato da un’onda di frescura estiva, da una sinestesia di sensazioni: immagini, suoni, ma più di tutto fragranze e gusti. Così ho rivissuto estati perdute. Ho rivisto cieli diafani in cui galleggiavano batuffoli di nuvole, colline inghirlandate di vigneti, viottole assolate. Ho respirato il vento intriso di salsedine e di odori fruttati. Ho riassaporato l’amarognolo di una birra fresca, mentre tutto intorno nella sera occhieggiavano lucciole ed affioravano le prime stelle.

Quello che più mi manca di quelle antiche, indimenticabili estati è il senso di sonnolenta beatitudine all’ombra di un pergolato con un libro aperto innanzi, le cui pagine frusciano smosse appena dal solletico della brezza. Oblio, quiete, silenzio… sensazioni lontanissime ormai…

Mi sono addentrato per un attimo in un paesaggio dell’anima dipinto da un pittore che ama le velature, i colori diluiti, ma timbrici, le atmosfere.

Il ritorno alla realtà è stato brusco: il frastuono del traffico, l’afa appiccicosa ed insalubre, l’orizzonte livido corroso da nuvole chimiche.

Eppure, per un istante, la vita è rifluita in questo mondo larvale, come acqua sorgiva che bagna la terra arsa dalla siccità.



Articolo correlato: Freenfo, Una strana notte, 2007

26 giugno, 2007

Ieri ed oggi, noi e gli altri

Alcuni canali televisivi propongono spesso documentari e dossiers sulla storia contemporanea. Il messaggio di questi programmi, sulla cui obiettività e completezza nutro fortissimi dubbi, è sempre il medesimo: nel passato recente esistevano abominevoli regimi totalitari e si combattevano guerre feroci, mentre oggi viviamo quasi nel migliore dei mondi possibili. Nulla di più falso! Senza dubbio il Terzo Reich e la Russia di Stalin erano le incarnazioni del Male, ma siamo sicuri che la società attuale sia migliore? I conflitti insanguinano varie regioni del pianeta: morti, feriti, mutilati, neonati con malformazioni, militari e civili che si ammalano di tumore a causa dell’uranio impoverito… Certo, il telegiornale non mostra corpi dilaniati dalle mine o bruciati dalle armi ad energia diretta né lande isterilite dalle armi chimiche, ma questo non significa che le guerre attuali siano scaramucce, anzi! Certo, il telegiornale privilegia le tresche tra veline e calciatori, le pantomime dei "politici", gli incontri tra i "potenti"… il tutto inframmezzato da qualche omicidio truculento, che è, però, come il peperoncino che dà un forte gusto ad una pietanza televisiva, altrimenti insipida.

Il messaggio è il seguente: sebbene alcuni uomini politici siano poco competenti e benché alcune istituzioni siano sfiorate da fenomeni di corruzione, lo stato “democratico” mostra infinita, paternalistica, dolciastra sollecitudine verso i cittadini, istruiti grazie al sistema formativo, protetti dalla criminalità con la videosorveglianza, educati ai valori della democrazia (in realtà demoncrazia, ossia il potere dei demoni), chiamati ad esprimere i propri rappresentanti, attraverso "libere" elezioni, curati per mezzo del servizio sanitario nazionale, assistiti dopo il pensionamento tramite il conferimento del trattamento di fine rapporto a sagge, oculate società di gestione dei fondi... Viviamo veramente nel paese dei balocchi! Non dimentichiamo poi la libertà di espressione: i cittadini possono trattare qualsiasi tema e manifestare qualsivoglia opinione, purché non si avventurino in argomenti quali signoraggio, scie chimiche, chiese armate etc.

Ecco allora la differenza tra noi, paesi civili e democratici, e gli stati dittatoriali in cui vigono forme più o meno severe di censura, come denuncia ipocritamente Amnesty International. I governi occidentali sono tutti efficienti e tolleranti. Si prodigano per la pace, contro la povertà, le malattie, l’analfabetismo, l’inquinamento…, mentre gli esecutivi di certe nazioni sono liberticidi o addirittura sanguinari.

Mi pare che i fatti siano un po’ diversi e se la Cina, quanto a censura, sperequazioni sociali, distruzioni degli ecosistemi, primeggia, insieme con altri campioni, l’Italia e tanti altri stati la tallonano a breve distanza.

Per accorgersene, basta spegnere il televisore ed accendere la "realtà".

25 giugno, 2007

Impossible mission? (articolo di Bojs)

Premessa

Poiché molti oggi tendono, nonostante la loro buona volontà, ad essere “diretti” da schemi di pensiero provenienti dai poteri del “divide et impera,” ho voluto riprendere dai pensieri comuni con un buon fratello e scrivere questo pezzo per cercare di “riunire” quegli spiriti ancora infettati dell'Ego e dal Sé voluti da chi manipola le coscienze da millenni. Spero che questi umili pensieri che accomunano tutti coloro che hanno lo spirito giusto e buono, possano essere indicazione per quelli che ancora, pur vedendo la vera luce, brancolano ancora nel crepuscolo delle tenebre.

Molti confondono la spiritualità con religiosità ed il Cristianesimo con cristianità. Inoltre il termine “religione” è stato spesso mal-compreso e male associato ad eventi negativi che nulla hanno a che fare con la “radice pura” del termine stesso. Infatti un gruppo che appartiene ad un determinato pensiero che proviene in genere da una “persona” in qualche modo connessa con la divinità (es.: Confucio, Buddha, Krishna, Maometto, il papa, Moon, R. Hubbard, etc. fino ad arrivare ad Abramo e a Gesù il Cristo) forma una “religione”. Ma “non è” questo il vero senso del termine, perché è qualcosa di più profondo e connesso con le parti più nobili ed elevate dell'uomo, cioè quella componente invisibile ai macchinari diagnostici, ma che dovrebbe determinare le scelte e l'evolversi dell'uomo verso le sublimi vette di pace, abbondanza, felicità, comprensione ed Amore. In altre parole: “Lo spirito universale domina la materia grezza e la modella verso la perfezione”. Al contrario, da secoli, accade l'opposto (pur con qualche intermezzo) e cioè che la materia grezza domina lo spirito umano con i risultati di cui tutti, nel corso dei secoli, hanno potuto essere testimoni.

«È giunto il momento ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Queste testuali parole del Cristo riportate da Giovanni (IV, 23-24), sono rivolte, senza alcun dubbio, a qualsiasi confessione religiosa del pianeta e, in particolare, a quel tardo fico perché «ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie».

Sono trascorsi ormai 20 secoli dalla scomparsa di questo eccezionale Maestro della via di verità ed il mondo è esattamente come lo ha lasciato. Nessuna levatura si è notata nell’umanità. Anzi, la maggioranza dell’umanità non sa ancora chi era Cristo, né quale immenso tesoro possedeva e in che modo lo ereditò dalle mani del Padre. Questa incresciosa situazione non è da addebitarsi a coloro che si sono impegnati a diffondere il suo insegnamento? Cioè a coloro che compongono la colossale fetta umana chiamata “Cristianità”? In buona parte sì..., ma non tutti coloro che si sono fatti e si fanno chiamare cristiani lo sono veramente! In quanto è lo spirito che spinge il loro modo di essere ed operare nella vita e che determina chi sono veramente questi!

Noi viviamo nel “tempo” dei figli del Padre con la loro delicata missione da svolgere… «Quaggiù, sulla Terra».

«Ci sono tiranni che negano la libertà dell’uomo, ideologi che modellano la mente umana, preti con i loro secoli di tradizioni e di fede che rendono l’uomo schiavo di riti e usanze vuote, politici che, con le loro continue promesse, portano corruzione e divisione. Quaggiù l’uomo viene catturato da conflitti, da dolori interminabili e dalle accecanti luci del piacere. È tutto così assolutamente privo di significato: la sofferenza, il lavoro e le parole dei “saggi”. Morte, infelicità e duro lavoro, uomo contro uomo». Questa è la Verità!

Nella nostra epoca l’uomo può, con tutti i suoi mezzi tecnologici a disposizione, produrre un benessere strabiliante e globale, eppure non riesce a risolvere l’enorme problema della povertà, delle malattie, della violenza, della guerra e infine della morte. ''La natura dell’uomo - scrive Canseliet - lo spinge volontariamente verso il male ed il peggio. Assai spesso quelle cose che potrebbero procurargli benessere vanno verso il suo svantaggio e, in definitiva, diventano lo strumento della sua rovina. I metodi di guerra moderna sono la più sconcertante e triste prova di questo funesto stato d’animo''.

Homo homini lupus. [l'uomo è un lupo per gli uomini (Plauto, II Asinaria, cap. IV, v. 28)].

L’uomo spirituale è un pensatore in azione e non un politicante. Infatti, se coloro che hanno la pretesa di governare i popoli, che hanno sete di potere, fossero più edotti di alta conoscenza spirituale, oggi come ieri, l’umanità avrebbe già ritrovato parte della sua armonia e dei suoi equilibri fondamentali. Ma ciò non si è mai verificato a causa del vecchio adagio “dividere per imperare”». «Probabilmente nel mondo non ci sarebbero povertà, divisioni e guerra se “tutti gli uomini”, nessuno escluso, diventassero spirituali, si riunissero e decidessero di risolvere questi problemi sulla base della condivisione e dell'Amore, esulando da qualsiasi forma di governo umano». Li potrebbero risolvere certamente. Ma sono divisi da nazionalismi, dalle organizzazioni sociali, dalle false religioni, dalle finte ideologie e vanagloriose saggezze umane.

Così il mondo intero rifiuta ogni genere di azione che trascende tutti i nostri nazionalismi e religioni e che aiuta realmente, con lo sforzo comune, a risolvere tutti questi problemi. Nessuno vuole fare questo. Abbiamo provato a parlare ai politici, a gente che occupa posti importanti, ma non sono interessati a queste “stupide utopie”. E tutto continua come da sempre.

