28 luglio, 2005

Gatta CIA cova

C.I.A.Recentemente Rodolfo Roselli ha pubblicato un sagace intervento sul sito web Disinformazione.it intitolato "CIA e soci". Il testo, che passa in rassegna le principali eroiche gesta della CIA et similia in questi ultimi decenni, andrebbe letto da tutti per farsi almeno un'idea di come operano coloro i quali sono preposti ad indagare e ad agire col fine di garantire la sicurezza dei cittadini. Dall'articolo si deduce che, se si esclude qualche intelligente esponente dell'Intelligence, se si eccettua uno sparuto manipolo di agenti solerti e veramente motivati a difendere il sistema democratico (?), moltissimi dei componenti della CIA, dell'FBI etc., si rivelano del tutto inadeguati, superficiali e corrivi oppure, più spesso, sono al centro di mefistofeliche trame, di operazioni illegali, di turpi interessi, checché possa sembrare dalla stragrande maggioranza delle ignobili e risibili serie televisive e delle pellicole cinematografiche imperniate su storie di spie.

Gli agenti che indagano coscienziosamente, non di rado rischiando la vita, per scoprire cellule e gruppi dediti al terrorismo internazionale, sono osteggiati, depistati, talora eliminati su decisione dei vertici di quelle organizzazioni per le quali essi stessi lavorano o credono di lavorare. Un esempio fra i numerosi che potrei portare: l'agente del Federal Bureau of Investigation che aveva scoperto un piano per compiere un colossale e tremendo attentato negli Stati Uniti (vi viene in mente qualcosa?), fu prima ostacolato dai soliti capi e direttori, quindi le sue inquietanti denunce furono ignorate; infine - promoveatur ut amoveatur - fu nominato responsabile della sicurezza del World Trade Centre. Prese servizio in una delle due torri il giorno 10 settembre 2001... Che strana coincidenza: proprio il giorno prima del famigerato 11 settembre!!! Ovviamente, purtroppo, morì a seguito dell'attentato. L'intera vicenda fu accuratamente ricostruita da G. Minoli in una sua brillante inchiesta trasmessa dalla RAI qualche anno fa. Evidentemente il programma passò indenne attraverso le maglie della censura, non ancora fitte come quelle attuali.

Ora, assodato che il terrorismo internazionale è simile ad un mostruoso albero, le cui tenaci e profondissime radici sono penetrate un po' dappertutto; appurato che non sussiste una rilevante differenza tra terrorismo più o meno islamico, "guerra" al terrorismo, traffico di armi e di stupefacenti, losche operazioni finanziare e via discorrendo, vorrei sapere perché quasi tutti si ostinano a voler tagliare soltanto uno dei rami di questo deforme albero, cioè il terrorismo islamico, ignorando il resto. Sono d'accordissimo con loro, purché questo sia una tra le tante operazioni tese a scapitozzare, non l'unica. Anzi non credo basti potare le branche per impedire che tale pianta velenosa getti la sua cupa ombra sull'intero pianeta. A mio parere, bisognerebbe sradicare, estirpare la malefica pianta e bruciarla, prima che le sue radici allignino nel cuore della Terra e di ognuno di noi...

Comunque, stiamo pur certi, che se, per una malaugurata ipotesi, questi centri occulti di potere dovessero decidere di continuare a perseguire e ad attuare la loro infame, spaventosa, feroce politica, non ci sbaglieremo ad affermare: "Gatta CIA cova".

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