17 agosto, 2006

L'osservatorio romano

Credo che Lista leggerà in questo testo un mediocre attacco alla Chiesa di Roma. Più che di attacco, parlerei di constatazione.

Tra le notizie censurate, assume particolare rilevanza quella concernente la costruzione di un enorme osservatorio astronomico in Arizona, nel cuore di una riserva di nativi americani, per la precisione nella zona dove si erge il Monte Graham. La vetta è, da tempo imemorabile, un luogo sacro degli Apaches. L’edificazione della specola, cominciata nel 1990, nonostante le proteste dei nativi che sono stati brutalmente estromessi dall’area, è stata decisa e finanziata dall’Università dell’Arizona, insieme con due partners europei: l’Osservatorio di Arcetri ed il… Vaticano.

Siamo di fronte ad una profanazione di un sito dove gli Americani hanno sempre compiuto riti venerandi; siamo al cospetto di una palese violazione dei diritti di un popolo che sapeva vivere in armonia con la natura. Chi sono i criminali che, approfittando del silenzio colpevole dei media di regime, hanno perpetrato questa infame scelleratezza? Un’istituzione “culturale” statunitense ed il Vaticano! In fondo, però, qual è la differenza? Nessuna: l’impero di USAtana appartiene, attraverso una serie di società, alla Chiesa di Roma, che è lo stato più potente e ricco del mondo.

Ancora una volta, dietro gradevoli apparenze, si nasconde un monstrum horrendum, la chiesa massonica diabolica romana, vero convitato di pietra del banchetto apparecchiato per i cardinali-banchieri. Quale interesse può avere il Vaticano nella costruzione di un osservatorio astronomico? (1) Non è difficile da intuire, se si ricorda che la biblioteca vaticana custodisce libri non consultabili, se si rammenta che la religioprigione cattolica è una metamorfosi (il serpente cambia pelle, ma resta sempre serpente…) di antichi culti sumeri: per i Sumeri, numero sacro per eccellenza era il dodici e non solo perché conoscevano dodici corpi celesti nel nostro sistema solare…

Proprio in questi giorni l’Unione internazionale degli astronomi ha proposto di aumentare a dodici il numero dei pianeti noti, includendo Cerere, Caronte ed UB 313. La proposta è assai strana e sospetta, in specie se si considera che Cerere è un insignificante pianetino, Caronte un satellite, mentre UB 313 (o Sedna) è un planetoide della fascia di Kuiper. Possibile che degli astronomi incorrano in un così grossolano errore di classificazione, quando non pochi cosmologi reputano lo stesso Plutone un planetoide più che un vero e proprio pianeta?

Credo che la decisione di costruire l’osservatorio astronomico in Arizona celi scopi inconfessabili: non escluderei un nesso con Nibiru, il pianeta dell’incrocio, il cui periodo è pari a 3600 anni (3600 è multiplo di dodici…). È palese che la Chiesa di Roma è un occhio divino-massonico che tutto scruta, tutto osserva, penetrando gli abissi del tempo e dello spazio, dove agli altri è proibito lanciare anche un fuggevole sguardo. Essa osserva, ma non ama essere osservata.

Papa Natzinger ed i suoi accoliti gettino pure un mantello di cupe ombre sulle verità, chiudano a chiave la biblioteca vaticana, sigillino i segreti. Sarà tutto vano: infatti “Non vi è niente di nascosto che non debba essere scoperto e nulla di segreto che non venga ad essere conosciuto”, come afferma il Messia, quel Maestro il cui insegnamento le chiese “cristiane” hanno, in modo consapevole, per i loro biechi scopi, distorto e snaturato.



(1) Non si dimentichi che i potentissimi ed intriganti Gesuiti si sono sempre segnalati negli studi astronomici.

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