Una buona allegoria la troviamo nella fiaba delle tre sorelle, appartenente al gruppo de Le mille e una notte. Qui un vegliardo, personificazione ermetica dell’illuminazione, cerca di dissuadere il cavaliere che vuole porsi sulla strada della sacré quête. «Altri signori, che non avevano né minor ardire né minor coraggio di quello che possiate avere voi, sono passati di qui e mi hanno fatto la stessa domanda. Benché non avessi trascurato nulla per distoglierli, non hanno voluto credermi. A malincuore ho insegnato loro la strada, arrendendomi alle loro insistenze e posso assicurarvi che sono morti tutti, poiché non ne ho rivisto neppure uno. Tuttavia, giacché non posso ottenere che diate ascolto e che profittiate dei miei consigli, prendete il sentiero della montagna. Salendo, vedrete a destra e a sinistra una quantità di grandi pietre nere. Badate sopra ogni altra cosa di non voltarvi indietro, perché se lo faceste sareste istantaneamente trasformato in una pietra nera, simile a quelle che vedrete e che sono signori al par di voi, che non sono riusciti nella loro impresa».

La pietra nera, lo sappiamo, è il geroglifico della materia grezza, il soggetto grossolano dell’opera, la psiche che non ha ancora ricevuta la luce. La fiaba mette in evidenza il genere di persone che si avventurano sul sentiero della conoscenza; e quel sentiero, per usare le parole di Fulcanelli, «è causa di disperazione e di rovina per i vaganti, i presuntuosi; per coloro che si mettono in viaggio e rischiano l’avventura senza uno studio serio, senza solidi e morali principii».

Così, ognuno reca un vaso, ma uno è pieno di terra e l’altro pieno d’oro. Come fare a distinguerli per poter scegliere quello d’oro? Grazie al lavoro sapienzale o al risveglio dell’intelligenza Spirituale consigliato anche dal Cristo. Ma l’uomo moderno non è propenso per la grande fatica o Opera dei Saggi, così sceglie il consiglio più facile, quello di non fare più nulla e di non seguire più nessuno e, abbandonato tutto, se ne torna con i suoi vecchi amici al bar. Venendo così meno alla raccomandazione del vegliardo di non voltarsi assolutamente indietro. Il Vangelo di Luca (IX, 62) conferma: «Chiunque mette mano all’aratro e poi si volta indietro, non è adatto per il Regno di Dio». Pertanto, essendosi voltato indietro, è diventato, o è rimasto, una di quelle pietre nere che costeggiano il sentiero della conoscenza [Come narrato anche nella Bibbia della moglie di Lot quando, fuggendo dalla distruzione di Sodoma e Gomorra, essa voltandosi indietro divenne una statua di sale - ndr].

Il filatterio che sottolinea questo motivo contiene un avvertimento rivolto a coloro che orgogliosamente si sentono “conoscitori”, mentre sono impazienti con quelli che non gli danno sempre ragione ed egocentrici:
.SIC. PERIT. INCO(N)STANS.

Così perisce l’incostante. ''Come la lanterna senza luce, la fede cessa di brillare; vinta con facilità, incapace di reagire, costui cade e cerca invano, nelle tenebre che lo circondano, quel chiarore che non riesce a trovare in se stesso''. La gente è disposta ad aggrapparsi a qualsiasi cosa pur di sentirsi sicura e protetta. Perciò si fida di qualche guru disonesto che succhia il suo spirito. I guru, con il loro fascino a buon mercato, ingannano i loro seguaci e li convincono che è possibile sfuggire al dolore ed alla paura con vari mezzucci. I guru, essendo incapaci di scoprire la verità, si accontentano di parole e di simboli e non esitano a rassicurare ed a ingannare i loro seguaci, se questo torna a loro vantaggio personale. Proprio come i politici che non sono migliori. Non offrono alcuna vera sicurezza alla gente comune. Perciò ogni cosa fasulla può funzionare. La gente tenta di sfuggire ai suoi problemi elementari per mezzo dello sport e di tutte le altre attività del divertimentificio globalizzato. ''Lo sport, che avrebbe dovuto semplicemente essere l’espressione felice della festosità umana, oggi è diventato una grossa industria, volta a tenere le masse addormentate e ignoranti”.

Una leggenda ermetica popolare riguardante la figura di San Pietro, dove è rappresentato come un inguaribile e simpatico lavativo, immagine dell’umanità pigra, indolente, non molto propensa a lavori impegnativi (o filosofali), dice che un giorno il Cristo, avendo deciso di salire su una collina, ordinò che ciascuno dei suoi discepoli raccogliesse una pietra e la portasse in cima. San Pietro, prontamente, scelse la pietra più piccola che c’era e s’avviò con gli altri su per la china. Una volta arrivati in cima, il Cristo trasformò tutte quelle pietre in pane ed il “povero” San Pietro si ritrovò con un pezzetto di pane assolutamente irrilevante. L’uomo comune, giunto a capo dell’esistenza, si ritrova con quel poco con il quale era partito. La leggenda narra ancora che, in un altro giorno, il Cristo ripropose ai suoi discepoli di prendere una pietra e risalire su una collina. In quell’occasione, San Pietro scelse un enorme macigno che, con gran fatica, riuscì a trasportare in cima. Una volta arrivati, però, il Cristo ordinò di buttare tutte le pietre oltre la collina e, un’altra volta, il nostro eroe restò gabbato per causa sua.

La morale di questa iperbole la troviamo nel Vangelo di Luca (XII, 21): «Così accade a chi accumula ricchezze solo per sé e non si arricchisce davanti a Dio».

Perché non ci dimostriamo reciproco affetto? Perché ci combattiamo, lasciando crescere l’inimicizia e le differenze? Non ci rendiamo conto dell’infelicità che tutto questo provoca. Se non si riesce a convincere, si tende ad imporre le proprie idee con la forza. Chi ha il diritto di insegnare agli altri? I governi degli uomini hanno forse il diritto di insegnare ai popoli? Mettiamo completamente da parte l’intero pensiero di riforma, eliminiamolo dal nostro DNA. Dimentichiamo assolutamente quest’idea di voler essere “NOI” a riformare il mondo.

Un’enorme rivoluzione deve avvenire solo dentro di noi. Noi dobbiamo aiutare tutti i nostri fratelli umani [compresi coloro che ci governano – ndr] ad intraprendere un nuova strada… quella della condivisione dei nostri averi, dell'aiutarsi in ogni campo e dell'Amore Universale. Siamo una sola vera famiglia… siamo tutti fratelli nel tutto. QUESTA E' LA SOLA VERA RIVOLUZIONE!

Ma c’è dentro di voi una completa rivoluzione interiore? Se non c’è e tuttavia volete solamente una riforma esteriore, dell'apparire e non dell'essere, allora non farete che portare altro caos nel mondo. E il caos nel mondo già ESISTE ed anche troppo. Ogni sorta di rivoluzione fisica esteriore, politica, economica, sociale, si risolve sempre in un genocidio, in una dittatura, in burocrati idealisti o in qualche conquistatore. L’idealista, che è anche un rivoluzionario, sebbene possa parlare convincentemente della libertà, inevitabilmente genererà una dittatura dei pochi e dei molti. Voi volete cambiare la superficie delle cose, senza andare al nocciolo della questione.

Il nocciolo della questione è l’educazione della coscienza di ognuno in senso spirituale. Tutti gli entusiasti del cambiamento esterno ignorano i problemi fondamentali. Potranno esserci istituzioni politiche, economiche, religiose, accuratamente realizzate, ma in qualunque modo queste funzionino, se la nostra coscienza interiore non è completamente in ordine, il disordine ed il male che ci portiamo dentro avranno sempre la meglio su quanto esiste esternamente a noi.

Milioni e milioni di uomini sacrificati a qualche ideologia prettamente umana e questo accade dappertutto. Non è il modo giusto di considerare l’umanità. L’uomo dev’essere capito a livello individuale. Se si trattano gli esseri umani come fossero un gregge e li si usa per uno scopo politico o economico o comunque egoistico, si fa loro torto. Se si tratta l’uomo all’interno del collettivo, non vi può essere né comprensione né gentilezza. Si diventa indifferenti e duri. Se sono convinto che la mia coscienza è la coscienza di tutti gli esseri umani, riesco a trattare una persona come essere umano e non come parte della massa. Ecco perché dico di essere l’umanità. Quando si scopre questa verità che voi siete l’intera umanità, in essa c’è un incredibile senso di compassione, di Amore profondo e vero. E quando c’è questo, voi agite secondo la Suprema Intelligenza».

«Impero, Repubblica, Federazione, Lega, semplice alleanza o niente di tutto ciò» scrive Michele Scozzai ''qualunque ne sia la forma, il governo mondiale è un’utopia sempre più concreta''. “I presupposti per un governo mondiale già ci sono” osserva Guido Lombardi, direttore dell’International council for economic development di New York e membro della World future society. “Esistono decine di accordi in tema di commercio, sanità, finanza, fisco o cooperazione e nessun Paese, ormai, può dirsi completamente autonomo. I vantaggi per un governo mondiale sarebbero: soluzione dei problemi ecologici planetari. Fine degli eserciti nazionali e delle guerre. Libera circolazione delle persone sul pianeta. Ogni cittadino del mondo avrà uguali possibilità di vivere dignitosamente”.

Sembra giusto e bello, ma anche questa è opera di uomini che vogliono dominare altri uomini, come già accaduto nei secoli. “Qualcuno” pensa di risolvere i problemi secolari dell'umanità con “rivoluzioni esteriori globali”. Ovviamente sarebbe molto meglio, se tutto questo non avvenisse assolutamente. Ma purtroppo è proprio l'uomo che con le sue divisioni sta dando linfa vitale a questo spettro globale, che porterà l'umanità verso il suo ultimo atto: “l'annichilimento finale”.

Dietro alle “grandi religioni” organizzate sono all’opera “potenti forze”. Hanno denaro da spendere e non esiterebbero ad usare le maniere forti. I media non le criticano “veramente” e non parlano delle loro attività nascoste. Perché dovrebbero criticare le religioni organizzate? Le religioni ed i ''guru'' politici, economici, scientifici e medici hanno interesse solo ad aumentare la forza delle loro istituzioni ed il numero dei loro seguaci. Questo è forse religione, politica, economia, scienza, medicina? O è semplice fanatismo? E qual è la differenza fra la grandi religioni e la politica? C’è corruzione dovunque e la cosiddetta “gente religiosa” vi contribuisce.

