28 marzo, 2014

Sopravvivenza


Siamo “sul limitar di Dite”. Si sopravvive. Sopravvivono molti esercenti, i cui negozi sono quasi sempre vuoti. Sopravvivono i pensionati con assegni esigui, erosi dall’inflazione e dal fisco sempre più rapace. Sopravvivono gli alberi che si ostinano a fiorire, nonostante la luce larvale di una tetra primavera. Sopravvivono i passeri i cui gorgheggi annunciano con triste letizia albe esangui, livide.

Si sopravvive perché, nonostante tutto, si continua a sperare in una svolta. Si respira un’aria strana, inquietante, eppure forse presaga di una rigenerazione. Ci si illude o davvero siamo prossimi ad un cambiamento? Viviamo in un’epoca terribile, disumana: eppure lo stuolo dei profeti di sventura è forse meno folto della schiera dei vati che preconizzano l’avvento di una nuova età aurea.

Non sappiamo. Non passiamo sapere. Ignoriamo quanto durerà l’attesa, un’attesa parossistica in cui ogni attimo pare eterno. Inferno e Paradiso si toccano e si compenetrano. Ora sembrano prevalere i fumi sulfurei e le cupe fiamme dell’Ade, ora si intravede, fra gli strappi di un cielo ammorbato, una sottile vena azzurra.

Tuttavia, mentre si è consci che è inevitabile, prima o dopo, il trionfo della luce, si avverte pure che qualcosa di profondamente iniquo abita il cuore del cosmo, con la lugubre corolla di mali che lo cinge. Davvero si possono cancellare millenni di errori, perversioni, atrocità con un colpo di spugna? Davvero si possono cancellare, come se fossero state le immagini terrifiche ma inconsistenti di un incubo?

A volte si ha l’impressione che l’universo sia un brutto sogno sognato da un Dio che non riesce a destarsi. A volte si ha l’impressione che fragili crepe incrinino l’armonia e la perfezione del Tutto.

L’ingiustizia resta ingiustizia, anche se riparata. Solo un oblio assoluto potrà sprofondarla nel nulla.

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APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

9 commenti:

  1. Abbiamo un Karma molto pesante da scontare oltre le porte del tempo come nell'omonimo libro.

    E' una legge di compensazione di causa effetto, una legge cosmica che governa il creato, siamo molto sbilanciati in questo momento.

    Dobbiamo ricostruire il Dharma, smettendola di creare ingiustizia e abominevoli delitti altrimenti le generazioni future dovranno a loro volta ripercorrere la strada del Karma per espiare l'insulto fatto a Madre Terra e ai suoi legittimi viventi.

    " La nostra Coscienza, immortale e asessuata, ritorna ogni volta a rivestirsi di un corpo fisico per ripetere la prova terrena: si ritroverà a rivivere gli stessi eventi, con le stesse persone, e a fare delle scelte... ma ogni volta i ruoli del teatro della vita saranno scambiati."

    Ciao Zret, ottimo articolo per riflettere...

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  2. Hai ragione, Wlady. I mortali non hanno idea di quanto karma creino anche solo schiacciando una pur molesta zanzara, figuriamoci per altre azioni ben più perniziose a sé e agli altri.

    Speriamo di essere alla fine del samsara.

    Ciao

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    1. Chissà quale sesquipedale karma hanno accumulato Arconti, Alienati e Quisling...

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    2. Tanto che devono essere distrutti, non lo sconterebbero mai, ma tanto gli arconti non hanno un anima.

