20 agosto, 2017

Lo spartiacque



Che cosa sta per succedere? Alcuni avvertono, sebbene in maniera oscura ed indefinita, che qualcosa di decisivo sta per accadere. Purtroppo molti cadono nelle solite trappole, credendo che, complici pure ingenue interpretazioni dei pittogrammi nel grano, presto una particolare congiunzione celeste sarà foriera di un salto evolutivo e risolutivo di ogni problema.

Infinita sprovvedutezza! Se un evento determinante è prossimo ad accadere, sarà simile al 9 11, sarà un tragico spartiacque: alcuni indicano la data del 23 settembre come cruciale passaggio. In effetti, come avvenne per il giorno in cui, con un empio rito, furono demolite le Torri gemelle, in parecchie serie televisive, pellicole cinematografiche, pubblicazioni etc. è stato criptato il numero-data 239 (o 923, secondo la successione adottata negli Stati Uniti d’America ed altrove). Sarà una coincidenza, se l’isotopo più importante del Plutonio, l’elemento chimico usato negli ordigni a fissione atomica, è 239Pu che ha un periodo di dimezzamento pari a 24200 anni? Un preavviso di una guerra termonucleare?

Pare che un ruolo nodale sarà giocato dal diabolico CERN, da qualche sinistro “esperimento” condotto nel laboratorio ginevrino. Saranno accadimenti che presumibilmente trascenderanno la mera tessitura storica per afferrare brandelli di un’altra realtà, una realtà abissale, in senso proprio.

Non sono prove, ma indizi ed intuizioni, simili, però, ai segnali ed ai presagi che in passato ci condussero a preannunciare fatti poi verificatisi. [1] In ogni caso, il giorno del marchio è vicino: sarà un bivio. Dopodiché, cominciato il periodo della Grande tribolazione, non sarà più possibile tornare sui propri passi.

E’ il momento che tutti - credenti, increduli e perplessi – si preparino ad una lotta che non sarà “contro carne e sangue”, ma soprattutto di natura spirituale. I tempi, tra la noncuranza e persino la derisione degli stolti, sono maturi per la messe e non pochi saranno quelli falciati ed inceneriti.

Ancora poca sabbia nella clessidra...

[1] Ad esempio, quando Benedetto XVI, il giorno 11 febbraio 2013, annunciò la sua abdicazione, prevedemmo che sarebbe stato eletto un papa gesuita (papa nero) e che avrebbe assunto il nome di Francesco, non in ricordo di Francesco d’Assisi, che in realtà si chiamava Giovanni di Pietro Bernardone, ma in onore di Francesco Saverio, uno tra i corifei della famigerata Compagnia di Gesù.

Articolo correlato: Robert Reynouard, Regard sur la date du 239 et la recurrence du nombre 38 dans le tissage des evenements, 2015

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APOCALISSI ALIENE: il libro

12 agosto, 2017

La stretta finale: le ragioni di una scelta



Mi sono pervenute molte richieste di chiarimenti circa la decisione di sospendere sine die la pubblicazioni di articoli su Zretblog.

Le ragioni di tale scelta sono molteplici: ora, la vita di ognuno di noi, corre su due binari, quello dell’esperienza individuale e quello dell’esperienza collettiva. Lungo il primo abbiamo avvertito un’esigenza di valorizzare la ricerca di risposte che prescindono da situazioni empiriche per aprirsi verso orizzonti ulteriori. Tale necessità richiede di dedicare tempo ed energie a sé stessi, trascurando la scrittura di testi che, pur su soggetti rilevanti, hanno ancora carattere divulgativo, mentre il romanzo, che dovrebbe essere completato entro pochi mesi e di cui abbiamo indicato un titolo falso per depistare i negazionisti, ha l’ambizione di accogliere un po’ tutto l’universo tematico esplorato in questi anni. Non solo, i temi, attraverso il pretesto dell’intreccio, sono non solo approfonditi, ma proiettati oltre il confine del dicibile. E’ ovvio che un progetto ciclopico, in gran parte già attuato, assorbe intere giornate, lasciando poco spazio ad altre attività.