Ma la religione vera (che è spiritualità intrinseca ai modi di pensare, comportamenti e scelte di vita - ndr), la mente, la vita, l’amore e gli altri sono “una sola cosa”. Tutti siamo “uno” se lo vogliamo veramente, come un corpo che collabora, ogni membro ha una sua propria funzione non disgiunta dalle altre membra. Questo è il corpo o ecclesia del Cristo in funzione delle sue parole.

Quando la mente è completamente conscia, diventa straordinariamente silenziosa, calma, non addormentata, ma sveglia e vigile in quel silenzio. Solo una mente simile è una “mente spirituale”, perché si è lasciata dietro tutto il passato. La spiritualità, dunque, è qualcosa che è assolutamente impossibile tradurre in parole; non può essere misurata con il metro del pensiero. In questo modo si può uscire dal mondo della guerra, dell’odio, dello sproloquio, dell’invidia e della violenza.

Questo atto di uscire dalla vita religiosa e politica organizzata per come ci è stata insegnata, è un vero atto di liberazione. Questa nuova vita di spiritualità non ha nessun credo umano, “perché ha un futuro”. L’egocentrismo e l'egoismo, con tutte le loro attività, devono naturalmente e facilmente morire in noi stessi.

Soltanto in questa morte c’è l’inizio della Nuova Vita Spirituale. L’uomo è convinto che il bene sia l’opposto del male. Ma con quali parametri si giudica ciò che è bene da ciò che è male? Con il metro del “vostro” schema mentis? Perché allora questo bene ha in sé il germe del male e più tardi si rivelerà essere male in un contesto diverso. Il “Vero Bene” è al di là di ciò che noi definiamo bene e male.

L’uomo che riesce a scoprire questo bene autentico è veramente buono. In lui non vi sono conflitti. Una persona veramente buona è un tutto senza divisioni. “Non dirà una cosa per poi farne un’altra e pensare in un modo ancora diverso. Quello che pensa lo dice e quello che dice lo fa”.

Ogni bene che il pensiero umano ha originato avrà in sé i germi del male. Solo se ci “sottoponiamo” umilmente al fatto che NON siamo veramente capaci di fare “sempre” le cose giuste e ci appoggiamo ad un “indirizzo” Superiore che conosce meglio di noi come siamo fatti dentro, allora… e solo allora riusciremo a realizzare il nostro bene e quello di tutti i nostri fratelli umani ed universali.

Non esiste “interpretazione” della vera bontà. Se essa vuol fare qualcosa, lo fa senza pensare alle conseguenze e senza preoccuparsi di ciò che pensano gli altri. La bontà si rivela nel comportamento, nell’azione e nei rapporti. In essenza, il comportamento buono è l’assenza del Sé. Si mostra nella gentilezza, nel rispetto verso gli altri, sottomettendosi senza perdere integrità.

Che cos’è l’intelligenza? La vera intelligenza non è intelletto, non è un fatto intellettuale. Tuttavia si tende a considerare intelligenza ogni attività del pensiero. La capacità di andare nello spazio, costruire ponti, macchine e computer è un’altra cosa. L’accumulo di conoscenza e la capacità che ne deriva non sono il risveglio dell’intelligenza. L’intelligenza di cui parlo nasce dall’introspezione e, assieme a lei, nasce la comprensione. Tutte le altre capacità dovranno agire d’accordo con la comprensione. La comprensione ha un’intelligenza di suo. È un tipo diverso di intelligenza che non è limitata, che è fuori dal cervello fisico. C’è una intelligenza dell’amore e della comprensione che non ha nulla a che fare con il pensiero razionale.

Vivere insieme, lavorare, collaborare è una delle cose più difficili. Ciascuno vuole realizzarsi, diventare questo o quello e in questo sta la rottura di ogni collaborazione. Come succede spesso anche nei forum, nei blog e in tutte le community. Ognuno vuole apparire più “intelligente” ed “informato” degli altri. Ma questo è sbagliato e porta alla divisione.

Collaborare è come imparare insieme, in cui c’è solo la funzione “senza alcun rango”.

“Bisogna avere questa reale comprensione dello spirito di collaborazione”.

Questo spirito collaborativo non vuol dire che ciascuno contribuisce, da parte sua, al bene della comunità, ma che ciascuno ha quella vitale scintilla di comprensione. Ogni “personale motivo” o profitto mette fine alla vera qualità di collaborazione».

Lo stesso senso traspare nei Vangeli: «Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti; se uno vuole essere grande, sia vostro servo; e chi tra voi è il più grande diventi come il più piccolo; e chi governa diventi come quelli che servono».

Io stesso ho partecipato negli anni a vari gruppi “impegnati”, pensando che nel confronto diretto con vari interlocutori, avrei potuto arricchire e rendere più semplici, o comprensibili, le rivelazioni che dovevo e “devo” fare. Purtroppo non ho trovato nulla di ciò. Gli interlocutori si mostrano ben presto stizziti e pronti a difendere i propri pregiudizi. Ora, le rivelazioni stanno in questo blog (Zret) e nel mirror (Intermatrix), alla portata di tutti e senza essere imposte a nessuno, nell’umiltà che le è propria, come è sempre stata per millenni la scienza spirituale. Allo stesso modo del Padre Eterno di cui scrive Jean Cocteau, «E’ visibile agli uni ed invisibile agli altri» e, aggiunge Krishnamurti, «senza mai chiedere e pretendere alcunché. Lentamente, mitemente, quasi mendicando venne e riempì la Terra».

«Il Padre del tutto non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario». Scrive Fulcanelli «Ahimé ognuno ha la sua fissazione, ognuno si appiglia alla sua idea, e qualsiasi cosa noi possiamo dire non prevarrà contro un tenace pregiudizio. Ma non ha importanza; poiché è nostro dovere, prima di tutto, aiutare coloro che non si nutrono di chimere, scriveremo solo per costoro, senza preoccuparci degli altri, perché non ignoriamo quanto tenaci siano i pregiudizi, e quanto sia grande la forza delle prevenzioni».

«Io non mi aspetto mai nulla» diceva Krishnamurti «Non mi esalto e non mi deprimo, siano due o duemila le persone che vengono ad ascoltarmi. Il mio distacco è totale. Questo è vero Sanyasa.

I pregiudizi hanno qualcosa in comune con gli ideali politici, i credi personali, le teorie scientifiche... sono duri a morire. Ma noi dobbiamo essere capaci di pensare insieme; ma proprio i nostri pregiudizi e i nostri “credi” ci privano della capacità e dell’energia necessarie per pensare, per osservare, per indagare insieme e scoprire così per conto nostro che cosa c’è dietro tutta la confusione, l’infelicità, il terrore, la rovina e la tremenda violenza che esistono al mondo.

Per capire i fatti non solo in superficie, ma nel loro significato profondo, dobbiamo essere capaci di osservare insieme. Non serve che voi guardiate in una direzione e chi vi parla guardi in un’altra: “dobbiamo osservare insieme la stessa cosa”.

Pensare insieme è enormemente importante, perché dobbiamo affrontare un mondo che sta andando rapidamente in rovina, che sta degenerando, che sta perdendo ogni senso morale, un mondo dove non c’è nulla di sacro, dove non c’è rispetto reciproco. Per capire tutto questo, non superficialmente, distrattamente, dobbiamo penetrare a fondo la questione e scoprire cosa c’è dietro.

Dobbiamo chiederci perché, dopo millenni di storia l'uomo, cioè voi e il mondo intero, è sempre così violento, insensibile, senza vero amore, distruttivo, pronto a fare la guerra, a costruire e lanciare bombe su persone inermi, a sostenere un progresso tecnologico sempre più avanzato, ma insensato. E proprio questo progresso tecnologico è uno dei fattori che stanno facendo ulteriormente peggiorare l’uomo in uno stato di Golem psico-meccanizzato. Così, per favore, pensiamo insieme, cioè non a modo mio o a modo vostro, ma semplicemente usando la capacità di “PENSARE INSIEME”.

''A causa della molteplicità delle conquiste scientifiche" -scrive Fulcanelli- ''l’uomo vive in un ambiente dall’attività ansiosa, forsennata e malsana '. Ha creato la macchina che ha centuplicato i suoi mezzi e la sua possibilità d’azione, ma ne è diventato lo schiavo e la vittima: schiavo in pace, vittima in guerra. Le distanze non sono più un ostacolo per lui; si reca da un punto all’altro del globo per via aerea, marittima o terrestre. Comunica con persone dall'altra parte del globo seduto sulla sua poltrona.

Non ci sembra, però, che queste facilitazioni negli spostamenti e nelle comunicazioni ci abbiano reso migliori, più uniti e felici. Tali mezzi “avanzati” non contribuiscono a consolidare i legami di concordia e di fratellanza che dovrebbero unire i popoli. Infine, non diremo niente di nuovo dicendo che la maggior parte delle scoperte, dapprima orientate verso l’accrescimento del benessere umano, sono assai spesso deviate dal loro scopo ed indirizzate specificatamente verso la distruzione. Gli strumenti di pace si mutano in macchine di guerra e sappiamo abbastanza bene qual è il ruolo preponderante che la scienza occupa nelle conflagrazioni e nelle disgrazie moderne.

Questo è l’inganno finale, lo sbocco della ricerca scientifica e questa è anche la ragione per cui l’uomo, che la persegue con questa criminale intenzione, richiama su di sé la Giustizia Divina e s’accorge d’essere necessariamente da essa condannato. Stiamo affrontando una crisi tremenda. Questa faccenda deve essere affrontata con estrema serietà, perché siamo veramente di fronte a un momento tremendamente pericoloso per il mondo. Tutti noi dobbiamo essere consapevoli di questa situazione.

Bisogna essere estremamente seri, non superficiali e distratti, ma veramente interessati. Una crisi come questa i politici non potranno mai risolverla, perché anche loro sono stati programmati a pensare in un determinato modo. Nemmeno gli scienziati potranno capire e risolvere questa crisi; e neanche lo potranno gli uomini d’affari ed il mondo economico.

La sfida, la svolta decisiva, la decisione da prendere, non è in politica, in religione o nel mondo scientifico: è nella nostra coscienza.

Nel teatro tragico greco, al culmine dell’azione, c’era l’intervento improvviso della divinità che con proclami e rivelazioni risolveva le fasi più ingarbugliate dello spettacolo. Tuttora l’espressione deus ex machina viene impiegata per indicare colui che, in un baleno, fornisce la soluzione provvidenziale ed insperata di un caso apparentemente insolubile.

