19 settembre, 2008

Beyond the Heavens

E' stato recentemente tradotto in inglese il libro di Maurizio Cavallo, Oltre il Cielo. Il ricercatore Michael Salla ha brevemente recensito l'opera dell'artista vercellese, il cui titolo è stato reso letteralmente con Beyond the Heavens.

Così si esprime Salla: "Il testo di Maurizio Cavallo rivela un segreto a tal punto suscettibile di trasformare il potenziale umano che le agenzie per la sicurezza nazionale di tutto il mondo hanno operato tenacemente per tenerlo nascosto negli ultimi cinquant'anni. Extraterrestri dalle sembianze umane ci stanno visitando e vivono fra noi. Essi vengono con un messaggio volto a migliorare le potenzialità umane, fondato sui valori della pace e dell'elevazione sociale. Questo libro porta il lettore a conoscere lo sbalorditivo viaggio di un contattista italiano, un itinerario che gli ha consentito di sperimentare una verità che ha trasformato il suo mondo. Una simile esperienza attende tutti coloro che desiderano entrare in contatto con esseri dall'aspetto umano provenienti da un altro sistema solare e che possono aiutarci a cambiare la nostra vita ed il pianeta".

Anche Michael Gay ha dedicato una glossa a Beyond the Heavens. Egli scrive: "Per esprimere la serena bellezza che connota i lavori di Jhlos, dovremmo avere il suo stesso dono del silenzio ed il suo senso del sacro appena velato di sensualità. Giornalista e filosofo, pittore, scultore e musicista, Cavallo ha incontrato abitanti di un pianeta di una galassia distante 150.000 anni luce dalla Terra."

Ora, non sappiamo se veramente Maurizio Cavallo, che non si può definire né un contattista né un rapito, ma un contattato, abbia incontrato creature di un'altra galassia che avrebbero pure costruito delle basi su Gaia né poi è così importante stabilirlo. Cavallo è scrittore dall'indubbio talento letterario (dote assai rara in questi tempi di ferro in cui la cultura e la conoscenza della lingua italiana sono in condizioni deplorevoli, per usare un pietoso eufemismo) e già per questo la sua avventura raccontata con visionaria lucidità, con emozionante pàthos, meriterebbe di essere conosciuta dal grande pubblico. Si aggiunga che l'esperienza di Jhlos ci sottrae alla schematica dicotomia alieni buoni versus alieni cattivi, evocando presenze elusive ma non minacciose, in grado di determinare una profonda crisi da cui scaturisce un rinnovamento della visione del mondo.

Chi leggerà il testo dello scrittore vercellese sarà indotto a porsi le inevitabili domande: gli ufonauti originari di Clarion sono personaggi frutto di una fervida fantasia, "messaggeri di illusioni" oppure esseri talmente differenti da noi terrestri che stentiamo anche solo a concepire la loro natura ed i loro reali scopi? Ognuno troverà le sue risposte: come amo ripetere, infatti, non si tratta di credere o di non credere, ma di investigare con obiettività e senza pregiudizi. E' necessario quindi porre le domande più accorte. Molti quesiti forse, pur non trovando risposta, riveleranno tutta la ricchezza del dubbio.


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4 commenti:

  1. Provo una innata diffidenza verso il materiale, i messaggi ecc. che scaturiscono dal contattismo, una diffidenza paragonabile solamente a quella che nutro dei confronti del cosiddetto spiritismo.

    Posso prestare eventualmente un orecchio alla messaggistica di ispirazione religiosa che talvolta contiene in effetti un afflato mistico, una tensione alla trascendenza forse autentica od anche una vena spirituale seppur lontana, ma non mi trovo a mio agio con un individuo che dice di incontrare personaggi provenenti dal pianeta Clarion.

    Tanti anni fa vi era - fra gli altri -il 'parapsicologo' Giorgio De Simone che si peritava di diffondere il materiale educativo, pedagogico, parenetico che gli proveniva da una intelligenza che si qualificava come 'entità X'.
    Tale entità sapeva tutto ed aveva spiegazioni e risposte per qualsiasi interrogativo e dirimeva ogni dubbio.

    Ora invece abbiamo Maurizio Cavallo che cerca di renderci partecipi della sua visione del mondo, delle sue trasmutazioni interiori 'alchemiche' - che parolona fuori posto! - ottenute grazie all'intervento di entità di origine ignota.
    Strano però che, a distanza di un breve lasso temporale dalla fine dell'attuale ciclo, stia loro a contatto solo Cavallo su sei miliardi e mezzo di terricoli.

    Non sarebbe meglio che questi signori cominciassero a fare proseliti a tutto spiano, tenendo conto ovviamente del fatto che essi sono già in folle ritardo sulla tabella di marcia?

    Mi sa tanto che quando il ciclo si chiuderà, solamente Maurizio Cavallo avrà beneficiato dei loro ammaestramenti. Il resto dell'umanità sarà rimasta all'oscuro dei lumi provenienti dal pianeta Papalla...pardon Clarion.

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  2. Molto caustico e tagliente, Paolo. In effetti, è giunto il tempo per gridare la verità dai tetti. Ogni indugio potrebbe essere fatale.

    Ciao

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