08 luglio, 2006

Notti magiche

Con l'espressione notti magiche non alludo ai chiassosi e triviali festeggiamenti, in occasione dei trionfi ottenuti dalla nazionale di calcio contro le squadre avversarie, ai baccanali in cui il popolino trova un banale ed effimero risarcimento di tutte le sue innumerevoli frustrazioni, causate da un sistema sempre più oppressivo e soffocante, ma mi riferisco ai sinistri voli di aeroplani oramai prevalentemente notturni. Infatti, in una subdola strategia di occultamento, l’operazione relativa alle scie velenose, è concentrata nelle ore successive al tramonto fino all’alba. Con il favore delle tenebre, le aviocisterne ma anche altri tipi di velivoli, scorrazzano impunemente nei cieli per spargere micidiali sostanze. I piloti e chi li prezzola ora sono sicuri che nessuno si accorgerà di questo scempio appena visibile, per un occhio inesperto, solo con il plenilunio. Questa tecnica di mimetismo è la riprova che i demoni alati hanno qualcosa da nascondere, altrimenti continuerebbero a volare alla luce del sole, invece di sciamare protetti dall’oscurità, simili a vampiri assetati di sangue o a larve evocate da folli negromanti…

No. Queste non sono notti magiche: sono notti chimiche.

5 commenti:

  1. sALve Zret, è chiarissimo che stanno accusando qualche "colpo". Colpa di internet?
    Ma non facciamoci illusioni. Sono effetti collaterali nell'uso e gestione di una immensa ragnatela costruita per rincretinire le masse. Ogni tanto qualche mosca impigliata riesce a liberarsi, ma il ragno rimane sempre li, al centro.

    Comunque le scie di notte sono accompagnate dalle corte scie di giorno, spezzettano le scie più grandi in segmenti.
    Questo però può far comodo a noi. Se un velivolo rilascia una scia persistente ma a tratti, E' ANCORA PIù SOSPETTO!
    E' ovvio che quanto avviene, con questa modalità, non ha nulla a che fare con un effetto naturale, ma soltanto con il crimine organizzato.

    Tra l'altro segnalo (a livello di ipotesi) che la più rarefatta attività di spargiemento di veleni sembra essere correlata ad un ritorno ad un comportamento più normale dell'atmosfera. Infatti in questo periodi di bassa attività mi sembra di percepire una più vigorosa formazione di cumuli convettivi che non precedentemente. Ovviamente è una impressione o ipotesi, ma non da scartare.

    Avles.

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  2. orgoglioso di far parte del popolino che festeggia, avete capito????Io nn vedo assolutamente ke colpa ci sia nei tifosi che festeggiano per la propria squadra.L'altro ieri sera, per una notte, sono state dimenticate tutte le preoccupazioni, tutti i razzismi,tutto cio di negativo, ma sono romanticismi del popolino, se per un giorno ognuno dimentica i suoi problemi grandi o piccoli e si sente unita a tal punto ke estranei abbracciano altri estranei.
    Beh se è cosi allora mi sento parte del popolino imbelle.
    Ricordatevi, nella vita non ci sono solo scienza e scie chimiche e una volta zret me lo dissi anke tu

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  3. Mi dispiace che ti sia offeso, ma la maggioranza della popolazione è tenuta impegnata (per usare un eufemismo) per mezzo delle "avventure" sportive, per evitare che colga invece la realtà per quella che è veramente (così come si faceva nell'antica Roma, con le lotte fra gladiatori e fiere). Al popolo viene offerto ciò che più ama di più: non pensare. Ma... avremo ancora un cervello per pensare, quando il dado sarà tratto? Per cui, la mia idea non cambia. Se rimaniamo assoggettati a certi giochi di prestigio, sarà la nostra fine. Per quanto mi riguarda, sono almeno consapevole (e lo sei anche tu, ne sono certo), ma mi chiedo: "Perché si deve accettare la ciotola di cibo avvelenato solo perchè appare una leccornia o solo perché, per una volta, vogliamo far finta di non sapere?". Non è quello che vogliono i nostri carnefici? Almeno avessimo la lucidità e la coerenza di non cascare nel tranello.

    Senti? Ancora volano... e noi dissertiamo sulle partite di calcio...

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  4. accettare la ciotola avvelenata essendo consapevoli di essere immuni al veleno

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  5. "Accettare la ciotola avvelenata essendo consapevoli di essere immuni al veleno".

    Giusta considerazione. ;-)

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