È il Cavaliere mistico preannunciato nel Libro dei Morti (LXIV): «Nell’ora della disfatta del demonio ecco che io giungo quale trionfatore». È il nostro Cristo che fa eco dalla Bibbia: «Allora ho detto: “Ecco, io vengo. Sul rotolo del libro di me è scritto, che io faccia il tuo volere». E al quale il Padre Eterno risponde: «Io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra.

B O J S


Ringraziamenti:

Ringrazio il fratello Ermando D. per la sua profonda e amorevole condivisione di pensiero comune da cui ho tratto spunto ed attinto, e ll'amico Ivo N., prezioso divulgatore del pensiero spirituale.

Liberatoria:

Tutto quanto contenuto nel presente scritto può essere copiato, totalmente e/o parzialmente, divulgato e/o trascritto in qualsiasi lingua e forma. Con l'unica clausola di non distorcerne nemmeno in piccola parte il significato autentico. Tale clausola non rispetta nessuna forma di diffusione sotto alcuna licenza di qualsiasi genere, in quanto autentica libera espressione per uomini veramente liberi da ogni forma di coercizione o autorizzazione ad esporre la verità.

24 giugno, 2007

Le vette e gli abissi

Anche chi ha acquisito un certo grado di consapevolezza, si accorge dell’inadeguatezza delle sue conoscenze. Non albergano anche nelle menti delle persone risvegliate degli schemi, dei preconcetti? È necessario adattare continuamente il pensiero per cogliere il profilo di una realtà complessa, contraddittoria, sfuggente. Percepito il profilo, però, non riusciamo a scorgere la profondità e tutto resta in una visione bidimensionale. Allora subentra l’esigenza di creare sempre nuove sinapsi, collegamenti tra le cose e tra le idee. Non solo, occorre compiere dei salti quantici, dei continui aggiustamenti di prospettiva, essere disposti a rivedere “certezze” consolidate, a ricollocare le varie acquisizioni in nuovi contesti. Si può comprendere quanto ciò sia difficile, eppure doveroso, se vogliamo avvicinarci alla verità, se intendiamo pensare e non essere pensieri altrui.

Di fronte a questa attitudine che è peculiare di una minoranza, torreggia l’abnorme mole del “senso comune”: uomini non senzienti né pensanti sono sottoposti ad un condizionamento mentale costante e capillare. I media, il sistema scolastico, gli “intellettuali”, gli esperti, i libri di storia ed i manuali scientifici… ripetono infinite volte bugie e nozioni approssimative che diventano verità. È agevole percorrere la strada della menzogna: essa è ampia ed è già stata aperta da altri. Così la massa inconsapevole e beata s’accalca e percorre il cammino che la porterà all’abisso. Questa folla oceanica di individui-automi, alimentati con cibi velenosi, le cui facoltà intellettive sono obnubilate da energie negative, ora drogati con lo sport o un teleromanzo, ora attraversati dalla scossa elettrica del terrore, resta alla mercé dei dominatori. Simile ad una nave sballottata dai marosi, la massa è talvolta preda dell’euforia generata da piaceri effimeri, ma più spesso strattonata, illusa e subito dopo gabbata, come nel caso delle elezioni.

Esiste una possibilità che il volgo rinunci alle sue rassicuranti verità con cui si autoinganna?

“In fondo i politici sono un po’ spregiudicati ed alcuni sono corrotti, ma votare è un diritto-dovere che è stato conquistato con il sacrificio di molti che ci hanno preceduto”. Quante volte ho sentito questa affermazione oscillante tra retorica e dabbenaggine, pur non disconoscendo che qualcuno veramente combattè per un diritto diventato finzione ed imbroglio! E’ un’asserzione che proviene sovente anche da persone laureate! La scuola è l’università hanno compiuto il loro compito: l’indottrinamento è stato attuato in modo perfetto. Le menti sono controllate, le azioni pilotate, le reazioni pavloviane. Gli errori, gli infiniti fatali errori di giudizio sono convincimenti.

Non è neppure il caso di contrapporre l’errore alla verità (chi cerca la verità sta scalando un monte di cui non si intravede neppure la vetta), ma, l’errore al dubbio. “Meglio tormentarsi nel dubbio che adagiarsi nell’errore”, diceva Manzoni. Non so quale sia la Verità, ma gli schiavi sono imprigionati, cristallizzati nell’errore: di questo siamo purtroppo certi.

22 giugno, 2007

Le scie chimiche contengono sostanze tossiche (articolo di G. Szymanski tradotto da Zret)

Risultati di laboratorio mostrano che le scie chimiche contengono sostanze tossiche irrorate in tutto il mondo dal Vaticano legato al Nuovo ordine mondiale

Stando a quanto appurato dai ricercatori, il vostro governo è responsabile: voi state respirando sei (6) batteri, incluso quello dell’antrace e quello della polmonite, nove composti chimici tra cui l’acelticoline cloride e ventisei metalli compresi arsenico, oro, piombo, mercurio, argento, uranio e zinco.

I cieli sopra Boulder (Colorado) non sono diversi da quelli della maggior parte delle altre parti del mondo, tramati da reticoli di scie chimiche che rapidamente si trasformano in nuvole artificiali da cui ricadono sostanze tossiche. Alle pendici delle magnifiche Montagne rocciose quasi ogni giorno si possono vedere degli aeroplani bianchi che irrorano sostanze tossiche, come segno di un programma ideato nell’ambito del Nuovo ordine mondiale volto alla riduzione della popolazione.

Tuttavia la cosa triste è che la maggior parte delle persone non ha sentore che i Gesuiti, legati al Nuovo ordine mondiale, hanno intenzione di ridurre la popolazione del pianeta di due terzi, essendo le chemtrails solo una delle sinistre trame per distruggere le nazioni.

Infatti, quando la gente guarda in alto, la maggior parte pensa che quelle bianche strisce siano scarichi degli aerei (e scie di condensazione, n.d.t.). E’ una spiegazione idiota per il popolo statunitense che ha subìto il lavaggio del cervello e che nutre ancora troppa fiducia nel suo governo del Male, ormai fuori controllo.

In un messaggio mandato al sito Arctic Beacon, ecco che cosa un lettore con preparazione scientifica, riporta di aver trovato.

“Ora state respirando etilene dibromide, nanoparticelle di alluminio e bario, fibre polimeriche contenenti materiali bioattivi non identificati. Le persone non sono state avvisate e consultate, ma sono certamente vulnerabili a queste operazioni.

Sono stati individuati, in campioni d’aria, componenti biologici tra i quali muffe modificate geneticamente, globuli di sangue essiccato e ceppi anomali di batteri.

Benvenuti nel "nuovo mondo" dei cieli di bario tossico, del controllo meteorologico, del controllo mentale attraverso l’uso delle scie chimiche associate alle frequenze elettromagnetiche generate da H.A.A.R.P. La nostra salute è sotto attacco, come evidenziato dal numero dei casi, cresciuto in modo esponenziale, di tumori del polmone, di asma e di patologie dell’apparato respiratorio.

L’ambiente ed il clima sono sotto un attacco che si traduce in lampi anomali, in bizzarrie meteorologiche, nel 20 per cento di luce solare in meno che raggiunge la superficie terrestre, nell’allarmante e quasi totale collasso di alcuni ecosistemi marini della costa occidentale (del Nord America, n.d.t.) e nella creazione dei più potenti uragani che si ricordino. I nostri cieli sono offuscati sempre più da nuvole artificiali contenenti bario, alluminio, etilene dibromide. Sia nell’atmosfera sia negli oceani questo particolato è una minaccia per la salute di ogni essere vivente. La mia salute e quella dei miei familiari è già stata drasticamente compromessa. Esiste una censura totale per opera dei media main-stream sicché l’unico modo per svegliare il mondo è dire la verità”.


Leggi qui l'articolo in inglese.

Fonte: Scie chimiche (Chemtrails)

Attacco false flag al G 8?

Propongo un articolo che è passato purtroppo inosservato; eppure è una di quelle notizie dirompenti che, come quelle sulle scie chimiche, strumento di un genocidio occulto, dovrebbero occupare le prime pagine dei quotidiani e dei notiziari, se l'informazione fosse libera, invece di essere controllata dai camerieri dei potenti. Spero che almeno i siti di controinformazione diano ampio risalto a questo evento, con cui è dimostrato, in modo inoppugnabile, quanto non solo ipotizzato, ma anche provato da ricercatori indipendenti: il terrorismo "islamico" è una finzione, poiché gli attentati sono ideati e perpetrati dai servizi.

Attacco false flag al G 8?

Fonte: Straker

21 giugno, 2007

Il rasoio ha perso il filo

L’espressione alquanto logora “usare il rasoio di Ockham” si riferisce ad un principio, secondo il quale si afferma la non opportunità di formulare più assunti di quelli strettamente necessari per spiegare un fenomeno. È quindi un criterio che rifugge dalla moltiplicazione di enti inutili. Tale metodo è adottato, spesso a sproposito, da scienziati o sedicenti tali, più che altro per “confutare” le affermazioni di ricercatori indipendenti, con argomenti debolissimi, almeno sul piano epistemologico. In realtà, se il rasoio di Ockham poteva avere una sua giustificazione all’interno di un quadro conoscitivo positivista di stampo ottocentesco, pare proprio che non si adatti alla situazione epistemologica contemporanea.

Nella sua spaventosa crisi attuale, la scienza, lacerata tra i revanscismi galileiani e newtoniani, da un lato, le fughe quasi metafisiche della fisica quantistica, dall’altro, percorsa da crepe che rischiano di far crollare l’intero edificio (si pensi alla teoria dell’universo olografico o a quella, per alcuni versi simile, dell’universo tetraedrico), è l’ambito culturale in cui più si rileva l’inadeguatezza del rasoio.

Le teorie, per quanto si tenti, di ricondurle ad un unico modello, sembrano in contraddizione tra loro e soprattutto implicano, non di rado, quella moltiplicazione degli enti che il filosofo medievale disapprovava. Materia, materia oscura, energia, etere, coscienza, mente, anima, quinta forza, gravitoni, stringhe, Dio… è tutto un pullulare di “sostanze”, un mosaico incomprensibile di elucubrazioni, di sistemi interpretativi, di formule matematiche, matrici, equazioni. Forse questo mosaico ci risulta non intelligibile, perché, osservandolo troppo da vicino, non cogliamo il disegno nel suo complesso: fatto sta che, più passa il tempo e più si ha la sensazione di aggirarsi in un dedalo inestricabile. Inoltre, se il numero è l’essenza del cosmo, la sua ratio ultima, come pensano alcuni, allora la comprensione del cosmo è preclusa a gran parte di noi.

