04 marzo, 2011

Under the skin

Nel Quarto vangelo (Giovanni 12,31) è scritto che “Il diavolo è il Principe di questo mondo” (per essere precisi, nel testo greco è usato il termine “Arconte”). Nella prima Epistola attribuita a Giovanni si legge: “Tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno” (5,19).

Il concetto della Terra conculcata dal calcagno del demonio è pure in Matteo 4,8-9 dove il Messia è tentato: “Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: ‘Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai.’

Chi potrebbe negare che la Terra è retta da Arconti sanguinari? Chi potrebbe contestare che gli stati sono le incarnazioni di un potere iniquo e feroce? Le amare prove di codesta condizione non mancano. Dunque nel Nuovo testamento brillano delle profonde verità sull’abominevole natura dei principati terreni.

Purtuttavia, si ha quasi la sensazione che lo strato di questo senso copra un substrato il cui valore è inatteso. Sono elucubrazioni, ma, chissà, la prospettiva dei significati a volte si dilata. Se i dominii che il Seduttore offre a Cristo fossero i regni della natura? Se il mondo schiacciato dal Maligno fosse la dimensione materiale in cui siamo imprigionati, dopo esservi caduti? La materia, albergo della caducità e della dissoluzione, è matrice e matrigna.

Si intravede in filigrana nel Quarto vangelo una ripugnanza per il mondo che non è solo esecrazione dei sordidi poteri politici e sacerdotali, ma pure ribrezzo per la corporeità ed urgenza di liberarsene. Sono nel giusto gli esegeti che estraggono nel Quarto vangelo un originario nocciolo gnostico. Altri libretti dei primi secoli, simili a polle che sgorgano nelle oasi dei deserti medio-orientali, delineano il dissidio tra Spirito e materia. Sono stati bollati come “apocrifi”, ossia spuri per la chiesa vincente, la funesta chiesa nicena.

Forse la sfera in cui esistiamo (ex-sistiamo) è l’ultimo stadio di un’emanazione: vigorosi pensatori gnostici, quali Basilide e Valentino, misuravano l’incommensurabile distanza tra la greve hyle ed il Principio increato.

Sono speculazioni “eretiche” che, attraverso fiumi carsici, riaffiorarono nella dottrina del profeta persiano Mani, dei Bogomili e dei Catari: siamo scintille divine in un corpo in putrefazione. Sono pensieri estremi: eppure chi, per una malattia, si trovi in un soma ridotto a sarcofago (carne che divora la carne), avverte tutto il peso di una materia inerte, sorda. E’ come quando una lucciola è rinchiusa in un bicchiere. Pazza, sbatte invano contro il vetro.

Non sappiamo se, di là da questo universo di sangue e fango, si slarghino realtà dove finalmente la materia è scorporata, addirittura trascesa in uno Spirito che non conosce più né i confini né la decomposizione del mondo ilico (bello quanto si vuole, ma purulento sotto la sua splendida pelle). Credo sia possibile esistano “luoghi” fantastici che neppure la più fervida fantasia può immaginare … o forse oltre si estende solo un nulla infinito e silente.

E’ quello lo Spirito? E’ quella la beatitudine cui anelano il corpo piagato ed il cuore straziato?


APOCALISSI ALIENE: il libro

14 commenti:

  1. "Purulento", "decomposizione", ma cosa hai mangiato stamattina, Zret! :-)
    E' l'articolo più alla.....Quentin Tarantino che hai scritto finora!
    A parte gli scherzi, è un bell'articolo, non c'è che dire. Ha il suo fascino. Siccome uno dei libri che sto al momento leggendo s'intitola "Stregoneria" e parla dei processi alle streghe, penso che sia l'idea di un Dio buono che quella di un Dio cattivo, abbiano fatto molto male all'umanità. E quindi, coerentemente, mi sentirei di evitare ogni riferimento agli "arconti" malvagi che governano il mondo, perché a farlo bastano alcuni individui umani, pienamente umani, solo un po' più malvagi degli altri. Non c'è nessun arconte, ma c'è una minoranza di figli di buona donna che purtroppo hanno il potere di far male a tutto il resto dell'umanità. E' ora di dire nomi e cognomi di tali personaggi, senza tirare in ballo il Diavolo o i rettiliani. Operazione che sarebbe solo fuorviante, secondo me.

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  2. Caro Zret, ho trovato una citazione che vorrei farti leggere e, anche se l’indole di ciascuno di noi difficilmente può essere cambiata, pensieri positivi non possono fare che bene. Eccola, per te:

    “Fin da piccoli ci insegnano che non meritiamo niente, o che siamo in debito con la società, o con il mondo fisico, o che abbiamo commesso qualche peccato particolare che dobbiamo assolutamente espiare prima di poter avere quello che vogliamo dalla vita.
    Ma non è vero”.

    Stuart Wilde – “Miracoli”, Macro Edizioni, 2001

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  3. La ringrazio per avermi dedicato un intero post come risposta, portando acqua al mio mulino.
    Ciò che attualmente mi rimbalza tra le sinapsi si sostanzia in: come trascendere il confine della maya, cioè oltrepassare il vetro che la lucertola continua urtare.
    Reitero la riconoscenza.

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  4. Le sono debitore.
    Tra tutti i personaggi che militano all'interno della metafisica non ne ho incontrato alcuno nell'akasha, compreso il personaggio in questione.
    Ne ho incrociati molti che non si sono dilungati in letteratura ma in deuteroscopia o in discipline altre.
    Frequentando detta dimensione facilmente si addiviene alla verifica che dall'archeo governante l'Union Jack nulla può giungere da tale direzione.

