17 agosto, 2009

L'enigma del doppio in Steiner

Preciso che la pubblicazione di questo breve testo non implica un’adesione alla filosofia di Steiner che annovera sia entusiasti estimatori sia critici impietosi. Sarà il caso di cogliere i frutti del sapere là dove essi maturano, senza aprioristici ed onnicomprensivi rifiuti e senza fanatici sostegni.


Rudolf Steiner (1861-1925) è il celebre fondatore della Società antroposofica. Perno della dottrina steineriana è la distinzione nell'uomo di sette principi. Con la morte, il corpo fisico si dissolve, mentre quelli etereo ed astrale accompagnano l'io in un periodo che precede una successiva incarnazione. Il ciclo delle rinascite, coinvolgendo l'intero cosmo attraverso millenni di cambiamenti e l'avvicendamento di ere (centrale in questo percorso è l'incarnazione del Lògos nel Cristo e la sua comparsa sulla Terra), è destinato a concludersi con l'universale ritorno allo Spirito puro.

Nel libro "Il mistero del doppio" (si tratta della silloge contenente gli interventi di cinque conferenze tenutesi a San Gallo ed a Dornach nel 1917), il filosofo austriaco indugia sugli enigmi dell'anima umana ed in particolare sul doppio, un'entità dimorante nell'uomo sin dalla nascita e che, temendo la morte, si allontana dal corpo prima del decesso. Secondo Steiner il doppio, la cui natura è ahrimanica, è responsabile di molte malattie. Il doppio potrebbe ricordare il ka egizio, forza vitale trasmessa dagli uomini agli dei al momento della creazione e di padre in figlio tramite il concepimento. Per gli Egizi era una delle componenti dell'anima, insieme con l'akh, l'entità del defunto in grado di entrare in contatto con i vivi sulla terra, ed il ba, personificazione delle energie vitali sia fisiche sia psichiche.

Tuttavia è evidente che Steiner intende qualcosa di diverso rispetto al ka egizio, poiché l'autore descrive una sorta di demone che alberga nell'individuo e di cui egli non è conscio. L'inquietante teoria steineriana del doppio, per quanto discutibile, trova addentellati in alcune concezioni gnostiche: ad esempio, il maestro Basilide, a proposito dell'uomo, sentenziò che egli è "un accampamento di demoni", evocando l'influsso di misteriose e sinistre creature.

Recenti ipotesi, poi, sorte in ambito ufologico, adombrano la possibilità che parte della personalità di alcuni fra noi sia sotto il controllo di esseri estranei, molto simili a parassiti psichici. I voladores di Castaneda non sono molto dissimili. Ci chiediamo se tutti coloro che operano come automi nel nostro mondo alienato ed alienante non siano controllati in vario modo, ad esempio, con microprocessori, comandi ipnotici, particolari frequenze efficaci sul cervello.

E' come se nel programma di un elaboratore fosse introdotto un software-spia che non può essere rilevato dai sistemi antivirus. All'uomo contemporaneo ripugna in sommo grado l'idea non solo di non essere libero, ma soprattutto che possano agire al di fuori di lui ed in lui forze esterne, capaci di orientare le sue (?) scelte di vita e di definire il suo destino. Agli antipodi del daimon socratico che non era la voce della coscienza, checché se ne scriva in molti manuali di filosofia, il doppio di Steiner esercita un ascendente malefico e si alimenta di energie telluriche. Correttamente il fondatore dell'Antroposofia considera la Terra un organismo vivente che, con i suoi flussi energetici, nutre le nazioni, plasmandone il carattere.

Altri contenuti del saggio in esame sarebbero meritevoli di attenzione: per esempio, l'accenno alla futura creazione di un falso Messia, l'azione occulta di confraternite che perseguono fini oscuri. E' senza dubbio plausibile (le conferenze risalgono al lontano 1917) lo scenario di un mondo futuro in cui le macchine rischiano di diventare "forze di morte". Sono temi su cui ho già riflettuto, dunque non li riprendo qui.

Mi pare che questo libello ineguale, si debba leggere come uno dei tanti tentativi di rispondere ad interrogativi che assillano l'umanità da millenni, in primis la questione relativa alla genesi del male. E' inevitabile, al cospetto di tali problemi, spingersi nel territorio delle aporie e delle difficoltà concettuali. In questo caso si attaglia una frase di Steiner che chiosa: "Chi si accosta al mondo con il presupposto che tutto debba essere spiegabile senza contraddizioni andrà incontro a molte delusioni".

Ringrazio il gentilissimo M.B. per il suggerimento.



APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

13 commenti:

  1. salve zret... potresti linkarmi ? http://dylaxusisback.blogspot.com/ grazie

    RispondiElimina
  2. Ciao DylaXus, lo farò quanto prima.

    RispondiElimina
  3. Non conosco il libro in esame ma, avendo più volte tentato di leggere Steiner senza riuscire a terminare un capitolo di un suo libro, immagino di che cosa possa trattarsi.

    Noioso, ripetitivo, prolisso e soprattutto fumoso. Mi spiace, ma le cose approssimative non fanno per me e quindi rifiuto Rudolf Steiner aprioristicamente.

    Tale autore aveva sicuramente delle intuizioni valide grazie ad una discreta attitudine alla chiaroveggenza e di certo non era uno sciocco ma si perdeva spesso in fumisterie non verificabili del tipo 'l'aspetto di Efeso al tempo dell'Apostolo Giovanni'. Eh sì,bouna notte al secchio!

    Si tratterebbe di sceverare il grano dal loglio ma, in definitiva, sarebbero tempo ed energia sprecati.

    RispondiElimina
  4. A proposito di loglio, Paolo, tempo fa un livido e spocchioso disinformatore mi accusò di aver usato in un commento una parola che non esiste, secondo colui "loglio" appunto. Pensa a che segno giunge l'ignoranza.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  5. Devo riconoscere che sei un bel provocatore di argomenti interessanti Zret, e dove posso cerco di inserirmi :-)

    Il nostro amico Austriaco oltre che essere un Esoterista (perso), era anche il curatore di Goethe, tra Vienna e poi Berlino facendo la sua fortuna in Italia; ha sempre gradito il denaro ed il potere sempre al centro della ribalta, tra lo scrivere e dirigere Biblioteche, ma non di questo voglio parlare ma ... della Reincarnazione, del Karma, e magari in futuro del Darma.

    Ci sono tre tipi di Karma:
    Sanchita Karma (dormiente) azioni che abbiamo fatto in passato e che non ci sono ancora tornate.

    Prarabdha Karma (attivo) il Karma del destino

    Kriyamana o Agami Karma (potenziale) il Karma del futuro

    Garuda Purana diceva: L'Uomo è creatore del suo destino e anche della sua vita fetale, ed è coinvolto nella dinamica delle sue vite precedenti.

    I testi sacri parlano tutti del valore dell'iniziazione. L'iniziazione è quel momento altamente significativo della nostra esistenza in cui la dualità, che ci ha governato fino a quel momento, l'interesse e lo sviluppo della materialità, lasciano spazio alla prima esperienza di unità, alla prima esperienza del nostro vero Sé.
    L'iniziazione è un vero e proprio cambio di direzione. Anziché continuare a rotolarci in uno stato dove l'azione e l'effetto dell'azione si rincorrono in modo assolutamente ininterrotto, causando una serie interminabile di nascite e di morti, noi volgiamo finalmente la nostra attenzione al vero scopo della nostra vita.

    Non escludo che in un futuro di evoluzione si possa ritornare allo spirito puro.
    Strana coincidenza (ma non tanta) l'analogia con il "KA ed il BA Egizio".

    La dualità è implicita, ma oserei espormi per ampliare oltre diverse personalità che albergano in ogni essere umano, senza tralasciare il controllo biochimico messo in atto dall'HAARP e le scie chimiche, ed il controllo globale a discapito dell'umanità.

    Mi piacerebbe dilungarmi oltre ma convengo sempre per brevi interventi sintetici, per dare spazio a tutti senza prevaricazione e ostentate analisi.

    Ps: ho perso mia moglie da 30 mesi ed ho acquistato un libro che a primo avviso sembrava un pacco come dice il buon Paolo, ma dopo averlo letto in ultimissima analisi l'ho trovato sorprendente, lo menziono qui sotto:

    "DOVE VA L'ANIMA DOPO LA MORTE", di Cesare Boni Elvetica Edizioni

    wlady

    RispondiElimina
  6. Wlady, hai disquisito su temi veramente cruciali, ma le mie conoscenze sul karma sono carenti. Cerchiamo di semplificare: dopo la morte, è il nulla (Epicuro ed altri); dopo la morte l'anima trasmigra in altri corpi(samsara); dopo la morte l'essenza passa in altre dimensioni.

    Il destino ultraterreno è un mistero: recentemente l'autore di Communion ha ipotizzato che i Grigi siano in grado di penetrare nelle dimensioni ultraterrene. Altri pensano che le esperienze di pre-morte, pur molto diffuse e, per certi versi, probanti, siano scenari olografici creati da alieni malvagi per scopi di controllo.