Sempre a proposito di numeri e di leggi, forse di Ockham dovrebbe essere ricordata e riportata in auge una sua idea: egli riteneva che le leggi fisiche ed i principi dell’aritmetica non fossero preesistenti a Dio, ma da lui liberamente determinati. Il Creatore avrebbe anche potuto stabilire che la somma degli angoli di un triangolo non desse 180 gradi, ma di più o di meno. Le cosiddette costanti fisiche universali, se non sono nella mente umana, sono nella mente di Dio e non sono leggi assolute. Sono identiche in un cosmo parallelo? Valgono anche nell’ambito del noumeno? Credo di no.

Al di fuori dei paradigmi scientifici, il rasoio di Ockham si rivela altrettanto inadatto: si consideri il pensiero tradizionale che non contempla generalmente una “semplice” dicotomia tra corpo ed anima, tra materia e spirito, ma che postula e riconosce tutta una serie di dimensioni da quella più densa, coincidente con la materia, a quella spirituale, passando per la realtà sottile, eterica, astrale etc. Tra una sfera e l’altra dell’essere, esistono traits d’union oppure no? Se esistono, gli enti dovranno essere ulteriormente moltiplicati.

Rebus sic stantibus, è evidente che il rasoio, se mai è stato tagliente, ha ormai perso il filo. In questo spazio-tempo inconcepibile ed enigmatico, ridondanza di Dio, superfetazione del nulla, spazio-tempo che le varie teorie tentano invano di spiegare, magari con un intrico di formule su una lavagna, come nota Malanga, "il periodo degli scienziati è passato".

19 giugno, 2007

Sotto Matrix (quinta parte - articolo di Bojs)

Bojs s'inoltra e, con lui i lettori, in una regione mostruosa e diabolica, solo apparentemente inverosimile. La tecnologia, ancilla scientiae (la scienza pervertita ai potenti e che puttaneggia con loro), è lo strumento principale usato dalle élites per il controllo della popolazione, per schiavizzarla. Ciò significa che essi sono potenti, ma, al tempo stesso, deboli, poiché non sanno che cosa sia né la coscienza né l'anima. Siamo fedeli alla Terra, ma non dimentichiamoci del Cielo: questo il succo del messaggio di Bojs, le cui argomentazioni - temo - saranno considerate da qualcuno i deliri di un visionario, mentre sono il risultato di una visione acuta, empatica e lungimirante. Chi ignorerà del tutto gli avvertimenti, chi non sarà neppure sfiorato da un più che legittimo dubbio, lo farà a suo rischio e pericolo.

MATRIX ED IL MESSIA CLONATO
VIAGGIO NEI REAMI ESOTERICI CHE INFLUENZANO LA REALTA'


di B O J S

Articolo 5 di 12 a seguire

Ci sono errori ed errori.
Da alcuni errori impariamo.
Ci sono altri errori che continuiamo a ripetere.
(...)

Premessa

Finalmente abbiamo iniziato a comprendere come componenti spirituali e profezie storiche possano intersecarsi mirabilmente con le nuove tecnologie, perché queste, di fatto, sono la rappresentazione tridimensionale e “ultima” della conquista del pianeta Terra e dell'umanità. Per chi, sino ad oggi, si è perso in miriadi di discorsi intellettuali, scientifici, politici, religiosi che nulla hanno cambiato nel corso dei tempi, se non le “apparenze” sembrerà del tutto ipotetica e pazzesca teoria. Ma, se si guarda al mondo ed alla storia con occhi ben aperti, risulterà lampante che in fondo nulla è cambiato: se prima si moriva di lebbra e di peste, oggi si muore di cancro e centinaia di nuove malattie [che poi molte di queste sono le stesse sotto altro nome – ndr], se prima c'erano guerre, oggi ci sono ancora, se prima si moriva per fame, oggi succede ancora, se prima si viveva nella povertà, oggi centinaia di milioni di persone vivono in povertà, non guardiamo solo la nostra storia locale, ma guardiamo al mondo intero. Se prima c'era chi viveva bene, anche oggi c'è chi vive bene: cosa è cambiato di fatto? Qualcuno sta bene e molti sopravvivono, illudendosi che il domani sarà migliore! Non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Quindi svegliarsi alla realtà ed aprire la porta dimensionale del proprio cuore (o DNA) modificando i propri schemi mentali ed accettando il fatto che siamo semplici creature e non “dei” umani che tutto possono, senza che mai nessuno di superiore a livello Universale gli chieda il conto, è l'unica ultima Verità. Questa è la VERA RIVOLUZIONE.

I PROPOSITI DELL'ANTICRISTO

La pace Globale sulla terra, l’unione di tutte le religioni in un'unica Religione Universale, nuove risorse energetiche illimitate, il controllo dei popoli (flussi migratori e sovrappopolazione), il controllo dell'economia globale, la moneta elettronica, un unico governo mondiale scevro da corruzioni, un imperatore indiscusso che promuoverà, con azioni di propaganda globale, la soluzione a tutti i problemi dell'uomo. Questi saranno alcuni ed i più importanti dei propositi che, in parte, realizzerà.
Sembrano tutti buoni propositi che hanno parvenza di altruismo, ma non hanno l’approvazione di Colui che ci ha creato, la fonte di Amore e di ogni cosa buona, perché si vogliono realizzare, senza tenere conto dei risultati negativi che essi apporteranno a livello fisico, psichico e spirituale per l'umanità [di cui siamo sempre stati avvertiti nelle antiche scritture, ma che sono state sempre dileggiate – ndr] ed inoltre con metodi obbligatori e oppressivi che non permetteranno mai più all'umanità di scegliere vie alternative, distruggendo, di fatto, il libero arbitrio e la coscienza umana per l'eternità.
Apocalisse 13:5-8

“E le fu data una bocca che proferiva cose grandi e bestemmie; e le fu data potestà di operare per 42 mesi. Essa aperse la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il Suo Nome, il Suo Tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu dato autorità sopra ogni tribù, lingua e nazione”.

Considerazioni

Proferiva cose grandi e bestemmie… per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il Suo Nome..
Dichiarare, pubblicizzare e sostenere scopi e progetti importantissimi (cose grandi) che hanno a che fare con condizioni e situazioni mondiali che interessano fattori vitali ed esistenziali come la soluzione della fame dei paesi poveri, la globalizzazione del commercio e dell'economia, il controllo dello scambio azionario e valutario, la soluzione del problema ecologico, la regolarizzazione degli armamenti nucleari, il controllo della sovrappopolazione ed altro ancora. Sono dichiarazioni accompagnate e sostenute da principi e metodi non amorevoli ed immorali, offensivi verso il Creatore, la Sua Parola e la Sua volontà, dimostrando pubblicamente l’arroganza e la presunzione di voler essere come Dio, convincendo gli uomini di essere superiori a Dio, per ricevere gli onori al posto di Dio. Un suo ragionamento che avrà l’efficacia di convincimento a quello sopra descritto, è questo: “Siccome Dio nel corso dei secoli e, sino ad ora, NON E’ STATO CAPACE di realizzare queste cose, mentre io le sto realizzando, vuol dire che SONO SUPERIORE A LUI, quindi sono meritevole di prendere il Suo posto nel cuore e nella mente degli uomini” [che secondo la Parola di Dio è una bestemmia – ndr]. Questo è il desiderio avuto da sempre da Lucifero (Satana), cioè di ricevere l’adorazione sottomessa direttamente dagli uomini, che potrà finalmente realizzare, servendosi di un tale personaggio.

Potestà di operare = Riuscirà a realizzare i suoi scopi, avendo il consenso di tutte le maggiori istituzioni mondiali.

Il Suo Tabernacolo = La ecclesia di Dio [che non è la Chiesa di Roma – ndr] formata da TUTTE quelle persone di cuore sincero ed amorevole che credono in un Padre Superiore all'uomo e che si dedicano a promuovere le Verità sui fatti occultati da questo mondo, oltre a comportarsi in maniera etica, morale e compassionevole verso tutti. L’Anticristo avrà dei propositi atti a screditare tutte queste persone ed i loro insegnamenti.

Far guerra ai santi e di vincerli = Contrastare tutti coloro che operano in seno all'organizzazione invisibile formata da uomini pieni di spirito e verità in tutto il mondo che dichiarano pubblicamente le Verità non occultabili e la loro fede in contrasto con quella proposta dall'Anticristo e sopprimerli prima ideologicamente e poi fisicamente.

Autorità sopra ogni tribù, lingua e nazione = Il Governo Mondiale.

2° Tessalonicesi 2:4

“L’avversario, colui che si innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio”.

Apocalisse 13:16-17

“Inoltre faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome”.

Considerazioni

Un marchio = Un riconoscimento e un segno di approvazione e di appartenenza al sistema globale imposto dall’Anticristo; uno strumento capace di controllare in ogni momento la situazione e la posizione delle persone.
Che nessuno potesse comperare o vendere = Il controllo finanziario su ogni singola persona e sul commercio mondiale.

IL MARCHIO DELLA BESTIA

"E le fu concesso di dare respiro all'immagine della bestia selvaggia, affinchè l'immagine della bestia selvaggia parlasse e facesse uccidere tutti quelli che non adorassero in alcun modo l'immagine della bestia selvaggia. E costringe tutti, piccoli e grandi, e ricchi e poveri, e liberi e schiavi, affinchè si dia a questi un marchio* sulla mano destra o sulla fronte, e affinchè nessuno possa comprare o vendere se non chi ha il marchio, il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia selvaggia, poiché è un numero d'uomo, e il suo numero è seicentosessantasei" - (Apocalisse 13:15-18).


* (Marchio, in Greco è "CHARAGMA" e significa "una stampa", "un'impressione", "qualcosa che si cesella, scolpisce, entra nella pelle").


