30 dicembre, 2012

Sacrifici e fuochi d’artificio

Tempo di brindisi, di tappi che schioccano, di bollicine, di fuochi d’artificio... Non ci uniremo ai festeggiamenti di San Silvestro, alla gioia artefatta dell’ultimo giorno dell’anno. In un’occasione come questa, bisognerebbe rileggere l’operetta morale di Leopardi, “Il dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”: il poeta e filosofo recanatese con il suo lucido disincanto ci rammenta che le ricorrenze sono vuote convenzioni. L’anno è scandito da feste e liturgie, ma il flusso temporale ignora le finzioni e le illusioni umane.

Purtroppo l’ultima parte del 2012 è stata suggellata da eventi sanguinari: in particolare l’eccidio nella Sandy Hook elementary school di Newtown nel Connecticut. Come è ormai quasi assodato, la strage del 14 dicembre non è stata l’azione di un folle, di un giovane psicolabile, ma un delitto orchestrato e perpetrato da frange delle istituzioni per i loro abominevoli scopi. E’ stato compiuto un altro nefando sacrificio umano che ricorda le immolazioni di bambini praticate dai Cartaginesi in onore dell’abominevole dio Moloch. [1]

Qualcuno ha scritto che nel periodo in cui si fossero susseguite notizie di bimbi trucidati nelle guerre scatenate e fomentate dalla cricca mondialista, il momento della conflagrazione finale sarebbe stato imminente. I conflitti medesimi, oltre ad essere motivati da bieche finalità strategiche ed economiche, sono cerimonie cruente. Prepariamoci dunque al peggio, pur senza deflettere. I sadici che muovono le leve degli eventi planetari amano propiziarsi l’assistenza di entità malvagie con sacrifici umani ed animali. Ciò spiega per quale motivo in questo lustro, la ferocia gratuita contro gli esseri viventi ha toccato un culmine inaudito. E’ una crudeltà talmente eccezionale che tutti i pur orrendi crimini del passato sembrano impallidire al confronto.

Viviamo in un’era demoniaca: il demoniaco non è la degradazione dell’uomo, ma il suo innalzamento ad idolo, a creatura che si ritiene in diritto di soggiogare la natura e gli altri. Un ego ipertrofico è alla radice di scelleratezze spesso provocate da una desertificazione della coscienza.

Non ci assoggetteremo alle intimazioni del sistema, ma soprattutto non ci riconosceremo mai nella sua lurida ipocrisia che spaccia l’iniquità e la tirannide per giustizia e libertà. Non è solo una questione etica, ma di buon gusto. Mario-lo Monti, non pago di aver rovinato l’Italia, persevera nella sua devastazione della nobile lingua italiana. Ora la misura è colma: non può essere tollerato un beota che conia l’oscena e grottesca frase “salire in politica”, come se non fossero bastati i suoi snobistici ed arbitrari termini inglesi. Codesto stupratore dell’idioma patrio meriterebbe la gogna, anche solo per i suoi barbarismi.

Per l’anno nuovo le parole d’ordine dovranno essere più che mai: condannare, svergognare ed esautorare le autorità, creare sinergie con la splendida umanità che non ha alcuna intenzione di scendere a compromessi con i bugiardi ed i malfattori.

La “bestia” alla fine trionferà affogando nel suo stesso sangue.

[1] Non si pensi a settori deviati all’interno delle forze dell’ordine e dei governi, poiché gli apparati in sé nascono deviati, corrotti, semmai con qualche onesto dissidente al loro interno.

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4 commenti:

  1. Ciao Zret, come al solito ti leggo con grande piacere.
    Che dire? Non ci vuole un genio a capire dove stiamo andando a finire, basta non lasciarsi ottundere i sensi da chi vorrebbe dirci come ragionare e quali scelte fare.
    Sono sempre più affranto e demotivato e sempre più spesso penso che questo nostro mondo avrebbe bisogno di una bella ripulita.
    Altre volte invece penso che forse c'è anche del buono al mondo e mi chiedo quindi perché si debba pagare per la scelleratezza di alcuni.
    Vale la pena persistere? Vale la pena lottare e soprattutto ha senso o le forze che remano contro sono ormai di una potenza tale che ogni sforzo è inutile?
    Sono anni che studio, lotto e cerco e comincio ad essere stanco e scoraggiato.

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  2. Embraze, il tuo stato d'animo è lo stato d'animo di molti, di coloro che sono presi dallo scoramento, eppure, un po' per inerzia un po' per fedeltà ai propri principi, non deflettono. Che dire? La situazione è grama ed è necessaria una forza leonina per resistere agli assalti di quello che ha tutte le apparenze di un destino inscalfibile, ineluttabile.

    Ad maiora, nonostante tutto.

    Ciao

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  3. Il sacrificio della scuola Sandy Hook è appena un assaggino, uno stuzzichino 'en passant' per la setta degli Illuminati. Essi amano ecatombi ben più cruente e numericamente consistenti. Ma sanno anche trattenersi visto che, se volessero, potrebbero far fuori una marea di umani al giorno.

    Riservano e rimandano il sadico piacere a ferali giorni futuri quando la stragrande maggioranza dell'Umanità sarà soppressa senza il minimo ripensamento, senza il più piccolo senso di colpa.

    La strage finale ricorderà senz'altro le vicende della battaglia di Kurukshetra descritte nell'epica arcaica del Mahabharata degli Indù. Battaglia fatidica per il destino dell'India antica durante la quale si narra che vi siano stati seicento milioni di caduti in soli diciassette giorni.

    Ahinoi, la Storia a volte si ripete e talora si ripete in peggio.

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  4. I Fulminati sono dei sadici e, in quanto tali, si compiacciono di prolungare l'agonia delle vittime.

    Senza dubbio il massacro di Newtown è stato solo un hors d'oeuvre, uno dei tanti con cui deliziano il loro palato di antropofaghi e vampiri.

    Ciao

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