09 aprile, 2013

Provenza

Non sappiamo quanti anni siano passati, persi nel soffio amaro della salsedine. Qui il Mistral con aridi morsi addenta la costa e l’etere. Sulle rocce il cielo si scheggia, si aggrappa indomito il pino. Le nubi rampollano come spuma.

Se d’un tratto il vento si placa, in lontananza l’orizzonte sprofonda nel deserto del mare… Ma inquieta è la luce fra gli olivi contorti, vibra fra la macchia e le querce.

Noi qui… siamo ancora noi?

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

2 commenti:

  1. Sono passati circa 40 anni da quel giorno, quando a Bussana Vecchia ancora diroccata dal terremoto antico, qualche timido pittore si esibiva nel quadro impressionista, che veniva chiamato il quadro del pane.

    Quadro del pane perché in pochi colpi di pennello ben piazzati si approntava un quadro e, lo si vendeva per mettere insieme poche lire per tirare a campare.

    Bussana Vecchia (Sanremo), non si differenzia poi molto dalla Provenza, anche li vi erano ottimi impressionisti che tra un ibis e un cavallo selvatico, una casa matta, impressionavano le loro tele con grande maestria; la mente arrivava prima dell'occhio, una fotografia con il spore dell'olio di lino.

    Ciao Zret;
    wlady

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  2. Naturamente la Provenza oggi, simile alla Liguria occidentale, ma più aspra e rude, è devastata dalla Geoingegneria assassina e da nefandezze simili. Ormai l'occhio e l'intelletto possono rivolgersi solo al passato per cogliere una favilla di luce ed un brandello di bellezza.

    Grazie del partecipe ricordo, Wlady.

    Ciao

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