Il marchio 666 della Bibbia è rappresentato dal Codice a Barre che è collegato con il Codice Fiscale aziendale. Se si notano le linee al centro e quelle laterali, si può notare che sono perfettamente identiche a quelle riferenti alla cifra del numero 6, al lato destro del codice numerico. Questo è probabilmente uno dei versetti più citati della Bibbia e forse uno dei meno capiti e attorno al quale circolano molte leggende. Esso descrive un'azione specifica che accadrà in un momento specifico. Almeno questo è chiaro.

Per quanto riguarda il tempo e l'azione di per sé, be’.., aspettate qualche anno e lo vedrete voi stessi. Ciò che il verso dice in sostanza è che ad un certo punto, qualcuno metterà in funzione un sistema di identificazione personale, senza il quale tutti quelli che non lo possederanno saranno esclusi da qualsiasi transazione commerciale: non potranno comprare cibo e altri articoli, non potranno vendere prodotti, qualsiasi cosa possa essere. Non ci vuole una laurea per capire che, per tutto questo, ci vorrà un sistema computerizzato: nessun altro meccanismo potrà servire per metterlo in atto, almeno fino a questo momento. E proprio ora, per la prima volta nella storia dell'umanità, questo sistema non solo è possibile, ma anche attuabile e, inconsciamente, proposto dai suoi proponenti.

Certamente, un sistema così nuovo e rivoluzionario dovrebbe sembrare invitante ed utile ai suoi utenti. Anche se le procedure e le tecnologie costituiranno l'aspetto esteriore del marchio, dobbiamo osservare principalmente ciò che risiede dietro questo progetto, cioè l'aspetto spirituale di questo evento.

Quando questo marchio sarà "IMPOSTO" a tutta la popolazione mondiale, ci saranno diverse attitudini. E' chiaro che alcuni di quelli che prenderanno il marchio capiranno in qualche modo il significato delle loro azioni. Altri lo prenderanno perché, avendo rifiutato ripetutamente le verità contenute nelle profezie, non sapranno riconoscere la fossa in cui stanno cadendo; altri ancora, per paura di fame e persecuzioni.

Comunque, quando arriverà il momento, la gente avrà solo due alternative: prendere il marchio o morire [a parte quelli che si nasconderanno in un tentativo di disperata illusione – ndr]. A quel punto, comunque, prendere il marchio sarà la scelta peggiore, perché, anche se renderà possibile la vita momentanea sulla terra, escluderà dalla Vita Vera ed Eterna e ciò senza possibilità di tornare sui propri passi.

Molteplici sono le occasioni che potrebbero fomentare l'utilizzo del marchio: un crollo finanziario globale, l'affermarsi di una nuova guerra mondiale o qualche altro evento globale che scuoterà le fondamenta dell'attuale mondo finanziario e commerciale.

Tecnologicamente avanzata, la scienza del marchio è “già pronta”. Importanti scoperte scientifiche hanno spinto la tecnologia della sicurezza personale [e del monitoraggio delle persone – ndr] a livelli inconcepibili anche solo rispetto a cinque anni fa, sicché si ha solo bisogno di una standardizzazione generale dei vari sistemi già in uso. Esistono tanti sistemi già in funzione che mister Anticristo avrà solo l'imbarazzo della scelta.

Il 2 marzo 1999, è stata rilasciata una patente all'invenzione di un sistema che potrebbe benissimo essere il precursore del marchio:

“Method for verifying human identity during electronic sale transactions”.
United States Patent: 5,878,155 – Heeter, Mar. 2, 1999

Abstract:

A method is presented for facilitating sales transactions by electronic media. A bar code or a design is tattooed on an individual. Before the sales transaction can be consummated, the tattoo is scanned with a scanner. Characteristics about the scanned tattoo are compared to characteristics about other tattoos stored on a computer database in order to verify the identity of the buyer. Once verified, the seller may be authorized to debit the buyer's electronic bank account in order to consummate the transaction. The seller's electronic bank account may be similarly updated.
Inventors: Heeter, Thomas W. (55 Lyerly, Houston, TX 77022).


Appl. No.: 709,471 - Filed: Sept. 5, 1996
Intl. Cl. : G06K 9/00
Current U.S. Cl.: 382/115
Field of Search: 382/115, 116, 124-127, 100, 128, 133; 348/77, 15, 161; 209/3.3, 555; 356/71; 340/825.34; 235/379, 380, 382

Altre tecnologie già in uso:

Automatic fingerprint: lettori automatici di impronte digitali. In circa 4mila località (aeroporti, banche, ospedali, etc.) viene già usato.

Cellmark diagnostic: legge e riconosce i geni. In Gran Bretagna esiste già un sistema di schedatura del DNA.

Massstiff security system: riconosce gli odori.

Hagen Cy-Com e Eyedentify: riconosce e legge la mappa dei capillari della retina oculare.

Aea technology: identifica la firma.

Face recognition system: macchine che convertono un volto in una sequenza di bit, che viene poi memorizzata all'interno di computer.

Heli-tele surveillance: telecamere in grado di tracciare il calore emesso da un corpo nel buio totale.

Passive millimeter wave imagining: può scansionare le persone e "vedere" attraverso i vestiti.

Electronic monitoring: braccialetti elettronici che segnalano gli spostamenti dell'individuo controllato.

Mi fermo qui perché la lista è molto più lunga [oltre 128 brevetti sul controllo e l'identificazione dell'uomo – ndr] e viene aggiornata costantemente.

Tale tatuaggio sarebbe realizzato con inchiostro invisibile per noi, ma rilevabile dai lettori di codice a barre con i raggi ultravioletti [come descritto in dettaglio nell'abstract del brevetto di cui sopra – ndr]. Comunque sia, lo sviluppo e l'impiego di microchip e impianti elettronici rientra nei programmi segreti inerenti alle operazioni di Mind Control da più di trent'anni condotti sull'uomo all'insaputa dell'opinione pubblica.

La carta d'identità ed il passaporto spariranno. La tecnologia sta facendo passi da gigante nel capo della sorveglianza e del controllo. Oltre cento compagnie europee già producono e vendono macchinari per il riconoscimento biometrico degli individui [dati fisici: mappe della retina, scansione della mano, impronte digitali, riconoscimento vocale elettronico, fotografie digitalizzate, DNA, calore corporeo etc. - ndr].

Su WorldNetDaily.com di “qualche” anno fa [1999] si affermava quanto segue: “I ricercatori dicono che negli esseri umani si potranno impiantare congegni biometrici monitorati da satelliti governativi ed utilizzati da industrie private. Infatti alcuni ricercatori stanno cercando di portare la tecnologia nei settori pubblici e privati. Anche se non generalmente disponibile al pubblico, le prove di tali impianti durano ormai da un anno. Per esempio, il London Times ha riportato nell'ottobre del 1998: "… stelle cinematografiche e figli di miliardari sono fra le 45 persone, compresi molti inglesi, che si sono sottoposte all'impianto [chiamato Occhio Celeste – ndr] in laboratori privati".

I critici, comunque, sono preoccupati dal successo che tali congegni stanno riscuotendo, poiché temono gli eventuali rischi. Si dice che molti governi, fra cui quello degli Stati Uniti, siano in grado di monitorare questi strumenti e, di conseguenza, chi li possiede”, anche se non si tratta di persone ricercate, o scomparse o pericolose.

Anche se l'impianto di questi microchip avverrà solo sui volontari, si faranno delle pressioni per espanderlo il più possibile". Ramish, una funzionaria impegnata nella difesa dei diritti umani, ha scritto un volantino dal titolo: "Abbastanza tempo? Le conseguenze dell'Impianto dei Microchip negli esseri umani".

Il sistema di identificazione nazionale, per mezzo di impianti di microchip, si potrà ottenere in due fasi, ha detto: "In un primo momento, l'impianto del microchip sarà volontario. Dopo aver familiarizzato con la procedura e dopo averne scoperto i benefici, l'impianto diventerà obbligatorio". In effetti, sui casi provati in Gran Bretagna, non sono state riscontrate conseguenze negative.

La Ramish crede che il Congresso dovrebbe dar vita ad una "protezione legislativa per i diritti individuali" prima che questi congegni siano introdotti sul libero mercato. Un funzionario governativo, che vuole rimanere anonimo, ha detto che l'inevitabilità di tale impianto sta nella "capacità del governo di rendere impossibile una vita normale". Anche se l'impianto del chip potrebbe rimanere legalmente "volontario", probabilmente il governo cercherà con ogni mezzo di renderlo obbligatorio.

"Dopo tutto, il governo non ha mai costretto nessuno a prendere la patente", ha detto un sostenitore degli impianti microchip. Ma io rispondo: “Se il governo può costringerti a prendere le tue impronte digitali per un passaporto, perché non potrà allo stesso modo costringerti a farti impiantare un chip? Sono due cose diverse nel grado, ma non nel genere”.

E poi c'è INTERNET MATRIX.

Il sistema che conosciamo come Internet sta godendo di una diffusione capillare in ogni parte del mondo. È un dato di fatto che Internet è la tecnologia più in crescita della storia dell'uomo. Le ragioni di questo incredibile successo sono abbastanza evidenti anche al più disincantato seguace del "progresso".

Non è mai esistito un mezzo di comunicazione e di scambio di idee, di beni e servizi così universale. Ma, a parte la sua universalità, ciò che più piace ai suoi utenti sono i costi abbastanza contenuti di cui è portatore e la possibilità di decidere [vero solo in parte – ndr] che cosa vedere e leggere e che cosa non vedere e non leggere. Tutto questo dà un senso di onnipotenza e di libertà assoluta.

Oggi, nel comfort della nostra casa, possiamo ordinare l'ultimo libro o disco o software o qualsiasi altra cosa ed avere tutte queste cose istantaneamente a nostra disposizione. Per questo motivo persino qualche catena di supermarket vende merci via Internet, con la promessa di consegnarle "entro un'ora". Veramente tutto questo è affascinante ed entusiasmante. Io personalmente preferisco controllare e toccare i prodotti che sto comprando, ma posso capire che gli altri non ci tengano come me.