      Ciao Zret :)

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    3. Caro Zret,
      La tua condivisibile riflessione giunge a proposito, in un periodo in cui mi imbatto in individui della cui umanita' (nel senso di appartenere alla comune razza) dubito molto. Ogni fiammella di vita si attenua e si smorza eppure, come facevi notare tu, gli alberi preparano rami carichi di tenere foglioline e gli uccellini si rincorrono in un cielo denso come un caglio. Quale e' il senso dell'esperienza che facciamo in questo pianeta? Quali lezioni ci ostiniamo a non imparare? E il peso di questi peccati e' solamente nostro? Non ho risposte, neppure vaghe.
      Al mio smarrimento si contrappone la tracotanza forte della concorrenza, quella disumana, che gia' da tempo celebra la propria supremazia sopra un mare di ignavi, e queste auto celebrazioni si fanno ogni giorno piu' sfacciate. Guardo poco la tv, ma non ho potuto fare a meno di notare questo spot trasmesso da BBC (che nn manda in onda reclame commerciale), "Ides of March".
      https://www.youtube.com/watch?v=NkqqP7x_Pjc
      Mi sono riaffiorate alla memoria le parole scritte da Fritz Springmeier, che per primo ha sollevato il velo sulla diffusione della programmazione mentale perpetrata dalle elire criminali soprattutto sui bambini, tra le alre cose ( i suoi scritto sono disponibili gratuitamente in rete, in inglese. Contengono una mole di dati impressionante, peccato che la formazione non letteraria dell'autore renda la lettura a tratti pesante, e la dcrittura sia poco organizzata). Molto interessanti le considerazioni su come certi passatempi e svaghi, e anche letture, films e brani musicali, siano congegnati in modo tale da catturare la ns attenzione, derubandoci cosi' della nostra energia.
      Contenuti dei libri di Springmeier che, nel loro gelido orrore, giuro avrei preferito dimenticare. E che gli integerrimi convenzionalisti, ignorando i corsi e i ricorsi storici,riescono a non trovarsi mai davanti agli occhi. Ma a una maggioranza di persone cosi' pervicacemente attaccate al loro inebetimento culturale e all'oblio, che risolutamente ignorano anche fatti di minore gravita', piu' vicini alla parrocchietta loro, quale speranza di rigenerazione darmica vogliamo affidare? Se alla formazione di una massa critica e' affidata la salvezza del pianeta oltre che la nostra , beh allora la partita e' gia' persa.
      P.S. Davvero molto bella, come sempre, la scelta delle immagini che accompagnano il testo.

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    4. Sì, Cresh, né Arconti né Alienati né Quisling hanno l'anima. Essi sono scorie del cosmo, rifiuti che appestano la Terra.

      Ciao

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    5. Sagge ed amare parole, Avalon Carr. Comprendo il tuo stato d'animo. A proposito di libri che lasciano cicatrici, mi viene in mente quello della O'Brien, Trance formation of America. Se è anche vero solo il 10 per cento di quanto l'autrice, vittima del mind control, scrive, davvero è difficile negare che il mondo è un inferno... a pagamento.

      A volte la vita sembra una fabbrica di morte.

      Ho trovato l'immagine, dopo un'estenuante ricerca. Finché non ne reperisco una idonea, l'articolo resta in bozza. Lieto che tu l'abbia apprezzata.

      Ciao

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  3. Quando la speranza si trasformerà in desiderio e il desiderio in azione, quel momento sarà l'inizio della liberazione dell'umanità, o almeno di ciò sono convinto.
    Certo guardando negli occhi di certe persone, vi si scorge un vuoto talmente gelido che i venti antartici sembrano tiepidi, ma il solo fatto che esista la speranza in un mondo (e in un'umanità) migliore, mi dice che il bene non è scomparso, come penso ognuno di noi possa avvertire in sé stesso.
    Come dice Erich Fromm, l'Uomo è naturalmente portato a perseguire il bene, ma possedendo anche gli strumenti psicologici per fare il male può essere portato, da una società che viola la sua umanità,a diventare distruttivo verso sé stesso e gli altri.

    Ciao e grazie per stimolarci i pensieri (e l'anima).

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    1. Devil, la tua riflessione mi spinge a chiedermi se esista una specie Homo tout court o se si debba, invece, pensare che taluni uomini sono inferiori ai bruti. La società può corrompere, ma non è formata da uomini? Mi pare un'aporia su cui indugiavo nell'articolo "Ping pong".

      Ciao

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