Lungo il binario del vissuto collettivo, rotaia che corre parallela all’altra, ma che, di quando in quando, vi si collega con uno scambio, bisogna rilevare quanto la situazione sia precipitata. Quasi tutte le “profezie” elaborate in questi anni si sono adempiute o sono prossime ad adempiersi. Ne menzioniamo solo due: l’implementazione del microprocessore sottocutaneo e la siccità biblica che sta affliggendo molti stati e regioni. All’appello manca la Terza guerra mondiale di cui comunque si possono intravedere le premesse, secondo le indicazioni accennate in passato.

E’ evidente che l’umanità, anche se pochi ne sono consapevoli, ha di fronte a sé delle sfide tremende, apocalittiche: anche qui non ha molto senso continuare a proporre articoli che non potranno mai svegliare i letargici, mentre è più rilevante, anzi vitale, cercare delle risoluzioni, visto che dai governi e dagli apparati in generale ci si può aspettare solo la creazione di nuovi problemi.

Risoluzioni? Non alludiamo solo a quelle pratiche, pur decisive, ma spesso purtroppo poco praticabili in un periodo come il nostro che è un continuo costeggiare il baratro, ma soprattutto a vie d’uscita che esulano dalla logica. La conoscenza è utile, ma capitale è l’individuazione di un percorso interiore che conduca a sciogliere il nodo di Gordio. Non è più solo il tempo delle indagini, ma il momento di un salto di qualità, favorito da uno slancio verso l’oltre, dall’abitudine a vivere con la coscienza che è il sentiero terreno è, per dirla, con Heidegger, un “sentiero interrotto”. Non è facile, ma bisogna provarci, perché “l’essenziale è invisibile agli occhi”.

Indizi e presentimenti – non sono prove, ma... - ci inducono a ritenere che la stretta finale sia vicina, quindi forse entro pochi anni saremo costretti a cambiare, ad adattarci, volenti o nolenti. Gli amici potranno continuare a seguirci, grazie al libro cui abbiamo accennato sopra, per mezzo del blog Tanker enemy ed iniziative correlate, sempre che eventi epocali non costringano tutti noi a svolte radicali, irreversibili.

Se otterremo informazioni basilari a proposito degli eventi che incombono, le condivideremo con i lettori attraverso articoli estemporanei, ma la pubblicazione di riflessioni ed indagini con una cadenza più o meno regolare è, per ora, sospesa.

Con l’auspicio che possiamo presto uscire a “riveder le stelle”.

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APOCALISSI ALIENE: il libro

01 agosto, 2017

Congedo

Molti lettori mi hanno chiesto per quale ragione il blog da circa un mese non risulta più aggiornato. E’ doverosa una risposta agli affezionati sodali: ho deciso di sospendere a tempo indeterminato la pubblicazione degli articoli, perché considero l’esperienza conclusa. In verità gli spunti non mancano, tutt’altro: infatti molte riflessioni, alcune delle quali assai incisive, stanno confluendo in un testo di ampio respiro, libro che dovrebbe essere edito entro la fine dell’estate.

E’ stata un’avventura emozionante, costellata di gratificazioni, in primis i commenti degli amici. E’ stata un’occasione per un arricchimento reciproco, per un percorso di ricerca, per uno scambio di idee e di segnalazioni, ma i tempi sono cambiati. Sono sopravvenute altre esigenze, sono subentrati altri progetti. Si chiude quindi un capitolo. Se ne aprirà un altro? Vedremo.

Mi accommiato dai lettori con un arrivederci, più che con un addio: mai dire mai. Soprattutto li saluto con un sentito ringraziamento per la cooperazione offerta in questi anni. Stringo calorosamente la mano a Catherine, a Corrado, a Giovanni Ranella, Ghigo, Wlady ed a tutti gli altri che non nomino, sperando un giorno di poterli incontrare di persona in un mondo finalmente rigenerato.

Ad altiora.

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APOCALISSI ALIENE: il libro

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