Ma c'è ancora un altro aspetto di Internet che dobbiamo esaminare. Questo aspetto non è stato mai abbastanza pubblicizzato ma, credetemi, è la parte più importante di tutto il sistema e, sebbene la più nascosta, è una parte che sta attirando l'attenzione di vari governi in tutta la terra, dall'Albania allo Zaire. Finalmente c'è un modo per controllare ed osservare la popolazione. Tutti quei bit e byte invisibili digitali, conservati accuratamente nei database, che sono in grado di sentenziare la storia della nostra vita, digitando semplicemente su una tastiera! Queste cose stanno già accadendo da diverso tempo e ne esiste un’ampia documentazione, se qualcuno volesse cercarle [oltre gli articoli da me precedentemente postati in cui ho fatto ampia disquisizione della materia – ndr].

Come pensate vi raggiungano certe pubblicità? Se usate una carta di credito, se comprate qualcosa su Internet, se semplicemente navigate, lasciate delle tracce e queste tracce vengono catalogate e monitorate. Non sto certo parlando “solo” del vostro provider, che può benissimo monitorare i vostri spostamenti in Rete e controllare la vostra posta elettronica, o di quei cookies che inevitabilmente si attaccano al vostro computer, mentre navigate. No, non sto parlando di tutto questo. Tutto questo già lo sapete, perchè sta avvenendo da molto tempo!

C'è un altro tipo di monitoraggio che avviene ad un livello diverso e di cui abbiamo parlato in passato: è lo spionaggio ad alto livello operato dalle varie agenzie di "intelligence" governative, semi governative e private.

L'articolo seguente Vi darà qualche illuminazione su ciò che sta avvenendo in maniera sotterranea e che è collegato con l'Anticristo, le chemtrails, il controllo psichico ed il Nuovo Ordine Mondiale.

To be continued...


B O J S


Liberatoria: il presente materiale è liberamente copiabile e riproducibile senza alterarne il senso, in tutto o in parte, e citando sempre l'autore dell'articolo.

Leggi qui la quarta parte.

18 giugno, 2007

Il mondo al contrario

Qualche giorno fa un ex studente mi ha reso partecipe della sua cocente delusione rispetto al sistema scolastico. La scuola è purtroppo una sequela di voti, di compiti in classe, di lezioni aride, di scartoffie, di riti inutili ed insensati. Gli adolescenti sono costretti a spendere i migliori anni della loro vita in un ambiente squallido, stritolati da un ingranaggio assurdo che premia i furbi o, nel migliore dei casi, gli allievi scrupolosi, ma poco intelligenti, laddove i ragazzi creativi, originali, anticonformisti sono, non di rado, condannati all'insuccesso ed all'emarginazione. Si aggiungano i rapporti interpersonali improntati ad insana competitività, invidia, insincerità, livore verso alcuni docenti e compagni. Comprendo che gli animi più sensibili restino feriti ed amareggiati di fronte a tale situazione, eppure la scuola è parte del sistema: terminati gli studi, il mondo del lavoro è un'altra bolgia dantesca, una bolgia di un inferno chiamato mondo.

E' illusorio pensare che, oltre le grigie mura degli edifici scolastici, si estenda una realtà differente. E' una realtà con cui bisogna confrontarsi ogni giorno, ogni attimo, grondante lacrime, sudore e sangue. E' un mondo al contrario dove i pochi giusti sono oltraggiati e perseguitati, in cui i meritevoli restano negletti, mentre la moltitudine infinita degli stolti, dei disonesti e degli ignoranti è osannata e potente. Tuttavia quelle che possono sembrare sconfitte (e, in parte, lo sono) rendono sempre più determinati, l'insofferenza per il sistema ci eleva al di sopra del sistema. Siamo così più forti, quando affrontiamo le sfide del destino. Se una persona non vede storture nelle istituzioni e se non prova insofferenza per tutte le aberrazioni della società, allora bisogna preoccuparsi: quella persona è stata vinta, sopraffatta dalla malvagità, la sua anima è stata annichilita. Chi si oppone, chi, pur tra mille contraddizioni, titubanze e difficoltà, rifiuta lo status quo, sebbene possa essere sconfitto sul piano pratico, è un vincitore sotto il profilo morale e spirituale.

E' inutile invocare riforme del sistema educativo: le riforme peggiorano e, se non cambieremo l'umanità, le riforme, per di più volute ed attuate da chi conosciamo bene, resteranno lettera morta. E' fondamentale, invece, cambiare la nostra condotta e la nostra visione degli eventi, riuscendo a ricavare anche dalle esperienze dolorose e persino irrazionali, un insegnamento, uno sprone per non arrendersi, anche se saremo battuti. La sconfitta è la vittoria, come ci insegna Pessoa.

Anche in un carcere come la scuola, si può maturare qualche esperienza significativa, imparare qualcosa, vivere un momento indimenticabile: può essere un aforisma di un autore, l'emozione dopo aver letto una lirica, il sorriso sincero della compagna di banco... E' poco: lo so, ma l'esistenza è avara di gioie e prodiga di sofferenze. La scuola è un errore ed un orrore, ma è altresì una palestra, perché il mondo al di fuori è pure più spaventoso.

Noi siamo fuori posto, siamo in questo mondo e non solo, come affermava il Messia, non gli apparteniamo, ma siamo anche contro, in nome della speranza di una palingenesi che forse non è un'illusione. Continuiamo a combattere dunque, senza circoscrivere, però, tutte le nostre azioni a questa (ex) "aiuola che ci fa tanto feroci".

Se esiste un senso, non possiamo conoscerlo né comprenderlo del tutto e comunque, nonostante fasi di scoramento e persino di disperazione, parole come resa, indifferenza, arrendevolezza ed approvazione del sistema, non appartengono al nostro vocabolario.

17 giugno, 2007

Conferenze dell'USAC

L'USAC organizza una serie di conferenze su temi ufologici ed affini, per il periodo luglio-settembre. Per ogni informazione, leggi qui.

Il mistero delle tavolette della Tunguska

Nei pressi del fiume Podkamennaja Tunguska, la regione della taiga siberiana nella quale nel lontano 1908 cadde un tuttora misterioso corpo celeste, un gruppo di ricercatori della città di Krasnojarsk ha scoperto alcune tavolozze dil quarzo sulla superficie delle quali sono incisi misteriosi segni che, si suppone, siano stati creati con l'impiego di plasma.(1)

Il 30 giugno 1908 gli abitanti di Kaulinsk, villaggio nel cuore della Siberia, videro una striscia bluastra solcare, a folle velocità, il cielo di nord ovest. L’oggetto causò un’immane devastazione. Lo scienziato sovietico Kulik congetturò che a piombare sulla foresta fosse stato un meteorite di cui, però, non si riuscì mai a trovare il cratere principale. Alcuni studiosi reputano che a schiantarsi fu un’astronave aliena, propulsa da energia atomica e sfuggita al controllo dei piloti al suo ingresso nell’atmosfera. Gli ufologi si basano, per avvalorare la loro tesi, sulla testimonianza di persone che videro l’oggetto cambiare repentinamente rotta, come se fosse stato pilotato. Gli studiosi Jackson e Ryan opinano che il motivo della deflagrazione fu un buco nero. Altri ricercatori chiamano in causa l’antimateria.

Il ricercatore britannico Whipple sostiene la teoria della cometa: in effetti il 30 giugno del 1908 l’orbita terrestre incrociò la scia della cometa Beta Taurids. L’ipotesi di Whipple, considerata in genere la più soddisfacente, non rende, però, conto delle anomalie rilevate nella zona, dove gli alberi, che non erano stati abbattuti, si erano poi sviluppati in modo anomalo e rapido. Inoltre studi entomologici registrarono nuove specie di insetti. Di recente due scienziati tedeschi, Grazyna Frosar e Franz Bludorf hanno creduto di porre la parola fine a tutte le speculazioni sul mistero di Tunguska, attribuendo l’esplosione ai cosiddetti domini di “vuoto”, un fenomeno naturale assai raro. I due matematici hanno in realtà ripreso la spiegazione di Alexej Dmitrijev e Vjatschelav Diatlov che ricordano come in una zona circoscritta di gravitazione disturbata possono formarsi dei campi elettrici. In tal modo si generano delle sfere addensate e luminescenti di gas ionizzato che contengono considerevoli energie e potrebbero essere in grado di determinare un’esplosione come quella di Tunguska.

La foresta di TunguskaIl rinvenimento delle tavolozze, sempre che tale scoperta venga confermata, potrà suffragare l’ipotesi extraterrestre: comincerà quindi la fase concernente i tentativi di interpretare l’epigrafe. Certo, tale fase coinciderà soltanto con varie elucubrazioni anche brillanti ma non indiscutibili e definitive, poiché manca all’Ufologia qualcosa di paragonabile alla stele di Rosetta che consentì a Champollion di decifrare l’antico egizio. E', in tale ambito, forse possibile una comparazione con antiche scritture e pristine lingue terrestri di presunta origine esterna. Si ripeterà forse quella ridda di letture, alcune delle quali suggestive, ma non probanti, letture che si sono susseguite dopo che sono state diffuse le fotografie di alcuni rottami dell’U.F.O. precipitato a Roswell nel 1947. Infatti, su alcune barre appartenenti al velivolo schiantatosi nel New Mexico, sono incisi dei grafemi sul cui possibile significato si sono arrovellati molti studiosi.

Grazie a questi manufatti, all'interno dell'Ufologia si potrebbe comunque cominciare a definire lo statuto di una nuova branca, l'esoepigrafia. Gli ufologi dovranno cimentarsi anche nel tentativo di decifrare le scritte che sono visibili sulle pale di uno strano oggetto volante, battezzato subito la "libellula del Texas". Fotografato più volte ed in più riprese da un certo Chad, questo ordigno emetteva un suono sfrigolante e si muoveva come una libellula. Chad ha dichiarato di aver sofferto di emicrania nei giorni successivi all'avvistamento. Anche la moglie ha accusato dei disturbi. Sembra che il velivolo possa essere terrestre, risultato di tecnologie segrete: resta l'enigma dei glifi sulle pale.

(1) Anche di questa notizia, come di quella concernente l'identificazione di un presunto corpo misterioso nel sistema solare, non si trova quasi più traccia nella Rete. Perché...?


Fonti:

Anonimo, Gli scienziati russi trovano una lettera inviata dai Marziani, 2007
Area 51, n. 21, giugno 2007
F. Bludorf, G. Frosar, L'intelligenza in Rete nascosta nel DNA, Diegaro di Cesena, 2006
C. e D. Wilson, Il libro dei misteri irrisolti

15 giugno, 2007

La deriva degli "indipendenti", ossia elogio di Attivissimo

Absit iniuria verbis

Si legga il seguente testo come un'esortazione e non come una critica.

