16 agosto, 2015

Twilight bar



Arthur Koestler (Budapest, 1905 – Londra 1983) è uno scrittore ungherese naturalizzato britannico. Fu giornalista ed autore di opere letterarie, soprattutto romanzi improntati ad una forte tensione morale, generata dall’attrito tra valori individuali ed ideologie. Tra i titoli più significativi ricordiamo "Buio a mezzogiorno" (Darkness at noon, 1940), "Lo yogi ed il commissario" (The yogi and the commissar, 1945), "Ladri nella notte" (Thieves in the night, 1946).

Koestler scrisse pure una commedia di irresistibile umorismo, "Il bar del crepuscolo" (Twilight bar, 1933). La pièce è incentrata sul tema della felicità imposta per legge. Nel testo teatrale due esploratori provenienti da una lontana galassia approdano sulla Terra, in cerca di terre da colonizzare.

Nel prologo del dramma un’enorme astronave plana sulle città, emettendo un fischio acuto. Il veicolo spaziale causa un’interruzione nell’erogazione di energia elettrica nelle aree sorvolate. Il vascello precipita in mare e due creature, con indosso tute bianche, raggiungono la riva, muovendosi come in uno stato di trance. Essi si presentano come messaggeri inviati da un concilio cosmico per avvertire l’umanità che ha tre giorni di tempo per emendare i suoi errori. Se i terrestri non mostreranno un rapido ravvedimento, il genere umano sarà sterminato ed il pianeta sarà ripopolato da una razza superiore.

Di fronte all'ultimatum, il governo si dimette, l'opposizione si defila, mentre sale al potere una sorta di poeta squilibrato che si proclama "dittatore della felicità". Il denaro è abolito, ogni autorità è destituita, cadono tabù e convenzioni: ben presto, però, i terrestri, costretti ad essere “felici”, rimpiangono i tempi in cui potevano indulgere alla malinconia ed allo sconforto.

Il matematico Jacques Vallée rileva che "Il bar del crepuscolo" è il primo testo in cui è descritto un black out causato da un U.F.O. Lo considera un particolare predittivo di notevole rilevanza: è una dimostrazione che gli artisti attingono ad un immaginario atemporale? Nell’opinione di Vallée, le coincidenze tra le opere di fantasia ed i particolari concreti forniti dai testimoni di avvistamenti sono fatti eccezionali che spianano la strada ad infinite speculazioni. Non solo, in alcuni racconti antecedenti all’età tecnologica ed all’avvento dell’ufologia, si possono già rintracciare ipotesi inerenti alla relatività del tempo, compreso il missing time e persino un’osservazione che precede di quattro secoli taluni orizzonti della teoria quantistica: ci riferiamo all’osservazione dovuta ad una creatura allotria che si rivolse a Fazio Cardano. A costui, figlio dello scienziato, medico ed occultista Gerolamo Cardano, l’essere disse: “Dio crea il mondo momento per momento, così che, se Egli fermasse per un solo istante la Sua attività creatrice, tutto cesserebbe di esistere”.

Come spesso avviene, uno sguardo sul passato può gettare una luce sul presente e pure sul nostro precario futuro.

Fonti:

Enciclopedia della Letteratura, Milano, 1997 s.v. Koestler Arthur
J. Vallée, Dimensioni, Roma, 1998-2008, p. 187

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5 commenti:

  1. Io in materia di ufologia ci capisco poco Zret,,,l'importante non avvicinarsi alla new age! Restare con i piedi per terra ed occhi ben aperti!
    Ciao

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  2. Ciao Zret,
    Non conoscevo questo scrittore, grazie per il post, ottimo spunto!

    RispondiElimina

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