    Oggi pensavo che H.A.A.R.P. e scie chimiche siano anche uno strumento per alterare le linee temporali e perpetuare il controllo degli Oscuri su questa linea, impededendo che essa si inoltri in un'altra dimensione. E' un concetto complesso e non saprei come esprimerlo meglio: è possibile che, in questo quadro, l'azione del singolo possa fare la differenza, creando biforcazioni e nuove possibilità, forse in concomitanza di snodi temporali significativi.

    L'universo è molto complesso ed il rasoio di Ockham NON serve a niente.

    Vediamo il contributo degli altri lettori.

    Grazie per il tuo intervento.

    Ciao

    RispondiElimina
  7. Stenier si piccava di possedere un elevato grado di chiaroveggenza e così i suoi detrattori lo provocarono dicendo che, pur riuscendo a vedere nei più segreti angoli dei mondi invisibili, non era riuscito a vedere il rogo del suo Goetheanum cui avevano appiccato il fuoco i Nazisti...

    Per cui, come regola, conviene diffidare sempre di simili veggenti patentati.

    RispondiElimina
  8. Ciao :)

    Cosa ne pensate di Massimo Scaligero invece?

    RispondiElimina
  9. Massimo Scagliero, non si discosta molto dai grandi umanisti, anche lui ha spaziato tra la matematica e la filosofia fino ad arrivare allo Yoga e i vari studi delle etiche orientali, non so se sia stato un Massone ma credo che i Rosacroce lo interessavano molto.
    Anche lui riconosceva che la dialettica ha un ruolo predominante e fa presa sulle masse, niente di nuovo sotto il sole, è come Platone che usava la retorica per giustificare il pro ed il contro a secondo dei casi, una forma astuta per dribblare, a differenza di Socrate (che Platone spiava da dietro le colonne dell'ateneo quando era studente) che a detta dei politici era un corruttore di giovani e per questo è stato assassinato; quando si affronta la dura verità si usa il dialogo anche se fa male, e chi lo esercita ne trae (purtroppo) le conseguenze.
    Ma al di là delle mie diserzioni trovo che Massimo sia stato un grande scrittore del XX secolo e a portato negli atenei Italiani l'antroposofia tanto amata da Rudolf.

    wlady

    RispondiElimina
  10. Massimo Scaligero, pur dichiarandosi steineriano, mi dà l'impressione di trovarsi ad un diverso e più elevato livello rispetto al suo 'maestro'.

    Il principale difetto di Scaligero consiste senz'altro, sulla falsariga di Steiner, nel ritenere che nel dominio spirituale possa esistere una sorta di evoluzione, di passaggio da un meno ad un più. Insomma il pregiudizio darwiniano applicato al domino del Sè.

    Ma volentieri ammetto che in tale campo la mia competenza è assai relativa e mi affiderei a chi ne sa più di me.

    RispondiElimina
  11. Vitae, credo sia una di quelle voci che hanno tentato, pur tra molte aporie ed incertezze, di recuperare il senso della Tradizione, ma viviamo in un'epoca in cui è possibile solo il De profundis: quello che fu costruito in millenni, è stato incenerito in pochi secoli dallo scientismo. Oggi la "cultura" è sinonimo di pirlangela e di zichichi. Chi? Zichichi. Chi?

    RispondiElimina
  12. Non sono in grado di sapere se Steiner fosse un veggente di grande levatura, ma mi risulta che il suo contributo all'umanità spazia dall'agricoltura (biodinamica) alla pedagogia (si sono migliaia di scuole Waldorf nel mondo), alla medicina (molte cliniche usano i suoi preparati) e non solo alla filosofia o alla religione. Nel panorama delle menti geniali degli ultimi due secoli non ho trovato nulla di simile...

    RispondiElimina
  13. Paolo , forse ti sfugge il grado di contraddizione che certi pensieri da te espressi offrono . Infatti , dici di sapere, in anticipo, di cosa possa trattarsi , riguardo a un testo da te neppure aperto ( e' scienza infusa, la tua?) ; subito dopo emetti sentenze intorno ai livelli di iniziazione di due personalita' che neppure la conoscenza di molte loro opere riuscirebbe a farci sottoscrivere senza timore di sbagliare:ma forse tu , quei livelli, per tanta sicurezza espressa, li hai gia' raggiunti e superati, allora... Diceva vOn Moltke "prima pensare , poi agire". Prima , PENSARE!

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...