Come paventai qualche tempo fa, alcuni siti di controinformazione stanno andando lentamente alla deriva. Nati (presumo) come portali indipendenti ed in netta antitesi ai media ufficiali, araldi di menzogne, di censure e di mistificazioni, in questi ultimi tempi, si stanno sempre più corrompendo: vi compaiono articoli pieni di luoghi comuni, di "verità" di regime magari sussurrate timidamente, ma proposte ad un pubblico di lettori che si fida di queste firme "libere".

Uno dei casi più clamorosi ed inquietanti è quello relativo a Carlo Bertani, logorroico e superficiale scrittore che, pur avendo colto in modo obiettivo qualche aspetto della realtà contemporanea, si è poi trasformato in un patetico grillo parlante. Nei suoi prolissi, farraginosi e sconclusionati testi, Bertani non esita di pontificare su fenomeni quali i cambiamenti climatici, con un'incompetenza pari solo alla sua spocchia. Costui senza conoscere né la risonanza di cavità Schumann né altri fenomeni fisici, ripete, a mo' di pappagallo, le solite sciagurate sciocchezze sull'"effetto serra", ignorando per giunta che dovrebbe essere definito "effetto atmosfera". Transeat: non è uno scienziato né un meteorologo e da meteorologi, come Mercalli, abbiamo sentito nefandezze peggiori. Quello, però, che offende l’intelligenza dei suoi lettori (sempre più ex lettori) è la presunzione con cui crede di liquidare il problema delle scie chimiche, bollandolo come "ipotesi debole". Sia ben chiaro: per me Bertani può vergare tutte le baggianate che vuole e pubblicare libri-immondizia. Ognuno deve essere libero di esprimere le sue opinioni anche distorte e deliranti. Tuttavia ospitare in un sito di controinformazione gli editoriali di Bertani è di una pericolosità mostruosa: i lettori che cosa penseranno di fronte ad un testo che, più o meno, avalla le bugie dei potenti sull'effetto serra ed un altro che, invece, a chiare lettere, attribuisce il riscaldamento globale alle chemtrails, al sistema HAARP etc.? Come minimo, i lettori diventeranno schizofrenici o saranno spinti gradatamente ad adottare l'aberrante bispensiero orwelliano. Altre persone considereranno il sito incoerente o, per lo meno, superficiale e si orienteranno verso i media mainstream che, se non altro, sono coerenti, anzi monolitici, nell'esposizione di stereotipi e di bugie. Se proprio si vuole proporre articoli del genere, bisognerebbe, a mio parere, premettere un'introduzione in cui si chiarisce che essi non rispondono alla linea editoriale e nella quale si spiegano i motivi della pubblicazione, mettendo in guardia i visitatori dalle storture contenute nel testo.

Ci si rende conto di come tutto ciò sia controproducente? Si è riusciti con mille ricerche e con una fatica titanica ad insinuare il salutare dubbio in una parte dell’opinione pubblica, secondo cui il 9 11 fu (e lo fu veramente!) un autoattentato, che arriva il primo deficiente di turno, il quale con toni sussiegosi e canzonatori, presenta tale fatto come una leggenda metropolitana.

Non è mala fede, nella maggioranza dei casi, ma avventatezza: è sufficiente che il testo scelto per la pubblicazione contenga la formula magica "effetto serra" per non accorgersi di asserzioni mostruose, leggibili semmai sul blog di Attivissimo. E' accaduto alla redazione di Nuovi mondi media Editoria ed informazione indipendente(?) che ha inserito un editoriale agghiacciante intitolato Riscaldamento globale, la bufala (sic) Di Channel 4 e di cui voglio riportare qualche orribile riga: "Seleziona con cura i tuoi risultati, scegli un’idea che è già stata screditata e qualsiasi cosa può diventare realtà. Le Torri gemelle sono state fatte crollare da esplosioni controllate; il vaccino MMR (morbillo-parotite-rosolia) causa autismo; l’omeopatia funziona..." Il fondo, firmato da George Monbiot, è tratto da uno scartafaccio del sistema e già questo dovrebbe suscitare qualche sospetto, ma che il gazzettiere, credendo di essere ironico, mentre è patetico, confermi le versioni ufficiali circa il 9 11, l'omeopatia e l'onnipresente dogma del greenhouse effect, grida vendetta al cospetto di Dio. No, non è il sito di Passivissimo e nemmeno quello dei barbogi aderenti al CICAP! E' il sito di Nuovi mondi media!(1) Non voglio, per ora, pensare che questo portale sia una creatura, anzi un aborto dei servizi segreti, ma dinanzi a queste vergognose e sfacciate falsità, viene il legittimo sospetto che l'informazione "indipendente" mieta il grano insieme con la gramigna, priva di qualsiasi spirito critico. I gestori di questi siti sono simili a quegli improvvidi alunni che copiano la versione di latino da un testo ottocentesco, senza essere sfiorati dal dubbio che il docente non si accorgerà del plagio. O forse qualsiasi bestialità fa alla bisogna, pur di pubblicare articoli, libri e gonfiare il portafogli? Franza o Spagna, purché se magna! Di questo passo, per sapere quello che davvero succede nel mondo e per un’interpretazione oggettiva degli eventi, ci toccherà leggere i quotidiani di partito.

Per favore, ridateci Zucconi, Ferrara, Eco, persino Riotta e tutta la genia dei pennivendoli: almeno sappiamo che sono dei disinformatori pagati dalle élites e da cui ci possiamo attendere solo strafalcioni, ammiccamenti al potente di turno, cliché, argomenti capziosi.

Per favore, ridateci le affermazioni mendaci dei "giornalisti", ma liberateci dalle mezze "verità", dagli sproloqui e dalle parole ruffiane degli intellettuali "liberi".

Preferiamo la tetragona stupidità di Attivissimo all'ambiguità gesuitica di costoro. La dignità, la libertà, la verità non tollerano compromessi, riserve mentali, tentennamenti, vigliaccherie: non si può tenere il piede in due staffe per servire contemporaneamente Dio e Mammona. Non si può oscillare, da codardi ed opportunisti, tra "verità" e disinformazione, “per la contradizion che no'l consente”.

(1) Devo confessare che il logo di Nuovi mondi media non mi è mai piaciuto: è un sole sormontato da una falce di luna, ma ha qualcosa di diabolico. Sarà un caso?

13 giugno, 2007

Morire per gli usurai

Conoscere a volte può essere vitale. Qualche sera fa ho seguito una trasmissione televisiva realizzata da Enzo Biagi. Bisogna ammettere che Biagi dimostra coraggio, perché tratta argomenti spinosi, mentre la maggior parte dei gazzettieri preferisce baloccarsi tra veline e calciatori oppure, in uno sfoggio di originalità, si cimenta, tramite luoghi comuni, nel tema… dell’”effetto serra”.

Nel suo programma, Biagi ha presentato un servizio realizzato dalla redazione e dedicato all’atroce problema delle malattie e dei decessi causati dall’uranio impoverito. La cronista ha intervistato un giovane siciliano che, di ritorno dalla missione di “pace” in Kosovo, si è ammalato di tumore, dopo aver inalato polvere di uranio impoverito, elemento chimico contro cui i soldati italiani non usavano alcun dispositivo di protezione, a differenza dei militari statunitensi.

Che la commissione medica presieduta da non so quale disinformatore di professione e nominata dal Parlamento per “indagare” sulla correlazione tra uranio impoverito ed i numerosi casi di linfoma diagnosticati tra i militari, abbia concluso che non si poteva stabilire un nesso di causa ed effetto tra l’esposizione all’elemento radioattivo e le neoplasie, non significa nulla. Il nesso è accertato e notorio: non occorrono le ammissioni ufficiali per capire certe cose, anzi.

Se solo gli adolescenti imparassero che le munizioni contenenti uranio impoverito sono pericolose, che il fluoro è dannoso, che l’aspartame è un dolcificante cancerogeno etc., la loro salute di adulti sarebbe meglio protetta. I manuali scolastici di fisica riportano il numero della costante di Planck, ma non dedicano spazio sufficiente al tema relativo alla perniciosità delle radiazioni. Che cosa si studia a scuola? Quanti marchi i Veneziani chisero ai Crociati per mettere a loro disposizione la flotta su cui imbarcarsi e far rotta verso la Palestina. A chi può interessare ciò? Solo ad un fanatico del nozionismo, ad un don Ferrante.

Con ciò non intendo affermare che la cultura coincide con conoscenze pratiche e tuttavia mi pare che capire quanto poco ci si debba fidare delle istituzioni possa essere salutare sia per il corpo sia per l’anima.

È vero: molti giovani che partecipano alle missioni di guerra in Iraq, Afghanistan e Kosovo, appartengono a ceti non abbienti e sono indotti ad arruolarsi da pressanti esigenze economiche. Allettati dunque da stipendi piuttosto alti, partono per il fronte. Se, però, questi “volontari” sapessero a quali rischi vanno incontro, forse non si lascerebbero abbindolare dalla bieca propaganda del Ministero della guerra. Esistono da almeno dieci-quindici anni libri di vituperati autori che denunciano la cospirazione globale, esistono altre fonti, per ora, non difficili da reperire, da cui trarre le informazioni utili. La disoccupazione e la sottooccupazione, create dalle èlites proprio per costringere i giovani ad entrare nell'esercito, sono problemi spaventosi, ma non sono forse preferibili alla malattia ed alla morte? Dopo che molti giovani, anche animati da nobili ideali, contraggono patologie invalidanti, lo stato li abbandona al loro destino. Per chi poi sacrificare la propria vita? Per la patria? Quale patria? Quella dei vescovi-banchieri che benedicono gli eserciti e fomentano i conflitti. Un mondo senza soldati, purtroppo, non significa ipso facto un mondo senza guerre, visto che esse, nei prossimi anni, potranno essere combattute, come profetizzò Dick, anche con cloni (già oggi vengono usati i droni), ma il rifiuto totale della violenza individuale e di stato, anche e soprattutto quando la violenza è camuffata da operazione umanitaria, può salvare qualche vita… e non è poco.

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