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  5. Caro Zret, comprendo benissimo la tua annosa domanda e di quanti dotati di sana intelligenza e sensibilità, si fanno da millenni. Non ti sto a dottrineggiare citanto tizio o tale caio. Mi conosci, per me è fondamentale l'esperienza più di chi esperisce, anzi, si deve scomparire per meglio vivere.
    La Grande Opera è l'aspirazione a far nascere un mondo trasfigurato. La mia esperienza - e di altri fortunati - è stata quella di portare alla luce non una cosmogonia soggettiva ma carnalmente mistica. Scandurra ci ha insegnato a far nascere quel punto d'oro dentro di noi, nel quale l'istante esplode, come un lampo, nell'eternità. La testa ti scoppia, senti come un tuono. Si aprono canali, porte e vedi, vedi perché ci sei dentro, paesi lontani, mondi misteriosi, universi altri.
    Per chi non lo ha sperimentato, quanto vado descrivendo è letteratura spacciata per realtà. Ma che ci posso fare? Bisogna aver coraggio e un pizzico di sana follia, per aprire tutti i rubinetti mentali e partire all'avventura. Noi li abbiamo aperti negli anni Settanta e tutto il resto... è noia.

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  6. Angelo, il tuo commento è sincronico, poiché proprio in questi giorni pensavo ad un celebre distico di Passcoli tanto frainteso, ossia "Tintinni a invisibili porte che forse non s'aprono più?". Porte, come sappiamo, è parola chiave.

    Per i privilegiati l'esperienza; per gli altri la speranza. Non è poco. Purtroppo qui l'attimo è millennio, sebbene l'attesa non sia vana. Credo.

    Ciao e grazie.

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  7. Signor Zret, perchè affida il suo blog alla rete?
    La ringrazio anticipatamente per quanto si degnerà rispondermi.
    Buona giornata.

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  8. sono molto vicino,come pensiero,alla gnosi e al catarismo,anche se non estremista,nel fatto che il corpo fisico non sia un peso forzato,ma solo una fase di transizione,prima di passare a una forma solo eterea.Sugli arconti sono d'accordo sono i veri dominatori di questo mondo,essi si nutrono delle negativita e basse vibrazioni che l'uomo emana,noi siamo le loro vacche da mungere,e i loro servi non servono gli arconti per potere,come molti credono,ma il loro fine ultimo è creare uno stato di involuzione perenne,per evitare un risveglio dell'uomo,crando stress,depressione,frustazione,paura,guerre ecc.
    al fine di nutrire le schiere di demoni o arconti.I demoni non sono altro che parasiti dimensionali,e i loro servi sono un risultato di ibradazioni genetiche per creare un involcro dove loro possano agire in questa dimensione,essi non sono uomini come noi ma solo una forma vuota dove queste entita possono agire nel nostro mondo,in pratica non stiamo combattendo contro uomini o simili,ma contro entita una volta arcangeli divenuti demoni.E qui il passo della rivelazione parla chiaro,quando si riferisce a una battaglia non contro la carne ma contro i principati e podesta dei cieli,la regia ultima è di queste entita,e il mondo come lo conosciamo è solo un enorme recinto con il suo bestiame umano,molti sciamani e profeti arrivarono a queste considerazioni,non ultimo Carlos Castaneda,quando gli fu rivelato dagli sciamani toltechi dell'esistenza dei LOS VOLADORES,le entita arcontiche,che si cibano della luce dell'uomo.Essi agiscono sullo sfondo dello spettro visivo e sensoriale dell'uomo,cosi diceva Don Juan Matus.Purtroppo viviamo in una civilta in cui non sanno nemmeno di essere schiavi figuriamoci a parlare di questo.pochi vedono la realta,e dovranno caricarsi sulle spalle il risveglio di tutti o almeno i meritovoli,almeno i giusti.

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  9. Bellissimo post, zret.
    Sono dell'avviso, che questa sfera di esistenza sia effettivamente soggetta al dominio arcontico ( o delle forze avverse)che in svariati modi ( attraverso, la politica, media, lavoro, istituzioni ecc.)controllano fortemente le menti di ogni singolo individuo. La difficoltà sta proprio nel non rendersi conto dei dominatori e continuare a credersi liberi, capaci di pensare " con la propria testa": è la grande illusione! Il lavoro interiore, lo scavo, la trasformazione sono solamnete del singolo e quindi per sua stessa natura diventa lavoro solitario per aprire un varco alla nuova visione ossia a come stanno effettivamente le cose in questo mondo-prigione. Quello che dovrebbe essere chiaro a tutti , ma ahimè, non lo è sta nel fatto di acclarare l'idea che l'infelicità, il dolore di questo mondo, è intrinseco a questa sfera in caduta e che l'unica speranza rimane la possibilità di altri mondi, lontani dalla materia, ove l'Uomo ritrovi lo Spirito.

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  10. Giorgio, potrebbe essere una domanda destinata a non avere risposta. Una delle tante.

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  11. Whitewolf, concordo con te. Il commento di Freeanimals mi pare sintomatico: chi compirà il salto per concepire quanto è scritto nel Quarto vangelo ed in altr libretti gnostici? Le scie chimiche, con la loro mostruosa disumanità, dimostrano in modo inconfutabile che i veri Padroni del mondo non sono uomini come noi.

    Ciao e grazie.

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  12. Andrea, sono lieto che tu abbia apprezzato questo testo che, insieme con Grondaie ostruite, è uno di quelli cui sono più affezionato. Ritengo che la materia di questa nostra dimensione non possa ereditare il futuro. Come Whitewolf (e come Dante) sono un cataro moderato.

    Ciao e grazie.

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  13. Zret, è una strada che conosco!
    Non posso risponderle perchè lei poi mi cassa, come è già successo, quindi non ha senso limitare lo scambio tra lei ed il sottoscritto.
    Grazie e buona giornata.

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