23 aprile, 2014

Dal Logos all'afasia

Nota. Lo spunto della presente riflessione mi è stato fornito da una conversazione intercorsa con l'amico Wlady.

Forse una delle idee più aberranti, ma, al tempo stesso più fortunate è quella di evoluzione. Gli esseri viventi e soprattutto l’uomo progrediscono verso mete sempre più alte. L’umanità si incammina verso un mondo sempre più giusto e libero. La Scienza propizia l’avanzamento del pianeta. Lo stesso universo evolve.

Non è così, come ci insegna il Sapere tradizionale. La transizione dal Mito alla Storia è caduta. La coscienza degli antichi si è obnubilata nel torpore attuale. La lingua, che è la controparte del pensiero, si è atrofizzata. E’ una corrispondenza biunivoca: senza pensiero non si genera linguaggio e viceversa. Infatti il Logos è, al tempo stesso, idea e suono, concetto e parola. E’ l’Idea adamantina prima che essa si contamini nella materia.

Il declino linguistico è solo la superficie di una disgregazione profonda, ontologica. L’essere umano si è disallineato, dislocato rispetto a sé stesso: ha perso il baricentro. La sua mente è un groviglio di pregiudizi, il suo linguaggio è misero, stereotipato. La capacità di ragionare e di riflettere si è emulsionata. L’intuizione e la fantasia si sono estinte.

È sufficiente confrontare gli intellettuali di un secolo fa con l’”intellighenzia” di oggi per rilevare un abisso. Spia linguistica della decadenza verticale, piccolo ma significativo saggio di questo crollo, è l’invasione del verbo tappabuchi “fare”.

Viviamo nell’era della dislessia, della dislalia. Lo stesso silenzio non è più sinonimo di concentrazione interiore e di introspezione, ma afasia.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

8 commenti:

  1. Carissimo amico Zret,
    il giorno 8 di questo mese, sono stai effettuati i test per la medicina; i migliori 1.000 del 2014 hanno conseguito un punteggio medio inferiore del 13% rispetto ai loro colleghi del 2013, due su cinque sono gli insufficienti, in special misura nella cultura generale.

    Mi rendo conto dell'immane fatica di chi sta in prima linea ...

    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se la preparazione delle nuove generazioni è sempre più carente, la cultura è da tempo defunta.

      Ciao

      Elimina
    2. È sempre un piacere leggere i pensieri sia tuoi che di Wlady e dovrebbero farlo molte più persone, purtroppo però molti hanno "gli occhi foderati di prosciutto".

      Per quanto riguarda Medicina, mi è giunta voce che i test fossero molto più difficili rispetto a quelli precedenti. In ogni caso, stanno uccidendo la cultura: richieste difficili e preparazione mediocre non possono che nuocere ai giovani, sia moralmente che fisicamente.

      Ciao.

      Elimina
    3. ....ma anche fisicamente, visto che saranno i futuri medici del futuro.

      In tutto questo, noi (generazione sessantottina) non ci possiamo tirare fuori, abbiamo tradito le aspettative del nostro e loro stesso futuro, diventando solo dei piccoli borghesi, abdicando al ruolo naturale del genitore, affidandolo esclusivamente ad altri come lo stato, senza considerare che di quello stato ne siamo complici avendolo promosso noi stessi con il 36 politico.

      Come sempre il male arriva da lontano nel tempo, quello che si semina si raccoglie, è la legge naturale delle cose umane.

      Ciao Cresh, grazie dell'immeritato apprezzamento.

      Elimina
  2. Spezzerei una lancia a favore degli studenti di oggi. Quando dimostrano un po' di intelligenza, la sagacia è mortificata dal nozionismo, dalla scuola degli abominevoli test INVALSI e nefandezze simili. Ai test universitari chiedono il nome del sindaco di San Bartolomeo al mare. E' cultura questa? Il difetto è spesso nel manico, qui nel Ministero della pubblica d. E' la catena di comando che è manchevole. Certo, poi si devono considerare altri fattori, ma è il sistema "educativo" ad essere aberrante. La scuola digitale, infine, è l'epilogo.

    Ad un medico chiederei di essere come Ippocrate.

    Ciao.

    RispondiElimina
  3. Zret, leggendo il tuo blog non posso che provare un certo imbarazzo per il mio, aggiornato in modo... discontinuo (per essere docili). Il nozionismo è a tomba della conoscenza, eppure le nozioni ci vogliono... come sempre è la via di mezzo la soluzione.
    Vorrei suggerirti una lettura, "La Chiave della Teosofia" di Madame Blavatsky... sono sempre stato un suo grande sostenitore, purtroppo, dopo la sua morte, la Società Teosofica venne infiltrata da persone sociopatiche che, non credo di sbagliarmi, avevano fatto scellerati accordi con quelli che, comunemente, chiamiamo Arconti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, le conoscenze sono necessarie, diversamente non si può costruire alcunché.

      Alcuni affermano che la stessa Blavatsky fosse in contatto con gli Arconti, ma non ho approfondito la questione per confermare o smentire ciò. Quindi sospendo il giudizio.

      Ciao

      Elimina
  4. Ciao Zret,
    Spesso io stessa mi vergogno in modo disperato dell'ignoranza che possiedo. Classe '91 e sono stata un pelino più fortunata delle classi successive. Già iniziavano a mancare i metodi di studio e noiose lezioni fatte di paragrafetti da leggere ad alta voce e qualche sporadica spiegazione. Ho avuto la fortuna di incontrare qualche professore in grado di trasmettere passione, attenzione e impegno. Ma come al solito: lucciole nella notte. A volte mi trovo ad avere difficoltà di concentrazione: colpa dei cellulari, delle tante distrazioni, il tempo, gli impegni. Per tornare con la mente non c'è altro modo che ricercare il proprio centro, l'essere. Sembra assurdo, meditare per poter poi rendere nello studio..eppure più si va avanti e più diventa difficile fare anche ciò che amiamo.
    Se ho difficoltà io, mi chiedo, come possiamo pretendere che i diciottenni di adesso siano in grado di affrontare anche in termini di cultura la società?

    A presto

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...