15 marzo, 2007

L'occhio

È un occhio che scruta la mente e sonda i meandri dell’inconscio. È un occhio che tutto osserva, cui non sfuggono neppure i più piccoli particolari. È un occhio ubiquo dall’iride oblunga, come quella di un rettile.

Il cardinale Camillo Ruini, intervenuto ad un simposio di lerci chierici, ha disquisito sull’identità del “cristiano” o su un consimile vacuo argomento. Come spesso avviene, più delle parole del suo insipido ed ipocrita discorso, su cui il baciapile Magister non mancherà di scrivere un magistrale fondo, valgono le immagini: infatti la sala dove si sono riuniti i porporati e la loro claque era dominata da un immenso occhio su fondo azzurro. L’azzurro, come è noto, è colore della Massoneria.

L’occhio è l’immagine di una società dove ormai regna la videosorveglianza, dove il potere ha profanato i penetrali del tempio della coscienza. L’occhio è il controllo eretto a sistema, controllo fisico, mentale, psicologico, subliminale. Non è forse raffigurato anche nel cuore della Kaput mundi, in Piazza S. Pietro, con l’obelisco al centro, a guisa di pupilla ed il colonnato del Bernini a disegnare il globo oculare?

Qualcuno ancora può pensare che è la Chiesa di Roma ad essere succuba della Massoneria? Non è forse il contrario? D'altronde l'occhio catto-massonico figura anche nel logo di Alice, l'offerta ADSL della Telecom, la società telefonica che, per quanto mi risulta, dovrebbe appartenere al Vaticano.

Il mandante non si espone mai sicché sono a volte alcuni sicari a finire nella rete, nel migliore dei casi.




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7 commenti:

  1. Ma noi non ci fermeremo fino a quando non riusciremo ad accecare quest'occhio, affinchè non possa riuscire nell'intento di vedere tutto

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  2. In fondo sono come il Ciclope Polifemo: hanno un occhio solo. Ho inserito il tuo testo come prezioso complemento. Ciao

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  3. Telecom appartiene al Vaticano come?

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  4. Un simbolo di per sè non è nè buono nè cattivo. Il discorso vale per il cosiddetto 'occhio di Horus' così definito perchè già presente nell'iconografia misterica egizia. Tale simbolo serve semplicemente a rammentatre il concetto dell'Onniscienza e Onnipresenza del Creatore. Come a dire: Dio è sempre lì che ti vede e ti guarda. Affermazione senz'altro corretta. L'occhio onnivedente, a dire il vero, possiede anche altri significati, ma non serve in tal sede complicare le cose.
    Ed anche l'obelisco, così caro all'iconolgia della setta degli Illuminati, non ha di per sè un significato malvagio. Esso rappresenta l'Axis Mundi e ricorda pure il 'fallo di Shiva'.
    Che si faccia da parte di quella gente un uso distorto ed invertito di tali immagini simboliche,questo è un altro paio di maniche ( 'occhio di Horus' come espressione di telecamere, microchips, satelliti spia e così via; 'obelisco' come vogare espressione della pulsione sessuale ecc.).
    Quanto al fatto che la Chiesa Cattolica abbia preso il timone che conduce all'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale credo non possano sussistere dubbi al riguardo. Ma secondo me hanno ragione coloro che dicono essere stato il Vaticano cooptato a tal mansione. In altri termini la corrente luciferina che regge da millenni al Storia del genere umano ha offerto alla Chiesa Cattolica su un piatto d'argento lo scettro e la corona di quella istituzione supemalvagia che è e sarà la Dittatura Sinarchica. Ormai completamente immemori di qualsiasi funzione spirirtuale i chiericuti ci son cascati ed hanno accettato.
    ' Qous vult perdere Iupiter dementat'.
    Salve a tutti.

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  5. Concordo con Paolo: infatti tempo fa scrissi che i simboli sono polivalenti. Il loro valore dipende spesso dal contesto e dalle intenzioni di chi li usa. Mi pare indubbio che attualmente l'uso dell'occhio onniveggente sia emblema prediletto dagli Oscurati. Quanto al ruolo della Chiesa, reputo che sia da tempo immemorabile il fulcro della cospirazione, ma potrei sbagliarmi: fatto sta che oggi non si muove foglia che Hans non voglia. Sembra proprio che Telecom, attraverso prestanome, appartenga al Vaticano. Ciao a tutti.

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  6. Pensavo questa mattina che stiamo assistendo al paradosso di una Chiesa Cattolica che, giunta ormai alla bancarotta morale e spirituale, si trova all'apice della propria potenza politica e finanziaria. Un bastione granitico ed una piovra che ha tentacoli ovunque: apparentemente inattaccabile, indistruttibile.
    Mai come oggi essa ha goduto di tanta forza e prestigio a livello nazionale e soprattutto internazionale. L'opera di emancipazione finanziaria della Chiesa romana iniziatasi con quello che possiamo a buon diritto considerare il primo Pontefice 'moderno' - Pio XI - coadiuvato dal banchiere Bernardino Nogara beatificato, se non erro,da Woityla ha raggiunto evidentemente il suo apice in questi anni. Eppure la pratica dei prestiti ad interesse, più volgarmente definita'usura', venne a più riprese ed in molte occasioni condannata dai Papi nel corso dei secoli. In parole povere per il cristiano vige la proibizione di prestare soldi, anche comperando innocenti 'titoli', per averne indietro un interesse.
    Norma disattesa a partire proprio da Pio XI. Ma il vil denaro evidentemente fa gola pure a coloro che non hanno bocche da sfamare.
    Per quanto rigurda il nuovo segretario della CEI, basta osservare la sua espressione e ci accorgeremo che essa ha molto di malizioso e beffardo e assolutamente nulla di spirituale. Per giunta egli è 'Generale di Corpo d'Armata', in quanto ex-cappellano militare, in pensione con emolumento mensile lautissimo cavato dalle nostre tasche. No comment.

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  7. Paolo, come sempre da insigne vaticanista eretico, ha inquadrato il problema. Qualsiasi glossa mi pare superflua. Ciao a tutti.

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